Bellissimo articolo di Sergio Abrami in cui spega il perchè del ritorno dei gozzi di legno classici con le loro ridotte velocitò, ma con il loro peso ben distribuito che consentono di affronyare condizioni di mare formato, ma ad una velocità consona a questo tipo di carena prettamente dislocante. Un suggerimento speciale però evidenzia Sergio Abrami, cioè quello di motorizzare questo tipo di imbarcazione classica con un propulsore bi – modale, come la soluzione proposta dalla olandese Vetus con il “classico pacchetto”: motore termico/motore elettrico e componentistica per motorizzare erimotorizzare imbarcazioni dislocanti. Quando si naviga in termico, rigorosamente silenziato con pannelli fonoassorbenti e adeguati silenziatori di scarico, si ricaricano le batterie. Insomma lo stesso sistema usato dai sommergibili…
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