Prova in mare Finale Ligure: Speranzella Fujiyama 32′ Cabin Cruiser
Prova di Speranzella Fujiyama, barca d’epoca Levi
Il 6 settembre 2007 è stata certamente una data che non potrò mai dimenticare perchè l’armatore di Speranzella Fujiyama mi ha dato l’opportunità di provare in mare questa splendida barca che con i suoi 42 anni di età dimostra di essere certamente molto valida per le sue doti di navigazione.
Arrivato all’aereoporto di Genova di buon mattino proveniente da Napoli, sono stato accolto dal simpaticissimo Angelo Frassino che da 30 anni segue questa straordinaria barca meccanicamente ed in tutti i suoi impianti, permettendole di essere impeccabile come lo era quarantadue anni fa, anzi direi che forse oggi è più lineare nella distribuzione della coppia motrice dei motori che sono stati bene accoppiati con eliche Libanori.
Appena entrati nel porto di Finale Ligure, che tra l’altro è un posto molto bello con un paesaggio variopinto, ho subito visto a colpo d’occhio Fujiyama che, ancorata, dava bella mostra di se quasi fosse una signora che ondeggiando qua e la per la leggera risacca dicesse: guardate quanto sono bella. Impossibile non guardarla, impossibile non ricordare tante cose belle del passato legate ad esperienze vissute tra queste barche straordinarie disegnate dal nostro amato ingegnere Renato “Sonny” Levi.
Nel Golfo di Napoli faceva spettacolo anche una Speranzella 32′ identica a Fujiyama, denominata Sicc Sicc, appartenuta ad un noto imprenditore napoletano che, partendo da Napoli insieme agli aliscafi diretti a Capri, li batteva ampiamente arrivando nel porto dell’isola azzurra con largo anticipo.
Insomma un mito di cui si riparlerà presto perchè questa Speranzella ritornerà a solcare le acque del Golfo di Napoli e Salerno e chi sa se si riuscirà nell’impresa di mettere una a fianco all’altra, Fujiyama e Sicc Sicc (questo è il primo nome dato al I varo di questa Speranzella 32′ costruita nel 1966 e vederle navigare insieme… sarebbe veramente una cosa molto emozionante… un evento straordinario.
Ma ritorniamo a parlare di Fujiyama. Dopo averla visitata tutta, ovviamente la conoscevo benissimo in foto, ma si sa le foto possono ingannare ma non è il caso di Fujiyama che è veramente una Signora del Mare eccezionale, con tutti i suoi interni ancora originali ed i tessuti ove necessario sono stati rifatti con i materiali autentici dell’epoca e riprodotto tutto con una fedeltà straordinaria.
Si nota il grande impegno e l’attenzione quasi maniacale del suo armatore che si preoccupa di mantenerla così com’era quando fu costruita nel 1964 dalla Canav di Anzio. Ricordo che questa è una dei tre esemplari della Speranzella 32′ Cabin Cruiser.
La prima di questa serie fu costruita nel 1964 e nello stesso anno vinse la gara motonautica Viareggio-Bastia-Viareggio. Purtroppo di questo esemplare se ne sono perse le tracce, ma sono sempre alla sua ricerca e spero che presto la possa scovare da qualche parte in vita ed in buone condizioni.
Dopo queste meravigliose sensazioni vissute nel visitare Fujiyama, il suo armatore ed i suoi altrettanto appassionati artigiani Angelo Frassino, il figlio Marco e Paolo Boragno mastro d’ascia, che “curano” attentamente Fujiyama, dopo aver tutti insieme confabulato e preso qualche accordo con me, si è deciso di salpare per andare a svolgere questa tanto aspettata prova in mare.
Per effettuare delle belle riprese filmate, è stata utilizzata anche un’altra unità di appoggio. Emozionante è stato il momento in cui Angelo ha messo in moto i motori ed il loro rombo con il borbottio al minimo hanno evidenziato diagrammi di distribuzione di tutto rispetto. Un borbottio accattivante ed impeccabile, senza perdere mai un colpo, segno della cura posta nel mettere a punto i due V8 entrobordo Mercruiser.
Usciti dal porto ed allontanatici a distanza di sicurezza ci siamo recati in un posto tranquillo dove sono state fatte una serie di passaggi e virate per vedere come si comporta Fujiyama.
Credo che nulla vada aggiunto e le immagini parlano da sole, una barca costante nel suo assetto e morbida sull’onda. L’unico cruccio è stato che il mare era calmo, se ci fosse stato un mare formato, si sarebbero apprezzate meglio le doti di navigazione di questa straordinaria imbarcazione d’epoca e Signora del Mare: Speranzella Fujiyama.
Foto realizzate da Paolo Boragno (mastro d’ascia) per g.c.
