Roar 33 Sultano – Cantieri del Garda progetto GB Frare – vent’anni di passione
Un po’ di storia dei Roar e del progettista GB Frare:
GB Frare è stato dagli anni Sessanta e Settanta in poi, direttore cantiere, progettista, direttore commerciale eccetera (insomma: factotum) dei Cantieri del Garda di Toscolano Maderno (BS).
Il Roar 33 è la versione diporto (molto usata anche per “import-export”, come scafo blu nel napoletano negli anni 70…). Con una di queste barche Guido Buriassi ed Antonio Soccol vinsero nella categoria di appartenenza, la gara motonautica Santa Margherita Ligure – Montecarlo- Santa Margherita Ligure del 1973.
C’è stata anche una versione da corsa offshore che, negli anni 76-77, sotto la guida di GB Frare e Piero Ciceri, capo dei meccanici Aifo, ha fatto strage di record nella categoria C2 (cabinati sotto ai 16 litri diesel) e che ora si trova al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Infatti questo offshore Roar fu la terza (dopo Dart e Arcidiavolo) barca al mondo con eliche di superficie. Realizzate da GB Frare, si basavano sul principo di quelle di “Sonny” Levi, (spinta attiva proveniente solo metà disco immersa, cioè dalle pale che sono nell’acqua quando la barca è in planata) ma con tecnologia differente nella trasmissione (intubata e a bagno d’olio come quelle poi alle quali Fabio Buzzi e molti altri si sono “ispirati” fino a oggi).
GB Frare è stato un volonteroso e cocciuto bravissimo ragazzo della nautica di quegli anni… 70′-80′ (e si è spesso “ispirato” alle carene di Levi e alle sue trasmissioni, ma cercando sempre di aggiungere qualcosa di personale e percorrendo nuove “strade”. E’ stato anche buon pilota sia alla gara motonautica Pavia-Venezia che in offshore.
* Un “Thunder” figurava in copertina del libro “Barche a motore” di Antonio Soccol, pubblicato dalla Sperling & Kupfer nel 1964!!!
DATI DI TARGA
- Lunghezza fuori tutto è di ml. 10,80
- Larghezza al baglio max. è di ml. 3,30
- Anno di costruzione e immatricolazione 1979
- Motori Aifo turbodiesel: 2 x 165 CV
- Cilindrata: 5900 c.c.
- Stazza lorda tonn. 10,22
- Dislocamento tonn. 5,7
- Angolo di diedro allo specchio di poppa 22°
- Velocità massima 25 nodi a 3.200 giri/min.
- Velocità di crociera: 21 nodi a 2600 giri/min
- Scafo in compensato marino con struttura portante in lamellare di mogano
- Tuga con struttura portante in lamellare di mogano, ripartizione in compensato marino ricoperto con tek massello spessore mm. 12,00
Note:
La barca sempre in possesso per venti anni dello stesso armatore, è stata mantenuta con cura e passione. In tutto questo arco temporale è stata sottoposta a vari lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per mantenerla sempre nelle migliori condizioni esercizio, sicurezza e bellezza.
Un esempio di armatore appassionato da imitare!
Una nota tecnica:
Questo Roar 33 è equipaggiato con due motori Aifo da 165 HP turbo diesel che danno velocità di punta e di crociere buone, soprattutto in relazione ai consumi abbastanza contenuti. Ho comunque una mentalità corsaiola, come corsaiole sono queste unità e non a caso negli anni 70’ ed 80’ erano molto usate nel napoletano per “l’import – export delle bionde…”, quindi una coppia di 350 o 375 CV Mercruiser entrobordo a benzina potrebbero andare benissimo ed in alternativa anche una coppia di Aifo da 300 CV TD sarebbero interessanti. Da osservare che per le tre scelte di motorizzazione ipotizzate, vanno adeguati rispettivamente gli assi e le eliche propulsive.
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