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Antonio Soccol

Antonio Soccol giornalista

Chi segue AltoMareBlu ha certamente avuto modo di conoscere Antonio Soccol attraverso i suoi articoli che, a dire di molti, sono stati sempre interessanti, belli, ricchi di dettagli, cristallini, così com’era la sua persona ed il suo modo di porgersi a tutti.

Non dimenticheremo mai la sua onestà intellettuale con la quale ha sempre svolto la sua professione di giornalista nata verso la metà degli anni ’60 fino agli ultimi momenti della sua vita terrena.

Ebbene si è triste dirlo, ma Antonio dopo aver lottato con tutte le sue forze una guerra che con grande senso di humor aveva definito “marziana”, ieri 25 Febbraio, è salito a bordo di un motorsailer spaziale per intraprendere il suo eterno viaggio con piacevoli venti e dolci vele navigando verso un caldo sole.

Addio Antonio e… buon vento, non ti dimenticheremo mai!!

Antonella Mastrototaro, Alessandro Vitale & Giacomo Vitale, Tito Mancini, Sonny Levi, Franco Harrauer, G.B. Frare, Elena Lenzi, Vittorio di Sambuy, Sergio Abrami, Valeria Serra, Alberto Cavanna, Ninì Cafiero, Francesco Fiorentino e tutti gli amici più fedeli…

Articoli di Antonio Soccol

carena veneziana

Una carena veneziana per Venezia. Chi la vuole?

di Antonio Soccol

Ebbene sì, lo confesso. Ho citato a braccio,…
09/06/2008/da Antonio Soccol
La barca non è un auto

La barca non è un auto (III)

Avete mai pensato di comprarvi una automobile senza cambio? No, non intendo dire con un cambio automatico o di quelli di ultimo grido ricavati dalle esperienze di F.1. No, no: non quelli. Proprio senza del tutto: solo con una marcia in avanti quella che volete voi: la prima, la seconda, la terza e la retromarcia e basta.

No, vero. Non l'avete mai pensato perchè il cambio è indispensabile per la guida dell'auto: la prima per muoversi dal parcheggio, la seconda per incrementare la velocità, eccetera e poi tutto il resto: scalare le marce in curva, in salita, usarle come freno-motore in discesa eccetera eccetera.

Eppure molti, moltissimi comprano la loro "auto che naviga" senza il cambio
26/03/2007/da Antonio Soccol
Ultima Volta Cantiere Delta

Conversazione in Thailandia di Antonio Soccol

Da oltre un decennio "Sonny" vive in Thailandia per nove mesi all' anno: si concede dolci crociere in Malesia, a Sumatra, in Borneo. Poi, quando laggiù inizia la stagione delle grandi piogge, torna in Europa, all' isola di Whigt e aspetta. Verso la fine di settembre mi telefona e mi dice: "Le rondini sono già tutte allineate sul filo della luce: ho preso perciò il biglietto dell'aereo perchè è tornato il tempo di migrare e se ne vola, assieme alle rondini, nel suo amato Oriente.
29/09/2006/da Antonio Soccol

La barca non è un’ auto… (25° puntata) – Inventare l’ombrello? Si!

Com’è noto l’Aspronadi è l’Associazione dei progettisti della nautica da diporto. L’architetto Lenzi (yacht designer) mi scrive:

Una provocazione così non poteva cadere nel vuoto...! Altro che! Non solo l'Aspronadi risponde ma si impegna a farlo in modo sempre più incisivo e diffuso. Mi permetto di dire che, con rinnovato vigore, l'associazione da un anno a questa parte ha preparato e prepara interventi in questa direzione. Sempre più siamo consapevoli, come progettisti, degli obbiettivi a cui dobbiamo mirare. E sono fiera di aver riscontrato che tra i membri (con le solite eccezioni che confermano le regole) ci sia la voglia di puntare i piedi sulla professionalità piuttosto che sull'assecondare il mercato. Ed è per questo che affrontiamo il lungo percorso verso l'obbiettivo con un passo dietro l'altro...

Aricolo di Antonio Soccol, selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.
06/02/2009/da Antonio Soccol

La barca non è un auto – (XIII puntata) – Eurotax barche

Nel sistema consumistico che regola la larga maggioranza del nostro mondo (specie quello nord-occidentale) i prezzi di un qualsiasi prodotto sono regolati sempre, oltre che dalla qualità del prodotto stesso (nel nostro caso, dal suo stato di conservazione), da una antica e incondizionabile legge di economia: a poca offerta e alta domanda corrispondono sempre prezzi alti, mentre molta offerta e poca domanda comportano valori di listino modesti
20/01/2008/da Antonio Soccol

Lo Stradivarius del Mare – Barca d’epoca Speranzella Fujiyama

Passai in rassegna tutti i “file” della mia memoria e la risposta fu univoca: Speranzella della Navaltecnica era in assoluto la miglior barca di serie che l’industria nautica avesse mai prodotto. E l’unica che avesse una carena invidiabile. “Certo -scrissi in quella occasione- sarebbe il caso di riproporla oggi sul mercato.