Filmati realizzati da Marco Frassino (Cotitolare della ditta M & P Frassino & Parodi di Fianle L.) per g.c.
Montaggio ed ottimizzazione Alessandro Vitale di DBATrade di Bologna
Prova in mare a Finale Ligure: Speranzella 32′ Cabin Cruiser “Fujiyama”
Durante le prove Speranzella Fujiyama è stata pilotata dal meccanico Angelo Frassino che la cura da oltre trenta anni con una passione indescrivibile.
Congratulazione a questi seri e straordinari artigiani che hanno permesso la realizzazione del servizio fotografico e del filmato allegati a questo articolo guidati dalla loro infinita passione.
Si ringraziano inoltre: il “Dirigente Capo del Porto di Finale Ligure” sig. Antonio ed il capo dei marinai Gianfranco per l’accoglienza e l’assistenza prestata durante le prove del 6 settembre 2007.
Nota: Le foto ed i filmati sono stati realizzati la mattina del giorno 06.09.2007 nelle acque adiacenti la meravigliosa cittadina di Varigotti a distanza di sicurezza dalla costa.
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Gentilissima signora Teresa de Bernardinis,
non può immaginare che piacere che mi ha fatto leggere questa sua mail e sono sinceramente addolorato per la scomparsa di suo papà dott. Elio De Bernardinis, con il quale mi avrebbe fatto piacere sentire della storia di questa bellissima barca.
La contatto in privato per scambiarci notizie in merito e La ringrazio veramente tantissimo per avermi contattato.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Sono T. de Berardinis, figlia di Elio de Berardinis, il vecchio proprietario del Sic Sic.
Mi sono commossa sentendo parlare della nostra barca di un tempo lontano e delle gare che papà faceva contro l’aliscafo sulla Napoli-Capri.
Papà non c’è più da tanti tanti anni e vendemmo la barca subito dopo la sua morte, ringrazio chi lo ha ricordato e chi mi ha permesso di fare un tuffo nel passato.
Si la nostra barca si chiamava Sic Sic perché i miei genitori erano magrissimi (secchi secchi!).
Mi piacerebbe rivederla un giorno.
Gentilissimo dottor Paolo Miletto, è un grande piacere sapere che ci segue e oltre a ringraziarla per la singolare e particolare notizia che ci ha fornito, circa la Speranzella Sicc Sicc, che è in avanzata fase di restauro e prossimamente le invierò le foto che testimoniano il profondo e delicato intervento di restauro a cui è stata sottoposta questa splendida barca, salvata per miracolo da sicura demolizione, c olgo l’occasione per annunciare a Lei ed a Sua mamma che il Rudy Santamaria è agli sgoccioli del suo restauro totale e che è ritornata bellissima. Il nuovo armatore ha affidato i lavori di restauro al cantiere “Union Mare di Salerno” di Luca Bassanini e d hanno eseguito un restauro a regola d’arte. Tra pochi giorni pubblicheremo tutte le foto inedite del restauro ed entro questo mese, dovrebbe essere varata A Salerno. La informerò prima di tale momento e se volesse venire a vederla da vicino, farebbe molto piacere al nuovo armatore a Luca Bassanini ed al sottoscritto e mi fa un immenso piacere vedere che Altomareblu, riesca a raggiungere il suo obiettivo:
salvare e mantenere in vita le stupende carene Levi.
infine se le sarà possibile, quando vedrà il dott. Elio De Bernardinis, gli porga i miei più sinceri saluti e se magari fosse possibile un giorno incontrarsi per parlare di Speranzella Sicc Sicc, sarebbe per me una vera gioia.
Un caro saluto.
Giacomo Vitale
Se può interessare, lo Speranzella 32′ denominato Sic-Sic apparteneva ad un noto oculista napoletano Elio de Berardinis (molto amico dei miei genitori, che possedevano un Rudy, di cui anche si parla in questo sito). Lo strano nome si riferiva al fatto che sia l’armatore che la moglie erano magrissimi, da cui Secco-Secco.
Ciao Davide,
felicissimo di averti riincontrato qui sul blog ed eccomi tempestivamente pronto a risponderti come promesso. Mi dispaiace che tu non hai molto tenmpo per chiacchierare con noi, comprendo e sono armato di una pazienza infinita, quindi attendo pazientemente che tu mantenga la tua promessa, ci conto.
Un caro saluto.
Giacomo
Caro Giacomo,
ti prometto che raccogliero’ quanto prima alcune foto ed articoli delle esperienze da me vissute in campo nautico.
Sei stato gentile a rispondermi e te ne ringrazio, il tempo disponibile pero’, da parte mia, è sempre troppo poco anche se si tratta della mia passione preferita.
