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Antonio Soccol, un veneziano a cui piaceva il mare.

8 Commenti/in Antonio Soccol/da Tito Mancini

Molti potranno chiedersi:… bella scoperta come è possibile per un veneziano non “amare” il mare?… Ma, come lui stesso affermava:

… il mare non si può amare. Il mare è una fede. E qualcuno (io) ce l’ha.

e questa “fede” diventò una delle ragioni principali della sua vita.

Antonio Soccol

L’eclettico Antonio Soccol è stato:

giornalista, editorialista, scrittore, direttore di testate, editore, consulente editoriale, ghost-writer, pilota offshore, motonauta , subacqueo, fotoreporter ma, per citare le sue stesse parole:

Il mare mi ha dato tutto: allegria, dolore, economia, nemici, soddisfazioni, fatica, amarezze, povertà, amicizie, sesso. Vita.

Antonio Soccol giornalistaSono (o sono stato) amico di “Sonny” Levi, di John Illingworth, di Peter Du Cane, di Colin Moudie, di Uffa Fox, di Pietro Baglietto, di Giampiero Baglietto, di Beppe Barnao, di Antonio Cesareo, di Franco Anselmi Boretti, di Furio Lettich, di Claudio Nobis, di Sergio Scuderi, di Luciano Mochi Zamperoli, di Giorgio Barilani, di Luciano Consigli, di Paolo Caliari, di Gino Gervasoni, di Cesare Sangermani, di Carletto Sciarrelli, di Pierluigi Spadolini, di Don Aronow, di Jim Wynne, di Giorgio Acquaviva, di Giulio Torroni, di Giuliano Zannoni, di Nino Petrone, di Alfredo Micheletti, di Dick Bertram, di Lino De Biase, di Alberto Korda, di Raul Corrales, di Enrico Cappelletti, di Umberto Pelizzari, di Pipìn, di Gianni Roghi, di Lanfranco Colombo, di Gabriel Garcìa Màrquez, di Jorge Amado, di Vincenzo Consolo, di Enzo Forese, di Angelo Mojetta, di Ninì Cafiero, di Sergio Scuderi, di Folco Quilici, di Ernesto Guevara Linch (il papà del “Che”, socio di German Frers sr. in un cantiere sul Rio de la Plata), di Gianalberto Zanoletti, di Leonardo Petroli, di Bruno Ziravello, di Franco Belloni, di Giorgia Gessner, di Vittorio di Sambuy, di Franco Michienzi, di Giacomo & Alessandro Vitale, di Tito Mancini, e di tantissimi altri. Ero come fratello di Marian Skubin.

Ho frequentato, con cordialità e parlando di mare, l’avvocato Gianni Agnelli e l’ing. Carlo Riva. Un elenco lungo una vita che potrebbe esser degno di una enciclopedia: tutta gente che il mare l’ha scritto, fotografato, studiato, cantato, dipinto, raccontato, tradotto, analizzato, corso, navigato, difeso, lavorato. Vissuto.

Amo e ho amato questa “gente”. Non il mare…

Basta leggere quanto ha scritto in merito su tutti questi personaggi che aveva avuto l’opportunità di frequentare e considerava davvero “unici”, per rendersi conto dell’affetto e del rispetto che tributava nei loro confronti…

Marques - Antonio SoccolCousteau e Antonio Soccol
Con Alberto Garcia MarquesCon Jacques Yves Cousteau
Branson - Antonio SoccolAgnelli - Soccol
A Genova con Sir Richard BransonFiera di Genova con Gianni Agnelli che sfoglia Mondo Sommerso

L’acqua salata comunque, fece sempre parte del suo DNA, forse perché nacque in una casa costruita su palafitte dove l’acqua era presente sia sotto che davanti ed i suoi primi vagiti si confusero con i primi rumori che udì: lo sciabordio delle onde del mare contro quelle fondazioni.

cantiere-casa-soccolCantiere Soccol vecchia Venezia
Il cantiere e sopra casa Soccol (Vecchia Venezia)Cantiere Soccol e scala per accede alla casa

Antonio Soccol inizia la sua attività giornalistica a 17 anni creando la rivista studentesca “L’Ombra” per la famosa “quarta b” del Liceo Scientifico “G.B. Benedetti” di Venezia, la prima classe scolastica italiana ad esser stata tutta promossa a giugno con la media del 7.

