Antonio Soccol
Chi segue AltoMareBlu ha certamente avuto modo di conoscere Antonio Soccol attraverso i suoi articoli che, a dire di molti, sono stati sempre interessanti, belli, ricchi di dettagli, cristallini, così com’era la sua persona ed il suo modo di porgersi a tutti.
Non dimenticheremo mai la sua onestà intellettuale con la quale ha sempre svolto la sua professione di giornalista nata verso la metà degli anni ’60 fino agli ultimi momenti della sua vita terrena.
Ebbene si è triste dirlo, ma Antonio dopo aver lottato con tutte le sue forze una guerra che con grande senso di humor aveva definito “marziana”, ieri 25 Febbraio, è salito a bordo di un motorsailer spaziale per intraprendere il suo eterno viaggio con piacevoli venti e dolci vele navigando verso un caldo sole.
Addio Antonio e… buon vento, non ti dimenticheremo mai!!
Antonella Mastrototaro, Alessandro Vitale & Giacomo Vitale, Tito Mancini, Sonny Levi, Franco Harrauer, G.B. Frare, Elena Lenzi, Vittorio di Sambuy, Sergio Abrami, Valeria Serra, Alberto Cavanna, Ninì Cafiero, Francesco Fiorentino e tutti gli amici più fedeli…
Carissima Monica,
il tuo affetto per Antonio Soccol, tuo ex “Grande Capo Orso Bianco”, che ci ha lasciato ormai da quasi tre anni è speciale come giustamente dici. Lo sentiamo sempre accanto a noi mentre ci guarda suggerendo le sue dritte strategiche che lo hanno sempre caratterizzato..
Antonio manca tantissimo non solo a “noi” che abbiamo avuto il privilegio di essere tra le sue persone più fidate e sincere, ma anche ai suoi semplici amici, nonché ai suoi lettori-estimatori.
Noi di AMB siamo stati tra gli ultimi suoi collaboratori diretti e lo sentivamo come un timoniere esperto, sicuro delle sue azioni, soprattutto onesto e leale come solo lui sapeva essere e non dimenticheremo mai tutto quello che ci ha insegnato.
Cara Monica sono felicissimo che AMB possa mantenerti in stretto contatto con Antonio con il quale vedo che scherzi pure… Inoltre, sai benissimo che il rapporto tra Alex, me, Tito Mancini, Vittorio di Sambuy ed Antonio Soccol era speciale da veri appassionati di barche serie e del grande elemento. Tra noi non c’è stata mai una incomprensione nei rapporti di lavoro e nell’amicizia sincera che ci ha legato. L’intesa era automatica e bastava parlarci che immediatamente sapevamo come comportarci… oserei dire un vero rapporto idilliaco.
Purtroppo, tutto questo è iniziato gradatamente e poi repentinamente a scemare quando, la sua malattia ed i due interventi subiti, non sono riusciti a guarirlo. Tuttavia, in noi il suo ricordo è di quelli indelebili, serio e rigoroso, così come era lui. Ciao Anto’…
Grazie Monica per aver scritto ad Antonio nostro tramite ed essere stati i suoi umili postini!!
Un abbraccio sincero,
Giacomo Vitale
AltoMareBlu
Buongiorno Grande Capo Orso Bianco,
il riso basmati con frutti di mare che ha cucinato stanotte nel mio sogno era mooolto buonoooo ed io le ho fregato tutti i frutti di mare lasciando il suo piatto solo con il riso ahahahahah!!! La sento spesso a fianco a me e so che mi segue e mi protegge!
Un abbraccio e un GRAZIE a Giacomo Vitale che mi permette attraverso questa pagina di comunicare ancora con lei.
Carissima Monikeke,
non ci conosciamo di persona, ma qualche volta Ant., al volo mo ha parlato di Lei dicendo un gran bene e Le assicuro che pure per noi la sua mancanza ha lasciato in tanti che gli volevano veramente bene un vuoto incolmabile e queste brevi frasi che ha scritto non sa quanto sono importanti per noi è la ringraziamo per questo.
Mi farebbe molto piacere parlare con Lei di tante cose e spero che presto ci possiamo incontrare.
Un caro saluto,
Giacomo
Caro Ant mio grande capo orso bianco quante volte penso a lei e quante altre volte in questi anni avrei voluto lasciare qui il segno del mio passaggio nel ricordarla ma poi entravo, rileggevo tutti i messaggi e mi perdevo nella nostalgia.