In ogni caso manterro’ la mia promessa, un saluto e a presto!
Davide
Caro Davide,
ti ringrazio per i complimenti che ci fai per il ns lavoro da grandi appassionati di barche Levi e come tu dici la “Speranzella Fujiyama” è una barca stupenda tenuta in condizioni eccezionali dal suo armatore che è un grande appassionato, di infinita esperienza e si avvale di due altrettante persone speciali come Angelo Frassino per la meccanica e Paolo Boragno per lo scafo e le sovrastrutture.
Il primo meccanico doc che segue la barca da oltre 30 anni. Il secondo un vero mastro d’ascia una specie di “genio matto”, ma persona veramente eccezionale nel suo lavoro. Persone comunque appassionate prima di ogni cosa e poi seri artigiani come oggi non si vedon più e pertanto “perle rare”. Poi il connubbio tra la speciale persona che è l’armatore della barca” e questi due “geniali artigiani” danno un risultato stupendo come definito dal mio carissimo amico e giornalista Antonio Soccòl: “Speranzella Fujiyama lo stradivarius del mare”. Mai definizione per una barca straordinaria è stata così azzeccata.
Ma adesso, mio caro Davide, pensi di cavartela così a buon mercato facendoci le congratulazioni, graditissime sicuramente, per il ns lavoro augurandoci con il “buona fortuna dei marinai” di continuare così e ti ringrazio per la seconda volta, ma tu ci devi raccontare delle tue esperienze agonistiche…inviaci un po’ della tua storia delle tue vittorie dei tuoi piazzamenti, ovviamente con le immagini.. Insomma facci sapere di te…
Aspetto tue notizie presto, continua seguirci, scrivici quando vuoi e ti risponderemo sempre in modo tempestivo..siamo sempre on line…
Informerò Antonio Soccòl di questa tua mail e sicuramente sarà contento di sentire di te…
Io poi sono un vero “matto” per le barche Levi, mi trovi facilmente on line anche di notte, per cui se arrivano commenti rispondo immediatamente. Insomma da quest’altra parte del pc c’è un vero appassionato e non solo un computer che ti risponde in automatico.
Un caro saluto,
Giacomo
Amo da sempre le barche in legno plananti,
dal 1978 iscritto al ”circolo motonautico veneziano”, ho partecipato a parecchie competizioni nautiche, ho conosciuto di persona il sig. Soccol quando scriveva per la rivista ”sesto continente” ed ho posseduto sempre barche in legno con carena Hunt; ora Vi dico cosa penso: SIETE STATI GRANDI ED AVETE UN ESEMPLARE VERAMENTE SPLENDIDO.
Non mi dilungo in descrizioni ovvie, di navigazione, di restauro, Vi dico solo continuate così.
In culo alla balena… da Davide (VE).
Concordo con il signor Alessandro ed io che l’ho provata, toccata e vista da vicino rimanendo impressionato notevolmente per la sua sobria bellezza, le condizioni impeccabili e la grande passione con cui il suo armatore e le persone addette ai lavori l’hanno mantenuta in condizioni impeccabili, posso affermare con assoluta certezza che “SPERANZELLA FUJIYAMA” è uno “STRADIVARIO DEL MARE”.
Non mi stancherò mai di complimentarmi con gli artefici di tutto questo lavoro e certamente questa barca è una testimonianza storica importantissima che va preservata e conservata sempre nel tempo, poichè rappresenta una parte delle nostra cultura marinaresca, una “pietra miliare” del suo grande ing. Renato “Sonny” Levi che l’ha disegnata, introducendo un nuovo tipo di carena a V profondo con pattini, convessa, capace di assicurare una grande tenuta in mare.
Tutte le barche progettate dall’ing. Renato “Sonny” Levi si sono sempre distinte in mare nella navigazione da diporto e nelle gare offshore per tenuta in condizioni difficili, affidabilità e velocità ragguardevoli.
Il concetto che ha sempre avuto Levi sulla velocità è stato ed è legato all’equazione: Velocità=sicurezza.
Grazie Alessandro per averci scritto.
Complimenti agli armatori, attuale e precedente, di questa bellissima barca, che hanno profuso tante energie (e soldi) nel mantenerla sempre splendente !!!!
Alessandro
Ciao!
Grazie di cuore per il tuo apprezzamento che ci rende felici per la passione vera che mettiamo nel descrivere tutto ciò che è legato a queste stupende barche, ai magici anni 60′ – 70′ ed all’eclettico ingenere Renato “Sonny” Levi che le ha ideate e disegnate.
Ciao!
Il blog é sempre piú bello, ora vi sto leggendo dalla Germania (Dresda) e devo dire che l´immagine e la cura di tutto il sistema é veramente fantastico!
