Delta 33 Cantieri Delta di Fiumicino

Delta 33 – Cantieri Delta Fiumicino

Un mio amico di Anzio, Norman Di Iorio, grande appassionato di motonautica ed in particolare di quella degli anni 60′, 70′, 80′, ha raccolto il nostro appello di segnalarci ogni qual volta vedeva navigare,  ferma in banchina, ai lavori o abbandonata da qualche parte, una barca Levi.

Il nostro primo contatto avvenne alcuni mesi fa telefonicamente e rimasi molto colpito da Norman per la conoscenza di diversi cantieri nautici che avevano lavorato molto negli anni 60′- 80′ nella zona portuale di Anzio, Nettuno e dintorni, soprattutto per la dovizia di particolari di cui in parte ero documentato.

Nei giorni scorsi, insieme al mio carissimo amico, il C.te Tito Mancini, anche lui esperto di imbarcazioni militari progettate da “Sonny” Levi, con le quali ha svolto tante missioni al loro comando, ci siamo finalmente incontrati e Norman, con la sua squisita gentilezza che lo distingue, mi segnalava il ritrovamento di un altro Delta 33, abbandonato in un giardino di una villa sempre nei pressi di Latina, vedi articolo ad esso dedicato “Barche Levi da salvare“.

Appena ci siamo incontrati siamo andati di gran carriera al Cantiere Nautica Sud che si trova in via St. M. Giulia – località  Borgo San Michele nel comune di Latina e la mia sorpresa è stata grande quando ho visto, entrando sulla sinistra del capannone, un magnifico e luccicante Delta 33 bianco, che era stato sottoposto ad importanti lavori  di restauro ed ho subito chiesto spiegandone i motivi a chi di dovere, se potevo scattare delle foto per poi pubblicare un articolo su questa magnifica barca. Con grande disponibilità  e gentilezza mi è stato consentito di salire a bordo e scattare  le immagini che vedete di seguito in questo articolo.

Inutile dirvi della bellezza di questa barca e della cura con la quale è stata restaurata. Bello  il colore degli interni realizzati in una tonalità  di legno chiaro ed alternato ai profilati in massello pitturati in bianco e le immagini lo dimostrano.

DATI DI TARGA

• Lunghezza f.t. 10m
• Larghezza f.t. 2,80m
• Dislocamento a vuoto 3,5 tonnellate

Una elegante tuga consente uno spazio in cabina confortevole per cinque posti letto e tre cabine separate, di cui una a poppa. Infine sul vano motori a poppa vi è lo spazio per comodo prendisole.

• Motori 2 x 230 HP Aifo
• Velocità  massima 36 nodi

Note: Delta 33 nata dopo il famoso Drago progettato da “Sonny” Renato Levi, è considerata una versione meno tirata di quest’ultimo, con trasmissione step-drive ed eliche di superficie, è molto apprezzata per la sua eleganza e per la magistrale costruzione effettuata a suo tempo dai Cantieri Delta di Anzio, in cui nacquero tra le altre, anche le stupende G50 (Che fu ordinata da Gianni Agnelli), Barbarina (ordinata dal Conte Augusta) e l’altrettanto stupenda Corsara, frutto di una collaborazione speciale tra “Sonny” Levi per il disegno di carena e Sergio Pininfarina per il disegno delle sovrastrutture e degli interni.

Inoltre, nei Cantieri delta di Anzio, nacquero alcuni esemplari unici di Delta 38, di cui abbiamo trovato due esemplari molto belli che prossimamente documenteremo nelle nostre pagine. Da evidenziare che le costruzioni delle imbarcazioni progettate da “Sonny” Levi, realizzate dal Cantiere Delta di Fiumicino, sono riconosciute dallo stesso progettista come costruzioni realizzate da mani esperte ed a regola d’arte.

CENNI STORICI DI QUESTA BARCA (raccontati per noi da Norman Di Iorio)

Questa imbarcazione fu comprata nuova presso la Nautica Maglietta di Napoli nel 1974 dal Sig. Enrico F., grande amico dei genitori di Norman Di Iorio e facoltoso uomo d’affari di Napoli. L’acquisto del Delta 33 fu fatto in sostituzione di un Riva Super Aquarama che, a dire del signor Enrico, lo riportava a Napoli al “Borgo Marinaro” proveniente da Ischia sempre “molto bagnato”.

Il nome della barca era “Petit Corsair”. Dopo molti anni e precisamente nel 1990, aggiunge Norman, ho ritrovato questa barca presso l’officina di un mio amico, Massimo Arcieri. In quell’occasione furono sostituiti i motori  originali Aifo 220 HP, con dei nuovi Aifo da 250 HP. Fu rifatta la coperta, sostituita la strumentazione, modificati i portelli dei motori sotto la guida attenta del caro mastro d’ascia Vittorio Serpa e del sottoscritto in qualità  di assistente. Fu anche cambiato il nome della barca in Teresa III con una piccola scritta sullo specchio di poppa che indicava il vecchio nome dell’imbarcazione, Petit Corsair.

Giunta, infine, al cantiere “Motonautica Sud” Borgo S.Michele, Latina,  dove con un attento ed impegnativo restauro è stata riportata al suo antico splendore.