Antonio, da ragazzo, desiderava diventare uno psicoanalista ma, a quei tempi, la facoltà di medicina che aveva una specializzazione in “psicologia applicata”, era preclusa ai maturandi del Liceo Scientifico in quanto non conoscevano il greco. Lui il “greco” lo aveva studiato per suo conto ma, non era sufficiente, ci voleva il “pezzo di carta”.

Oltre infatuazione per la psicoanalisi gli piaceva anche scrivere infatti, fu ammesso all’esame di maturità con 10 in italiano. Il suo esame fu un vero calvario a causa del “membro esterno” della Commissione, una anziana professoressa , bigotta e sciocca che al solo sentir parlare di psicoanalisi arrossiva come se fosse una bestemmia.

Lo scritto prevedeva di commentare una poesia sconosciuta. Scrisse per 5 ore compilando un totale di 13 fogli protocollo: “mai fatto una “brutta” copia in vita mia”. La media dei due voti espressi dal membro esterno 2) ed interno 10) gli consentì comunque, di superare lo scritto ed essere ammesso all’orale.

Alla prova orale si presentò con l’”Antologia della letteratura italiana” di Luigi Volpicelli (docente di psicologia alla Sapienza) e Francesco Semi. In quell’Antologia Antonio figurava citato come “Autore” nella sezione “poeti italiani del 900” ma, questo non bastò per entrare nelle “grazie” di quell’”ostile” membro esterno. Il suo esame orale durò circa 3 ore con continue schermaglie tra la professoressa che chiedeva insistentemente notizie conoscitive di carattere mnemonico ed Antonio che invece spiegava il periodo in cui il poeta ha concepito quel testo… La poesia infatti, significa, esprime e via dicendo… La commissione si espresse per il 7, lei si oppose ed alla fine gli fu concesso il 6.

Fu in quel momento che decise di fare il giornalista, o meglio come racconta:

il “cronista” che sembra termine (e quindi lavoro) più umile ma non lo è affatto, sempre che uno sia leale ed onesto.

La sua “filosofia di vita” è stata un misto di buon senso, modestia e profonda cultura che può essere riassunta in queste sue frasi:

…io ho una certa “deformazione professionale” che mi porta a comandare sui contenuti. Io non “lavoro” mai per me ma sempre per la “causa”. Non cerco punti dalla vita. Non ho bisogno d’esser famoso. Non me ne importa nulla di avere “posizionamenti personali” da primo della classe. Quando mi hanno dichiarato “Anziano della Nautica” (una carica onorifica per la quale la gente impazzisce dalla gioia) io non sono neppure andato a ritirare il papiro…

Quanto SSI (Scuba Schol Italia) mi ha dato la “platinium card” che viene assegnata solo a chi ha almeno 5 mila ore di immersione (in Italia credo che ad averla siano non più di dieci persone), non sono andato a ritirarla. E avanti così. Insomma: non è l’approvazione del mondo quella che cerco. E’ potermi guardare allo specchio e non vergognarmi di me stesso. Solo questo. Per questo non conosco né l’invidia né la gelosia.

Definiva in questo modo il rapporto con il suo lavoro, che esercitava da serio professionista con passione e competenza avendo “adottato” la vecchia scuola di quel giornalismo investigativo oggi non più di moda:

Moltissimi anni or sono (più di 50), la rubrica di “posta dei lettori” su “La Gazzetta dello Sport” aveva come titolo: “Scrive chi legge”.

Vale anche il contrario “Legge chi scrive”, se appena si estrapola il concetto dalla “corrispondenza con i lettori” e lo si applica a tutto il mondo della cultura in generale. Insomma: siamo sempre i soliti 4… cani.

Nelle molte riviste che ho diretto ho sempre “sperato” (per altro non avevo altra scelta) che la qualità dei contenuti facesse da richiamo e creasse un congruo numero di lettori. Oggi, dopo oltre mezzo secolo di questo lavoro, rimango di questa opinione anche se, dai quotidiani ai settimanali, dalla tv di stato a quella commerciale, tutti hanno ampiamente dimostrato che la massa dei lettori si riversa là dove c’è il gossip, lo scandalo. In sintesi dove vive l’ignoranza… E’ statisticamente inesorabile: ci sono molte più persone sciocche che intelligenti, più stupidi che colti, più villani che gentiluomini…

Sarò anche uno snob, come mi ha definito un mio lettore ma non mi riesce di passare volentieri dall’altra parte della barricata. Non mi affascina stare con la massa.

