Hidalgo: cancellato dal Registro Storico Carene Levi
Vi spieghiamo il perché!
Guardando quanto fatto a questa bellissima imbarcazione, non solo l’armatore non ha ragione, ma anche il cantiere che si “presta” a una tra-sformazione del genere, con tutto il rispetto, ma bisognerebbe fare delle considerazioni specifiche prima di definire “restauro” o “re-fitting” (riarmo in italiano) ad un tipo di barca classica di questo tipo.
Non sono solito scrivere, ma quando sono chiamato ad intervenire è perché ci sono condizioni indispensabili per “doverlo” fare. Questa è una di quelle volte e davvero avrei voluto non farlo ed avrei preferito continuare l’esaltazione di bellissime unità classiche recuperate e restaurate a regola d’arte.
Avendo realizzato il Registro Storico delle Carene di Renato “Sonny” Levi in questo stesso sito web, la mia risposta è pubblica.
Delta 38 Hidalgo è una barca classica – Fast Commuter realizzata dai cantieri Delta e varato ad Anzio alla fine di Giugno nel 1968. Motorizzato inizialmente con 2 x 370 cv TD Cummins, dopo 20 anni furono sostituiti i motori con 2 MTU dal cantiere Delta, la potenza rimase invariata. Erano montati quasi all’estremità della poppa con una trasmissione V-drive.
Nel periodo 1989/90 e poi ancora nel 1995 la barca fu sottoposta ad estesissimi lavori di ripristino, miglioria e rinnovo, sostituirono le eliche immerse (progetto dell’ing. Magrini) con una coppia di trasmissioni di superficie LDU di Levi, con motori Caterpillar 2×425 CV.
Questa barca “raggiungeva” la velocità di 42 nodi ed aveva tante altre soluzioni particolari per essere un FAST COMMUTER ed infatti, gli interni erano stati curati dall’architetto Gae Aulenti.
Tra le più eleganti fast commuter realizzate dal cantiere Delta e nate dalla matita di Renato “Sonny” Levi.
Restauro
Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro.
- Si restaura solo la materia dell’opera d’arte.
- Il restauro deve mirare al ristabilimento della unità potenziale dell’opera d’arte, purché ciò sia possibile senza commettere un falso artistico o un falso storico, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell’opera d’arte nel tempo.
Questa è stata una barca che ha fatto sognare molti, progettata su richiesta del Cavaliere Olivetti, una barca originale, unica nel suo genere con una serie di accorgimenti che ne hanno sempre contraddistinto il carattere e la sua indiscussa bellezza. Una linea inconfondibile e molto simile alle sue sorelle G50 e Barbarina. Delle tre, ne rimanevano in ottimo stato di conservazione due; G50 e Hidalgo.
La barca Delta 38 Hidalgo è stata iscritta al Registro Storico Carene Levi per le carene Fast Commuter al N° 031 dal 2008.
Con la pubblicazione del presente articolo, abbiamo provveduto a cancellarla dopo esserci confrontati con i nostri autori, con lo storico delle carene Levi Giacomo Vitale, che non ha avuto alcun dubbio a non ritenerla più “originale”.
La tra-SFORMAZIONE
Come evidenziano le fotografie di ieri 21/04/2018 ricevute da un nostro affezionato lettore Giacomo Tambelli, che ringraziamo, questa è Hidalgo oggi.
Ne avevamo pubblicato un articolo Hidalgo: il fast commuter torna a splendere a firma del cantiere che, a dire la verità, mi aveva lasciato davvero perplesso.
Guardare una barca trasformata così profondamente, lascia senza parole. Pozzetto posteriore per alloggiare i comandi è la più brutta modifica che si poteva immaginare per una barca classica di questo tipo, ma non è l’unica. Sicuramente il suo armatore non ha ben presente che cosa sono le carene Levi, cos’è un fast commuter e mi perdonerà, ma vedere sulle LDU una plancetta e con sopra un tender, toglie qualsiasi dubbio!
