Rivista Marittima – gennaio 2013
«Gli ultimi sviluppi in tema di lotta alla pirateria nelle acque del Corno d’Africa vedono l’attenzione degli Stati e delle organizzazioni internazionali spostarsi verso forme più puntuali, immediate ed economiche di protezione del naviglio commerciale (. . .}» (dall’articolo di Tondini).
In Copertina spaccati delle attività antipirateria: nave SAN GIORGIO scorta il rimorchiatore BUCCANEER; il caccia DE LA PENNE, durante l’Operazione Allied Provider, scorta un mercantile del WFP; un team di abbordaggio canadese ispeziona un «dhow» sospetto; il JOLLY ROGER, noto simbolo di morte dei pirati, in chiave moderna.
EDITORIALE
[quote]La Rivista Marittima è una spesa superflua? Forse si, ma sicuramente a Natale è un dono originale che non fa male alla salute.
Con il primo numero del 2013 ringrazio tutti gli abbonati che hanno compilato il questionario sul livello di soddisfazione inserito nel numero dello scorso ottobre e mi scuso con coloro a cui non ho risposto personalmente alle e-mail e lettere inviatemi personalmente per mancanza di tempo a fronte del numero di messaggi pervenuti.
Tuttavia, tutti i questionari sono stati elaborati dalla redazione e presentati il 12 dicembre alla riunione annuale dei Collaboratori. I risultati mi hanno favorevolmente sorpreso: l’80% degli Abbonati, per lo meno di coloro che hanno voluto dedicare un po’ di tempo alla compilazione e invio dei quesiti, affermano di essere soddisfatti dei contenuti dando giudizi dal molto buono all’ottimo. Il 18%, pur fornendo giudizi positivi, evidenzia delle critiche e richiede modifiche di sostanza come l’introduzione dei supplementi anche a scapito della periodicità della Rivista.
Solo il restante 2% ha dato giudizi parzialmente negativi con commenti tipo quelli inviati per lettera dal Signor XY di Milano, che desidero divulgare quale esempio: «(. . .) da vecchio abbonato, devo dire che, complessivamente, il prodotto è sempre stato ottimo e merita di essere salvato. Rimpiango la rubrica relativa alla Marina mercantile e gli aggiornamenti su mezzi e attività della Nostra MM [. .. ] vorrei più articoli storici (anche per non fare della RM una pubblicazione troppo addetta ai lavori.
Rimpiango i bellissimi supplementi cartacei, uno almeno all’anno?). Personalmente sarei favorevole a un aumento dell’abbonamento (anche il doppio) pur di tornare a vedere la RM che mi ha fatto compagnia per tanti anni».
La maggior parte degli Abbonati ha evidenziato scarso interesse per la diffusione on line della Rivista Marittima dichiarando di non avere mai consultato il sito relativo. Tuttavia con l’anno 2013 inizieremo a pubblicare on line gli estratti degli articoli in lingua inglese per una maggiore diffusione sul web in campo internazionale. Molti affermano di apprezzare la nuova linea editoriale che prevede per il futuro la scelta di continuare a essere un periodico mensile, a differenza di tutte le altre riviste della pubblicistica militare (ormai bimestrali e addirittura trimestrali), così come è quasi sempre stato nel passato salvo situazioni molto più critiche dell’attuale come le vicende dell’8 settembre 1943.
Questa scelta non può che comportare la rinuncia ai supplementi a meno di fondi dedicati da peite di sponsor. Inoltre alcuni sollecitano di guardare maggiormente al futuro riducendo la Saggistica e gli argomenti storici che vengono trattati su altre riviste. Condivido tale suggerimento e mi riprometto, oltre di continuare a offrire spazio agli articoli di geopolitica in primo piano, di dedicare maggiore attenzione agli articoli sulle Marine militari e su aspetti professionali riportati tradizionalmente nella Panoramica tecnico-professionale, la quale presenta oggi qualche carenza rispetto al passato.
Stessa cosa vale per le rubriche sulle Marine militari e sulla Marina mercantile. Una delle pecche della Rivista Marittima, la scarsa puntualità, pare essere stata completamente recuperata.. Ogni numero sta uscendo entro la prima decade del mese successivo. Ciò è stato reso possibile dalla fiducia riposta nella direzione della Rivista Marittima sia dal Gabinetto del Ministro sia dallo staff del Signor Capo di Stato Maggiore della Marina.
È infatti bene ricordare che le riviste militeri, pur avendo un Direttore responsabile, devono ricevere il nulla osta per la divulgazione prima di essere pubblicate e ciò è ritenuto indispensabile soprattutto oggi in cui la strategia della comunicazione è molto più importante di una volta. Il tempo medio per ottenere tale nulla osta è comunque stato ridotto a una settimana. Altro risultato tangibile è il fatto che la nostra Rivista sia l’unica tra le riviste militari a essere stata inserita tra l’elenco del 2012 dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca come rivista scientifica valida al fine del punteggio per i concorsi universitari (www.anvur.orgmiur/:files/ riviste/area14).