La verità è fondamentale. Se una barca affonda, va detto. Se un Gav (giubbetto Assetto Variabile) per sub uccide, va scritto. Se un lettore dice stronzate, va scaricato.

Ho mandato sulla forca un lettore? Amen. Forse ho guadagnato la stima degli altri. Altrimenti: comunque quella gente è meglio perderla che trovarla. E’ solo zavorra, forse utile per le statistiche ma non per il vero valore di una testata (cartacea o web che sia).

Queste sono le assurde situazioni dove come fai, sbagli. Ma, comportandomi sempre così, almeno io sono in pace con me stesso.

Ovviamente, questo suo comportamento da “spirito libero”, molto probabilmente a lungo andare è entrato in contrasto con gli interessi “mercantili” degli editori che lo avevano invitato a lavorare per loro, così dovette reinventarsi quale “editore” di riviste che, fu costretto a chiudere, a causa di quell’ostracismo mai espresso pubblicamente.

Eppure tutti nella carta stampata conoscevano Antonio e avevano letto ciò che aveva scritto. Questo ostracismo impostogli suo malgrado, ha avuto una unica eccezione a cui Antonio è sempre stato infinitamente grato. Ma a parte questo episodio, è parso oltremodo strano il totale silenzio mediatico in cui è stata avvolta la notizia della sua “dipartita”.

Per una semplice questione di coerenza, si elencano di seguito le esperienze lavorative a cui Antonio Soccol ha partecipato:

  • Dal 1957 al 1960, a Venezia, fondatore di riviste giovanili; “gavetta” giornalistica gratuita presso “Il Gazzettino” di Venezia; edita e impagina un libro su “Le forcole veneziane di Giuseppe Carli” con testo di Leone Minassian e collabora con varie testate come free lance.
  • Nel 1958 tiene all’Ateneo Veneto (Venezia) il suo primo congresso pubblico sul tema della scuola assieme al Prof. Luigi Volpicelli, docente di pedagogia e psicologia all’Università di Roma.
  • Nel 1958 lancia, tramite il suo giornale studentesco “L’ombra” (stampato con un ciclostile), una campagna per riscattare la casa veneziana (in campo delle Gatte) che fu di Ugo Foscolo per farla sede di un Centro di studi foscoliani. L’iniziativa viene apprezzata dalla stampa locale (“Il Gazzettino”) e arriva sino ai grandi media. Il “Corriere della Sera” invia a Venezia il suo Cesco Tomaselli per intervistare Antonio Soccol. L’articolo apparirà, con titolo a tutta giustezza, a pagina 3 (allora, la pagina della cultura). Si muovono poi i settimanali (“Gente” e “Epoca”) e altri quotidiani che enfatizzano il progetto esaltando l’iniziativa dello studente-giornalista.
  • Nel 1959 pubblica, sulla rivista “I problemi di Ulisse” diretta da Maria Luisa Astaldi, un importante contributo sul tema “La scuola e i giovani d’oggi”.
  • Nel 1959 pubblica, firmandolo con Giorgio Vescovo, il manuale “Commento a – Tre saggi sulla teoria della sessualità di Sigmund Freud – “.
  • Nel 1959-‘60 collabora, come responsabile per la parte “scrittori e poeti contemporanei”, alla “Antologia della Letteratura Italiana” di Luigi Volpicelli e Francesco Semi. Con questo volume (come testo scolastico) sostiene gli esami di maturità scientifica: caso unico di un maturando che si presenta con un libro di studio di cui è co-autore.
  • Dal 1957 al 1961 scrive di nautica da diporto per la rivista “Italia sul Mare”.
  • Dal 1961 (trasferito a Milano) al 1963, redattore e quindi caporedattore della rivista “Scinautico” edita e diretta da Lanfranco Colombo.
  • Nel 1962 è Capo Ufficio Stampa della Federazione Italiana Sci Nautico.
  • Nel 1963 è consulente editoriale per la “Sperling & Kupfer” e cura la pubblicazione e l’editing di libri come “La cucina vegetariana” di F. Ciaburri (primo libro in Italia su questo argomento; riscritto ex novo), “La pallacanestro”, “Il gioco del calcio”, “Sci nautico” eccetera.
  • Nel 1962 – ‘63 coordina editorialmente la rivista “Diner’s Club magazine” che successivamente prende il titolo “Signature”.
  • Nel 1963 utilizza per primo in Italia, assieme a Lanfranco Colombo, una fotocamera (Nikon) a motore e la usa per riprendere e analizzare i movimenti degli atleti dello sci nautico, aprendo così una nuova sezione nell’utilizzo dell’immagine fotografica.
  • Nel 1962 – ’63 collabora con Luigi Crocenzi, teorico del “racconto fotografico” e autore dello straordinario e allora unico esperimento di illustrazione del romanzo “Conversazioni in Sicilia” di Elio Vittorini. Collabora con Giancarlo Iliprandi alla realizzazione di due volumi fotografici (“Ex Oriente” e “Cinque rune”) di Lanfranco Colombo, fondamentali testimonianze culturali per la definizione di “racconto fotografico”.
  • Nel 1964 diventa giornalista “pubblicista”.
  • Nel 1964 è Capo Ufficio Stampa dei Campionati d’Europa, Africa & Mediterraneo di sci nautico a Roma (Castelgandolfo).
  • Nel 1964 esce il suo libro “Barche a motore” (Sperling & Kupfer).
  • Dal 1964 al 1977 è alla testata “SCI-rivista di sport invernali” di Maria Grazia Marchelli. Inizia come correttore di bozze, quindi segretario di redazione, quindi redattore, quindi caporedattore e art director, quindi Direttore Responsabile e, infine, come consocio nella casa editrice (Pass Editrice) della rivista stessa e dei suoi supplementi. In questo periodo, assieme a Marian Skubin, dimostra l’insostituibilità della fotografia in sequenza, fatta con fotocamere a motore, per studiare e analizzare i movimenti degli atleti dello sci alpino della cosidetta “Valanga Azzurra” (G. Thoeni, P. Gross eccetera).
  • Dal 1961 al 1965 è corrispondente da Milano della rivista “Nautica”
  • Dal giugno 1965 collaboratore fisso (con responsabilità totale sulle 24 pagine dedicate al settore “nautica”) della rivista “Mondo sommerso”.
  • Nel 1973 (25.05) diventa giornalista “professionista” (tessera n. 49831).
  • Nel 1975 idea, coordina e impagina per la Press Editrice, l’istant book “Cinquanta giorni da ricordare” con fotografie di Marian Skubin e testi di M.G. Marchelli, sulle elezioni politiche di quell’anno.
  • Nel 1976 scrive, assieme a Franco Belloni e Carlo Marincovich, “Mangiare a terra”, il primo (e sinora unico) libro di ristoranti di costa (italiana) raggiungibili in barca.
  • Nel 1977 idea, raccoglie i testi, coordina e impagina il primo libro edito in Italia sulla cucina cinese: “La mia cucina” del pittore Hsiao Chin (edito da Moneta, Milano).
  • Nel 1977 è Capo Ufficio Stampa dei Campionati del Mondo di sci nautico, a Milano (Idroscalo).
