I miti non muoiono mai
di Tealdo Tealdi
L’originale non è mai arrivato a destinazione, inabissandosi nelle gelide acque dell’Atlantico nella notte tra il 14 e 15 aprile 1912; la sua replica dovrebbe finalmente raggiungere il porto di New York, ma nel 2016.
Per chi non l’avesse già capito, parliamo del Titanic, il cui mito sembra, col passare degli anni, aumentare invece che diminuire. Ha quindi destato molto interesse la notizia che un miliardario australiano, il Prof. Clive Palmer, ha intenzione di ricostruirlo, generando oltre 40.000 richieste di prenotazione, tra cui diverse per suites da $1 milione. La nave, oltre al viaggio inaugurale tra Southampton e New York, sarà impiegata per grandi crociere attorno al mondo.
La ricerca del personale di bordo è iniziata a tal punto che sono già arrivate otto domande per la funzione di comandante.
Da un punto di vista tecnico la forma della poppa sarà cambiata, per far posto a pod elettrici, posti in navicelle orientabili, che servono da propulsori e timoni allo stesso tempo.
Se la lunghezza è praticamente la stessa, 269m, solo 7,5 cm più lunga, la larghezza sarà maggiorata di 4m, in modo da migliorarne la stabilità e dare maggior capienza interna per nuovi spazi pubblici, come un teatro o un casinò.
Per il resto la volontà è di riprodurre il più fedelmente possibile il primo Titanic, con la grande scala, in modo da dare a tutti la possibilità di giocare all’impersonificazione di Leonardo di Caprio e Kate Winslet.
Se da una parte viene ripristinata la suddivisione originale delle classi: prima, seconda e terza, in compenso saranno presenti i più moderni sistemi di navigazione e sicurezza e un numero sufficiente di scialuppe di salvataggio.
Televisione e internet invece pare non saranno ammessi.
Clive Palmer non è preoccupato per l’ingente investimento finanziario, tant’è che ha detto:
“Voglio spendere la maggior parte del mio denaro prima di morire, non lasciarlo tutto ai miei figli, ne rimarrà comunque abbastanza per loro”.
Responsabile del progetto è la società finlandese Deltamarine, già creatrice, tra l’altro, della Oasis of the Seas, la nave da crociera più grande al mondo, mentre il cantiere è il cinese CSC Jinling Shipyard.

Wallace Violin
Wallace Hartley suonava con questo violino “Nearer, My God, To Thee”, insieme agli altri componenti della banda, tutti con lui deceduti, mentre il Titanic affondava.
Ritrovato e sottoposto a perizia per accertarne l’autenticità, è in mostra in Irlanda, presso la Belfast City Hall, in prestito dalla casa d’aste Henry Aldridge and Son, specializzata in vendite di oggetti provenienti dalla nave.
Ricevuto in omaggio nel 1910 dalla fidanzata, Maria Robinson, fu recuperato in mare insieme al corpo del suo proprietario dopo 10 giorni e ritornato al padre del musicista, Albion, che lo restituì alla ragazza.
Articolo pubblicato sul n. 76/2013 di Arte Navale e qui riprodotto per G.C. dell’autore Tealdo Tealdi.
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