Ovviamente con nuovi motori più affidabili e potenti, con le nuove trasmissioni con eliche di superficie e magari anche con qualche piccolo ritocco nell’arredamento interno. Di sicuro sarebbe molto più efficiente e di classe di tante caravelle oggi in produzione.” Sono passati altri dieci anni e non ho cambiato idea
21/01/2008/da Antonio Soccol

Un uomo troppo intelligente: Carlo Marincovich

Fu così che conobbi Carlo Marincovich. Mi avevano chiesto di aiutare a “portar dentro” ai padiglioni della Fiera del Mare quei pacchi di numero “zero” della nuova pubblicazione. Il primo Salone di Genova si sarebbe inaugurato il giorno dopo e nessuna automobile poteva ormai più entrare nell’area espositiva: per questo il trasporto, dal parcheggio allo stand, doveva esser fatto a mano, visto che nessuno aveva pensato di trovare/recuperare un carrello
31/01/2009/da Antonio Soccol

Splash moulding: ovvero i furbetti della nautica

Il nostro, si sa, è un paese di furbi: anzi, siamo certamente e in assoluto i “più furbi del mondo”. E Moggi è il nostro eroe nazionale... Il mio amico Alex V. mi manda una e-mail, molto laconica. Mi scrive testualmente: “http://www.xxxxx…(omissis).it/home.htm* Leggi le prime righe di questo sito; mi sembra strano che nessuno dica nulla in merito. Alex”. Ho aperto il sito, ho letto, ho visto alcune foto di Rib che navigano maluccio (nelle foto) e sono rimasto molto “stupito & perplesso”... Splash moulding: ovvero i furbetti della nautica! di Antonio Soccol
28/07/2007/da Antonio Soccol
gianni roghi

Gianni Roghi, ricercatore di professione giornalista

Il 16 giugno 2007 Gianni Roghi avrebbe compiuto 80 anni se non fosse stato ucciso da un elefante in Africa nel 1967, a nemmeno quarant'anni. Vogliamo ricordare la sua affascinante figura di giornalista, subacqueo, archeologo, etnologo, biologo, campione di sci, pilota Ferrari, scrittore con una Mostra fotografica (oltre 100 immagini tratte dai suoi reportages, per gentile concessione dell'archivio RCS) dal 29 maggio al 2 luglio, arricchita da tre serate speciali...
18/05/2007/da Antonio Soccol

Navigazione in altura – di Antonio Soccol

L’Aga Khan ha sempre avuto barche e, una in più o una in meno, il fatto che si sia fatto costruire un superyacht da 46 metri e mezzo, non dovrebbe far notizia. Il fatto è che questa barca avrebbe dovuto filare 80 nodi e che le intenzioni del 71enne iman degli ismailiti erano di utilizzarlo per conquistare l’Hales Trophy, cioè il trofeo che premia la più veloce traversata dell’oceano Atlantico. Chi ha detto che le bio-barche non hanno futuro?
28/01/2008/da Antonio Soccol

Per un milione di colpi di remo di A. Soccol

Vogando in due, alla veneziana si intende, su un "s'-ciopón", con un colpo di remi la barca avanza di un paio di metri. Se chi voga è forte ed allenato anche qualcosa di più. Per coprire cento metri ci vogliono circa trenta "vogate". Per fare trentadue chilometri ce ne vogliono quasi diecimila. Se poi i chilometri da percorrere sono complessivamente quaranta si arriva a dodicimila colpi di remo sull'acqua.
18/08/2007/da Antonio Soccol

Il Nastro Azzurro di Antonio Soccol

Riproponiamo la storia del Nastro Azzurro dal 1838 al 1988 e delle navi che sulla rotta del nord Atlantico traghettarono umanità e civiltà dal Vecchio al Nuovo Continente, con un magistrale articolo di Antonio Soccol e pubblicato sul n° 26 del periodico AQVA del 1988, di cui era direttore a quel tempo...
22/05/2015/da Antonio Soccol
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44 commenti
  1. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    05/01/2017 in 23:45

    Carissima Monica,
    il tuo affetto per Antonio Soccol, tuo ex “Grande Capo Orso Bianco”, che ci ha lasciato ormai da quasi tre anni è speciale come giustamente dici. Lo sentiamo sempre accanto a noi mentre ci guarda suggerendo le sue dritte strategiche che lo hanno sempre caratterizzato..

    Antonio manca tantissimo non solo a “noi” che abbiamo avuto il privilegio di essere tra le sue persone più fidate e sincere, ma anche ai suoi semplici amici, nonché ai suoi lettori-estimatori.
    Noi di AMB siamo stati tra gli ultimi suoi collaboratori diretti e lo sentivamo come un timoniere esperto, sicuro delle sue azioni, soprattutto onesto e leale come solo lui sapeva essere e non dimenticheremo mai tutto quello che ci ha insegnato.

