Restauro: ex V5572 Guardia di Finanza
Ex moto vedetta V5572 GdF: UN RESTAURO ECCELLENTE!
Un nostro lettore Marco Spagnol ci ha comunicato pochi giorni fa di aver acquistato una motovedetta della Guardia di Finanza che giaceva abbandonata da circa dieci anni e di averla restaurata con molta attenzione e scrupolo.
Inoltre, ci ha riferito che era a disposizione per altri appassionati che avessero intrapreso lo stesso suo restauro, al fine di condividere e fornire consigli sul come risolvere varie problematiche che si incontrano nell’esecuzione di un lavoro impegnativo di restauro come questo.
Ovviamente la mail mi ha subito incuriosito ed ho risposto al nostro appassionato lettore con il quale mi sono subito inteso chiedendogli di inviarmi tutte le foto più significative delle varie fasi di restauro di questa ex m/v della gdf, oltre a qualche nota scritta che ne descrivesse le varie fasi di lavorazione.
Devo dire che sono rimasto positivamente impressionato per il lavoro svolto con passione, tanta cura e precisione, tanto che ho deciso di pubblicarlo illustrando il tutto di seguito con la documentazione che Marco ci ha postato.
LE CONDIZIONI DELLA BARCA AL MOMENTO DELL’ACQUISTO
Al momento del recupero l’imbarcazione si trovava in totale stato di abbandono. Era stata per dieci anni in un cantiere e la maggior parte dei componenti, tra tra cui i motori, tutta la parte elettronica e idraulica di comando degli idrogetti era stata cannibalizzata.
Dalle foto si può vedere il vano idrogetti a poppa, con circa un metro di acqua, che è stata poi tolta.
DATI DI TARGA
- Anno di costruzione: 1981
- Materiale di costruzione: Vetroresina
- Lunghezza f.t.: 12,05 mt
- Larghezza: 3,85 m
- Stazza lorda: ton. 7,81
- Tipo di navigazione: S. L. (senza limiti)
- Motori: Fiat – Aifo – 2 x 8361 SRM diesel a 4 tempi
- Potenza massima d’esercizio: 2 x 270 CV in extra potenza a 2600 giri/max
- Velocità massima: 34 nodi
MOTORI
Al momento dell’acquisto l’unità era sprovvista dei motori che Marco è riuscito a trovare, acquistandone due esemplari identici agli originali ad un prezzo irrisorio. I motori sono una coppia di Aifo 8361 SRM da 270 hp cadauno a max. 2600 giri/min. Dei veri muli da lavoro inarrestabili!
LAVORI ESEGUITI
- Scafo e coperta sono stati riverniciati con prodotti poliuretanici con la stessa livrea originale
- Rifatto tutto l’antisdrucciolo sulla coperta come l‘originale con il medesimo prodotto della 3M grigio scuro
- Cambiate tutte le guarnizioni degli oblò, boccaporti e porte a tenuta stagna
- I pulpiti, plancetta, scalette sono stati rimossi, puliti, lucidate e rimontati a regola d’arte
- L’alberino delle luci è stato smontato e risistemato
- L’ impianto elettrico e stato totalmente rivisitato e ricostruito nelle parti danneggiate o mancanti
- Ricostruiti quadri elettrici e strumentazione controllo motori
- Ricostruito controllo idraulico degli idrogetti Castoldi
- Revisionato i flaps con tutte le relative spie interne
- Nuove pompe di sentina, autoclave, batterie e carica batterie
STRUMENTI DI NAVIGAZIONE
- Per l’elettronica di navigazione completamente assente, utilizzato un radar della JRC serie 2300 da 6kw, recuperato da Marco da sopra una vecchia imbarcazione e ricondizionato, al posto del vecchio GEM
- Istallato un plotter cartografico: Garmin gps map serie 922 con antenna gps esterna
- Istallato il secondo gps: Garmin gps map 521 S per il navigatore con modulo ecoscandaglio
- Istallato apparato VHF: Simrad RS 50 con ricevitore Ais
- Istallato secondo apparato VHF: Icom di riserva
- Istallate due antenne VHF nuove
SEZIONE IDRAULICA DI BORDO
Per l’idraulica di bordo sono state cambiate tutte le seguenti parti:
- Prese a mare passa scafi: tutte
- Valvole a saracinesca: tutte
- Tubazioni sentine: tutte
- Tubazioni acqua potabile: tutte
SERBATOI GASOLIO
- I serbatoi gasolio sono stati sbarcati e ripuliti all’interno di tutta la morchia. Quindi posti sotto pressione per verificare eventuali perdite che fortunatamente non c’erano e riverniciati.