Oggi, nonostante la nostalgia lascio il segno per ricordarla nuovamente.
Mi manca. Le voglio bene
Cara Slavisa,
ti ringraziamo moltissimo per quanto dici di Antonio ed è stata una grave perdita per tutti, non solo per la nautica. Tuttavia, siamo come suoi discepoli e facciamo tesoro di quello che ci ha insegnato, onorando così il suo ricordo e che dirti.. è sempre tra noi onnipresente.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
L’ho saputo solo ora, arrivando su questa pagina… :(
Ho letto tantissimi suoi articoli di Soccol, cartacei ed on-line, tutti scritti in modo impeccabile, autorevole, e con giusta dose di cinismo e simpatia. E’ una grande perdita per il mondo della nautica.
Ho imparato tanto da lei,Sig. Soccol, speravo di poterlo fare ancora per tanti anni… Riposi in pace.
Slavi
Carissima Monikeke,
Antonio è sempre qui con noi!
In AMB, la sua ultima creatura, si ritrovano tanti appassionati che in silenzio apprezzano i suoi insegnamenti, la sua notevole cultura e la sua immensa umiltà.
Ogni tanto vengo qui a trovarla contento?
Un bacione
Monikeke
Caro Grande Capo,
in questa giornata di sole penso a Lei con affetto!
Monikeke
Gentile Andrea,
La ringraziamo molto per quanto ci scrive di Antonio che mancherà tantissimo a tutti coloro che gli volevano bene ed anche a chi lo ha osteggiato, perché era una persona eccezionale!
Un caro saluto!
Giacomo Vitale
Ciao caro Antonio e buon viaggio, con l’aurio che da ora in poi troverai mare calmo e venti leggeri.
Buon viaggio ti ripeto da amico, anche se a volte con qualche giovanile incomprensione abbiamo diviso miglia e miglia e qualche bottiglia di barolo!
Livio
Ieri durante una passeggiata nei pressi di Riposto ho visto per la prima volta dal vivo Exocetus Volans e subito mi sono tornati in mente i vari articoli pubblicati su questa imbarcazione.
Oggi ritorno sul sito per rileggerli, contento della scoperta, e trovo questa triste notizia.
Mi piacevano gli articoli di Soccol e sono sicuro che mi mancheranno le sue parole e analisi.
Andrea
Anche se sono passati quasi trent’anni dal nostro ultimo incontro, ti porterò sempre con me come affettuoso ricordo.
Roberta Limardo
E’ con infinita tristezza che partecipo, anche a nome dell’ASDEC, al lutto del caro amico Antonio al quale mi legava un sentimento di profonda amicizia dettata da una comune grande passione che si estrinsecava in una profonda sintonia di vedute.
A lui va anche la mia gratitudine per tutto quello che ha voluto trasmettermi, sia per quanto riguarda la nautica e le barche storiche, che per gli insegnamenti di vita che mi ha lasciato.
Con affetto.
Gianalberto Zanoletti
C’eravamo conosciuti scornandoci perchè nessuno di noi due capiva l’altro.
Quando finalmente siamo riusciti ad intenderci, spesso trovavo una Tua mail di semplici saluti o commenti a cui replicavo volentieri. Inutile ricordare cosa sei stato nell’offshore e per l’offshore dai mitici anni ’60 in poi.
Che dirti Antonio… mari blu!
INVICTUS
Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io Sono il signore del mio destino:
Io Sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley
Le brutte notizie sono parte della ruota della vita.
In questo triste momento non ci sono parole. Rimangono vive nel cuore tutte le belle cose che ha scritto.
Buona Navigazione Antonio.
Giuseppe Telaroli
Un giorno mi hai scritto:
[…] ovviamente non ho la minima intenzione di smettere di fare il mio mestiere: essere semplice cronista dei miei tempi. E quindi se piove dire che piove e non che c’è il sole… […]
[…] dopo oltre 50 anni spesi a dire quello che i miei occhi e il mio modesto cervello vedeva, non posso di certo cambiar oggi regime al mio motore… […]
Quel rombo di motore, lo sento più forte che mai!
Hasta siempre.