    Cara Monica sono felicissimo che AMB possa mantenerti in stretto contatto con Antonio con il quale vedo che scherzi pure… Inoltre, sai benissimo che il rapporto tra Alex, me, Tito Mancini, Vittorio di Sambuy ed Antonio Soccol era speciale da veri appassionati di barche serie e del grande elemento. Tra noi non c’è stata mai una incomprensione nei rapporti di lavoro e nell’amicizia sincera che ci ha legato. L’intesa era automatica e bastava parlarci che immediatamente sapevamo come comportarci… oserei dire un vero rapporto idilliaco.

    Purtroppo, tutto questo è iniziato gradatamente e poi repentinamente a scemare quando, la sua malattia ed i due interventi subiti, non sono riusciti a guarirlo. Tuttavia, in noi il suo ricordo è di quelli indelebili, serio e rigoroso, così come era lui. Ciao Anto’…

    Grazie Monica per aver scritto ad Antonio nostro tramite ed essere stati i suoi umili postini!!
    Un abbraccio sincero,

    Giacomo Vitale
    AltoMareBlu

  2. MONICA
    MONICA dice:
    05/01/2017 in 11:11

    Buongiorno Grande Capo Orso Bianco,

    il riso basmati con frutti di mare che ha cucinato stanotte nel mio sogno era mooolto buonoooo ed io le ho fregato tutti i frutti di mare lasciando il suo piatto solo con il riso ahahahahah!!! La sento spesso a fianco a me e so che mi segue e mi protegge!

    Un abbraccio e un GRAZIE a Giacomo Vitale che mi permette attraverso questa pagina di comunicare ancora con lei.

  3. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    16/09/2016 in 23:43

    Carissima Monikeke,

    non ci conosciamo di persona, ma qualche volta Ant., al volo mo ha parlato di Lei dicendo un gran bene e Le assicuro che pure per noi la sua mancanza ha lasciato in tanti che gli volevano veramente bene un vuoto incolmabile e queste brevi frasi che ha scritto non sa quanto sono importanti per noi è la ringraziamo per questo.

    Mi farebbe molto piacere parlare con Lei di tante cose e spero che presto ci possiamo incontrare.

    Un caro saluto,
    Giacomo

  4. Monikeke
    Monikeke dice:
    16/09/2016 in 20:54

    Caro Ant mio grande capo orso bianco quante volte penso a lei e quante altre volte in questi anni avrei voluto lasciare qui il segno del mio passaggio nel ricordarla ma poi entravo, rileggevo tutti i messaggi e mi perdevo nella nostalgia.

    Oggi, nonostante la nostalgia lascio il segno per ricordarla nuovamente.

    Mi manca. Le voglio bene

  5. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    28/06/2013 in 19:30

    Cara Slavisa,

    ti ringraziamo moltissimo per quanto dici di Antonio ed è stata una grave perdita per tutti, non solo per la nautica. Tuttavia, siamo come suoi discepoli e facciamo tesoro di quello che ci ha insegnato, onorando così il suo ricordo e che dirti.. è sempre tra noi onnipresente.

    Un caro saluto,
    Giacomo Vitale

  6. Slavisa Skipina
    Slavisa Skipina dice:
    28/06/2013 in 18:37

    L’ho saputo solo ora, arrivando su questa pagina… :(

    Ho letto tantissimi suoi articoli di Soccol, cartacei ed on-line, tutti scritti in modo impeccabile, autorevole, e con giusta dose di cinismo e simpatia. E’ una grande perdita per il mondo della nautica.
    Ho imparato tanto da lei,Sig. Soccol, speravo di poterlo fare ancora per tanti anni… Riposi in pace.

    Slavi

  7. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    25/01/2013 in 15:16

    Carissima Monikeke,
    Antonio è sempre qui con noi!
    In AMB, la sua ultima creatura, si ritrovano tanti appassionati che in silenzio apprezzano i suoi insegnamenti, la sua notevole cultura e la sua immensa umiltà.

  8. monikeke
    monikeke dice:
    25/01/2013 in 14:47

    Ogni tanto vengo qui a trovarla contento?
    Un bacione
    Monikeke

  9. Monikeke
    Monikeke dice:
    11/05/2012 in 17:40

    Caro Grande Capo,

    in questa giornata di sole penso a Lei con affetto!

    Monikeke

  10. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    06/04/2012 in 20:15

    Gentile Andrea,

    La ringraziamo molto per quanto ci scrive di Antonio che mancherà tantissimo a tutti coloro che gli volevano bene ed anche a chi lo ha osteggiato, perché era una persona eccezionale!

    Un caro saluto!
    Giacomo Vitale

  11. Livio
    Livio dice:
    06/04/2012 in 19:44

    Ciao caro Antonio e buon viaggio, con l’aurio che da ora in poi troverai mare calmo e venti leggeri.