  • Dal 1977 al 1979 è Direttore Responsabile delle riviste “Mondo sommerso”, “Fotosub” e “Rivista Internazionale del Mare” del Gruppo ETL, di proprietà personale dell’avvocato Gianni Agnelli. Inizia a collaborare con il comandante Jacques Yves Cousteau.
  • Nel 1979 è Capo Ufficio Stampa della Fiera Campionaria di Milano.
  • Dal 1979 al 1982 diventa editore e Direttore Responsabile delle riviste “Sesto continente” e “Industria nautica”.
  • Nel 1980: “Sesto continente” esce, su licenza, anche in lingua francese a Parigi. Con la rivista “Sesto continente” organizza a Cuba- Isola della Gioventù, due (1980 e 1981) “Photosub” , cioè incontri di fotografia subacquea ai quali partecipano i più importanti fotografi sub del mondo e presenziano oltre 20 reti televisive (Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Bulgaria, Giappone, Urss, Portogallo e Italia – TG 2) e circa 200 giornalisti internazionali (dall’Italia gli “inviati speciali” di: “Corriere della Sera”, “la Repubblica”, “La Stampa”, “Il Messaggero”, “Il Resto del Carlino”, “La Nazione”, “Il Tempo”, “Il Mattino”, “Il Tirreno”, “Il Secolo XIX”, “L’Espresso”, “Panorama”, “Fotografare”, “Il Fotografo” eccetera). Da sottolineare che, nonostante i difficili rapporti fra Cuba e Usa, partecipano fra i fotografi: Flip Schulke (fotografo ufficiale della NASA) e Mike Yamashita (del “National Geographic Magazine”). I fascicoli di “Sesto continente” che relazionano sulle due manifestazioni escono, oltre che in lingua italiana, anche in: francese, inglese e spagnolo.
  • Dal 1983 Direttore Responsabile della rivista per bambini “Passaparola” e free lance.
  • Nel 1984 realizza per il Gruppo editoriale “la Repubblica/L’Espresso” lo studio per un nuovo mensile (titolo di lavoro “Delfino”) dedicato al mare. Al progetto collabora, per la prima volta nella storia dell’editoria italiana, un industrial designer di grande fama come Enzo Mari. Il Cda dell’editrice approva il progetto che viene però sospeso dalla successiva decisione di convogliare ogni risorsa (umana e economica) nel tentativo di superare con “la Repubblica” la diffusione del “Corriere della sera”.
  • Dal 1985 al 1986 Direttore Responsabile della rivista “Offshore International”.
  • Dal 1986 al 1987 Direttore Responsabile della rivista “Esquire & Derby”.
  • Per tutto il 1988 Vice Direttore, con funzioni di direttore effettivo, della rivista “Aqua”.
  • Nel 1988 fonda la società editrice e di comunicazione “A&A” che dirige. La “A&A” pubblica libri fotografici: “Cojmar- Hemingway” con testo di Fernanda Pivano, “Che” testo di Jorge Amado, “Playa Giron- Lo sbarco alla Baia dei Porci” testo di Saverio Tutino, “Baia” testo di Jorge Amado; “Zentime Atlantico” testo di Alex Carozzo; “Magia dei balocchi – Museo del Giocattolo e del Bambino” testo di Paolo Franzini Tibaldeo e “Maremma” testo di Sam Petrucci. Le fotografie sono di Albert Korda, Raul Corrales, Patrizia Giancotti, Leonardo Casali e Antonio Soccol. Art director per tutti i titoli: Antonio Soccol. I diritti del libro “Che” vengono ceduti per edizioni in lingua tedesca, francese, spagnola (in Argentina) e una edizione speciale verrà anche ristampata, in Italia, per il Club degli Editori.
  • Nel 1991/’92 collabora con Gabriel Garcìa Màrquez al progetto di un libro su Cartagena de Indias (testi del premio Nobel, foto e impaginazione di Antonio Soccol).
  • Nel 1991/’92 dirige la collana di libri “Milestones” della Kaos Service editrice.
  • Nel 1992 e 1993 la A&A pubblica i libri “Gli abissi tutti d’un fiato” di Pipìn (testo raccolto da Antonio Soccol) e “Il Pacifico a remi” testo di Antonio Soccol e foto di Gerard d’Aboville.
  • Dal 1991 (numero zero) e sino al 1998 Direttore Responsabile della rivista “No Limits world” e di tutte le sue edizioni internazionali “The best of No Limits world” in lingua: inglese, francese, spagnolo, fiammingo, tedesco, giapponese, cinese, turco.
  • Nel 1997 “No Limits world” esce, in licenza alla editrice “Prensa Española” (la stessa del quotidiano “ABC”), in lingua spagnola a Madrid.
  • Nel 1997 “No Limits world” esce, in licenza alla editrice greca “Periodikos Typos”, in lingua greca ad Atene.
  • Nel 1998 “No Limits world” esce, in licenza alla editrice “Future Publishing” (la stessa del “Financial Times” e del “The Economist”), in lingua inglese a Londra. Tutte le trattative per le succitate licenze vengono fatte e concretizzate direttamente da Antonio Soccol.
  • Dal 1996 e sino al 2000 Direttore Responsabile della rivista “No Limits way”.
  • Dal 1998 al 2000 Editore e Direttore Responsabile della rivista “No Limits world”.
  • Dal 2000 Editore e Direttore del sito web “www. extremworld.com”.
  • Dal 2000 Responsabile della comunicazione e del marketing della società FIM-Fabbrica Italiana di Mediazione, brand (dal 2005) di Pirelli RE Agency.
  • Dal 2004 Direttore Responsabile del periodico “IlQuadrilatero”.
  • Dal 2010  Responsabile della comunicazione e del marketing della 18 Montenapoleone.

