Modellismo: Drago V4000 G. di F. di Maurizio Santo
Con la pubblicazione di questo articolo che illustra con un breve testo ed immagini la realizzazione di una motovedetta storica importante della Guardia di Finanza, il Drago, realizzata da un vero finaziere Maurizio Santo, inauguriamo una nuova rubrica dedicata al modellismo navale.
Il finanziere Maurizio Santo appuntato di mare – motorista ci racconta che mentre frequentava il corso presso la Scuola della Guardia di Finanza di Gaeta, si appassionò al modellismo navale e realizzò il suo primo modello in scala la motovedetta V 5000, fotografando e disegnando i particolari per poi realizzarli a mano.
Con questa prima esperienza modellistica svolta, anni dopo Maurizio decise di realizzare il modello del Drago, cioè il V 4000, che era in servizio presso la Scuola di mare della Guardia di Finanza di Gaeta e che aveva visto e rivisto decine di volte durante tutto il periodo di frequenza della scuola.
Infatti dopo varie ricerche riuscì ad acquistare i piani di costruzione del Drago progettato dall’ing Renato “Sonny” Levi, prodotto dal Cantiere Italcraft di Gaeta e messi in commercio dalla ANB di Bologna.
Dai piani costruttivi sopra detti, dagli schizzi dei particolari rilevati nella realtà, dalla motovedetta V4000, iniziò a costruire questo interessante modello in scala partendo dalla chiglia e dalle ordinate, usando un compensato da 5 mm di spessore ed assemblato tutta la struttura portante, ovvero l’ossatura del modello, raccordò il tutto e realizzò il fasciame della carena e dello scafo partendo da un foglio di compensato di betulla.
Successivamente terminata la carena, passò alla realizzazione dei ponti, della tuga, tutti i particolari dello scafo e l’importantissimo step drive. Tutti particolari dello scafo ed i relativi accessori sono stati realizzati partendo da barre di ottone opportunamente lavorato e saldato a stagno, fino ad ottenere i particolari desiderati con una verosimiglianza notevole.
Dopo sette mesi di appassionato lavoro, il modello del Drago è stato completato dal “particolare modellista” con lo stesso impegno e la stessa passione con cui svolge il suo lavoro di Finanziere di mare della Guardia di Finanza.
Di seguito potete vedere il modello terminato e visto nelle varie angolazioni:
Gentilissimo Comandante Pasqualino Tallini,
La ringraziamo veramente tanto per averci scritto e abbiamo provveduto ad avvisare Maurizio Santo e per conoscenza anche Lei, in modo che possa mettersi in contatto diretto con Lui.
Certi di averle fatto cosa gradita, mi permetto di porgerle una richiesta: nel caso voglia raccontare qualche suo intervento particolare avvenuto mentre era ai comandi del suo Drago, magari con immagini, può inviarci il suo racconto e con il suo consenso pubblicheremo volentieri su AltoMareBlu. Grazie!
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Buona sera Santo.
Sono stato il primo Comandante designato al comando di un Drago presso la Stazione Navale di Bari. Con il mio Drago ho navigato per qualche anno tra Vieste e Leuca con grandi risultati e una immensa soddisfazione personale.
Adesso sono in pensione, ma la barca mi è rimasta nel cuore. Sono interessato all’acquisto di un modellino del Drago.
Come posso contattarti, oppure a chi devo rivolgermi?
Tallini Pasqualino
Ringrazio tutti per i consigli ricevuti.
Non so se realizzerò il modello. Spiego e motivo il perché di detta scelta.
Non me la sento di realizzare un modello censurato per poterlo esporre in pubblico, mi sembrerebbe di costruire qualche cosa di mutilato. Se invece lo costruissi completo allora dovrei attrezzarmi con vari permessi -molto difficili da ottenere- e con in più il rischio di avere dei problemi ulteriori che potrebbero arrecare danno alla mia vita professionale e privata.
Ringrazio comunque tutti complimentandomi ancora una volta con chi riesce ad ottenere dei ristultati così brillanti .
Con stima,
Alessio Cassarà
Gentilissimo Alessio
il nostro Giacomo ti ha dato la giusta rotta da seguire per poter realizzare il tuo MAS.