    Buon viaggio ti ripeto da amico, anche se a volte con qualche giovanile incomprensione abbiamo diviso miglia e miglia e qualche bottiglia di barolo!

    Livio

  12. Andrea
    Andrea dice:
    02/04/2012 in 20:26

    Ieri durante una passeggiata nei pressi di Riposto ho visto per la prima volta dal vivo Exocetus Volans e subito mi sono tornati in mente i vari articoli pubblicati su questa imbarcazione.

    Oggi ritorno sul sito per rileggerli, contento della scoperta, e trovo questa triste notizia.

    Mi piacevano gli articoli di Soccol e sono sicuro che mi mancheranno le sue parole e analisi.

    Andrea

  13. Roberta Limardo
    Roberta Limardo dice:
    28/03/2012 in 08:59

    Anche se sono passati quasi trent’anni dal nostro ultimo incontro, ti porterò sempre con me come affettuoso ricordo.

    Roberta Limardo

  14. Gianalberto Zanoletti
    Gianalberto Zanoletti dice:
    12/03/2012 in 14:46

    E’ con infinita tristezza che partecipo, anche a nome dell’ASDEC, al lutto del caro amico Antonio al quale mi legava un sentimento di profonda amicizia dettata da una comune grande passione che si estrinsecava in una profonda sintonia di vedute.

    A lui va anche la mia gratitudine per tutto quello che ha voluto trasmettermi, sia per quanto riguarda la nautica e le barche storiche, che per gli insegnamenti di vita che mi ha lasciato.

    Con affetto.
    Gianalberto Zanoletti

  15. Dino Piacci
    Dino Piacci dice:
    03/03/2012 in 18:53

    C’eravamo conosciuti scornandoci perchè nessuno di noi due capiva l’altro.

    Quando finalmente siamo riusciti ad intenderci, spesso trovavo una Tua mail di semplici saluti o commenti a cui replicavo volentieri. Inutile ricordare cosa sei stato nell’offshore e per l’offshore dai mitici anni ’60 in poi.

    Che dirti Antonio… mari blu!

  16. Clelia
    Clelia dice:
    03/03/2012 in 09:55

    INVICTUS

    Dal profondo della notte che mi avvolge
    buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
    ringrazio gli dei chiunque essi siano
    per l’indomabile anima mia.

    Nella feroce morsa delle circostanze
    non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
    Sotto i colpi d’ascia della sorte
    il mio capo è sanguinante, ma indomito.

    Oltre questo luogo di collera e lacrime
    incombe solo l’orrore delle ombre
    eppure la minaccia degli anni
    mi trova, e mi troverà, senza paura.

    Non importa quanto sia stretta la porta,
    quanto piena di castighi la vita.
    Io Sono il signore del mio destino:
    Io Sono il capitano della mia anima.

    William Ernest Henley

  17. Giuseppe Telaroli
    Giuseppe Telaroli dice:
    02/03/2012 in 18:17

    Le brutte notizie sono parte della ruota della vita.

    In questo triste momento non ci sono parole. Rimangono vive nel cuore tutte le belle cose che ha scritto.

    Buona Navigazione Antonio.
    Giuseppe Telaroli

  18. Alessandro Vitale
    Alessandro Vitale dice:
    01/03/2012 in 23:17

    Un giorno mi hai scritto:

    […] ovviamente non ho la minima intenzione di smettere di fare il mio mestiere: essere semplice cronista dei miei tempi. E quindi se piove dire che piove e non che c’è il sole… […]

    […] dopo oltre 50 anni spesi a dire quello che i miei occhi e il mio modesto cervello vedeva, non posso di certo cambiar oggi regime al mio motore… […]

    Quel rombo di motore, lo sento più forte che mai!

    Hasta siempre.

  19. Clelia
    Clelia dice:
    01/03/2012 in 16:00

    Penso che a molti farà piacere vedere Antonio in queste interviste su Raimondo Bucher, rilasciate alla Rai per la trasmissione “1 su mille”:

    Raimondo Bucher – Il ritorno nel mare
    Raimondo Bucher – Tra cielo e mare
    Raimondo Bucher – Il mondo sommerso

  20. Carlo Galeazzi
    Carlo Galeazzi dice:
    29/02/2012 in 23:19

    Ho conosciuto Antonio “solo” attraverso i suoi articoli nei quali però sono sempre rimasto fortemente coinvolto. Avrei tanto voluto conoscerlo personalmente ed ora questo mio desiderio rimarrà inesaudito.

    Buon viaggio Antonio!

    Carlo Galeazzi

  21. Sandro
    Sandro dice:
    29/02/2012 in 23:09

    Ciao Zio Antonio,

    grazie per gli insegnamenti che lasci a tutti noi ed anche le tue passioni.

    Adesso con chi farò i discorsi di cucina e dei vini? Sai, i tuoi amici in frigo trovavano sempre un buon vino bianco a temperatura giusta, un buon sigaro cubano, buona musica e bei salotti con discussioni interessanti che spaziavano dalla cucina ai motori e non mancava mai mare e foto.