Abituati ai SUV, l’espressione massima d’impotenza dell’attuale automobilista, in nautica se non si può avere “grande” la barca, se non è “lunga”, c’è chi va verso l’alto e Hidalgo non è secondo a nessuno presentandosi oggi con un parabrezza che farebbe invidia, per quanto grande, ad un freno aerodinamico di un aereo; un paracadute?
E si, perché evidentemente il cantiere Vismara che ha eseguito questo restauro, non solo non ha capito che aveva tra le mani, ma credo che ignorino l’aerodinamica visto quel freno aerodinamico che hanno costruito come parabrezza. Inteso che le barche si muovono un due fluidi: acqua/mare e aria, quando si crea un parabrezza di quell’importanza che parte da poco prima della metà della barca, inutile dire che ad una certa velocità si crea un effetto noto come freno e “DEPORTANZA” e quindi, si schiaccia verso il basso e frena la barca.
Se poi ci mettiamo che sono stati cambiati i motori, il peso della “ferramenta” messa a poppa ed il peso di quell’inutile tender, hanno davvero combinato un macello che difficilmente è comprensibile per loro che evidentemente, cantiere e armatore, farebbero meglio ad andare per mare con una barca a vela invece di una barca di questo tipo.
Tutto frutto di richieste dell’armatore? Eticamente il cantiere NON DOVREBBE ACCONSENTIRE a certe brutture e su questa barca, davvero ne hanno fatte tante. Mi piacerebbe sapere cosa ne dice l’ingegnere che ha realizzato questo “refitting” ricordando che la parola in italiano significa “riarmare” e non tra-SFORMARE un progetto d’epoca come questa ex bellissima barca.
Il cantiere
Non sono meno responsabili del proprietario che avrà preteso queste trasformazioni. Devo aggiungere che anche nel vedere il loro articolo su questo sito ero rimasto basito e perplesso.
Il refitting barca classica Hidalgo
Il refitting di Hidalgo è stato eseguito dal Vismara Marine durante l’estate 2016 su i seguenti punti:
- consolidare tutte le strutture in legno
- aggiornare sistemi e impianti
- donare un nuovo layout alla coperta per esaltare stile e caratteristiche tecniche di Hidalgo.
Questo era quanto leggevo nel loro articolo a noi inviato e per gli impianti, dopo aver spostato quell’opera d’arte della colonnina dei comandi, hanno aggiunto un sistema di stabilizzazione dell’assetto in navigazione, scoraggerebbe il più fiducioso degli appassionati; a cosa diavolo serve aggiungere un sistema elettronico di controllo dell’assetto che lo stesso ing. Levi non avrebbe mai pensato minimamente di istallare vista l’alta efficienza della sue carene?
Per assurdo, mi faceva notare un noto progettista nautico che già la modifica da eliche immerse ad LDU era un limite, ma pur sempre eseguito dal cantiere che aveva costruito la barca e con la supervisione dell’ingegnere Levi in persona. Tutt’altra storia che vedere una barca stravolta con sistemi elettronici che, per quello che abbiamo poi visto nel loro filmato, conferma TUTTE le obiezioni lette da armatori che per i refitting delle loro care Levi hanno “rispettato” il progetto originale.
Diverso sarebbe stato sostituire le LDU con dei sistemi di propulsione moderni… ma, il pozzetto con i comandi a poppa è davvero un insulto all’originalità ed alla natura della barca!
Il video
Ma di cosa si può lamentare un armatore di una barca del genere, qualche schizzo lo colpiva durante la navigazione? Meglio prendere una barca diversa magari, non questa che è per “raffinati” collezionisti e non un qualsiasi armatore.
Valutazione
Un restauro conservativo va portato avanti con i giusti criteri tecnici che gli esperti del settore ed i veri appassionati di carene Levi conoscono benissimo. Quello che si evidenzia indiscutibilmente da questo restauro è uno stravolgimento del progetto originale di Levi e non solo. Speriamo si ravvedono riportando Hidalgo come all’origine del progetto.
Per questi motivi il Registro Storico Carene Levi decide di cancellarla, per il momento, dal medesimo!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!