Il cuore della Canav: Pierino Gargana il motorista
di Giacomo Vitale
Non vi nascondo che ho una certa difficoltà nel descrivervi di Pierino Gargana, una persona speciale che professionalmente è stato, sia per la storia dei Cantieri Canav di Anzio, che per la sua personale di raffinato motorista di imbarcazioni da diporto e non solo, un’ icona indimenticabile per tutto il periodo in cui ha vissuto. A lui si riconosce quella sensibilità e quelle capacità che erano il bagaglio tecnico e professionale degli artigiani di una volta. E’ triste constatare che motoristi di quel calibro, oggi è impossibile incontrarne più.
Pierino Gargana nacque nel periodo anteguerra. Il padre, Saverio, lavorava come motorista del battello in servizio presso il perimetro militare di Nettuno ed insieme a lui iniziò ad apprendere le prime nozioni per diventare poi il meccanico raffinato e preciso che fu, come lo ricordano tutti quelli che lo hanno conosciuto.
Determinante è stata la sua esperienza acquisita nel periodo dell’ultimo conflitto mondiale, quando fu imbarcato come motorista dei sommergibili della M.M. Italiana e successivamente su altre navi da guerra. Quello che intendo sottolineare è che se è vero che il periodo del servizio presso la Marina Militare Italiana, fu per lui una grande scuola determinante per la sua futura carriera di meccanico di imbarcazioni, è anche vero che aveva un talento speciale, aggiunto alle sue non comuni esperienze e capacità professionali. Tale formazione fece di lui un motorista eccezionale, godendo di rispetto e stima da parte di tante persone che ebbero la fortuna di conoscerlo e frequentarlo…
E’ stato possibile realizzare questa biografia per il prezioso aiuto offerto da sua figlia Serenella e da sua mamma, nonché moglie di Pierino, Maria. Ringrazio entrambe moltissimo per la loro gentilezza e disponibilità.
Serenella Gargana scrive:
Solo adesso che provo a realizzare una piccola biografia su mio padre, mi rendo conto che della sua vita non ne so poi così tanto… Papà nacque ad Anzio il 12 dicembre del 1920, da Saverio e Olga Figliamonti, quarto di sei figli. Di mia nonna, che ho conosciuto, ricordo abbastanza, ma sono i racconti dei “più grandi” di allora che me l’hanno fatta conoscere. Parlavano di una donna non bella, ma con un carattere forte e risoluto, intelligente, spiritosa, ma anche ambiziosa e forse un pochino millantatrice…
Mio nonno non l’ho conosciuto e forse l’unica cosa che mi è rimasta impressa fin da piccola è il fatto che fosse nato in Francia e dalle poche foto si vede chiaramente che era un uomo molto bello.
Dei primi anni della vita di papà ne so molto poco, a parte i suoi ripetuti racconti sulla scuola in cui, a suo dire, non andava mai e per terminare le elementari ci vollero più anni del dovuto. Ci raccontava della maestra (forse una suora?) che faceva disperare e degli scherzi, anche pesanti, che tutti gli altri dovevano subire… insomma, lui era Pierino di nome e di fatto!.
Nonostante ciò, aveva una calligrafia elegante ed errori di ortografia non ne faceva poi tanti…
La sua adolescenza, sempre secondo i suoi racconti, fu normale ma, come tutti i suoi coetanei, si concluse bruscamente con l’inizio della seconda guerra mondiale e l’inevitabile arruolamento nelle FF.AA., che per lui hanno significato l’entrata nei sommergibilisti. Per tutta la sua lunga vita, mio padre, ha fatto sempre riferimento a questo periodo e noi tutti, da mamma ai nipoti gli abbiamo sempre riconosciuto questo evento, come un fatto importante. Ad ogni suo compleanno, da quando ne ho memoria, tutti insieme gli abbiamo sempre cantato l’inno dei sommergibilisti: “dalle torrette fiere nella fitta oscurità…” e l’abbiamo intonato anche il giorno del funerale, al cimitero, per dargli l’ultimo saluto.
Anzio dopo la guerra era quasi tutta da ricostruire e fu proprio in quegli anni che ha aprì la sua prima officina. Poco dopo deve aver conosciuto mia madre, nel 1950 si sposarono. Due persone molto diverse! Da un lato razionalità, dall’altro fantasia, ma entrambi diversamente estrosi e geniali. Papà è sempre stato una persona molto generosa, praticamente un filantropo, ma gli faceva piacere ricevere riconoscimenti. Mamma è tuttora una donna equilibrata, sempre secondo il suo punto di vista che è indiscutibile! Non è stato né facile né difficile vivere con loro ma sicuramente intenso, stimolante e molto piacevole.
