Revisione motore AQ 130 Volvo Penta (sesta puntata)
Dopo le varie fasi di revisione del motore AQ 130 Volvo Penta, finalmente sono riuscito a montarlo sul Sonny Vega 318 restaurato ed il risultato si può vedere nelle foto di seguito pubblicate.
Il montaggio del motore AQ 130 Volvo
È risultato abbastanza semplice installarlo ed avendo precedentemente già montato lo stern drive 270 con il relativo trim power, anch’esso revisionato, mi sono limitato ad inserire il motore sulla sempre in presa dell’invertitore appositamente ingrassata con vasellina pura.
Il motore, dopo aver girato il volano di qualche grado ed aver posto in asse con la sempre in presa, tramite il parastrappi, è andato subito al suo posto e non ho fatto altro che avvitare i perni della campana, il motorino di avviamento e la curva dello scarico motore.
A questo punto, visto che Quando acquistai la barca il motore era stato istallato stranamente ed aggiungo follemente, solamente mantenuto dai sei perni avvitati alla campana del motore stesso ed a sua volta avvitata sullo specchio di poppa. Infatti, il motore nei punti designati dal costruttore era privo delle staffe e dei relativi supporti anti vibranti che servono per ancorarlo correttamente. Inoltre, dopo averlo istallato mi sono accorto che, guardandolo da dritta o da sinistra del giardinetto di poppa risultava essere inclinato in avanti verso prua di diversi gradi. Per ovviare a questo inconveniente e comunque per montare correttamente il motore ho disegnato e realizzato al volo una coppia di supporti leggeri come si può di seguito vedere verificando la corretta funzionalità.
Come si nota la staffa provvisoria realizzata con una lamiera sagomata da 3 mm di spessore e parzialmente rinforzata, tende a flettere verso l’estremità dove alloggia nell’apposito foro i perno regolabile del silent block.
Nella foto successiva si vede il supporto provvisorio realizzato con il rinforzo messo da un solo lato e si nota che flette di alcuni gradi.
Purtroppo lo sbalzo tra i fianchi del motore ed i cassoni d’aria posti a fianco ad esso sono abbastanza distanti e non avendo intenzione di fare ulteriori modifiche ho deciso di modificarli nel disegno e realizzarli in acciaio C40 da 5 mm di spessore, tali da non flettere ed interporre tra la base del silent block ed il cielo del cassone laterale in vetroresina, uno spessore da 10 mm di legno massello in mogano, in modo da fare da distanziale e cuscinetto tra il metallo e la vetroresina.Nella prossima puntata vedremo questo particolare realizzato diversamente e montato in modo che possa lavorare correttamente.
Infine, saranno definitivamente alloggiati i due contenitori stagni delle batterie, una di avviamento per il motore e l’altra per i servizi, nonché il filtro dell’acqua di mare per il raffreddamento del motore. Questo accorgimento è indispensabile perché consente l’ingresso nel monoblocco di acqua di mare filtrata e libera da sabbia o altre impurità che potrebbero creare situazioni di pericolo, danneggiando la girante in neoprene della pompa di mare, fino ad ostruire i passaggi d’acqua interni del monoblocco e della testata del motore, con le conseguenze che si possono immaginare.
(fine sesta puntata)
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