Penso che a molti farà piacere vedere Antonio in queste interviste su Raimondo Bucher, rilasciate alla Rai per la trasmissione “1 su mille”:
Raimondo Bucher – Il ritorno nel mare
Raimondo Bucher – Tra cielo e mare
Raimondo Bucher – Il mondo sommerso
Ho conosciuto Antonio “solo” attraverso i suoi articoli nei quali però sono sempre rimasto fortemente coinvolto. Avrei tanto voluto conoscerlo personalmente ed ora questo mio desiderio rimarrà inesaudito.
Buon viaggio Antonio!
Carlo Galeazzi
Ciao Zio Antonio,
grazie per gli insegnamenti che lasci a tutti noi ed anche le tue passioni.
Adesso con chi farò i discorsi di cucina e dei vini? Sai, i tuoi amici in frigo trovavano sempre un buon vino bianco a temperatura giusta, un buon sigaro cubano, buona musica e bei salotti con discussioni interessanti che spaziavano dalla cucina ai motori e non mancava mai mare e foto.
BUON VENTO ANTONIO!
Tuo nipote Sandro e tua sorella Gabriella
Antonio se ne è andato in punta di piedi senza clamore nello spirito dell’uomo che è sempre stato.
Lui schivo, a tratti rigido, un carattere apparentemente difficile. Un uomo di grande cuore, generoso e sempre pronto ad aiutare un amico in difficoltà.
Per me è stato un maestro di giornalismo e di vita, mi ha insegnato il coraggio di un mestiere difficile. Il mestiere della coerenza e della verità dove non c’è spazio per i compromessi che non accettava mai.
Molti di voi mi chiedevano di Antonio, dei suoi articoli, ma lui non voleva rendere nota la sua malattia. Nelle sue ultime parole anche la richiesta garbata di non piangere per la sua scomparsa.
Non voleva lacrime e preghiere, purtroppo non possiamo accontentarlo, la tristezza infinita per la perdita di quello che certamente è stato il più grande di tutti i giornalisti nautici italiani è immensa.
Non potremo mai emularlo, potremo solo ispirarci, guardarlo come si guarda un faro nella notte oscura. Abbiamo pregato e preghiamo per lui perché la sua anima bella possa riposare nella pace.
Grazie Antonio, anche a nome di tutti i lettori di Barche che ti hanno amato in questi anni.
Franco Michienzi
Carissimo Antonio,
avevo appena sette anni quando ti ho conosciuto… ne sono passati ben cinquanta da allora!
Non era la frequenza a rendere speciali i nostri incontri, quanto l’intensità, l’empatia e la condivisione che da sempre ha unito le nostre vite: la mia, ma sopratutto la tua e quella di mio padre Sonny.
Tutta la mia famiglia ha molto apprezzato la tua visita a casa nostra nel Settembre 2010, in cui abbiamo avuto l’occasione di passare una piacevole giornata anche con Giacomo.
La tua presenza ci mancherà tantissimo, con la tua scomparsa noi tutti abbiamo perso un amico sincero, Sonny una persona di cui aveva grande stima e la nautica un giornalista impareggiabile.
Con tanto affetto,
Gina
Ricordo di Antonio Soccol
La mia conoscenza diretta con Antonio Soccol è avvenuta solamente in questi ultimi suoi anni di vita ed è iniziata l’11 aprile 2008, data del nostro primo contatto e-mail. Motivo dell’incontro fu la mia iniziale partecipazione all’attività divulgativa del blog AltoMareBlu di cui Antonio, insieme ad Alex e Giacomo, era uno dei tre elementi principali. Antonio si era appassionato ad AltoMareBlu che all’epoca trattava sul web argomenti di storia nautica relativi alle unità a motore costruite negli anni ’60. Infatti, definiva AltoMareBlu:
“…una libera palestra del pensiero nautico, non condizionata da niente che abbia profumo commerciale.”
Già dalla seconda mail mi “bacchettò” perché mi rivolgevo a lui dandogli del Lei quindi, mi intimò ad un patto: “…niente più complimenti od imbarazzi reciproci…”, questo è stato il mio primo approccio con Antonio.
Con il tempo, oltre che conoscerci personalmente, tra noi si stabilì una fitta corrispondenza e-mail in cui ne apprezzai le doti umane, nonché la sagacia e la chiarezza, non scevre da una sferzante ironia con cui affrontava argomenti e situazioni, a dimostrazione di uno spirito ferreo ed indomabile, che solamente una causa esterna alla sua volontà ha potuto sopraffare.