Maria scrive:
Pierino Gargana è stato sempre appassionato della meccanica, visto che se ne respirava l’aria in famiglia… Il padre Saverio era motorista del Battello “Granatiere Ugo”, in servizio presso il Poligono militare di Nettuno e aveva anche una piccola officina. Proprio in officina, ancora ragazzo, Pierino apprende le prime nozioni del mestiere e anche lui si ritrovò a lavorare presso il Poligono militare di Nettuno.
Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio sia sulle navi da guerra che sui sommergibili, sempre ricoprendo il ruolo di motorista, ricevendo encomi per la qualità del lavoro svolto. Tornato dalla guerra iniziò a lavorare presso l’officina di uno zio, Umberto Tontini, specializzata in motori marini.
Nel 1948 si mise in proprio, aprendo ad Anzio in via Gramsci un’officina denominata“La Meccanica”. Iniziò così un lungo periodo di lavoro e di innovazioni, modifica i vari componenti dei motori per migliorarne le prestazioni e il rendimento. Nei primi anni di attività ha lavorato sui pescherecci che montavano i motori dei carri armati americani.
Negli anni sessanta il boom economico portò ad Anzio panfili, yacht e altre imbarcazioni da diporto. Papà lavorò non soltanto nel Lazio, ma anche in molti porti italiani delle Marche, Toscana, Campania, Calabria etc… Successivamente si dedicò alla creazioni di verricelli salparete, che furono acquistati in tutte le regioni dell’Italia centro meridionale.
Non brevettò il modello perché non era molto interessato a queste cose e la sua soddisfazione era qualcosa di molto intimo e personale. Forse anche per questo non si è mai arricchito. In compenso ha conquistato la stima di molti i cantieri e porti italiani in cui lavorò, suscitando la simpatia di tutti quelli che l’hanno conosciuto e che hanno potuto apprezzarne la sua bravura professionale.
Pierino era una persona semplice, aperta e onesta. La sua maestria è stata riconosciuta da persone di altissimo livello e fama internazionale come l’avvocato Giovanni Agnelli, il Conte Agusta e l’Aga Khan. Viaggiò moltissimo con piacere e curiosità.
Negli anni settanta stava per trasferirsi in Sud Africa, dove un magnate locale lo avrebbe voluto per dirigere un cantiere, ma lui non avrebbe mai lasciato la sua Anzio e forse, con il senno di poi, è stato meglio così.
Il periodo, professionalmente parlando, più entusiasmante di Pierino fu certamente quello in cui collaborò a stretto contatto con l’ingegnere Renato “Sonny” Levi, di cui si può vedere attraverso la didascalia delle foto di seguito pubblicate, mentre l’ultimissimo suo significativo ricordo, risale a poco meno di un mese dalla sua morte. Il cognato Italo, che ha una barca per la pesca locale, lo chiamò perché il motore non andava e pensava di doverlo addirittura sostituire.
Giunto in banchina ed ivi seduto, da lontano, gli fece accendere il motore, rimanendo lì zitto e fermo ad ascoltare i suoni che emetteva e poco dopo gli disse con assoluta precisione cosa c’era che non andava e cosa avrebbe dovuto riparare, assicurando che non era il caso di sostituirlo, perché con una modica spesa l’avrebbe rimesso a nuovo. Così è stato e mio cognato va ancora a pesca con quello stesso motore ancora funzionante…
Le immagini pubblicate ritraggono Pierino Gargana a bordo delle seguenti Carene Levi offshore che vantarono successi e piazzamenti di tutto rispetto nelle gare offshore degli anni 60′ e 70′:
- Cantiere Canav – Anzio – A’ Speranziella vincitrice della Cowes – Torquay del 1963
- Cantiere Canav – Anzio – Speranzella Seconda alla “Cowes – Torquay” del 1964
- Cantiere Delta – G.50 Fast commuter disegnato da “Sonny” su richiesta dall’avv. Gianni Agnelli…
- Cantiere Delta – Ultima Volta offshore dell’avv. Gianni Agnelli 1966
- Zarcos Dimpi Sea 1968 – Classe 1 offshore
Gentile Andrea Ciamprone,
La ringraziamo per tutto quello che ha detto di Pierino Gargana, certamente un personaggio storico di grande valenza per tutto quello che rappresentava umanamente, per la sua famiglia, per il grande valore professionale e per il suo passato di sommergibilista.
Ho avuto modo di conoscere la figlia Serenella e la vedova di Pierino e ti assicuro tutte persone speciali che gli hanno voluto un gran bene, così come è stato lo stesso per Pierino che con i suoi impegni di lavoro internazionali, quando era in forza alla Canav ed ai Cantieri Delta di Anzio, era costretto a lasciare la famiglia che, comunque lo ha seguito sempre con amore…
Pierino è stato un uomo speciale in tutto e la sua mancanza la sentono tutti e specialmente la sua bellissima famiglia, tanto è il vuoto che ha lasciato da quando è andato via… Uomini, mariti e padri di famiglia, artigiani eccezionali come lui difficilmente ne nasceranno più.