Adesso tocca a te trovare il modello che ti interessa e incominciare a realizzarlo. Sicuramente non sarà un lavoro semplice ma bastano poche nozioni di costruzione navale per poter impostare il lavoro.
La V. 4000 Drago è stata una delle prime unità della guardia di Finanza che ho realizzato e un occhio attento noterà senza difficoltà le varie imperfezioni che il ha modello . Comunque ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto e ti auguro di portare a termine il tuo Mas.
Maurizio Santo
Caro Alessio,
certamente Maurizio Santo, appuntato finanziere di mare della GdiF avrà piacere nel eleggere questo tuo commento ed appena possibile ti risponderà di persona. Invece aggiungo che il modello del Drago V4000 lo ha realizzato con molta passione e dedizione e se tieni presente che lo aveva sotto i suoi occhi, quando diversi anni fa era allievo della Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta… puoi certamente capire.
Circa quello che mi dici in merito ai disegni ed alla realizzazione di un modello di Mas, puoi entrare nel sito dell’Associazione dei Navimodellisti Bolognesi
al link di seguito indicato
http://www.anb-online.it
in cui ci sono ben ventotto disegni di Mas completi anche nell’armamento e… se hai voglia di realizzarne uno, devi solo acquistare i disegni di riferimento che sceglierai dal catalogo on line dell’associazione ANB e ti saranno spediti per posta con pagamento contrassegno o con carta di credito, vaglia postale ecc.. e che ti indico in anteprima:
LLOYD THOMAS [1332] Scala: 1:96
MAS DA 38 METRI CON IDROVOLANTE [385] Scala: 1:35/50
MAS R. MARINA TRASFORMATO S.V.A.N. [331] Scala: 1:20
MAS 23 ÷ 52 [961] Scala: 1:20
MAS 45 ÷ 52 [960] Scala: 1:20
MAS 96 [1271] Scala: 1:20
MAS 233 – 252 [334] Scala: 1:20
MAS S.V.A.N. PER DIFESA COSTIERA [327] Scala: 1:20
MAS 1 E 2 [326] Scala: 1:20
MAS 3 (VERSIONE CANNONIERA) [328] Scala: 1:20
MAS 15 (VERSIONE SILURANTE) [343] Scala: 1:20
MAS 551 (1°) [397] Scala: 1:20
MAS 411 – 422 [470] Scala: 1:20
MAS 427 – 428 [332] Scala: 1:20
MAS 429 [329] Scala: 1:20
MAS 430 [330] Scala: 1:20
MAS 431 [336] Scala: 1:10
MAS 500 – 1ª SERIE [163] Scala: 1:20
MAS 525 [81] Scala: 1:20
MAS 500 – 2ª SERIE [82] Scala: 1
MAS 546 – 549 [83] Scala: 1:20
MAS 550 [84] Scala: 1:20
MAS 552 – 554 [85] Scala: 1:20
MAS 500 – 3ª SERIE [86] Scala: 1:20
MAS 432 – 436 [335] Scala: 1:20
MAS 438 – 441 [337] Scala: 1:15
MAS 2 D [388] Scala: 1:20
BATTELLO DI CARICAMENTO SILURI SUI MAS [389] Scala: 1:25
Certi di averti fatto cosa gradita per la notizia appena descritta, se realizzerai un bel modello, inviaci delle belle foto e dedicheremo un articolo alla tua realizzazione.. e guarda tutto il sito dell’ ANB (Associazione Navimodellisti Bolognesi), perché hanno a catalogo disegni di imbarcazioni da diporto, militari da guerra ecc. veramente belli e riprodotti dagli originali, quindi di assoluta attendibilità tecnico – storica e se sei un appassionato di modellismo navale, certamente potrai trovare molti disegni interessanti…
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Congratulazioni per il grande lavoro svolto. Superbo direi.
Una domanda mi sorge spontanea: In passato ho cercato di realizzare un modello italiano in scala relativo al II conflitto mondiale, ma ho incontrato numerose difficoltà tutte dovute al fatto che il modello -comunque – alla fine per essere esposto al pubblico doveva essere censurato nei simboli e nell’armamento.
Le difficoltà relative alla documentazione non sono state da meno poichè il materiale è difficilmente reperibile specialmente da un modellista privato.
Per la cronaca si trattava di un MAS.
Ho lasciato perdere.