Carissimo Antonio, è stato magnifico conoscerti, considerarti un amico e poterti apprezzare. Per me sei sempre stato un personaggio mitico. Ora ti immagino nell’Olimpo tra gli “uomini di mare”, quelli che considerano il mare una fede, come dicevi tu:
“… il mare non si può amare. Il mare è una fede. E qualcuno (io) ce l’ha.”
Che mare e venti ti siano ugualmente propizi…
Tito
Tvb
Clelia
Caro Ant,
unico superiore da me definito CAPO tutto maiuscolo! Con lei mi sono sempre permessa di più è continuerò a chiamarla Grande Capo Orso Bianco e lei continuerà a rispondermi augh!
Le voglio Bene!
Monikeke
Ti ho conosciuto poco e nel male del carcere dove lavoro.
Mi è piaciuta l’aria di mare che sei riuscito a fare entrare a San Vittore, racconti salmastri e fantastici, che come persone abbiamo ascoltato e condiviso.
Resta il rimpianto per le occasioni di collaborazione mancate ma anche la gioia di averti conosciuto.
Barbara Campagna
Ci siamo incontrati più di trent’anni fa e ci siamo riconosciuti fratelli d’elezione, con molti pesieri comuni.
A me piace la parte di secondo, esecutiva, di prodiere. Antonio aveva la creativita nelle scelte da primo, da timoniere: bastava vederlo tenere a bada i mille e mille cavalli del suo Exocetus, dritto alla ruota del timone.
Abbiamo fatto molte cose insieme, mi vanto della nostra reciproca stima e del nostro reciproco affetto.
À la prochaine, mon frère.
In questo momento non ho parole.
Da tempo temevo ma speravo non fosse vero. Era per me un punto di riferimento. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente,ma solo con lettere.
Ma sono sconcertato e triste. Molto.
Marco
Avevo tredici anni quando su “Mondo sommerso” leggevo le cose di motonautica di uno che scriveva in modo chiaro e divertente anche per un tredicenne: scritti che ho conservato e spesso ritrovato in questo sito assieme ad altri che non conoscevo. Se questo sito sopravvive ad Antonio Soccol il dolore sarà molto più lieve.
Andrea Cogoi
Caro Antonio,
che tuffo al cuore scoprire della tua prematura partenza… Eri troppo grande, troppo intenso per rimanere su questa Terra litigiosa e disfatta.
Grazie per tutto quello che ci hai dato, donato, mostrato.
Che il vento ti sia propizio nei marini cieli dorati in cui ora certamente stai navigando.
Oscar De Franceschi
Non avendo ricevuto una risposta alla mia email di Natale,
ho pensato avessi avuto un impedimento transitorio. Oggi ho appreso la motivazione. Sono profondamente commossa e addolorata di aver perso un amico intelligente, colto, umano e generoso. Rimarrai nei miei ricordi. Ti auguro che la traversata verso nuovi orizzonti sia con il vento in poppa.
Anna Sacripanti
Caro Antonio,
sono stata al tuo straziante addio al Crematorio ma non me la sono sentita di parlare. Il mio ricordo era troppo piccolo e c’erano in quella sala amici di ben più lunga data e persone che ti hanno amato. Ma non ce la faccio a non dirti comunque qualcosa.
Ci siamo incrociati tu ed io perché lavoravamo per la stessa causa e amavamo le stesse cose. Io direttore di Airone, tu con le tue molteplici testate di mare, ti conoscevo anche senza davvero conoscerti. Tu mi conoscevi senza mai avermi davvero incontrata. Ci siamo finalmente conosciuti nel mio periodo ad Arte Navale ed abbiamo trascorso una intera giornata insieme in un fondo ai navigli a fotografare il tuo modellino e… a parlare. E abbiamo parlato tanto. Abbiamo scoperto di avere molte idee in comune sulla vita sul giornalismo, sul mare.
Quel giorno e poche telefonate e mail è quello che ho di te. Ma hai lasciato il segno. Il segno di una amicizia che poteva essere possibile. Il rispetto per un uomo e un giornalista che aveva le idee chiare e che non si tirava indietro. Forse quel giornalista che avrei voluto essere e che non sono stata capace di diventare. E quel ricordo resterà vivo in me. Piccolo ma splendente.
