Dal legno al carbonio nella nautica da diporto
Antonio Soccol ha avuto l’onore di essere invitato a tenere una conferenza presso l’Università degli Studi di Genova, Scuola di Dottorato in Architettura e Design, sul tema: “Dal legno al carbonio nella nautica da diporto”.
La conferenza si terrà il prossimo 25 Maggio nell’aula Benvenuto della predetta Università.
Antonio Soccol, veneziano, giornalista, scrittore, editore nonché collaboratore e direttore di innumerevoli riviste (più di 130 testate tra nazionali ed estere, rimanendo circoscritti al solo campo “nautico”), è molto di più di un semplice appassionato del “MARE” e della nautica, è un appassionato, un tecnico ed un praticante.
- E’ stato per più di dieci anni, copilota di imbarcazioni d’altura campioni d’Italia e d’Europa, ed è contitolare con Giorgio Tognelli di un record mondiale di velocità offshore.
- La SSI (Scuba Schools International) gli ha rilasciato una “platinium card” che attesta più di 5.000 ore di immersione con ARA.
- Per la sua ultradecennale competenza in campo nautico è stato insignito del titolo di “Pioniere della Nautica”, ricevendone la relativa carica onorifica.
- Nell’ambito della sua professione, ha avuto il privilegio di conoscere, contraccambiandone la reciproca stima ed amicizia, personaggi e personalità che hanno avuto comunque ruoli primari nella recente storia dell’umanità, come ad esempio:
J.Y.Cousteau, Gerard d’Aboville, Alex Carozzo, Gianni Agnelli, Renato “Sonny” Levi, Peter Du Cane, GB Frare, Pietro e Giampiero Baglietto, Giorgio Barilani, Franco Harrauer Massimo Gregori, Sergio Abrami, Carlo Riva, Don Aronow, Merrik Lewis, Giorgio Tognelli, Salvatore Gagliotta, Nino Petrone, Guido Buriassi, Dick Bertram, Alberto Korda, Gianni Roghi, Carlo Marincovich, Nanda Pivano, Gabriel Garcìa Màrques, Jorge Amado, Folco Quilici, Marian Skubin, solo per citarne alcuni… Tutta gente che il mare l’ha scritto, fotografato, studiato, cantato, dipinto, raccontato, tradotto, analizzato, corso, navigato, difeso, lavorato e soprattutto vissuto.
Antonio Soccol, infatti, è solito affermare:
…il mare non si può amare. Il mare è una fede. E qualcuno (io) ce l’ha.
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Caro Antonio,
le tue parole ed i tuoi scritti sono sempre convincenti ed ammirevoli nel ricordare Arcidiavolo ed in particolare Giorgio Tognelli. Dimostrano inoltre che determinazione e feroce costanza ti appartengano ugualmente, per saper e voler testimoniare con autorevolezza, da piu’di 35 anni, come l’idea dell’Ing. Levi sia del tutto valida e quindi destinata a meritati successi in futuro.
Purtroppo non é facile trovare cantieri ed armatori capaci di mettersi in gioco, dal momento che in questo caso neppure lampante evidenza é sufficiente a convincere il popolo degli scettici e dei tradizionalisti.
Ovvero, a parte qualche caso isolato, tutti (a mia conoscenza, e sino ad oggi).
I giovani progettisti capiranno presto che ogni innovazione necessita di prove, errori, soluzioni, prove, errori, soluzioni, prove, errori, soluzioni, prove (…), fatto che si scontra con le esigenze di profitto dei cantieri.
E nella nautica non ci sono gli stessi numeri del mercato automobilistico per poter ammortizzare questi costi. Sono convinto che i progettisti validi del futuro con volontà di innovare dovranno bussare tante volte alle porte prima di veder realizzata una loro idea vincente. E’ cosi’ per legge di natura ed il 25 maggio a Genova sarà importante convincere dei validi studenti a provarci ed a non desistere. Ne sarai sicuramente capace e te lo meriti.
Un caro saluto,
Michele Tognelli
Grazie Michele,
Giorgio è sempre con me come eravamo sempre insieme per mare. Mi auguro di riuscire a trasmettere ai futuri giovani progettisti nautici quella determinazione e feroce costanza che tuo padre ha elargito affinché un progetto di assoluta avanguardia come era “Arcidiavolo” nei primi anni Settanta, raggiungesse i successi che meritava e che il futuro gli garantirà certamente.
Lo merita la sua memoria e anche la qualità dell’idea del nostro amico Renato “Sonny” Levi.
E’un grande piacere ed onore che Antonio Soccol abbia scelto Arcidiavolo come emblema e sintesi del tema presentato in conferenza.
Sono sicuro che in aula mio Padre Giorgio gli sarà accanto. Sarebbe bello poter avere traccia della sua esposizione direttamente sul vostro sito.
Cordiali Saluti.
Michele Tognelli