Complimenti però a chi riesce ed ottiene questi brillanti risultati.
Cara Rebecca,
con un regalo così particolare e originale farai un figurone.
La persona cara di cui mi parli sicuramente sarà imbarcata sull’Oltremonti o sul Di Bartolo o sull’Avallone, tutte appartenenti alla 5^ serie classe Bigliani o per meglio dire classe “Mazzei”. Queste unità derivano da una modifica del progetto “Bigliani”. Grazie all’allunamento dello scafo da 27 a 35,50 m e al ridimensionamento delle sovrastrutture sono entrate in linea le prime unità addestrative destinate alla Scuola Nautica della Guardia di Finanza per l’addestramento dei futuri Finanzieri e Marescialli. Furono chiamate nave scuola Mazzei e N.S. Vaccaro.
Successivamente impiegate nei servizi operativi persero la sigla di nave scuola per diventare G.1 e G. 2 , Guardiacoste operativi.
A seguire il cantiere Intermarine di Sarzana ha realizzato altre unità similari identificate dalla 5^ serie, che mantengono lo stesso scafo ma differiscono soltanto nella collocazione degli allestimenti esterni.
Per realizzare il modello puoi procurati i piani di costruzione del Bigliani addestrativo e i piani della 5 serie come ti indico di seguito.
I primi contengono il piano di costruzione per poter realizzare lo scafo, i secondi serviranno per realizzare i vari componenti della coperta e delle sovrastrutture. Ti ho inserito i link per agevolarti la ricerca. I piani che acquisterai sono molto dettagliati e di ottima qualità e danno la possibilità di realizzare uno splendido modello, ma bisogna avere un pò di creatività e molta fantasia per reperire tutti i materiali di cui avrai bisogno.
Per qualsiasi necessità o domanda inerente la realizzazione del modello, non esitare a chiedere, siamo sempre a tua disposizione.
Questo è link dove troverai i disegni del modello di pattugliatore che vuoi realizzare: http://www.anb-online.it
Maurizio Santo
Buongiorno,
sono mesi che cerco informazioni, foto ed un progetto per costruire una classe Bigliani V serie, ma sembra una cosa impossibile. Le foto, spesso troppe piccole, non mi fanno vedere i vari particolari dell’ imbarcazione. Ed essendo solo alle prime armi vorrei solo chiedere se qualcuno di voi mi puo’ aiutare a trovare qualche foto o meglio qualche progetto.
Vorrei fare una bella sorpresa ad una persona imbarcata su una di questi pattugliatori e che fa il suo lavoro con dedizione e umanità……..
Gentili Saluti
Rebecca
Caro Salvatore Marcuzza,
sarò ben lieto di vedere le foto della tua opera. Io stesso ho realizzato un paio di esemplari di vedette velocissime classe 5000. Attualmente, tempo permettendo, sto cercando di completare il modello del “G42 Nuvoletta”, Guardiacoste classe Meattini della Guardia di Finanza.
Mio padre svolgeva servizio su questa motovedetta, in particolare quando era dislocata a Otranto.
Un caro saluto,
Maurizio Santo
Gentile Salvatore Moscuzza,
nel ringraziarti per averci scritto, ti suggeriamo di inviarci le immagini della motovedetta veloce V5020 della Guardia di Finanza ed appena ricevute, provvederemo immediatamente a girarle al nostro amico finanziere di mare Maurizio Santo, in modo che possa esprimerti il parere che tu richiedi. Inoltre anche lo scrivente è stato un modellista navale, sia statico che dinamico e potrei anche io aggiungere il mio parere a quello di Maurizio.
Puoi inviare le immagini del tuo modello alla nostra info@altomareblu.com
Un caro saluto e per qualsiasi domanda inerente alla realizzazione di modelli navali, non esitare a contattarci, grazie.
Giacomo Vitale
Mi piacerebbe mostrarLe i miei lavori, per avere un suo parere, io ho da poco realizzato il motoscafo V5020, precedentemente però ho realizzato una motovedetta, però senza alcun criterio, avevo preso spunto da qualche immagine qua e la su internet.
Complimenti ancora per le sue opere, spero possa rispondermi.
Moscuzza Salvatore
Sono un ex con tanti trasferimenti.