    BUON VENTO ANTONIO!

    Tuo nipote Sandro e tua sorella Gabriella

  22. Franco Michienzi
    Franco Michienzi dice:
    29/02/2012 in 17:27

    Antonio se ne è andato in punta di piedi senza clamore nello spirito dell’uomo che è sempre stato.

    Lui schivo, a tratti rigido, un carattere apparentemente difficile. Un uomo di grande cuore, generoso e sempre pronto ad aiutare un amico in difficoltà.

    Per me è stato un maestro di giornalismo e di vita, mi ha insegnato il coraggio di un mestiere difficile. Il mestiere della coerenza e della verità dove non c’è spazio per i compromessi che non accettava mai.

    Molti di voi mi chiedevano di Antonio, dei suoi articoli, ma lui non voleva rendere nota la sua malattia. Nelle sue ultime parole anche la richiesta garbata di non piangere per la sua scomparsa.

    Non voleva lacrime e preghiere, purtroppo non possiamo accontentarlo, la tristezza infinita per la perdita di quello che certamente è stato il più grande di tutti i giornalisti nautici italiani è immensa.

    Non potremo mai emularlo, potremo solo ispirarci, guardarlo come si guarda un faro nella notte oscura. Abbiamo pregato e preghiamo per lui perché la sua anima bella possa riposare nella pace.

    Grazie Antonio, anche a nome di tutti i lettori di Barche che ti hanno amato in questi anni.

    Franco Michienzi

  23. Gina Levi
    Gina Levi dice:
    29/02/2012 in 16:36

    Carissimo Antonio,

    avevo appena sette anni quando ti ho conosciuto… ne sono passati ben cinquanta da allora!

    Non era la frequenza a rendere speciali i nostri incontri, quanto l’intensità, l’empatia e la condivisione che da sempre ha unito le nostre vite: la mia, ma sopratutto la tua e quella di mio padre Sonny.

    Tutta la mia famiglia ha molto apprezzato la tua visita a casa nostra nel Settembre 2010, in cui abbiamo avuto l’occasione di passare una piacevole giornata anche con Giacomo.
    La tua presenza ci mancherà tantissimo, con la tua scomparsa noi tutti abbiamo perso un amico sincero, Sonny una persona di cui aveva grande stima e la nautica un giornalista impareggiabile.

    Con tanto affetto,
    Gina

  24. Tito Mancini
    Tito Mancini dice:
    28/02/2012 in 21:25

    Ricordo di Antonio Soccol

    La mia conoscenza diretta con Antonio Soccol è avvenuta solamente in questi ultimi suoi anni di vita ed è iniziata l’11 aprile 2008, data del nostro primo contatto e-mail. Motivo dell’incontro fu la mia iniziale partecipazione all’attività divulgativa del blog AltoMareBlu di cui Antonio, insieme ad Alex e Giacomo, era uno dei tre elementi principali. Antonio si era appassionato ad AltoMareBlu che all’epoca trattava sul web argomenti di storia nautica relativi alle unità a motore costruite negli anni ’60. Infatti, definiva AltoMareBlu:

    “…una libera palestra del pensiero nautico, non condizionata da niente che abbia profumo commerciale.”

    Già dalla seconda mail mi “bacchettò” perché mi rivolgevo a lui dandogli del Lei quindi, mi intimò ad un patto: “…niente più complimenti od imbarazzi reciproci…”, questo è stato il mio primo approccio con Antonio.

    Con il tempo, oltre che conoscerci personalmente, tra noi si stabilì una fitta corrispondenza e-mail in cui ne apprezzai le doti umane, nonché la sagacia e la chiarezza, non scevre da una sferzante ironia con cui affrontava argomenti e situazioni, a dimostrazione di uno spirito ferreo ed indomabile, che solamente una causa esterna alla sua volontà ha potuto sopraffare.

    Carissimo Antonio, è stato magnifico conoscerti, considerarti un amico e poterti apprezzare. Per me sei sempre stato un personaggio mitico. Ora ti immagino nell’Olimpo tra gli “uomini di mare”, quelli che considerano il mare una fede, come dicevi tu:

    “… il mare non si può amare. Il mare è una fede. E qualcuno (io) ce l’ha.”

    Che mare e venti ti siano ugualmente propizi…
    Tito

  25. Clelia
    Clelia dice:
    28/02/2012 in 15:08

    Tvb

    Clelia

  26. Monikeke
    Monikeke dice:
    28/02/2012 in 12:01

    Caro Ant,

    unico superiore da me definito CAPO tutto maiuscolo! Con lei mi sono sempre permessa di più è continuerò a chiamarla Grande Capo Orso Bianco e lei continuerà a rispondermi augh!

    Le voglio Bene!
    Monikeke

  27. Barbara Campagna
    Barbara Campagna dice:
    28/02/2012 in 10:09

    Ti ho conosciuto poco e nel male del carcere dove lavoro.

