Istambul – Deniz Muzesi – Museo della Marina
di Sergio Abrami
Il 2010 ha consacrato Istanbul, sempre più vicina a quella nostra Europa casa comune dagli Urali all’Atlantico, come Capitale Europea della Cultura.
Quella della città europea della cultura è una tradizione che vanta un quarto di secolo di storia. Nasce infatti nel 1985 su suggerimento dell’ attrice e politica greca Melina Mercuri, all’epoca ministro della cultura greco e viene ratificata dal Consiglio dei Ministri Europei. La prima città insignita del titolo, ovviamente è Atene seguita nel 1986 da Firenze.
Con il 2000 la città della Cultura viene promossa a rango di Capitale Europea della Cultura, aumentano le nazioni che a vario titolo fanno parte della comunità europea e si arriva ad avere nello stesso anno più “Capitali”:
- 1985: Atene (Grecia)
- 1986: Firenze (Italia)
- 1987: Amsterdam (Olanda)
- 1988: Berlino (Germania)
- 1989: Parigi (Francia)
- 1990: Glasgow (Scozia)
- 1991: Dublino (Irlanda)
- 1992: Madrid (Spagna)
- 1993: Anversa (Belgio)
- 1994: Lisbona (Portogallo)
- 1995: Lussemburgo (Lussemburgo)
- 1996: Copenaghen (Danimarca)
- 1997: Salonicco (Grecia)
- 1998: Stoccolma (Svezia)
- 1999: Weimar (Germania)
Capitali europee della cultura
- 2000: Reykjavík (Islanda), Bergen (Norvegia), Helsinki (Finlandia), Bruxelles (Belgio), Praga (Repubblica Ceca), Cracovia (Polonia), Santiago de Compostela (Spagna), Avignone (Francia), Bologna (Italia)
- 2001: Rotterdam (Paesi Bassi), Oporto (Portogallo)
- 2002: Bruges (Belgio), Salamanca (Spagna)
- 2003: Graz (Austria)
- 2004: Genova (Italia), Lille (Francia)
- 2005: Cork (Irlanda)
- 2006: Patrasso (Grecia)
- 2007: Lussemburgo (Lussemburgo), Sibiu (Romania)
- 2008: Liverpool (Regno Unito), Stavanger (Norvegia)
- 2009: Linz (Austria), Vilnius (Lituania)
- 2010: Essen (Germania), Pécs (Ungheria), Istanbul (Turchia)
La designazione di Istanbul a Capitale Europea della Cultura 2010 è un ulteriore valido motivo per visitare la fascinosa megalopoli sul Bosforo ed il suo ricco museo della marina.
Istanbul con 12.5 milioni di abitanti è il più popoloso municipio europeo, terzo nel mondo. Quasi duecentomila auto passano ogni giorno sull’ardito ponte che collega l’Europa all’Asia.
Ma Istanbul è soprattutto una città d’acqua legata storicamente al mare, ai commerci, alla navigazione. Impressionante è il traffico di vaporetti, dei sea bus, tra le sponde del Bosforo e del Corno d’Oro. Quasi sessantamila navi attraversano notte e giorno ogni anno il Bosforo (sono una media di circa sette navi ogni ora).
Il passaggio delle navi è uno spettacolo affascinante che si può godere dalle numerose alture che costituiscono la tormentata orografia di una città unica che è veramente difficile da descrivere in poche righe.
Da dove iniziare la visita
E’ banale affermarlo, ma suggerirei una visita al Museo del Palazzo Topkapi, che richiede almeno una giornata intera. Dai terrazzi, dalle sale che si affacciano sul mar di Marmara con uno scorcio sul Corno d’Oro e sul Bosforo si gode una vista impagabile, incluso l’impressionante va e vieni di navi di ogni tipo, stazza e bandiera.
Il museo navale si visita invece in mezza giornata, ma merita assolutamente. Il Deniz Muzesi museo navale è situato nel distretto di Besikita, quasi a ridosso del Bogazici Bridge. Vi consiglio di arrivarci con uno dei tanti vaporetti – i sea bus – che partono dal Corno d’Oro . Entrerete così più facilmente nella magica atmosfera che vi circonderà durante la vista al museo.
L’attuale Museo è nato nel 1960 ma trae origine dal museo creato nell’arsenale imperiale dal Suleyman Nutki nel 1897 con il materiale di donazioni e materiale didattico della accademia navale di cui costituiva parte integrante . Il nome ufficiale era Bahriye Muze ve Kutuphane Idaresi ovvero Museo navale e gestione biblioteca.
Durante la seconda guerra mondiale, per motivi di sicurezza, molto materiale venne trasferito in Anatolia. Il museo illustra le tappe fondamentali della storia navale della Turchia. Imponente è l’archivio storico che contiene circa 20 milioni di documenti del Ministero della Marina. Oltre 29.000 sono i libri a soggetto navale a disposizione degli studiosi. Sono presenti nel museo vero e proprio tre distinte sezioni tematiche.