Nativo di Venezia e finito come servizio ultimo sul lago d’Iseo.Negli anni 60 ero inbarcato a Palermo su gli ultimi rotami bellici. Solo per uso personale e per l’ANFI ,faccio raccolta di foto storiche della Scuola Nautica di Gaeta e del naviglio.
Quando trovo qualcosa di interessante lo mando ai vari Musei della G.di F. Da tempo stò ricercando di conoscere la sorte della Nave Scuola “Generale Turba” a Gaeta fino al 1967, era il panfilo personale dell’Inperatore Austroungarico preso a Pola nel 1918.”
Per fare certe cose bisigna avere sentimento, sicuramente, Tu ne hai tanto.
Complimenti vivissimi è una bella opera, perfetta.
Auguri, in queste cose cè sempre un avvenire positivo.
Attilio Cavallini
Ciao Manlio,
é molto difficile trovare una motovedetta Drago in disuso, poiché la maggior parte degli esemplari esistenti sono state radiate da qualche anno, escluse quelle donate all’Albania dal nostro Governo e quelle rimaste in servizio ed in perfette condizioni. Provo ad informarmi e se dovessi sapere qualche cosa ti informo immediatamente.
Gazie per averci scritto.
Giacomo Vitale
Ciao sono un allestitore di interni navali,
volevo sapere se per caso esiste la possibilità di acquistare una motovedetta (drago italcraft) in disuso, tipo quelle descritte nei commenti.
Senza obbligo si intende se puoi rispondermi grazie e saluti.
Gentile Massimo,
purtroppo non so nulla di questa motovedetta della GdiF di cui tu parli.
Domando, ma non ti assicuro se potrò darti una risposta precisa.
Almeno una indicazione me la dovresti dare. Esempio: che sigla aveva scritto sul giardinetto di poppa?
Se era una motovedetta veloce, sicuramente la sua sigla iniziava con una V maiuscola seguita da quattro numeri.
Se hai una foto per capire di quale barca stiamo parlando va benissimo.
Ti ringraziamo per averci scritto e se avremo notizie te le comunicheremo.
Continua a seguirci. Un caro saluto.
Giacomo Vitale
A Rimini è rimasto tanti anni un motoscafo della GdF alato sulla banchina.
Poi per un paio d’anni sulla San Vitale vicino a Lugo. Roba velocissima. Avete notizie se è stato restaurato o che fine ha fatto?
Grazie anticipato,
Massimo
Gentile Claudio Pedrini,
ti ringrazio vivamente per quanto ci comunichi circa la Speranzella II della Guardia di Finanza che nel 1974 era in servizio a Bari e sulla quale eri imbarcato come finanziere di mare.
Adesso non sai che guaio hai fatto nel dirmi questo… perchè non ti lascio in pace fino a quando non mi invii qualche foto di queste due mitiche motovedette che sicuramente avrai tra i tuoi ricordi.
Qualche hanno fa, su mia richiesta, mi è stato comunicato dal Comando Generale della G.di F., ufficio storico di Roma, naviglio militare, che furono due le motovedette come la V 1152 che prestarono servizio nel Vostro Corpo.
Insomma hai capito che ho un debole per la Speranzella II Serie Cabin Cruiser ed oltre ad inviami tutte le foto che hai di queste due motovedette ormai storiche, se si riuscisse a sapere anche dove sono o se sono state demolite, te ne sarei grato immensamente.
Per me la Speranzella è una grande passione e se non lo sai, io ne ho una che sto ristrutturando e salvata per puro caso da una sicura demolizione…
Informo Maurizio Santo della tua mail e resto in attesa fremente di notizie e foto sulla motovedetta
V 1152 della G. di F. Inoltre ti faccio un’altra richiesta: se eventualmente ci fossero dei filmati di questa motovedetta in navigazione ci terrei ad averli e metterli in rete sul blog, poichè hai capito benissimo che la Speranzella II Cabib Cruiser è una pietra miliare della carriera del grande progettista Renato “Sonny” Levi e questo modello rappresenta la massima evoluzione della prima costruita nel 1961 e chiamata “A’ Speranziella” che, vinse nel 1963, la famosa gara motoristica offshore organizzata dal giornale inglese “Daily Express”, cioè la “Cowes – Torquay“.