    Mi è piaciuta l’aria di mare che sei riuscito a fare entrare a San Vittore, racconti salmastri e fantastici, che come persone abbiamo ascoltato e condiviso.

    Resta il rimpianto per le occasioni di collaborazione mancate ma anche la gioia di averti conosciuto.

    Barbara Campagna

  28. Carla Beltrami da Antonio detta Carlotta
    Carla Beltrami da Antonio detta Carlotta dice:
    28/02/2012 in 08:03

    Ci siamo incontrati più di trent’anni fa e ci siamo riconosciuti fratelli d’elezione, con molti pesieri comuni.

    A me piace la parte di secondo, esecutiva, di prodiere. Antonio aveva la creativita nelle scelte da primo, da timoniere: bastava vederlo tenere a bada i mille e mille cavalli del suo Exocetus, dritto alla ruota del timone.

    Abbiamo fatto molte cose insieme, mi vanto della nostra reciproca stima e del nostro reciproco affetto.

    À la prochaine, mon frère.

  29. Marco
    Marco dice:
    28/02/2012 in 01:16

    In questo momento non ho parole.

    Da tempo temevo ma speravo non fosse vero. Era per me un punto di riferimento. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente,ma solo con lettere.

    Ma sono sconcertato e triste. Molto.

    Marco

  30. Andrea Cogoi
    Andrea Cogoi dice:
    27/02/2012 in 22:38

    Avevo tredici anni quando su “Mondo sommerso” leggevo le cose di motonautica di uno che scriveva in modo chiaro e divertente anche per un tredicenne: scritti che ho conservato e spesso ritrovato in questo sito assieme ad altri che non conoscevo. Se questo sito sopravvive ad Antonio Soccol il dolore sarà molto più lieve.

    Andrea Cogoi

  31. Oscar De Franceschi
    Oscar De Franceschi dice:
    27/02/2012 in 19:28

    Caro Antonio,

    che tuffo al cuore scoprire della tua prematura partenza… Eri troppo grande, troppo intenso per rimanere su questa Terra litigiosa e disfatta.

    Grazie per tutto quello che ci hai dato, donato, mostrato.
    Che il vento ti sia propizio nei marini cieli dorati in cui ora certamente stai navigando.

    Oscar De Franceschi

  32. Anna Sacripanti
    Anna Sacripanti dice:
    27/02/2012 in 18:18

    Non avendo ricevuto una risposta alla mia email di Natale,

    ho pensato avessi avuto un impedimento transitorio. Oggi ho appreso la motivazione. Sono profondamente commossa e addolorata di aver perso un amico intelligente, colto, umano e generoso. Rimarrai nei miei ricordi. Ti auguro che la traversata verso nuovi orizzonti sia con il vento in poppa.

    Anna Sacripanti

  33. Nicoletta Salvatori
    Nicoletta Salvatori dice:
    27/02/2012 in 17:27

    Caro Antonio,

    sono stata al tuo straziante addio al Crematorio ma non me la sono sentita di parlare. Il mio ricordo era troppo piccolo e c’erano in quella sala amici di ben più lunga data e persone che ti hanno amato. Ma non ce la faccio a non dirti comunque qualcosa.

    Ci siamo incrociati tu ed io perché lavoravamo per la stessa causa e amavamo le stesse cose. Io direttore di Airone, tu con le tue molteplici testate di mare, ti conoscevo anche senza davvero conoscerti. Tu mi conoscevi senza mai avermi davvero incontrata. Ci siamo finalmente conosciuti nel mio periodo ad Arte Navale ed abbiamo trascorso una intera giornata insieme in un fondo ai navigli a fotografare il tuo modellino e… a parlare. E abbiamo parlato tanto. Abbiamo scoperto di avere molte idee in comune sulla vita sul giornalismo, sul mare.

    Quel giorno e poche telefonate e mail è quello che ho di te. Ma hai lasciato il segno. Il segno di una amicizia che poteva essere possibile. Il rispetto per un uomo e un giornalista che aveva le idee chiare e che non si tirava indietro. Forse quel giornalista che avrei voluto essere e che non sono stata capace di diventare. E quel ricordo resterà vivo in me. Piccolo ma splendente.

    Grazie Antonio!
    Nicoletta Salvatori

  34. Aldo e Lory
    Aldo e Lory dice:
    27/02/2012 in 15:59

    Ti ricorderemo sempre con affetto.

    Aldo e Lory

  35. Corradino Corbò
    Corradino Corbò dice:
    27/02/2012 in 13:30

    Un uomo che ha preferito sempre risalire la corrente, piuttosto che lasciarsi trasportare. Poche paole, sempre pesate con sapienza, mai un’ombra di retorica.

    Mancherà a tantissime persone. Compreso chi non la pensava nello stesso modo: non è facile trovare una persona con la quale confrontarsi, guardandosi dritti negli occhi… in quel modo.