Grazie Antonio!
Nicoletta Salvatori
Ti ricorderemo sempre con affetto.
Aldo e Lory
Un uomo che ha preferito sempre risalire la corrente, piuttosto che lasciarsi trasportare. Poche paole, sempre pesate con sapienza, mai un’ombra di retorica.
Mancherà a tantissime persone. Compreso chi non la pensava nello stesso modo: non è facile trovare una persona con la quale confrontarsi, guardandosi dritti negli occhi… in quel modo.
Corradino Corbò
Ciao Antonio,
resta la tristezza di averti conosciuto solo pochi anni fa e di aver goduto solo in parte della tua grande inteliggenza. Ci mancherai! Come ci mancherà il tuo entusiasmo, la tua curiosità, le tue domande profonde ed insidiose che riuscivano a mettere in crisi le mie certezze tecniche acquisite dopo anni di studio e lavoro nel mondo delle carene e delle eliche e mi costringevano a ripensare, a ristudiare, per poter alla fine affrontare l’esame con l’amico Antonio.
Buon Vento Antonio
Andrea Mancini
Ciao Antonio,
compagno di esaltanti avventure, cantore di momenti meravigliosi.
Ti credevo sulla tua barca in mare, nel sole e nel vento ed invece lottavi contro il buio: scusami indimenticabile amico!
Alfredo Micheletti
… Se incontri la morte durante la tua fatica,
ricevila come la nuca sudata trova buono il fazzoletto arido,
Chinandoti.
Se vuoi ridere,
Offri la tua sottomissione,
Mai le tue armi.
Sei stato creato per momenti poco comuni,
Modifica te stesso, scompari senza rimpianto
la liquidazione del mondo procede
Senza interruzione,
Senza sgomento.
Disperdi la polvere, la tua parola, a sciami.
Nulla svelerà la vostra unione.
René Char
Caro Antonio,
adesso che stai veleggiando dolcemente in un oceano calmo e tranquillo, non più in tempesta, voglio dirti quanto mi ritengo fortunata ad averti conosciuto.
Sin da piccola, papà mi raccontava della vostra grande amicizia e delle avventure straordinarie che avete condiviso e così praticamente sei sempre stato parte integrante della mia famiglia.
Bon voyage,
Elisa Frare
Ho sempre detto che Antonio era una sorta di enciclopedia vivente, testimone nonché saggio narratore della meravigliosa ed unica nautica offshore degli anni ’60 e ’70, che ha visto partecipi personaggi illustri che hanno dato un valore inestimabile a quella meravigliosa ed irripetibile era.
La nostra è stata una vera ed intensa amicizia di soli pochi anni, ma molto sincera, bella, ricca di stima e passione. Ci siamo sempre parlati ed intesi con poche ed essenziali frasi ed al minimo battere delle ciglia.
Antonio è e sarà per me un maestro ineguagliabile del giornalismo nautico e di vita, perché la sua immensa cultura e sensibilità lo ha sempre portato oltre a considerare con grande sensibilità ed umanità tante situazioni particolari ed uniche, che altri non riuscivano a vedere. Aveva la passione per alcune artiste veramente speciali che amava tanto come me e tra cui ricordo: Mercedes Sosa, Odetta Wilms, Myriam Macheba.
Grande il suo dolore quando queste speciali artiste ci hanno lasciato e proprio di Odetta voglio ricordare un brano che Antonio amava particolarmente con il quale lo salutiamo tutti:
Di seguito le parole originali del testo scritto da Bob Dylan e la traduzione in italiano:
Blowin’ in the wind
How many roads must a man walk down
before they call him a man?
How many seas must a white dove sail
before she sleeps in the sand?
How many times must the canon balls fly
before they’re forever banned?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind
The answer is blowin’ in the wind.
How many years must a mountain exist
before it is washed to the sea?
How many years can some people exist
before they’re allowed to be free?
How many times can a man turn his head
and pretend that he just doesn’t see?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind
The answer is blowin’ in the wind.
How many times must a man look up
before he can see the sky?
How many ears must one man have
before he can hear people cry?
How many deaths will it take till
he knows that too many people have died?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind
The answer is blowin’ in the wind.
