G.50 – fast commuter – by Sonny Levi & Sergio Pininfarina

G50: ai comandi “Sonny” Levi. Questa barca fu ordinata all’ing. Renato “Sonny” Levi dall’avvocato Gianni Agnelli nel 1967.
Imbarcazione Fast Commuter G. Cinquanta (G50)
- Lunghezza fuoritutto 11,28 m
- Larghezza al galleggiamento 9,65 m
- Larghezza massima 3,18 m
- Larghezza allo spigolo 2,43
- Immersione 0,58 m
- Diedro allo specchio di poppa 26°
- Peso 4,8 tonnellate
- Motori 4 x 8 litri BPM Vulcano : HP totali 1280 HP
Le richieste per questo progetto furono: la creazione di una barca molto veloce capace di navigare ad andatura sostenuta anche in caso di avaria a qualche motore, con la possibilità di arrivare ad una velocità di 55 nodi e planare anche con mare formato.
La proposta di Levi fu un 37′ (11,28 m) largo 10’5″ (3,18 m), diedro all’ordinata di poppa di 26°e con caratteristiche di carena molto simili al Surfury.
La motorizzazione della barca G. Cinquanta (G.50) fu affidata a quattro motori a scoppio Vulcano BPM da 320 HP ciascuno per un totale di 1.280 HP.
Due motori erano posti affiancati a ridosso della paratia che divide il vano motore dal vano centrale in cui si trovano i sediolini dei passeggeri. Tali motori provvisti di invertitore V-Drive e sprovvisti di moltiplicatore di giri, avevano eliche (le centrali) di diametro e passo inferiori alle altre eliche esterne.
Gli altri due motori furono previsti a ridosso dell’ordinata di poppa ed azionavano le eliche esterne che avevano un diametro ed un passo superiori a quelle dei motori che azionavano le due eliche centrali. I motori esterni favorivano la planata con un’ottima manovrabiltà alle velocità minori. Inoltre eliminavano il fastidioso rumore dei V-drive alle basse rotazioni.
Sonny Levi ai comandi della barca G. Cinquanta
Le Consolle di comando disegnate da Sergio Pininfarina. Molto simili a quelle del Drago Italcraft.
Posto di comando visto dall’alto.
Specchio di poppa, eliche e supporti eliche, appendici, timone.
G.50 fu costruita in modo impeccabile dal Cantiere Delta in quattro strati di lamellare di mogano incrociato ed incollato con colla resorcinica. Anche il ponte fu costruito con lo stesso criterio e venne solo rivestito di uno strato sottilissimo di doghe in teak calafatate con un collante al neoprene. Fu inoltre sperimentata per l’opera viva, dalla Veneziani, un’antivegetativa al silicone che offriva una minore resistenza della carena con un aumento della velocità senza perdere le sue caratteristiche tecniche.
Anche i serbatoi realizzati in compensato laminato e rinforzato con vetroresina avevano una capacità complessiva di 1600 litri di benzina. Alloggiati in posizione laterale a poppa, garantivano un’autonomia di 300 miglia ad una velocità media di 30 nodi.
Sergio Pininfarina studiò la realizzazione del posto di guida, una consolle in cui erano raggruppati tutti comandi ed il design dell’arredamento della barca.
Anche se non fu richiesta una cabina specifica, a prua fu realizzata una zona con due posti letto una toilette ed un lavandino. Davanti alla consolle di guida c’era un pozzetto con due divani.
Varata nel 1968 la barca fu nominata G.50. (dove G.50 voleva dire Gianni 50 nodi) Andò immediatamente bene senza manifestare alcun problema ed arrivò anche a toccare i 55 nodi di velocità massima.
Considerando il grande drag (attrito) creato dai quattro assi con i relativi supporti, G.50 dava le seguenti prestazioni:
con tutti e quattro i motori a:
- 2000 rpm filava a 30 nodi
- 2500 rpm filava a 37 nodi
- 3000 rpm filava a 43 nodi
Con solo due motori esterni planava con faciltà e raggiungeva la velocità di 25 nodi, garantendo una grande sicurezza e tempi di rientro rapidi in caso di avaria di uno o più motori.