- Tutti i raccordi delle tubazioni di gasolio sono stati sostituiti
- Montati nuovi prefiltri gasolio Racor con separazione dall’acqua e nuove elettrovalvole
- È stato istallato un bruciatore a gasolio della Webasto da 5kw per riscaldare le cabine
- Gli idrogetti della ditta Castoldi – modello 06 – sono stati controllati, sostituito tutte le tenute, cambiato olio, filtri idraulici e le tubazione ad altra pressione
- I giunti cardanici sono stati sbarcati, fatti bilanciare e riverniciare
- I vano idrogetti è stato pulito a fondo, quindi riverniciato totalmente con vernice per sentine Sentiflex grigio
- Il vano motori è stato riverniciato con un prodotto epossidico Ceramite
- Prima dell’imbarco dei serbatoi e dei motori è stata rifatta tutta la insonorizzante, cambiando tutti i supporti anti vibranti.
- Dopo aver installato i motori nella loro corretta posizione, sono stati allineati con gli idrogetti e accoppiati tramite cardano su una flangia applicata direttamente sul volano del motore al posto dell’inveritore
MOTORI
- I motori sono stati controllati e la compressione dei pistoni è risultata molto buona. Pertanto, non è stato necessario rimuovere le testate.
- Revisionati gli iniettori e le relative pompe, turbine con la sostituzione di: tutti i paraolio, tutte le guarnizioni degli scambiatori, i termostati, le cinghie ed i filtri olio e gasolio
- Puliti gli scambiatori e gli intercooler
- Revisionato l’impianto antincendio a polvere di tipo fisso
- Sostituiti i pavimenti interni in plancia di comando
- Rifatta l’insonorizzazione del soffitto
- Riverniciata di blu tutta la cabina
- Rivestiti a nuovo i sedil
- Revisionati i tergicristalli
- Tutti la strumentazione di controllo dei motori è stata sostituita ex novo
- Nuova pompa e pistone idraulici della timoneria servo assistita con relativa ruota di governo nuova
- Istallato nel locale cucina un nuovo frigo, lavello
- Impianto gas e relative valvole di sicurezza totalmente nuovo
- Costruito un mobile, nel locale adiacente la sala macchina, con banco da lavoro per contenere i ricambi e materiale vario per le riparazioni
ALTRO
- Riverniciati completamente i vani cuccette, completate con nuovi materassi per uso specifico
- Riverniciato totalmente il vano bagno e istallato un nuovo wc
- Il pozzetto di prua è stato riverniciato totalmente ed alloggiato tutto il materiale marinaresco occorrente
RISULTATO FINALE
CONCLUSIONI
L’autore di questo restauro, Marco Spagnol, ci ha riferito che è stato aiutato notevolmente da Antonio, un bravissimo ed esperto ex motorista della GdF che ha navigato per tanti anni su una vedetta come la sua e lo ha aiutato nella revisione dei jet, lavoro davvero complesso ed istruito anche nel saperla condurre, cosa non facile.
Insomma, Antonio, ex motorista della gdf, ha dato un aiuto totale rilevante e Marco approfitta di questa pubblicazione per ringraziarlo pubblicamente, avendo dimostrato di essere un vero maestro di queste barche, vista anche la passione con cui ha lavorato.
L’imbarcazione si trova in Friuli vicino Trieste. Marco e Antonio dopo averla provata in mare, l’hanno mostrata ad un Comandante della GdF che si è complimentato per il bel restauro eseguito aggiungendo testualmente: quanti ricordi su questa unità… avendo navigato molto su di un modello simile, aggiungendo: barche così oggi non le costruiscono più!
I complimenti di AltoMareBlu all’autore di questo bel restauro!!
inoltre vorrei alcune informazioni riguardo la manovrabilità della barca
buona sera mi chiamo Fabio, sto trattando l’acquisto di una Motovedette ex V5572 della GdF identica a quella restaurata dal sig. MARCO SPAGNOL. avrei delle perplessità riguardo alla propulsione ad idrogetto (costi e procedure per le manutenzioni), alla tenuta di mare (lo scafo mi sembra costruito con una chiglia poco pronunciata e abbastanza piatto) quindi molto ballerino. io abito a Chioggia e se fosse possibile vorrei essere messo in contatto con il sig. Spagnol per ricevere queste informazioni, mi chiamo Fabio Beltrame il mio tel 3391041538, grazie
Gentile Davide Lucchetta,
circa la ex motovedetta ex V5572 della GdF di cui ci chiede i consumi sono variabili e non di poco conto. Essi dipendono dalla mole dell’unità di non poco conto, dal peso trasportato, condizioni meteo ecc..
Proviamo a contattare l’armatore e nel caso fosse in vendita la informeremo.
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Altomareblu
Buonasera, vorrei sapere che consumo può avere questo genere di imbarcazione per capire se è gestibile. In caso di vendita se accetta permute con un Motomar 31 del 71,
In attesa la saluto e le faccio i miei complimenti
Gentile Luca Zanello,
non siamo a conoscenza se l’unità a cui lei fa riferimento è in vendita.