Se leggi i vari articoli nel nostro blog dedicati a tutta la storia di questa straordinaria barca capirai che la Speranzella II Serie, Cabin Cruiser fu modificata da “Sonny” Levi in modo da rinforzare la sua struttura portante leggera e migliorando notevolmente, rispetto alla prima costruita, cioè “A’ Speranziella“, le già elevate doti di navigazione che la rendevano ideale per affrontare il mare anche formato fino a 5 e senza grandi affanni.
Devo qui fare un precisazione perchè la storia del cantiere è stata molto articolata negli anni in cui fu prodotta questa straordinaria barca che fu prodotta in pochissimi esemplari fino al 1966 e da non confondere con l’omonimo modello nato dal 1969 in poi e costruito dal Cantire Rodriquez, che aveva rilevato il cantiere Canav di Anzio e che si chiamava Speranzella II. Quel modello era equipaggiato con due motori diesel GM da circa 200 HP cadauno e molto simile al Rudy.
In effetti questa Speranzella II del 1969 ed il Rudy non erano progetti che portavano la firma di “Sonny” Levi, ma erano due progetti realizzati dai Cantieri Rodriquez.
Questa precisazione è doverosa e deriva da uno studio “documentato” che ho fatto su tutta la produzione e l’evoluzione che ha subito questo modello progettato da “Sonny” Levi. Infatti leggendo sul “Milestons In My Designs“, il famoso libro scritto da “Sonny” Levi, in cui parla dei suoi progetti più famosi di barche, per lo più offshore che hanno segnato un grande cambiamento nella storia delle barche a motore a partire dagli anni 60′ e fino agli anni 70′ ed oltre, si evince che tutte le motorizzazioni del suo progetto, a partire dalla “A’ Speranziella”, fino alla Speranzella II Serie – Cabin Cruiser, le motorizzazioni erano tutte a benzina e andavano dai 300 HP Crusader, ai 330 HP Maserati ad iniezione, per finire con i 400 HP Ford Interceptor. In alternativa venivano anche montati i Mercruiser da 320 HP fino ai 400 HP… in effetti la base del motore era sempre il V 8 cilindri americano da circa 7 litri di cilindrata e nelle sue varianti create dalle varie case di motori. Ricordo che su questa base di motore esiste anche un V 8 a iniezione della Volvo Penta, ovviamente più recente.
Insomma tutto il progetto della “A’ Speranziella” e “Speranzella II Serie Cabin Cruiser” di “Sonny” Levi non prevedeva alcuna motorizzazione diesel.
Certamente per la Guardia di Finanza avere avuto tra le sue motovedette queste speciali Speranzella II Serie cabin Cruiser è rilevante. Purtroppo la loro carriera nella Guardia di Finanza fu breve, poichè il Drago ne segnò il passo, visto l’incremento di velocità massima di oltre 10 nodi che fu raggiunto con la famosa carena a trasmissione step-drive ed eliche di superficie. Un nuovo concetto tecnico evolutivo che ha segnato una nuova era per le barche da diporto e da lavoro. Una tecnica che segna un incremento delle velocità massime che a mare si traducono in maggiore sicurezza, ma anche alle velocità medie, si rileva una consistene economia dei consumi e delle emissioni nocive nell’aria… Insomma una evoluzione rilevante e positiva.
Se hai bisogno di foto per la realizzazione del tuo modello chiedimele, poichè ne ho tantissime tutte messe a disposizione dal gentile armatore della “Speranzella Fujiyama” e dalla mia Speranzella… sarò ben felice di inviartele ed aspettiamo con ansia di vedere terminato questo tuo fantastico modello.
Aggiungo infine che, essendo stato un modellista navale posso certamente dirti che la realizzazione di un modello militare o civile di una Speranzella rappresenta una rilevante novità e nel caso partecipassi con il tuo modello a delle gare di modellismo, certamente la documentazione fotografica raccolta di questa barca e le ricerche storiche di cui disponiamo e che mettiamo a tua disposizione se ce le richiedi, costituiranno un motivo validissimo per una valutazione rilevante delle motivazioni che ti hanno spinto a realizzare un modello simile.