L’avvocato Agnelli il primo anno la usò per complessive 2000 miglia riferendo all’ing. Levi che non aveva incontrato alcun problema tranne il parabrezza. Infatti era difficile tenere gli occhi aperti quando si andava a tutto gas. In effetti quello esistente era disegnato per non offrire resistenza all’avanzamento… Ne fu disegnato uno diverso e applicato l’anno successivo risolse il problema reclamato.
Nel 1968, il Conte Augusta ordinò all’ingegnere Levi la costruzione di una barca uguale a G.50, ma più veloce… fu così che nacque Barbarina che potete vedere in questo blog cliccando sul link Barca Barbarina cantieri Delta.
Le immagini e documentazione tecnica apparse in questo articolo sono tratte dal libro “Milestones in My Designs” di Renato “Sonny” Levi per g.c. dell’autore. – Tutti i diritti riservati. Note Legali
Salve Fabio,
ci farebbe piacere poter pubblicare su ABM questo video, visto che è presente sul nostro blog tutta la storia di questa mitica barca che fu progettata e costruita da l’ing. Levi su richiesta dell’avvocato Gianni Agnelli. Grazie!
Saluti,
Giacomo Vitale
A chi può interessare il video dell’accensione del mitico G Cinquanta?
Caro Mario,
aspettiamo con impazienza di vedere le immagini di cui ci e poi le commentiamo insieme.
Il libro “Dows to deltas lo trovi al negozio di seguito indicato….
Il Mare
Libreria Internazionale
Via di Ripetta 239
00186 Roma – Italy
tel/fax +39-06.36.12.155/06.36.12.091
e-mail: ilmare@ilmare.com
Grazie…
tanti saluti…
ciao Alex,
sono certo che quando vedrai le foto resterai a bocca aperta.
ho parlato con il mio amico e mi ha detto che mi fornirà delle foto che provvederò ad inviarvi.
volevo chiedervi se sapete dove posso trovare il libro di Renato “Sonny” Levi “Dhows to Deltas”???
Grazie Mario,
in realtà, si è fatto un gran parlare di questa barca ma all’atto pratico, non ci sono giunte né immagini né testimonianze certe sulla sua reale condizione.
Non mettiamo in dubbio l’autenticità e della bontà della tua informazione, restiamo comunque in attesa di sapere delle buone notizie e magari delle immagini di questa bellissima barca d’epoca Levi.
Alex
Salve! Cercavo notizie sul G50 e sono entratato nel blog!
Oggi ho visitato il cantiere dove si trova il G50 a Formia. Stupenda barca. Confermo che sono stati fatti interventi straordinari.
La barca è in perfetto stato. Chiedo al proprietario del cantiere, mio amico, se posso dare altre informazioni e poi vi scrivo o vi faccio cotattare.
Saluti.
Mario De Rosa
Gentile Stefano,
ti ringrazio per quello che mi dici e sono felicissimo per questa tua testimonianza preziosa. Infatti da due diverse fonti attendibili mi era stato confermato che G50 si trovava nei dintorni di Roma o comunque nel Lazio e nella sostanza con questa tua graditissima mail confermi la notizia, testimoniando anche le eccellenti condizioni della barca.
Sarebbe veramente un gran piacere averla ritrovata e magari fotografarla sia a secco che in navigazione, per cui ti sarei veramente grato se attraverso il motorista che tu conosci, si possa magari arrivare all’armatore di questa barca veramente unica al mondo progettata da Renato “Sonny” Levi e costruita dai Cantieri Delta di Anzio.
Se nel caso riuscissi a rintracciare l’armatore ti pregherei di fargli conoscere l’esistenza di questo blog che parla appunto delle famose barche progettate da Levi e poter così entrare in conattato con me.