Complimenti Giacomo!!
Alex
Ciao Roberto,
è con grande entusiasmo che accolgo questo tuo bellissimo commento e tu certamente sai che cosa vuol dire “navigare” con una barca del genere, unica ed irripetibile.
Il suo armatore, gli angeli custodi di questa meravigliosa barca, cioè Angelo Frassino insieme al figlio Marco ed il mastro d’ascia Paolo Boragno, sono delle persone fantastiche che hanno una passione enorme che traspare da tutti i pori della loro pelle. Posso dirti che veramente il 6 settembre scorso è stata una giornata indimenticabile della mia vita nella quale ho provato delle emozioni uniche che mi hanno portato indietro nel tempo agli anni 60′- 70′ nei quali da ragazzo ammiravo incuriosito le creazioni del grande “Sonny” Levi.
Approfitto dell’occasione per dirti che anche io ho una Speranzella identica a Fujiyama, una delle tre complessivamente costruite e che sto ristrutturando dopo averla salvata per un pelo dalla demolizione. Un caso fortuito mi ha permesso di incontrarla nella mia vita ed è per lei e per “Sonny” Levi che è nato questo blog che ho l’onore ed il piacere di dirigere, animato solo da una grandissima passione come la tua. Scrivimi quando vuoi e spero un giorno di poterti conoscere, magari fare un giro insieme sulla mia Speranzella “Lady in Red”, questo il suo nome e mi permetto di ringraziarti a nome di tutti gli artefici che mantengono in vita in eccellenti condizioni, dall’armatore agli angeli custodi un’opera d’arte come “Speranzella Fujiyma” capolavoro disegnato dalla matita del grande ing. Renato “Sonny” Levi e realizzato nel noto cantiere Canav-Navaltecnica di Anzio.
Speranzella Fujiyama è la testimonianza di un passato straordinario fatto da un progetto unico e da soluzioni tecnologiche evolute per il tipo di costruzione dello scafo che oggi abbinato alle nuove tecniche ed i nuovi materiali potrebbe essere un grande concorrente degli anonimi plasticoni che costano una fortuna e che non sono nemmeno uno sky di Speranzella Fujiyama, un affare commerciale basato sui quattrini di gente facoltosa, ma che spesso con mare formato fanno le loro peggiori figuracce.
Ho visto in anteprima una barca di un notissimo cantiere che sta pubblicizzando su tante riviste del settore con un indecentissimo diedro all’ordinata di poppa di pochissimi gradi ed invece lo stesso pronunciatissimo nelle sezioni di prua dello scafo. Insomma una barca candidata allo spin-out certo con mare formato. Queste le indecenze costosissime che si vedono in giro disegnate da attuali ingegneri e ho deciso anche per questo di non andare a vedere il Salone di Genova, perché non c’è nulla da vedere.
Le vere barche che possono affrontare il mare sono da un’altra parte e se pensi che Fujiyama con i suoi 42 anni è sicuramente in grado di far sfigurare in modo eclatante queste autentiche indecenze che nulla a che vedere hanno con barche veramente marine che hanno un valore tecnologico e costruttivo immenso ed una sicurezza di navigazione ineguagliabili rispetto alle moderne tecnologie che fanno sorridere chi è in grado di capirne le differenze.
Un caro ed appassionato saluto
Giacomo Vitale
Prova in Mare barca d’epoca Speranzella
https://www.altomareblu.com/prova-in-mare-a-finale-ligure-speranzella-fujiyama-32-cabin-cruiser/
Ho apprezzato enormemente lo spazio che avete dedicato a Speranzella. Ottimo servizio.
Conosco molto bene le barche dell’Ing. Levi, sia il quadrimotore Barbarina ma in particolare proprio questa barca di cui posso confermare le doti eccezionali di navigazione.
Ancora adesso, sopattutto se c’è un po’ di mare, non ce ne è per nessuno, figuriamoci con gli Interceptor da 400 e passa HP cad che montava.
A distanza di 42 anni, lo scafo è attualissimo, anzi è veramente stupendo, molto più bello e moderno di tanti plasticoni anonimi dei nostri giorni.
E’ emozionante sentire il solo borbottio cupo e sonnecchiante dei V8 a benzina al minimo, che esplodono poi a regime come musica di un’orchestra sinfonica. Li saprei riconoscere ad occhi chiusi, a miglia di distanza in mare. Inconfondibile.
Questa barca fino a pochi anni fa è sempre appartenuta ad un grande campione mondiale di motonautica che ora non c’è più e che, sono certo, dall’alto apprezzerà, orgoglioso ancora del suo gioiellino, il fantastico lavoro svolto dall’attuale armatore.
Complimenti !
ROBERTO