Insomma una vera novità nel modellismo navale, senza le innumerevoli repliche di barche e navi strasconosciute. Per carità nulla va tolto a tali modelli famosi, ma c’è la necessità in campo modellistico culturale di presentare delle novità e certamente Speranzella II Serie Cabin Cruiser lo è. Lo fu in passato come barca nata per le gare offshore e poi prodotta in pochissimi esemplari come barca a motore tipo “day cruser”.
Bravo comunque, la tua è stata una brillantissima idea.
Un caro saluto ed un sincero grazie per questa tua testimonianza ed aspetto trepidante la tua risposta.
Giacomo Vitale
Ciao Maurizio,
sono un ex finanziere di mare e leggendo queste pagine alla ricerca di notizie sulla Speranzella II sulla quale nel 1974 ero imbarcato a Bari, non avrei mai pensato di trovarmi di fronte alla figura di tuo papà con il quale ho partecipato ai racconti che tu hai descritto.
La vedetta era la V 1152 e montava 2 BMW 6 cilindri a benzina e viaggiava a oltre 4000 giri.
Ricordo che per sorprendere i contrabbandieri tuo papà aveva escogitato un sistema di insonorizzazione sugli scarichi. Infatti allungando gli stessi con manicotti abbastanza lunghi facendoli rimanere sommersi in acqua non si sentiva il gorgoglio degli scarichi quando stavavamo fermi a largo.
Adesso, per ricordare quei momenti, ho intenzione di costruire la mitica Speranzella II. Ho già i piani di costruzione e da poco mi sono messo in opera. A differenza tua, questo per me è il primo modello che costruisco e già vedo che non è semplice.
Congratulazioni per i tuoi modelli sono molto belli e spero venga bene anche il mio.
Ti saluto cordialmente Claudio Pedrini.
Mi farebbe piacere avere un riscontro del commento che ti lascio, in questo caso se vuoi rispondimi alla mia e-mail: xxxxxxxxxxxxxx
P.S.: Per il Sig. Giacomo Vitale:
Ci eravamo sentiti qualche mese fa per i disegni della Speranzella II. E’ stato di grande aiuto e la ringrazio molto.
Saluti Claudio Pedrini
Gentile Giuseppe, ho insegnato per oltre sedici anni negli Istituti Tecnici Industriali nei reparti di lavorazione e sono abituato a vedere tanti giovani e capire le loro passioni, le loro attitudini professionali. Posso dirti che quello che mi colpisce è il grande entusiasmo che possiede Maurizio e che gli conferisce una grande forza interiore.
Certamente, come affermi, un esempio da imitare.
Un caro saluto
Giacomo Vitale
Complimenti Maurizio! Ma come fai a realizzare tante meraviglie? Sei un grande professionista, appassionato del tuo lavoro e di tutto ciò che riguarda il mare…
Sei un esempio da imitare, caro Maurizio!
Giuseppe
Gentile Luigi,
ti ringrazio per questo tuo commento e pur non conoscendo personalmente Maurizio Santo, posso assicurarti che ho avuto modo di riscontrare quello che tu dici circa la professionalità e la preparazione di questo giovane: infatti oltre ad essere valido e motivato nel suo lavoro, è anche legato a dei valori sacrosanti che non è facile riscontrare nei giovani contemporanei, concentrati solo sulla voglia dell’ apparire e non di essere.
Continua a seguirci ed avrai modo di vedere il bellissimo contributo “storico” alla Guardia di Finanza di mare ed alla motovedetta Veloce Drago, disegnata dal mitico ingegnere Renato “Sonny” Levi, che ci ha messo gentilmente a disposizione Maurizio con delle immagini storiche scattate da suo padre, M.M. mare Luigi Santo, purtroppo scomparso prematuramente e che testimoniano con quanta professionalità i finanzieri di mare lottavano contro il contrabbando negli anni 70′, 80′ ed oltre.
Il Drago, con la sua tecnologia innovativa e l’utilizzazione militare da parte della Guardia di Finanza, segnò una svolta determinante nella lotta al contrabbando negli anni detti.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Carissimo collega,
conoscendo la tua grande professionalità come finanziere e motorista navale, la passione che hai nel costruire nei minimi particolari le unità navali del Corpo della Guardia di Finanza e conoscendoti anche personalmente, non posso fare altro che esprimere un giudizio positivo su quello che hai fatto fino ad ora e su quello che sicuramente farai in futuro.
Luigi