Puoi per ogni contatto diretto chiamarmi al: 380 42 38 113 oppure 380 90 15 772
Infine, mi farebbe molto piacere incontrarti per conoscerti di persona e non escludo che prossimamente ti vengo a trovare a Formia, dove passo spesso, sapendo dove è ubicata la Formia Nautica.
In attesa di tue notizie ti saluto calorosamente ringraziandoti per la tua preziosa testimonianza.
Giacomo Vitale
Salve e complimenti sinceri per il sito.
Mi chiamo Stefano Ronzani ho visto personalmente il G 50 in un capannone vicino Formia (Lt) nel 2005, gli erano stati appena sbarcati i 4 motori a benzina, mi colpirono per il loro colore rosso e per i filtri di aspirazione in acciaio cromato di imparagonabile agressività. La barca era in eccellenti condizioni Le murate in mogano lucido, gli interni spartani con interruttori e comandi in alluminio.
Mi è stato detto che questa splendida creazione si chiama G 50 perchè Gianni Agnelli la acquisto per festeggiare il suo 50° compleanno… onestamente non so se è realmente questo il motivo del suo nome…
Appena mi è possibile telefono al motorista che ha sbarcato i motori e gli chiedo altre informazioni… Non so perchè la barca stava a Formia non è escluso che sia ancora in zona…
A presto,
Stefano Ronzani
Ho appena saputo da fonte sicura che Barbarina fu acquistata da un ex campione di motonautica che oggi non c’è più e grande amico del Conte Agusta.
Inoltre quest’ultimo, molto attaccato a questa barca, non l’avrebbe mai ceduta a nessun altro all’infuori di questo suo caro amico che, ex campione di motonutica, riferisce sempre la mia fonte certa, ha posseduto Barbarina dal 1974-75 fino al 1980 circa. All’inizio era nel porto di Alassio a fianco di Fujiyama e facevano rapide puntate in Costa Azzurra in una specie di continua competizione (corridori si nasce!!!) con tutti i competitors di allora, ma di fatto per mare non c’era nessuno in grado di gareggiare con queste due barche (parliamo della metà anni ’70).
Usata solo per tre anni, quando fu venduta era in un cantiere sul Lago Maggiore.
Barbarina fu acquistata da un petroliere di Venezia che la teneva in laguna sull’isola di Albarella e la usava come fast commuter per andare in ufficio da Venezia a Ravenna. Qualche anno dopo questo petroliere fu implicato in uno scandalo riguardante i petroli e la barca rimase abbandonata sul piazzale di un cantiere di Ravenna dove un grande appassionato di barche d’epoca la trovò acquistandola.
Questo evento accadde circa 10 anni fa e quando Barbarina fu trasportata dal nuovo armatore a Porto Ferraio per ristrutturarla, in un cantiere di sua fiducia, si accorsero che era marcia e compromessa in modo da non permetterne un suo recupero.
Ricordo che Barbarina fu costruita dal cantiere Delta, allora di stanza ad Anzio e a cui quest’ultimo suo armatore si rivolse per acquistare i disegni originali.
Purtroppo l’irrecuperabilità di Barbarina rese inutile questa azione che aveva il fine di effettuare un restauro in piena regola, attenendosi fedelmente al progetto originale realizzato da “Sonny” Levi.
Una volta capito che la barca non era più recuperabile questo armatore conservò tutto l’armamento di Barbarina che è ancora in suo possesso e di cui dice di essere disposto a cedere a chi fosse eventualmente interessato. Invece i motori i BPM Vulcano li regalò all’attuale proprietario del G.50, un suo amico di Roma di cui mi sto interessando per rivedere G.50.
Giacomo Vitale
Caro Pietro Paolo,
ti ringrazio per le notizie che mi dai ed aggiungo che, anche io ho saputo che questa bellissima barca esiste ed altro ancora, ma sto verificando le voci che ci sono in giro.