Nonostante questi risultati raggiunti, altri 300 abbonati non hanno rinnovato l’abbonamento per l’anno 2013 ed il numero continua a calare portando il passivo di bilancio a 49.654 euro (inferiore comunque al budget assegnato dal Ministero per l’anno 2012 di 80.000 Euro). Ritengo che tale ulteriore riduzione non sia tanto da attribuirsi ai contenuti o alla mancanza di supplementi né tanto meno alla puntualità quanto agli effetti della crisi. Tale fenomeno è stato riscontrato anche da altre riviste che lamentano una diminuzione generale del numero di abbonati in quanto la gente in questi difficili momenti tende a eliminare le spese superflue anche qualora non significative.
La Rivista Marittima è una spesa superflua? Forse si, ma sicuramente non di più di un panettone e una bottiglia di spumante a Natale, regalo poco originale che potrebbe essere. sostituito benissimo da un abbonamento a un amico: forse non tutti sono d’accordo sul fatto che la lettura della Rivista Marittima possa aumentare il livello delle proprie conoscenze, ma sicuramente non è nociva alla salute come un eccesso di zuccheri e alcool. In ogni caso ritengo che aumentare l’abbonamento in una situazione del genere non possa che peggiorare ulteriormente la situazione.
In effetti, le eventuali maggiori entrate, ammesso che ci siano, non comporterebbero un miglioramento automatico del servizio visto che i versamenti sono erariali e non possono essere utilizzati dalla redazione se non attraverso le assegnazioni su capitoli di spesa che potrebbero subire una riduzione nel futuro. Al contrario, forse sarebbe meglio prendere in considerazione la possibilità di ridurre il costo dell’abbonamento considerato che la graduale diminuzione del numero degli abbonati è iniziata proprio nel 2005 anno in cui l’abbonamento è passato da 18 a 25 euro.
Del resto lo scopo della Rivista Marittima riportato nell’articolo 1. del R.D. n. 1018 del 12 agosto del 1911, tuttora in vigore, non è quello di raggiungere il pareggio di bilancio, ma «esercitare e alimentare la cultura professionale» e quindi divulgare la cultura marinaresca. L’articolo 3., nonostante riconoscesse una gestione amministrativa autonoma del periodico, «provvede ai suoi bisogni con entrate proprie», affermava comunque: «Viene tuttavia sussidiata dal Ministero con una sovvenzione la cui misura è determinata annualmente in seguito all’esame delle risultanze dei bilanci della Rivista».
Anche perché nel 1911 come nel 2012, il bilancio tra entrate e uscite non tiene conto degli stipendi che il personale della Rivista Marittima percepisce a prescindere dalla periodicità con cui viene pubblicata la Rivista stessa e dal livello di soddisfazione degli abbonati.
Pertanto la riduzione dei costi e di ogni tipo di spreco è un obiettivo etico soprattutto in tempo di crisi. Riuscire a coprire le spese di stampa, distribuzione e collaborazione con le entrate versate dagli abbonati è segno di buona gestione di un patrimonio culturale importante. L’aumento degli Abbonati e invito i lettori a tenerlo presente, sarebbe un importante tangibile dimostrazione del fatto che nonostante i difficili momenti che stiamo attraversando continuiamo “a mantenere la rotta e la velocità senza interruzioni dal 1868.
Buon Anno 2013 e Buona lettura!
Patrizio Rapalino[/quote]
SOMMARIO
- PRIMO PIANO
- Mediterraneo teatro di conflittualità
Andrea Tani - Un terminal internazionale per Gioia Tauro
Andrea Malocchi – Donatella Aspromonte - Le tecniche di guerra psicologica
Giuseppe Gagliano - L’impiego di NMP e guardie giurate in funzione antirapina
Matteo Tondini - Concetto NATO e vertice di Chicago
Mario Rino Mé
PANORAMICA TECNICO PROFESSIONALE
- <F-35 Lightning II>: di cosa stiamo parlando?
Michele Cosentino - Il bilancio francese per la Difesa 2013
Renato Giocondo - Gestione dell’acqua a bordo di una nave passeggeri
Riccardo Fava
SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE
- Carl Schmitt
Renato Ferraro
STORIA E CULTURA DI MARE
- Il bombardamento navale di Genova
Alberto Santini
RUBRICHE
- Lettere al Direttore
- Osservatorio internazionale
- Marine Militari
- Marine mercantili
- Nautica da diporto
- Scienza e tecnica
- Storie di mare
- Che cosa scrivono gli altri
- Recensioni
RIVISTA MARITTIMA
Mensile della Marina dal 1868
DIRETTORE RESPONSABILE:
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