The answer is blowin’ in the wind.
Soffia nel Vento
Quante strade deve percorrere un uomo
prima che tu possa chiamarlo uomo?
E quanti mari deve navigare una bianca colomba
prima di dormire sulla sabbia?
E quante volte devono volare le palle di cannone
prima di essere proibite per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quanti anni può esistere una montagna
prima di essere erosa dal mare?
E quanti anni possono gli uomini esistere
prima di essere lasciati liberi?
E quante volte può un uomo volgere lo sguardo
e fingere di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quante volte deve un uomo guardare in alto
prima di poter vedere il cielo?
E quanti orecchi deve avere un uomo
prima di poter sentire gli altri che piangono?
E quante morti ci vorranno prima che lui sappia
che troppi sono morti?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
Odetta Holmes, conosciuta come Odetta, nata a Birmingham il 31 dicembre 1930 e spentasi a New York il 2 dicembre 2008 a causa del suo cuore malato che ha deciso di fermarsi e fermarla per sempre. Questa straordinaria “cantante chitarrista afro-americana” ha dedicato gran parte della sua carriera artistica all’eguaglianza dei diritti degli uomini ed al rispetto della loro libertà.
Inoltre, è stata dalla metà del secolo scorso una tra i tanti artisti della musica folk afro-americana più influente, contribuendo non poco alla formazione artistica di Bob Dylan ed altri famosi cantanti, di cui interpreta magistralmente il brano “Blowin’ in the wind”, canzone pacifista scritta nel 1962 dal noto cantautore americano Bob Dylan, di cui potete leggere al link di seguito indicato: http://it.wikipedia.org/wiki/Blowin’_in_the_Wind
Buon vento Antonio!
Giacomo Vitale
Ciao Ant,
rimarrai sempre nei nostri cuori: fiero, forte, dolce e generoso, appassionato e geniale, testardo ed estremo.
Non ti dimenticherò mai.
Tristan
“Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me dió dos luceros, que cuando los abro
Perfecto distingo, lo negro del blanco
Y en el alto cielo, su fondo estrellado
Y en las multitudes, el hombre que yo amo
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado el oído, que en todo su ancho
Graba noche y día, grillos y canarios
Martillos, turbinas, ladridos, chubascos
Y la voz tan tierna, de mi bien amado
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado el sonido, y el abecedario
Con el las palabras, que pienso y declaro
Madre, amigo, hermano y luz alumbrando
La ruta del alma del que estoy amando
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado la marcha, de mis pies cansados
Con ellos anduve, ciudades y charcos
Playas y desiertos, montañas y llanos
Y la casa tuya, tu calle y tu patio
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me dió el corazón, que agita su marco
Cuando miro el fruto del cerebro humano
Cuando miro el bueno tan lejos del malo
Cuando miro el fondo de tus ojos claros
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado la risa y me ha dado el llanto
Así yo distingo dicha de quebranto
Los dos materiales que forman mi canto
Y el canto de ustedes, que es el mismo canto
Y el canto de todos, que es mi propio canto
Y el canto de ustedes, que es mi propio canto”.
I suoi articoli mi hanno sempre appassionato e guidato nel vedere la nautica sotto una luce diversa; di profonde riflessioni e cura dei dettagli.
La ringrazio delle sue inestimabili ed emozionanti testimonianze di avventure nei mari più belli; eventi sportivi di altissimo livello, che rapivano per quanto erano avvincenti.
Un vero guru da seguire nell’ evoluzione della nautica moderna.
Ci mancherà davvero. Buon vento Signor Antonio Soccol.
Vittorio D’Alleva
Buon vento, Antonio!
Mi mancheranno le schermaglie, le battute micidiali. Ho ammirato la tua guasconesca baldanza con la quale hai affrontato la tua battaglia con i due alieni. Le tue iniziali quotidiane lettere dal fronte. Il tuo coraggio, il tuo rifiuto a darti per vinto.
Buon viaggio.
Sergio
Antonio, amico, collega, maestro di vita, di tecnica e di nautica, naviga in acque tranquille, scegli tu se trasportato lentamente dal vento o se ad alta velocità spinto da cavalli rombanti… in ogni caso, anche da lassù non farci mai mancare i tuoi consigli e le tue parole.
Arrivederci al prossimo porto amico mio!
Francesco Fiorentino