Antonio Soccol DIRETTORE RESPONSABILE DI:

  • Mondo-Sommerso-1959L’ombra (1957)
  • Quarta generazione (1958-‘59)
  • SCI, rivista di sport invernali (1970)
  • Mondo sommerso (1977)
  • Fotosub (1977)
  • Rivista Internazionale del Mare (1977)
  • Sesto continente (1979)
  • Industria nautica (1980)
  • Passaparola (1983)
  • OFFSHORE-international-1986Offshore International (1985)
  • Esquire (1986)
  • Aqua (1988) VICE DIRETTORE (con funzioni di direttore effettivo)
  • No Limits® world (1991-2000)
  • The best of No Limits® world (1994) [internazionale in: italiano, inglese, francese, spagnolo, fiammingo, tedesco, giapponese, cinese, turco]
  • No Limits® way (1996)
  • www. extremworld.com (2000), rivista dell’estremo in Internet
  • Il Quadrilatero (2004) periodico del retail diretto
  • www.ilFiloConduttore.it (2009)
  • Portorotondo La Marina (2010)

SESTO-CONTINENTE-1979

Antonio Soccol DIRETTORE EDITORIALE DI:

  • Gli ultimi paradisi (enciclopedia Fabbri )
  • Milestones (collana libri, Kaos Service editrice)
  • Press Editrice
  • A&A

CONSULENTE EDITORIALE DI:

  • Sperling & Kupfer
  • Sonny LeviFabbri (Enciclopedie)
  • Gruppo L’Espresso/ La Repubblica
  • Museo del Giocattolo e del Bambino
  • Kaos Service Editrice
  • Mondadori (Libri illustrati)

CAPO UFFICIO STAMPA:

  • Campionati d’Europa Sci Nautico (Roma, Castelgandolfo), 1964
  • Campionati del Mondo Sci Nautico (Milano, Idroscalo), 1977
  • Fiera Campionaria di Milano, 1979

MONDO SOMMERSO

Antonio Soccol CAPOREDATTORE DI:

  • Scinautico
  • SCI- rivista di sport invernali
  • Mondo sommerso

PREFAZIONI/ INTRODUZIONI di Antonio Soccol

  • Fotografare nel blu (Zanichelli, E. Cappelletti)
  • I relitti degli abissi (WhiteStar, G. Cafiero – P. Ottone)
  • Che (A&A, Jorge Amado, foto di Albert Korda e Raul Corrales)

Copertina-Portorotondo

SEZIONI DI OPERE

  • Antologia della letteratura italiana (1959, Luigi Volpicelli e Francesco Semi. Edizioni Malipiero/Bologna)
  • Catalogo Bolaffi della Nautica (1972, Bolaffi, Torino)
  • Architetture del mare (1992, Ed.Contemporanea/Firenze)

ENCICLOPEDIE (collaborazioni a):

  • Enciclopedia Italiana (Treccani)
  • Enciclopedia del Mare (Curcio, dir. Folco Quilici)
  • Enciclopedia “Il Mare” (De Agostini)
  • Enciclopedia “Oceani” di J.Y. Cousteau (Fabbri)
  • Enciclopedia “Gli ultimi paradisi” (Fabbri, Dir. Antonio Soccol)

LIBRI di Antonio Soccol

  • “Commento a: Tre saggi sulla teoria della sessualità di S. Freud” (Quarta Generazione, 1959)**
  • “Barche a motore” (Sperling & Kupfer,1964)
  • “Aristotele Onassis” (De Vecchi editore, mai pubblicato)
  • “Mangiare a terra” (Motomar)***

    ** con Giorgio Vescovo
    *** con Franco Belloni e Carlo Marincovich

COLLABORATORE CON ARTICOLI E/O FOTOREPORTAGES DI:

