Diario di un Fascista alla corte di Gerusalemme (settima puntata)
LA FINE DI “YOHAY BEN NUN”
Il 1993, fu per me, un bruttissimo periodo; oltre il dolore, la tristezza e la solitudine per la perdita di mia moglie, dovetti sopportare tre importanti interventi chirurgici (al petto, al collo e al lato destro della mandibola), con conseguente lunga terapia nucleare, il tutto legato a quell’intervento del 1954, quale diretta conseguenza delle sofferenze e delle bastonate inferte su di me e sul mio corpo, dopo l’8 Settembre ‘43, dal tenente Strotz, la “jena” di Fort-Bliss (New Mexico).
Poi la morte di Yohay.
I ragazzi di “Gaza” riuscirono a contattarmi solo al momento dei funerali. Con l’animo in tumulto, chiamai subito Saya, ma non so cosa le dissi e cosa potessi dirle.
Vinse soltanto la commozione di entrambi.
Se ci fosse stato tempo e possibilità, sarei andato anche a piedi, per dare l’ultimo addio a quel mio fratello che aveva tanto in comune con me, pur essendo lui il migliore, perché dotato di uno charme inarrivabile: io, per sua personale classificazione, ero solo il “caro fratello maggiore”.
La vita di Yohay è stata un atto di sublime continua donazione: anche la sua fine, che la colse ad Huston in servizio di assistenza umana per un compagno del kibbutz, è ancora chiara testimonianza.
Ma, tutte le cose hanno una fine, anche le più belle che vorremmo non finissero mai. La natura obbedisce solo alle sue leggi eterne senza lasciare spazio e possibilità ai nostri desideri.
Sono certo che il lettore si è già fatta un’idea sul rapporto tra Yohay e me, nonché sulle nostre somiglianti personalità, tutte concepite nel senso del dovere, del donare e del servire senza badare al rischio e al sacrificio.
Così Yohay finì i suoi giorni terreni, e noi ne sentiamo la mancanza, che durerà molto a lungo, per sempre. La dipartita di Yohay ha reso orfani tanti, tantissimi; chi lo ha conosciuto, lo ha apprezzato ed amato, perché la nobiltà d’animo di Yohay era immensa, incommensurabile!
Il 18 Giungo 1994 ricevemmo la lettera degli Sheldon con l’articolo del “Jerusalem Post”.
Cari Fiorenzo e Wanda,
noi ci incontrammo all’Inselspital di Berna in ottobre 1989 e pranzammo insieme nel vicino ristorante.
Fu lì che conoscemmo delle vostre eroiche gesta in Israele, della Marina Israeliana e del vostro carissimo amico Yohay Ben Nun.
Siamo spiacenti dovervi annunciare che Yohay è morto il 7 giugno. L’accluso articolo del “Jerusalem Post” è dell’8 giugno 1994.
Noi siamo in buona salute, speriamo che questa nostra trovi anche voi in buona salute.
Be well.Sheldon Epstein
Già Comandante della Marina
Ben Nun, 69 anni
Yohay Ben Nun, Comandante in Capo della Marina tra gli anni 1960-1966, e Direttore Generale dell’Istituto di ricerca “Oceani e Laghi” in Haifa, è morto ieri, per attacco cardiaco, mentre era in visita negli Usa.
Aveva 69 anni.
Nato in Gerusalemme nel 1924, iniziò la sua carriera nel 1944 nel Paliam, l’ala navale del Palmach.
Nel 1947 Ben Nun partecipò alla Battaglia per Gerusalemme, quando la compagnia navale del Porto di Haifa, che lui comandava, fu distaccata di rincalzo come unità di fanteria di Marina.
Nel 1948 Ben Nun fu decorato come “Eroe di Israele” quando l’unità navale da lui comandata affondò la Nave Ammiraglia egiziana King Farouk e un dragamine.
Nel 1955, Ben Nun fu inviato a Liverpool, Inghilterra, per ricevere e poi comandare la Nave Israeliana (lNS) Yaffo, uno dei primi due caccia acquistati dagli inglesi.
Nel 1958, Ben Nun assunse il comando dell’Unità d’Assalto (“seal team 13”), e due anni dopo, nel 1960, assunse il comando della Marina.
Durante la guerra dei sei giorni, un anno dopo il suo pensionamento, ritornò per assistere ad operazioni navali.
Nel 1968 Ben Nun assunse la direzione dell’Istituto di Ricerca Oceani e Laghi, un posto che ha mantenuto sin da allora.
Commenti recenti