Lamborghini Squid Bone: una proposta indecente!
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Invitato da Ferruccio Lamborghini insieme all'ing. Renato "Sonny" Levi, ci chiese una collaborazione con il suo gruppo insustriale che intendeva allargare la produzione anche alla naitica: "Voglio la barca più veloce che esista sul mercato: la Miura del mare!" ed aveva anche dettato la forma che doveva avere questa barca innovaiva: l'osso di seppia! Una provocazione? No! Una novità
Delta 28 di Renato “Sonny” Levi
Una carena Levi velocissima... Mentre varava Surfury, il cantiere Souter di Cowes aveva già iniziato la costruzione di questo nuovo Delta. L'idea era di produrre una barca con la stessa motorizzazione (due Daytona in tandem) ma più corta, più leggera e, naturalmente, più veloce del cabinato da 36'
Nautica Italiana: l’epopea storica
Un'analisi attenta, obiettiva ed ineccepibile fatta in tempi non sospetti, dal noto giornalista del settore nautico: Antonio Soccol.L'anno in cui è stato scritto questo pezzo era il 1994 e viene rappresentata lla parte bella della storia della nostra marineria, quando illustri progettisti disegnavano barche dalle spiccate caratteristiche marine e cantieri, che erano il fiore all'occhello della nostra cantieristica, le cotruivano magistralemnte tra cui il chiaro riferimento alla Canav di Anzio con la capostipite A' Speranziella, prima carena a V profondo progettata da Sonny Levi che ancora oggi, a tanti anni di distanza, si rivela essere lo schema migliore ed il più usato nella realizzazione di barche da diporto, motovedette per la Guardia Costiera e per la Guardia di Finanza ecc...Insomma anni di grande passione, coraggio di progettare nuove soluzioni tecniche, cantieri guidati da veri appassionati ed esperti del settore che costruivano magistralemente barche serie. Oggi purtroppo tutto questo non esiste più visto che la progettazione è appiattita e ridotta alla fotocopia...Un'analisi lungimirante, da leggere e studiare attentamente.Selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.
La progettazione degli scafi plananti di Renato “Sonny” Levi
Le competizioni delle imbarcazioni offshore furono, in un certo senso, le principali responsabili di questo fenomeno. Questo tipo di gara in mare aperto dimostra chiaramente la superiorità di queste carene, sottolineando in particolare le loro prestazioni con mare formato. L’espressione “carena a V profonda” diffuse in fretta il loro caratteristico morbido avanzamento nelle onde e nel volgere di una decina di anni, si verificò così una completa “conversione”.Per quanto riguardava le imbarcazioni al di sopra dei 60 piedi, rimaneva però una certa “opposizione” al cambiamento.
Lo sviluppo degli scafi veloci – di Renato “Sonny” Levi
Negli ultimi anni abbiamo visto l'incondizionata supremazia degli scafi americani che, con motori americani, hanno monotonamente vinto ogni gara.Abbiamo anche visto che è inutile qualsiasi sistema di propulsione che non sia il gruppo poppiero.Questa (barca americana con efb americani) è la formula offshore che ha maggiori possibilità di successo pur di avere una certa dose di fortuna. Naturalmente un minimo d’evoluzione nel disegno delle barche c’è stato...Selezionare il titolo per visualizzare l'intero articolo.