Fregata Hermione: missione compiuta e l’avventura continua
di Tealdo Tealdi
Fregata Hermione
Terminata la ricostruzione di Hermione (fasi di costruzione Hermione), la fregata di Gilbert du Motier, marchese di Lafayette, che si recò nel 1780 ad aiutare gli indipendisti nella loro lotta contro la Gran Bretagna, il progetto entra nella fase operativa, con destinazione i porti della costa atlantica degli Stati Uniti, di cui di seguito le tappe programmate:
Tappe Hermione
- 5 – 6 – 7: Yorktown
- 9: Mt Vernon
- 10 – 11: Alexandria
- 15 – 16 – 17: Annapolis
- 19 – 20 – 21: Baltimora
- 25 – 26 – 27 – 28: Philadelphie
- 1 – 2 – 3 – 4: New York
- 6 – 7: Greenport
- 8 – 9: Newport
- 11 – 12: Boston
- 14 – 15: Castine
- 18: Lunenburg, Canada
- 22- 23 – 24: St-Pierre et Miquelon
Sia Arte Navale che AltoMareBlu si erano occupati ampiamente, qualche anno or sono, di questa nave che, dopo la guerra d’indipendenza era rientrata in Francia, naufragando nel 1793 al largo di Croisic, sulla costa atlantica, a causa di un errore di navigazione.
Il relitto fu ritrovato nel 1984, ma solo un’ancora e due cannoni furono recuperati e sono ora esposti al museo dei Duchi di Bretagna a Nantes. La sfida tecnica, organizzativa ed economica era colossale e ambiziosa, visto che la nave misura 65 metri di lunghezza totale e lo scafo 44,20 per una larghezza di 11,20, ma alla fine, dopo 18 anni dall’inizio, è stato completato.
E’ proprio a Rochefort, dove la fregata fu messa in cantiere nel 1778, che l’idea di farla rivivere nacque, scontrandosi soprattutto con difficoltà connesse al finanziamento, oltre € 20 milioni, risolte con l’aiuto della collettività locale, nazionale, sponsor, mecenati e ai 4 milioni di persone che hanno visitato il cantiere pagando il biglietto.
Non solo ricostruzione però, ma una sfida totale, che ha dell’incredibile: ripercorrere la rotta del marchese, dalla Francia ai porti americani, dove i patrioti locali la videro arrivare in loro aiuto.
La sfida è stata vinta anche perché i nostri vicini, punti sull’orgoglio nazionale, non si sono mai arresi, rispolverando antiche e sopite tecniche di costruzione, pur nel rispetto dell’originale, coniugate con le moderne necessità di sicurezza, come le due motorizzazioni, una diesel e una elettrica.
La polena, realizzata da Andrew Peters raffigura un leone alto 3 m, che tiene fra le zampe uno stemma gentilizio sormontato da una corona, ornata di tre fiori di giglio, dorati con oro vero.
Pochi giorni fa Hermione è partita, salutata da una folla da stadio, dopo aver ricevuto la visita del presidente François Hollande e del ministro dell’Ecologia Ségolène Royal.
Col sostegno delle marine francesi e americane, la prima destinazione sarà Yorktown, dove è attesa il 5 giugno, per ricordare la battaglia che le truppe americane e francesi vinsero il 19 ottobre 1781, dopo di che toccherà i luoghi simbolo della costa est degli Usa, Rochefort, Annapolis, Newport, New York, Boston, Filadelfia, Québec, per un totale di 12 tappe, suddivise in 4 mesi e quasi 8.000 nm.
Solo il viaggio costerà € 6milioni, finanziati per la metà dagli Americani con la loro associazione Friends of Hermione-La Fayette in America, il cui presidente d’onore è Henry Kissinger. Purtroppo il nostro sogno di imbarcarsi con i giovani che fanno parte dell’equipaggio non si è potuto avverare, quello che è certo che il nostro pensiero andrà spesso a Hermione, la nave della libertà.
Buon vento!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!