  1. Abitare
  2. Addestramento professionale
  3. Airone
  4. Altomare
  5. Altomareblu (www.)
  6. Amalficoastcharter (www.)
  7. Amicizia
  8. Amordimare (www.)
  9. Aqua
  10. Aspronadi (Bollettino dell’ )
  11. Atmosphere
  12. Auto Mark 3
  13. Autoaccessorio
  14. Barche (nel 1988 – ‘91, direzione Giorgia Gessner; ed. Octopussy))
  15. Barche (dal 2006, direzione Franco Michienzi; ed. Inter. Sea Press)
  16. Bateaux (F)
  17. Blu
  18. Boote (D)
  19. Cab
  20. Capital
  21. Catalogo Bolaffi – Mare
  22. Clic fotografiamo
  23. Corriere della Sera
  24. Corriere lombardo
  25. Cosmopolitan
  26. Diner’s Club magazine
  27. Epoca
  28. Esquire & Derby
  29. Forza 7
  30. Fotocamera
  31. Fotosub
  32. Genius
  33. Grazia Neri (agenzia foto giornalistica)
  34. Gulliver (J)
  35. I problemi di Ulisse
  36. Il caffè letterario
  37. Il Corriere d’Informazione
  38. Il Gazzettino
  39. Il Giornale della Vela
  40. Il Quadrilatero
  41. Il Messaggero
  42. Il Messaggero Più
  43. Il Secolo XIX
  44. Il Sole-24 Ore
  45. Italia 1 (Mediaset)
  46. IlViaggio.it (www.)
  47. Industria nautica
  48. In the World Famous
  49. Infinito
  50. Italia sul mare
  51. Jolly Hotels Magazine
  52. La Domenica del Corriere
  53. La Fiera di Genova
  54. La Gazzetta dello Sport
  55. La Nazione
  56. La Notte
  57. La Nuova Venezia
  58. la Repubblica
  59. La Stampa
  60. L’Automobile settimanale
  61. L’Automobile trimestrale
  62. L’Espresso
  63. L’Europeo
  64. L’ombra
  65. Mare 2000
  66. Marine Magazine (F)
  67. Memorie e ricordi
  68. Milaninter
  69. Milano in scena
  70. Mondo sommerso
  71. Nautica (1961-1965, direzione Vincenzo Zaccagnino)
  72. Nautica (2005, direzione Luca Sonnino Sorisio)
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Antonio Soccol è stato tutto questo ed anche durante la sua breve malattia ha saputo dimostrare la sua forza d’animo e la sua ironia infatti, nel comunicare i suoi sofferti e brevi resoconti sulla prognosi di questa causa “esterna” alla sua volontà che l’ha sopraffatto il 25 febbraio all’età di 71 anni, l’aveva denominata come le:

Cronache della Guerra Marziana.

Per questo crediamo di fargli cosa gradita ricordandolo con due immagini a lui particolarmente care:

…una t-shirt con un ironico disegno di Franco Harrauer, un gatto paffuto che tiene in bocca una sconsolata lisca di pesce…

Praticamente quella maglietta era diventata la mia “divisa” estiva e sarebbe poi stata anche la mia “mise” da gara quando ho iniziato a gareggiare in offshore. Ne avevo fatto fare persino due grandi “adesivi” che avevo applicato, uno per murata, alla mia auto del tempo, la gloriosa Fiat 124 coupè…

Indossavo una di queste t-shirt anche a Viareggio in occasione del mio primo incontro con Merrick Lewis nel 1965 e lui ne era rimasto letteralmente innamorato: aveva subito quello che, paradossalmente, si potrebbe definire un autentico “colpo di fulmine” per un capo d’abbigliamento. Per questo, il giorno dopo quella gara che per lui era andata malissimo (ritirato), avevo deciso di regalargliene un esemplare e Merrick era stato molto colpito da questo mio gesto di simpatia e generosità.