Al piano terreno si possono ammirare la Sala di Ataturk dove sono esposti gli oggetti personali di Ataturk fondatore della repubblica di Turchia, le sue foto, le memorie dei suoi viaggi a bordo delle navi, oggetti provenienti dai suoi yachts e ritratti di marinai.
Vi è poi la Sala dei Martiri della Marina, una sala di antiche polene, la sala delle armi, la sala della guerra di Crimea e la Sala del galeone Mahmudiiye.
Nella sala del Southwest wind vi sono gli stendardi, le bandiere, usate dalla flotta Ottomana dal XVI al XX secolo e dipinti che riproducono i vari momenti della Guerra dei Balcani e della Prima Guerra Mondiale.
Certamente la sala più affascinante è la Caique Gallery ( Nr 2 nella piantina a lato ), dove vi sono esposti i caicchi , antiche ed eleganti imbarcazioni “di rappresentanza” utilizzate dai sultani turchi per attraversare il Bosforo.
Questa sala ospita inoltre varie attrezzature navali e riproduzioni di fascinosi paesaggi di Istanbul. Troviamo nelle altre sale oggetti come anfore, collezioni di armi, le pittoresche uniformi della Marina Turca, astrolabi antichi, preziosi modellini di navi risalenti al quattordicesimo secolo, foto e ritratti di famosi navigatori e Pasha come il temuto Barbarossa Hayrettin Pasha.
Per noi il feroce corsaro da “Mamma li Turchi !” Proprio lui … In patria ovviamente eroe celebrato , Ammiraglio della Flotta Ottomana.
La tomba del Barbarossa è nella spianata di fronte al museo. Il suo monumento funebre in bronzo e marmo è invece molto recente 1944…
Purtroppo nella piccola libreria annessa alla biglietteria non sono disponibili testi in inglese o francese e, come ben immaginate, il turco non è certamente facile da comprendere. Le uniche pubblicazioni bilingui sono il pieghevole del museo, molto ben realizzato, ed una graficamente modesta brochure sul padiglione dei caicchi. Ho trovato per contro un piccolo ma prezioso e pratico dizionario dei termini nautici e di marina Turco/Inglese. E’ una pubblicazione che se avete occasione di navigare in acque turche può essere utile avere a bordo. Culture lontane, nuove prospettive.
La visita al museo navale è a mio avviso complementare e di necessaria integrazione alla visita della città della Sublime Porta. Fascinosa città multi etnica proiettata sul mare, che nasce e vive di commerci sul mare. Istanbul vi sorprenderà piacevolmente e quasi certamente cambieranno in voi molte opinioni preconcette.
Vi stupirà il violento contrasto tra moderno ed antico, scoprirete che la popolazione è molto gentile e disponibile con i turisti. Troverete sempre persone disposte a darvi indicazioni. I taxi sono numerosi ed economici, purtroppo la conoscenza dell’inglese da parte dei tassisti è spesso scarsa se non inesistente. Una buona cartina o un navigatore GPS portatile sono certamente un valido aiuto per raggiungere facilmente il museo navale.
Note pratiche
L’ingresso al museo costa solo 3 lire turche ( circa 1.5 € ). Se desiderate fare foto all’interno del museo ciò è possibile pagando 6 lire turche per diritti di immagine.
Con meno di 5 lire turche viaggiate in taxi dal centro – zona alberghi – di Istanbul (piazza Taksim) al Museo della Marina.
Sergio Abrami YD
Articolo pubblicato su “Vela & Motore” luglio 2010 e qui riprodotto per gentile concessione dell’autore Sergio Abrami
Dalla cabina di regia mi dicono che “la va a pochi”.
Il materiale è in attesa di essere “lanciato”.
Attenderò i suoi commenti.
S.A.
Il museo navale di Lisbona è davvero molto bello, l’ho visitato qualche anno fa. Aspetto di leggere la sua recensione.
Grazie per i sempre graditi complimenti. Aspetti di vedere il pezzo sul Museo di Lisbona, che tra non molto sarà visibile su questi schermi…
Vedrà che la voglia di viaggiare e di conoscere anche storie di mare e di popoli sarà soddisfatta.
Dia un occhio, qui su ALTOMAREBLU anche al pezzo sul museo di Ragusa.
Sarà certamente una scoperta e soprattutto un invito a visitare la mitica 5a repubblica marinara. Un pezzo di storia e di cultura del mare da non dimenticare.
Grazie!
Sergio Abrami,
progettista nautico per professione, storico dilettante e divulgatore per passione.
Che bella paginetta dettagliata, complimenti! Penso di fare a breve un viaggio a Istambul e credo che non mi lascerò sfuggire questo museo, grazie!