Addirittura Barbarina la davano esposta in un museo del nord Italia. Ho contattato il museo che sul loro sito, in home page ne parlava senza far nomi. Li ho contattati chiedendo lumi e attendo risposte… che fino a questo momento non sono arrivate.
Riprovo a contattarli e vediamo. Hai fatto bene a scrivermi ed indirettamente mi hai ricordato questa vicenda di cui attendevo risposta e ovviamente adesso forzo gli indugi e vediamo cosa risponderanno, sperando in modo chiaro e concreto e se non ci fosse più, che almeno ce lo dicesseo, anche se mi auguro vivamente che questa stupenda unità sia ancora in vita, magari nascosta da qualche parte.
Un cordiale saluto e grazie per averci scritto.
Giacomo Vitale
Caro Giacomo,
ho contattato un amico che era stato sul Barbarina essendo amico del conte Agusta, secondo lui la barca dovrebbe essere in qualche magazzino, dato che difficilmente qualche erede Agusta l’ avrebbe venduta o demolita poichè pare che il Conte fosse gelosissimo e affezionatissimo al Barbarina.
Purtroppo non ha idea dove sia, probabilmente chi può saperlo è un Agusta che non vive più in Italia e di cui ha perso i contatti.
Saluti,
Pietro Paolo
Caro Stefano,
ti ringrazio per questa tua preziosa testimonianza e che dirti, se puoi ritorna dove stava questa barca e informati dove si trova attualmente e se è possibile rivederla. Se riesci a ritrovarla fai delle foto con una fotocamera digitale che puoi inviarci alla ns. info: info@altomareblu.com
Ovviamente le pubblico specificando che me le hai scattate tu… Aspetto fiducioso.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Leggo con molto piacere queste pagine, il G.50 è una delle barche che più mi affascinano in assoluto.
Confermo che dovrebbe essere ancora in forma, l’ho visto e toccato nel 1999 in Liguria, era nascosto sotto un telo all’interno un capannone in condizioni direi buone, polvere a parte.
Allora si parlava di installare due motori diesel al posto dei quattro originali e rimetterlo in acqua, ma con poca convinzione, non credo che la modifica sia mai stata fatta.
Non ho più saputo nulla ma ancora ricordo l’emozione che provai quel giorno….
Gentile Pietro Paolo,
sono Giacomo Vitale, il direttore di questo blog e voglio dirti che se vuoi comunicare privatamente con me puoi scrivermi alla mail: info@altomareblu.com
Attendo una tua mail appena ti è possibile e mi farebbe piacere avere notizie certe in merito.
Cordiali saluti.
Giacomo Vitale
Che siano delle buone,
sapere che ancora resistono queste rarità della diportistica di un certo livello, fa tirare un bel sospiro di sollievo, che ci sia anche una traccia storica è importantissimo.
Pietro Paolo e Giacomo, ci aspettiamo di avere anche noi delle notizie!!
Alex
Forse …
Pietro Paolo
Forse Pietro Paolo,
ha qualche notizia o traccia che non conosciamo?
Alex
Gentile Paolo Cavalletti,
ti ringrazio della domanda e posso dirti che le sto attivamente cercando e come tu dici, sono delle barche stupende e G.50 e Barbarina sono veramente molto “amate” da Renato “Sonny” Levi che sono sicuro avrebbe un gran piacere nel rivederle.
Purtroppo per Berbarina notizie non certe parlerebbero di demolizione avvenuta o addirittura di un recupero effettuato, ma solo per uso museo e non più navigante a causa della compromissione della sua struttura… ne darò notizia sul blog appena avrò certezze e magari qualche immagine…
Per G.50, sembrerebbe essere in vita in Liguria ma non posso dire altro e sto verificando…
Di Delta Blu non sono riuscito a sapere nulla.
Continua a seguirci e certamente appena avrò notizie ed immagini le pubblicherò e tu sarai avvisato automaticamente dal sistema e tramite il ns. server.
Ciao!
Giacomo Vitale
Dove sono finite queste barche stupende: G 50, Barbarina, Delta Blu ?