Un caro saluto e grazie per questa sua testimonianza che ha voluto lasciare di Pierino Gargana!
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Caro zio Pierino
Ti scrivo per dirti grazie….grazie di cuore!
Quando ero bambino per me sei stato un esempio di bontà e di simpatia. Il ricordo e la gioia di quando arrivavamo ad Anzio per le vacanze estive è grandissima.
Non vedevo l’ora di venirti a trovare perché cosi mi raccontavi le tue storie di vita… dell’officina, dei viaggi in mare, della guerra… ancora ricordo il tuo racconto del ritorno dalla Jugoslavia. E poi la gioia di tutti quando venivi a Roma a trovare tua sorella Felicina.
Potrei andare avanti molto con molti ricordi bellissimi ma la commozione e tanta come la nostalgia di quei tempi bellissimi dove eravate tutti con noi… Felicina, Ernesto, Silvano e Pierino…
La mia preghiera e la mia speranza è di riabbracciarvi tutti in paradiso insieme a vostro nipote e mio padre Giampiero e tutti tutti, nessuno escluso.
Ciao Zio Pierino sei sempre nel mio cuore!
Andrea Ciamprone
Gentile Roberta Stefanelli,
non mi deve ringraziare assolutamente perché non ho fatto nulla di speciale.
Apra la sua posta elettronica e troverà il numero di cellulare di Serenella Gargana!!
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
La ringrazio di cuore!
Gentile Roberta Stefanelli,
mi dispiace di quanto riferisce e proprio pochi giorni fa mi sono sentito al telefono con la signora Serenella ed anche io mi sono dimenticato di domandarle di Lei e me ne scuso.
Mi attivo subito per metterla in contatto tra Lei e la signora Gargana e La informerò quanto prima.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Purtroppo ancora non ho avuto notizie dalla Sig.ra Gargana, spero si faccia viva.
Mi piacerebbe molto poter riuscire ad avere maggiori informazioni riguardo la foto “la meccanica” come precedentemente scritto.
Mi scuso per la sollecitazione ma sarebbe importante per me. Grazie!
Roberta Stefanelli
Che bella notizia ! Grazie davvero cordiali saluti Roberta
Gentile Roberta,
sono riuscito a mettermi contatto con la signora Serenella Gargana a cui ho riferito che Lei desiderava contattarla per i motivi detti.
Presto sarete in contatto diretto!
Certo di aver fatto cosa gradita…
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Grazie tante per la cortese risposta e dell’interessamento per far si che io possa avere i contatti della sig.ra Serenella Gargana.
Spero di leggerla al più presto,
cordiali saluti
Roberta
Gentile Roberta Stefanelli,
nel ringraziarla per averci scritto, La informo che ho provato a contattare la Signora Serenella Gargana via mail. Purtroppo mi è tornata indietro poiché il suo indirizzo i posta elettronica sembra non esista più.
Cercherò di contattare la signora Serenella Gargana tramite altre amicizie comuni ed appena avrò i suoi recapiti glieli fornirò immediatamente, in modo che da mettervi in contatto diretto!!
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Cara Serenella Gargana,
ti scrivo perché con immensa sorpresa ed emozione credo di aver individuato nella foto che tu hai postato “la meccanica” officina del tuo caro papà la presenza del mio, Stefanelli Pio classe 1916, anche lui imbarcato su sommergibili e cacciatorpediniere durante il secondo conflitto bellico mondiale.
Se per caso tu abbia notizie di una loro collaborazione lavorativa, di una loro amicizia o anche altre foto di quel periodo di prego di contattarmi tramite AltoMareBlu.
Un ringraziamento affettuoso,
Roberta
Carissimo Luigi,
riguardo al vostro cognome ho provato ad informarmi ma le notizie che sono riuscita ad avere sono veramente poche e le persone che avrebbero potuto dare qualche contributo, per questioni “puramente anagrafiche”, non ci sono più. Comunque, ti posso dire che: Olga Figliamonti era figlia di Giacomo e di Felicita (Felicetta) Tontini di Anzio.
Da dove provenisse Giacomo non è dato sapere, però di sicuro lavorava a Civitavecchia dove faceva la guardia carceraria. Questo succedeva all’incirca nel 1880 in quanto mia nonna Olga è nata nel 1890. Probabilmente Giacomo dopo aver conosciuto Felicita si è trasferito ad Anzio.
Nel caso riuscissi ad avere qualche informazione in più sarà mia cura fartela avere. Ciao e buona giornata.
Serenella Gargana
Olga Figliamonti!!
Il nostro cognome è poco diffuso ed è originario di Mercato San Severino (SA). Diciamo che il ceppo è unico. Pertanto, possiamo considerarci tutti “parenti”. Di dov’era originaria Olga? Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente!