Antonio Soccol ed il suo gattoAntonio Soccol su BaroloDelta
Il gattone di F. HarrauerAntonio su “Barolodelta” con la t-shirt del gattone 1969

HASTA SIEMPRE COMPANERO…

Altomareblu – Tutti i diritti riservati. Note Legali

 

Tags: Antonio Soccol, Giornalisti nautici
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8 commenti
  1. Tino Gianbattista Colombo
    Tino Gianbattista Colombo dice:
    30/08/2024 in 19:36

    Indimenticabile oggi ho riletto il pezzo sui DO-X.
    Ne è passato del tempo da Genova con No Limits world
    Per me sei ancora a bordo

  2. Myriam
    Myriam dice:
    17/03/2013 in 22:01

    Solo ora ho saputo che te ne sei andato.. Sei stato il mio direttore, ma in realtà sei stato un amico VERO, di quelli che non si dimenticano…
    La vita divide le persone, ma io ti seguivo nelle tue peregrinazioni, sempre speciale e sempre unico.
    Ora non ti potrò più seguire e mi mancherai tantissimo…
    Ciao Antonio

  3. Giacomo Vitale
    Giacomo Vitale dice:
    07/11/2012 in 20:05

    Gentile Gianni Bosco,
    la mancanza di Antonio Soccol è stata una grave perdita per tutti e per noi che lo conoscevamo ed eravamo onorati ed orgogliosi di essere suoi amici personali, ma anche per i tanti lettori che lo amavano e lo seguivano attraverso le testate giornalistiche che ha diretto ed altre su cui scriveva.
    AltoMareBlu è stata la sua prima esperienza web che lo ha avvicinato a nuovi e vecchi lettori appassionati dei suoi scritti sempre equilibrati, incisivi e soprattutto di una onestà intellettuale straordinaria e per noi è stato veramente un vuoto incolmabile.
    Tuttavia, proseguiamo nel nostro lavoro con passione, onestà e semplicità, così come ha insegnato a tutti noi con la sua semplicità ed umiltà di uomo di mare diretto ed incisivo.
    Approfitto dell’occasione per salutarla e ringraziarla anche a nome di AMB e di tutti i lettori che hanno avuto la possibilità di apprezzare Antonio Soccol: “Un veneziano a cui piaceva il mare”.
    Buon vento!
    Giacomo Vitale
    AMB

  4. Gianni Boscolo
    Gianni Boscolo dice:
    06/11/2012 in 00:29

    Digitando il museo della marina di Parigi scopro che Antonio è mancato da oltre un anno.

    L’avevo conosciuto alla fine degli anni 80 quando dirigeva Acqua. Lo incontrai a Milano, conservo due libri che mi regalò in quel periodo… poi ci siamo persi di vista, il veneziano nato sull’acqua e il torinse amante del mare e della scrittura… ho letto tutti i commenti alla notizia e quello che mi corrisponde di più è “buon vento ufficiale gentiluomo”.

  5. admin
    admin dice:
    30/06/2012 in 00:06

    Si Carmelo,

    come dimenticare, un “ufficiale gentiluomo” con le sue idee e anche le sue ragioni, una grossa perdita per tutta la nautica italiana. Sarà sfuggito l’articolo che ne dava annuncio “Buon Vento Antonio” ma è leggendo i commenti che si capisce.

    Grazie!

  6. Carmelo Fontana
    Carmelo Fontana dice:
    26/06/2012 in 19:21

    Qualche tempo fa, litigai con lui, ma con rispetto. Non sapevo… oggi cercavo il suo conforto, circa un motoscafo che secondo me ha reso “pacchiano” il Sarima Corallo. Ho gli occhi umidi, per un’uomo che seppe accendere in me ira e rispetto.

    “Il furbetto del Cantierino”

  7. Clelia
    Clelia dice:
    21/06/2012 in 11:48

    Oggi, 21 giugno, è la festa del sole, il giorno più lungo, l’inizio della splendida estate.

    Tanti simboli positivi e luminosi nel giorno del tuo compleanno. Oggi ti festeggia probabilmente la nostalgia dei tantissimi che ti hanno voluto bene, il tacito privato dolore di quei pochi che ti hanno conosciuto davvero. Comunque manchi. Profondamente. Schizzi di mare lucente nel vento profumato a far da cornice al tuo sorriso sornione.

    Ti immagino così oggi.
    Auguri, caro Antonio.

  8. admin
    admin dice:
    21/06/2012 in 11:46

    Caro Antonio,

    oggi sarebbero stati 72 i tuoi anni, tanti auguri!

    Buon Vento!!

    Lo staff di AltoMareBlu

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