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Registro Storico Carene di Renato Sonny Levi
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Barche Fast Commuter
Barche prestigiose velocissime con prestazioni speciali, sia con mare calmo e soprattutto con mare formato. Velocità di punta prossime ai 55 nodi e prodotte quasi sempre in unico esemplare. Fast commuter – Registro barche di interesse storico Levi
Carene realizzate per attenti e famosi armatori, tra le più conosciute, Delta G50 progettata da Renato “Sonny” Levi per l’Avvocato Giovanni Agnelli.
N° iscrizione Registro storico | Immagini e link articoli dedicati barche classiche e d’epoca Levi | Anno di Costruzione | Cantiere/Modello | Dimensioni Diedro allo specchio di poppa | Motori |
031/2008 | G50 – fast commuter | 1968 | DELTA G.50 | Lunghezza: 11,28m Larghezza: 3,18m Diedro: 26° | BPM 4×500 CV Super Vulcano |
032/2008 Hidalgo
cancellata dal Registro Storico per un refitting che ne ha compromesso l’originalità. Dettagli all’articolo: Hidalgo cancellato dal Registro Storico Levi
N° iscrizione Registro storico | Immagini e link articoli dedicati barche classiche e d’epoca Levi | Anno di Costruzione | Cantiere/Modello | Dimensioni Diedro allo specchio di poppa | Motori |
069/2008 |
| 1978 | STAIN FC.155 Bango | Lunghezza: 15,50m Larghezza: 3,70m Diedro: 21° 30’ | Detroit Diesel 2×800 CV G.M. 8V- 92 TA |
094/2011 |
| 1967 | DELTA Levi 38 Tiger | Lunghezza: 11,58m Larghezza: 3,27m Diedro: 25° | Daytona 2×525 HP |
Mi fa cosa gradita se mi invia, quando Le sarà possibile, la scansione della pubblicità dell’epoca per verificarla.
Ho dato una controllata in rete per vedere se ci fosse qualcuna di queste unità in vendita e ne ho trovate alcune, ma posso dirle con assoluta certezza che dal disegno della carena, la scarsa presenza di stellatura (pattini di sostentamento) sulla carena mi dicono che non è una carena Levi.
Inoltre, tutto quello che Altomareblu ha pubblicato circa le carene progettate dall’ing. Levi e costruite da vari cantieri molto noti dell’epoca, è stato tratto da due magnifiche pubblicazioni di Levi molto note anche nel mondo Accademico Italiano ed Inglese ed oggetto di studio per tutti i concetti tecnici evolutivi ed inventati dal geniale progettista: “Milestones In My Designs” – Editrice Caos – Milano (versione in italiano ed inglese € 170,00 – entrambe esaurite) e l’altra pubblicazione “Dhows To Deltas” – Editore A&A Milano (100,00 € – esaurito).
Oggi queste magnifiche pubblicazioni sono introvabili, anche si potrebbe trovare qualcuna sul mercato dell’usato, ma chiedono cifre assurde.
Credo di averle detto tutto e non esiti a contattarmi per qualsiasi domanda inerente alle carene Levi, ringraziandola per il suo contributo riferito alla scansione della pubblicità dell’epoca che mi darà l’opportunità di verificare e comunicare allo stesso ing. Levi, grazie!
Saluti,
Giacomo Vitale
La ringrazio per la tempestiva risposta al mio quesito.
La mia domanda nasce dal fatto che sulla pubblicità dell’epoca e sulle riviste specializzate quella imbarcazione riportava la chiara dicitura “Renato Levi Design”. Purtroppo in questo momento sono impossibilitato ad inviarle foto delle locandine del 1986, ma conto di farlo domani.
La ringrazio per le informazioni e la disponibilità.
Cordiali saluti,
A.Vallebona
Gentile Armando Vallebona,
il Dual Craft non è una carena disegnata da Levi e per questo non è citata in alcuna parte di AltoMareBlu. Il fatto che, come Lei riferisce, il Dual Craft 10,70 sia stato equipaggiato di una trasmissione Levi Dribe Unit, non vuol dire che deve essere per forza una carena Levi.
Avrà modo di incontrarmi con Sonny Levi prossimamente ed in quella occasione verificherò e se ci fossero novità La informerò!
Grazie per averci contattato.
Saluti!
Giacomo Vitale
Buongiorno, vorrei solamente chiedere un chiarimento: come mai il Dual Craft 10.70 non è menzionato in nessun Vs articolo pur essendo una carena Levi?
Per altro la barca in questione adottava soluzioni tecniche particolari come la trasmissione Drive Levi Unit con eliche di superficie.
Gradirei sapere qualcosa di più su questa imbarcazione.
Grazie,
Armando Vallebona
Gentilissimo Niki,
leggo con interesse, sognando ad occhi chiusi per un attimo, interessato positivamente dalla tua proposta decisamente volta a salvare e mantenere in vita le belle barche di una volta, ma poi apro gli occhi e “accidentaccio” mi trovo, come tutti gli appassionati di barche d’epoca, fregato dalla triste realtà che è sotto gli occhi di tutti e che decisamente non accetto e non accetterò mai. Purtroppo non posso fare il sovversivo, ma credimi lo farei volentieri quando si devono subire delle angherie insopportabili, messe in pratica da super esperti professori & C., giustificate dal fatto che si deve aumentare la credibilità del nostro paese e del nostro debito, messo in crisi da sessant’anni vissuti all’ombra della frase: “piove governo ladro”…
Inoltre lo spred rimane altissimo, lo Standard & P. declassa ulteriormente la credibilità del nostro debito ecc… ma dico: di che cosa parlano i nostri “signori professori”?
Mio caro Niki, la storia e lunga e scusa il mio sfogo, ma è meglio che chiudo qui e rispondendo alla tua domanda.
Posso solo dirti che la tua proposta, a mio giudizio, è impraticabile perché:
1° L’irrilevanza fiscale
2° L’esenzione della tassa di stazionamento
3° L’esenzione o IVA ridotta su ormeggi e materiale di manutenzione
sono provvedimenti che può prendere solo il governo in carica.. e data anche l’attuale situazione, figuriamoci se li approverebbero mai. Porta pazienza e restiamo in attesa di tempi migliori!
Un cordiale saluto,
Giacomo Vitale
Vista l’impossibilità da ormai diversi anni di vendere o acquistare barche poiché molto svantaggiate fiscalmente, suggerisco di salvare almeno le barche dai 20 anni in su, stimolando un’interessante mercato dell’usato, creando un albo storico con il seguente obbiettivo:
1° irrilevanza fiscale
2° esenzione della tassa di stazionamento
3° possibilità di autogestione (fai da te) presso i cantieri
4° esenzione o iva ridotta su ormeggi e materiali di manutenzione
5° zona delle 24 ore di stazionamento in tutti i porti prolungabile in caso di panne o tempo avverso, come era già possibile anni fa per tutte le barche, ma soppressa per ovvi motivi di lucro. Da notare che la Lega Navale presso i loro pontili, in principio offrono l’ormeggio ai loro iscritti di passaggio, ma non si riesce mai ad avere un posto, c’è sempre qualche scusa e soprattutto i posti sono sempre occupati dalla gente del posto. In pratica la Lega Navale ha ottenuto dei privilegi che molto raramente, direi solo in casi sporadici fa usufruire ai propri soci.
Mi faccia sapere se è interessato a un tale registro o mi dia qualche consiglio di come posso organizzare questo registro, a chi dovrei rivolgermi per provare ad ottenere i vantaggi elencati.
Cordiali saluti,
Niki