Gentile Tonino,
condivido assolutamente il tuo pensiero e da parte nostra, appena abbiamo notizie del passato o aneddoti legati alle persone che hai citato, certamente le pubblicheremo.
Continua a seguirci.
Salutissimi!
Giacomo Vitale
Caro Sergio,
ti ringraziamo per i complimenti, l’articolo ha avuto una lunga “gestazione” ma anche il lavoro di recupero delle immagini, lo rende veramente unico.
Riguardo al filmato, ti suggerisco di provare a chiedere direttamente al realizzatore via YouTube, da quello che vedo, molti pezzi di quel filmato sono dell’Istituto Luce, è facile che qualche storico possa anche risponderti, io non saprei proprio come fare.
A presto!
Alex
Io sono Olga,
la prima figlia di Pierino, ed ho letto con commozione cio’ che mia madre e mia sorella Serenella hanno scritto di papa’… io ho iniziato a scrivere qualcosa su di lui… ma tutto quello che scrivevo mi sembrava troppo personale…. ed ho lasciato stare. Per me papa’ è stato un grande… non mi ha mai sgridato…. ed io sono stata una “ribelle”. Mi ha insegnato tante cose, quella piu grande e piu’ bella è l’amore per gli altri e la solidarieta’.
Una volta, non ricordo bene cosa volessi fare… sicuramente non approvata da lui, dopo aver cercato di dissuasermi senza successo… mi disse “olga vorrei che tu avessi i miei capelli grigi..” Mi ricordo le lo guardai e lessi nei suoi occhi tutto il mondo, da quel momento presi sempre in gran considerazione quello che mi diceva e ci capivamo al volo.
Ringrazio davvero tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tutto questo e sono sicura che gli sarebbe piaciuto molto. Grazie Pierino di essere stato il mio simpaticissimo papa, mi manchi tanto.
Olga Gargana
Ancora si torna indietro nel tempo menzionando uomini come PIERINO che hanno fatto gran parte di storia della nostra ANZIO rendendola famosa in gare che neanche si conoscevano.
Non si possono dimenticare i protagonisti della nascita CANAV il Com. Petroni, l’ing. Levi, il dott. Balestrieri e per finire, Vaudi Lanzi e tanti altri che hanno lavorato alla CANAV o NAVALTECNICA.
Tonino
Ciao Pierino!
G.V.
Caro Gabriele,
ti ringrazio per quello che dici di Pierino che, per uno strano destino non ho avuto il piacere di conoscere, prima che se ne andasse via per l’ultimo suo viaggio. Ho sentito, ad Anzio ed non solo, molte persone parlare bene di lui, proprio come dici tu e non aggiungo altro, perché hai detto proprio tutto.
Pierino sarà un dolce ricordo nella mente di tutti quelli che hanno avuto la fortuna, l’onore ed il piacere di averlo conosciuto per tutto quello che era.
Un abbraccio a voi tutti.
Giacomo Vitale
Del nemico e delle avversità se ne infischia perché sà che vincerà.
Ciao Nonno!
Sono Gabriele Federici,
nipote di Pierino Gargana. La lettura di questo articolo mi riempie di gioia e mi aiuta a rivivere i bellissimi momenti passati con nonno e gli altri cugini. Nonno Pierino è stato e continua a rimanere un “grande”, una di quelle persone che ha fatto grande l’Italia con il suo lavoro, la sua umiltà e la sua immensa passione per quello che faceva.
Umanamente lo ricordo generoso, profondamente attento ai suoi nipoti, spiritoso e ricco di aneddoti. Amato dai tanti, stimato dai più, conosciuto praticamente da tutti, Pierino Gargana è un “autentico pezzo” di storia della nostra Anzio.
“Dalle torrette fiere nella fitta oscurità..”
Un abbraccio grande.
Gabriele.
Bravo!
Bel lavoro di recupero della memoria.
Un tassello di storia minima da inserire nella Storia.
Peccato che questi cammei che rendono merito al valore – professionale, umano – debbano spesso essere “alla memoria”.
Bello anche il filmato sui SMG inserito nel pezzo.
Una curiosità: chi è l’ufficiale inquadrato tre i fotogrammi 2:13 – 2:15?
Impressionanti le dimensioni delle vele dei SMG oceanici inquadrati di prua ad un rientro. Capisco perchè Doeniz le fece modificare.
Il confronto da questo punto di vista con le ultime e penultime generazioni (Sauro IV serie e U212A – i Todaro) è impietoso.
Grazie per il bel lavoro fatto.
Ho conosciuto motoristi che ad orecchio – nel vero senso della parola – risolvevano problemi meglio che tanti black box Marelli.
L’homo abilis Vs. elettronica…
Un caro saluto