    Corradino Corbò

  36. Andrea Mancini
    Andrea Mancini dice:
    27/02/2012 in 13:13

    Ciao Antonio,

    resta la tristezza di averti conosciuto solo pochi anni fa e di aver goduto solo in parte della tua grande inteliggenza. Ci mancherai! Come ci mancherà il tuo entusiasmo, la tua curiosità, le tue domande profonde ed insidiose che riuscivano a mettere in crisi le mie certezze tecniche acquisite dopo anni di studio e lavoro nel mondo delle carene e delle eliche e mi costringevano a ripensare, a ristudiare, per poter alla fine affrontare l’esame con l’amico Antonio.

    Buon Vento Antonio
    Andrea Mancini

  37. Alfredo Micheletti
    Alfredo Micheletti dice:
    27/02/2012 in 11:20

    Ciao Antonio,

    compagno di esaltanti avventure, cantore di momenti meravigliosi.
    Ti credevo sulla tua barca in mare, nel sole e nel vento ed invece lottavi contro il buio: scusami indimenticabile amico!

    Alfredo Micheletti

  38. Valeria Serra
    Valeria Serra dice:
    26/02/2012 in 22:08

    … Se incontri la morte durante la tua fatica,
    ricevila come la nuca sudata trova buono il fazzoletto arido,
    Chinandoti.
    Se vuoi ridere,
    Offri la tua sottomissione,
    Mai le tue armi.
    Sei stato creato per momenti poco comuni,
    Modifica te stesso, scompari senza rimpianto
    la liquidazione del mondo procede
    Senza interruzione,
    Senza sgomento.
    Disperdi la polvere, la tua parola, a sciami.
    Nulla svelerà la vostra unione.

    René Char

  39. Elisa Frare
    Elisa Frare dice:
    26/02/2012 in 20:51

    Caro Antonio,

    adesso che stai veleggiando dolcemente in un oceano calmo e tranquillo, non più in tempesta, voglio dirti quanto mi ritengo fortunata ad averti conosciuto.

    Sin da piccola, papà mi raccontava della vostra grande amicizia e delle avventure straordinarie che avete condiviso e così praticamente sei sempre stato parte integrante della mia famiglia.

    Bon voyage,
    Elisa Frare

  40. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    26/02/2012 in 18:53

    Ho sempre detto che Antonio era una sorta di enciclopedia vivente, testimone nonché saggio narratore della meravigliosa ed unica nautica offshore degli anni ’60 e ’70, che ha visto partecipi personaggi illustri che hanno dato un valore inestimabile a quella meravigliosa ed irripetibile era.

    La nostra è stata una vera ed intensa amicizia di soli pochi anni, ma molto sincera, bella, ricca di stima e passione. Ci siamo sempre parlati ed intesi con poche ed essenziali frasi ed al minimo battere delle ciglia.

    Antonio è e sarà per me un maestro ineguagliabile del giornalismo nautico e di vita, perché la sua immensa cultura e sensibilità lo ha sempre portato oltre a considerare con grande sensibilità ed umanità tante situazioni particolari ed uniche, che altri non riuscivano a vedere. Aveva la passione per alcune artiste veramente speciali che amava tanto come me e tra cui ricordo: Mercedes Sosa, Odetta Wilms, Myriam Macheba.

    Grande il suo dolore quando queste speciali artiste ci hanno lasciato e proprio di Odetta voglio ricordare un brano che Antonio amava particolarmente con il quale lo salutiamo tutti:

    Di seguito le parole originali del testo scritto da Bob Dylan e la traduzione in italiano:

    Blowin’ in the wind

    How many roads must a man walk down
    before they call him a man?
    How many seas must a white dove sail
    before she sleeps in the sand?

    How many times must the canon balls fly
    before they’re forever banned?

    The answer, my friend, is blowin’ in the wind
    The answer is blowin’ in the wind.

    How many years must a mountain exist
    before it is washed to the sea?
    How many years can some people exist
    before they’re allowed to be free?
    How many times can a man turn his head
    and pretend that he just doesn’t see?

    The answer, my friend, is blowin’ in the wind
    The answer is blowin’ in the wind.

    How many times must a man look up
    before he can see the sky?
    How many ears must one man have
    before he can hear people cry?
    How many deaths will it take till
    he knows that too many people have died?

    The answer, my friend, is blowin’ in the wind
    The answer is blowin’ in the wind.

    The answer is blowin’ in the wind.

    Soffia nel Vento

    Quante strade deve percorrere un uomo
    prima che tu possa chiamarlo uomo?
    E quanti mari deve navigare una bianca colomba
    prima di dormire sulla sabbia?

    E quante volte devono volare le palle di cannone
    prima di essere proibite per sempre?

    La risposta, amico mio, soffia nel vento,
    la risposta soffia nel vento.

