Superyacht di lusso, categoria dedicata a progetti e realizzazioni di scafi dalle caratteristiche specifiche tra cui, il super lusso

Titanic II Exterior

I miti non muoiono mai

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Per chi non l’avesse già capito, parliamo del Titanic, il cui mito sembra, col passare degli anni, aumentare invece che diminuire. Ha quindi destato molto interesse la notizia che un miliardario australiano, il Prof. Clive Palmer, ha intenzione di ricostruirlo

Summit Marine: One One One

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Quando il management di Summit ha deciso che fosse il momento di investire nello yachting business ha scelto un progettista italiano, affidabile, conosciuto e di comprovate capacità. Il risultato è il One-One-One: lo yacht è costruito in composito, in piccola serie, con una supervisione interrotta ed un'attenzione per la qualità che non viene mai meno. Lo stadio di progetto preliminare ha richiesto più tempo del normale perché Summit Marine ha voluto pianificare ogni possibile aspetto della nave prima di iniziare la costruzione.

Le carene del futuro – L’evoluzione delle carene nel prossimo futuro

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Parlare di carene del futuro senza accennare al futurismo?No. Sarebbe sprecare una occasione di riflessione “trasversale” multidisciplinare. Progresso sostenibile, cultura, architettura navale, nautica, e molto di più: il tutto frullato, omogeneizzato, reso digeribile.Articolo di Sergio Abrami sul futuro della nautica e dell'evoluzione delle carene, selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.

Stiletto: una carena “veneziana” per la US NAVY

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“Stiletto” è un trimarano da 88,6 piedi per 40,5 di larghezza (in metri sono: 25 x 12, 30). Ha un dislocamento di circa 60 tonnellate e una immersione di soli pochi centimetri. Spinto da 4 motori Carterpillar C32 da 1.232 kW ciascuno e azionanti 4 eliche di superficie, ha una velocità max a pieno carico di 51 nodi (40 nodi è, invece, quella detta “operativa”). L’ha costruito, in appena 15 mesi, un piccolo cantiere di San Diego (il Knight & Carter Yacht Center) specializzato in scafi da diporto con una spesa di 6 milioni di dollari prima dell’allestimento e 10 milioni a barca finita. Per i bilanci della US Navy, un costo quasi irrisorio.

Navigazione in altura – di Antonio Soccol

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L’Aga Khan ha sempre avuto barche e, una in più o una in meno, il fatto che si sia fatto costruire un superyacht da 46 metri e mezzo, non dovrebbe far notizia. Il fatto è che questa barca avrebbe dovuto filare 80 nodi e che le intenzioni del 71enne iman degli ismailiti erano di utilizzarlo per conquistare l’Hales Trophy, cioè il trofeo che premia la più veloce traversata dell’oceano Atlantico. Chi ha detto che le bio-barche non hanno futuro?
Ultima Dea Navaltecnica 1962

Le Barche Offshore di Gianni Agnelli – Renato “Sonny” Levi –

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Con queste parole Renato « Sonny » Levi spiega nel suo libro « Dhows to Deltas » come iniziarono i suoi rapporti con Gianni Agnelli. Rapporti che hanno portato alla costruzione di due famosi scafi da corsa “Ultima Dea” e “Ultima Volta” e poi -dopo il ritiro dell'industriale torinese dalle gare- del fast commuter “G. 50”, un'imbarcazione motorizzata con quattro motori entrobordo Vulcano BPM.Per leggere l'articolo, selezionare il titolo.