Tuttavia, proviamo a domandare ed appena avremo la risposta le faremo sapere.
Grazie per averci contattato.
Giacomo Vitale
Altomareblu
Il giocattolo è in vendita…
Gentile Giorgio Criscione,
circa la sua richiesta, siamo in attesa dell’autorizzazione dell’autore del restauro della ex m/v della gdf a cui lei fa riferimento.
Appena ricevuta e nel rispetto delle norme sulla privacy, sarà nostra cura informarla.
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Ho la stessa motovedetta e devo eseguire gli stessi lavori potrei avere il contatto?
Sono curioso di sapere come naviga questa motovedetta Seneca con il mare formato?
Gentile Stefano,
le motovedette di migliaia di cavalli di cui parla sono improponibili per tantissimi ed i motiv sappiamo che non sono solo di natura tecnica, ma anche di natura economica ecc. Poi una barca da diporto di circa 18 metri con 1.500 e più HP ha consumi folli e assolutamente poco gestibile. L’elevato consumo dei propulsori costringe a portarsi una notevole zavorra di carburante da portarsi appresso… Insomma, solo grandi negatività e se queste barche fossero in produzione le costruirebbero solo su ordinazione, con vendite irrilevanti. Mentre se qualcuno acquistasse una ex m/v della GdF, si renderebbe conto delle enormi problematiche che comporta avere una barca simile. Qualcuno in passato ha intrapreso un percorso simile, ma poi strada facendo, rendendosi conto della dura realtà, ha rinunciato al progetto rimettendoci tanti soldi. Quindi molta attenzione quando si pensa ad passo del genere e di esempi simili ne posso fare diversi.
Concludendo, la nautica da diporto vive momenti ancora difficilissimi e non è tutto oro quello che è luce. Ci sarebbero tante cose da dire, ma questa non è la sede adatta per fare determinati discorsi. Posso solo dire sinteticamente che tutti indistintamente siamo nella più grande fossa dei leoni in cui siamo caduti facendoci ingannare da politici ecc. che in mala fede dichiaravano che questo continente unito in tutto, moneta straniera inclusa, sarebbe stato un eden per tutti… ma non è andata così e occorrerà un cambiamento determinato verso altra direzione, soprattutto riportando il nostro paese ai fasti di quando era la quarta potenza economica del mondo. Credo di essere stato molto chiaro.
Grazie ancora per aver avuto la pazienza di leggere le mie risposte e se ha dubbi o domande da porre sulla motonautica da diporto, non esiti a contattarci.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Grazie Giacomo per la risposta, è vero che spesso sono barche molto performanti, ma non tutte… per es. questa dell’articolo ha ancora dei costi di gestione umani, a differenze di m/v da 1500 CV che non oso pensare quanto possano costare per un’uscita in termini di carburante e manutenzione. Mi ritrovo con quanto scritto, in effetti temo che affrontare un restauro del genere, sia il caso solo se si tratta di un pezzo unico oppure per un addetto del settore. Con i tempi che corrono poi, è possibile trovare imbarcazioni simili a prezzi molto appetibili e già pronte all’utilizzo. Un caro saluto. Stefano
Gentile Stefano,
generalmente le ex motovedette dei nostri Corpi Militari sono barche performanti, con caratteristiche tecniche che si spingono fino a livelli di prestazioni elevate. Pertanto la barca va comprata in buone condizioni, completa di tutto, aspettando che il prezzo delle aste in corso si abbassi ad uno più conveniente.
Non mi ricordo quanto spese l’appassionato lettore di Altomareblu per questo restauro, ma posso dire che lui è un operatore del settore e la maggior parte dei lavori li ha eseguiti personalmente al solo costo dei materiali acquistati.
Se un modello di ex m/v della GdF piace e ci sono le condizioni sopra descritte, è ovvio che una operazione simile si può fare. Tuttavia, vi sono costi da sostenere comunque e chi pensa che per un operatore del settore sia tutto a buon mercato, si sbaglia di grosso. Oggi con il mercato globale i prezzi sono più o meno eguali per tutti e non ci sono più gli extra sconti che venivano offerti ai meccanici, elettronauti e cantieri. Oggi chiunque on line può comprare tutto e il sistema informatico non guarda in faccia a nessuno, si paga quanto richiesto e basta..
Diversamente, se si dovesse ricorrere a cantieri dopo aver acquistato una m/v dismessa, i prezzi salirebbero in modo esponenziale e se non ci dovessero essere le giuste motivazioni, sarebbe meglio lasciar perdere perché in casi simili sono state spese cifre esorbitanti superando l’effettivo valore della ex motovedetta.
La ringraziamo per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Ma ne è valsa la pena ? A quanto ammonta il costo complessivo finale ? Saluti. Stefano
Davvero complimenti!
Credo questo restauro sia molto bello e penso navigarla debba essere un gran piacere oltre che una bella soddisfazione.