    E quanti anni può esistere una montagna
    prima di essere erosa dal mare?
    E quanti anni possono gli uomini esistere
    prima di essere lasciati liberi?
    E quante volte può un uomo volgere lo sguardo
    e fingere di non vedere?

    La risposta, amico mio, soffia nel vento,
    la risposta soffia nel vento.

    E quante volte deve un uomo guardare in alto
    prima di poter vedere il cielo?
    E quanti orecchi deve avere un uomo
    prima di poter sentire gli altri che piangono?
    E quante morti ci vorranno prima che lui sappia
    che troppi sono morti?

    La risposta, amico mio, soffia nel vento,
    la risposta soffia nel vento.

    Odetta Holmes, conosciuta come Odetta, nata a Birmingham il 31 dicembre 1930 e spentasi a New York il 2 dicembre 2008 a causa del suo cuore malato che ha deciso di fermarsi e fermarla per sempre. Questa straordinaria “cantante chitarrista afro-americana” ha dedicato gran parte della sua carriera artistica all’eguaglianza dei diritti degli uomini ed al rispetto della loro libertà.

    Inoltre, è stata dalla metà del secolo scorso una tra i tanti artisti della musica folk afro-americana più influente, contribuendo non poco alla formazione artistica di Bob Dylan ed altri famosi cantanti, di cui interpreta magistralmente il brano “Blowin’ in the wind”, canzone pacifista scritta nel 1962 dal noto cantautore americano Bob Dylan, di cui potete leggere al link di seguito indicato: http://it.wikipedia.org/wiki/Blowin’_in_the_Wind

    Buon vento Antonio!
    Giacomo Vitale

  41. Tristan
    Tristan dice:
    26/02/2012 in 18:11

    Ciao Ant,

    rimarrai sempre nei nostri cuori: fiero, forte, dolce e generoso, appassionato e geniale, testardo ed estremo.

    Non ti dimenticherò mai.
    Tristan

    “Gracias a la vida, que me ha dado tanto
    Me dió dos luceros, que cuando los abro
    Perfecto distingo, lo negro del blanco
    Y en el alto cielo, su fondo estrellado
    Y en las multitudes, el hombre que yo amo

    Gracias a la vida, que me ha dado tanto
    Me ha dado el oído, que en todo su ancho
    Graba noche y día, grillos y canarios
    Martillos, turbinas, ladridos, chubascos
    Y la voz tan tierna, de mi bien amado

    Gracias a la vida, que me ha dado tanto
    Me ha dado el sonido, y el abecedario
    Con el las palabras, que pienso y declaro
    Madre, amigo, hermano y luz alumbrando
    La ruta del alma del que estoy amando

    Gracias a la vida, que me ha dado tanto
    Me ha dado la marcha, de mis pies cansados
    Con ellos anduve, ciudades y charcos
    Playas y desiertos, montañas y llanos
    Y la casa tuya, tu calle y tu patio

    Gracias a la vida, que me ha dado tanto
    Me dió el corazón, que agita su marco
    Cuando miro el fruto del cerebro humano
    Cuando miro el bueno tan lejos del malo
    Cuando miro el fondo de tus ojos claros

    Gracias a la vida, que me ha dado tanto
    Me ha dado la risa y me ha dado el llanto
    Así yo distingo dicha de quebranto
    Los dos materiales que forman mi canto
    Y el canto de ustedes, que es el mismo canto
    Y el canto de todos, que es mi propio canto
    Y el canto de ustedes, que es mi propio canto”.

  42. Vittorio
    Vittorio dice:
    26/02/2012 in 16:05

    I suoi articoli mi hanno sempre appassionato e guidato nel vedere la nautica sotto una luce diversa; di profonde riflessioni e cura dei dettagli.

    La ringrazio delle sue inestimabili ed emozionanti testimonianze di avventure nei mari più belli; eventi sportivi di altissimo livello, che rapivano per quanto erano avvincenti.
    Un vero guru da seguire nell’ evoluzione della nautica moderna.

    Ci mancherà davvero. Buon vento Signor Antonio Soccol.

    Vittorio D’Alleva

  43. Sergio Abrami
    Sergio Abrami dice:
    26/02/2012 in 14:52

    Buon vento, Antonio!

    Mi mancheranno le schermaglie, le battute micidiali. Ho ammirato la tua guasconesca baldanza con la quale hai affrontato la tua battaglia con i due alieni. Le tue iniziali quotidiane lettere dal fronte. Il tuo coraggio, il tuo rifiuto a darti per vinto.

    Buon viaggio.
    Sergio

  44. Francesco Fiorentino
    Francesco Fiorentino dice:
    26/02/2012 in 13:23

    Antonio, amico, collega, maestro di vita, di tecnica e di nautica, naviga in acque tranquille, scegli tu se trasportato lentamente dal vento o se ad alta velocità spinto da cavalli rombanti… in ogni caso, anche da lassù non farci mai mancare i tuoi consigli e le tue parole.

    Arrivederci al prossimo porto amico mio!
    Francesco Fiorentino

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