Arcidiavolo GT e GTS: Carena a Triciclo Rovesciato, 59 nodi con 2×480 cv Yanmar
Cantieri di Sarnico Arcidiavolo GT, la concept boat
L’Arcidiavolo GT, la concept boat dei Cantieri di Sarnico, diventerà una barca di serie e da corsa.
I test compiuti sulla barca prototipo hanno dimostrato come la carena a “triciclo rovesciato” ideata da Renato “Sonny” Levi e interpretata in chiave moderna dalla Victory Design possieda qualità che meritano di essere applicate nel diporto e nel settore agonistico.
La versione da turismo sarà equipaggiata con due motori turbodiesel Yanmar da 480 cavalli e correrà ad una velocità massima di 69 mph.
Il modello standard sarà di colore bianco, ma sono previste anche vernici metallescenti e grafiche personalizzate che ben si sposano con l’unicità del prodotto.
Un allestimento sportivo, adatto al carattere audace dell’Arcidiavolo GT, potrà essere arricchito con accessori raffinati, come le sellerie di pelle, il set di tendalini a scomparsa e, in aggiunta, una cabina con bagno a prua. Sono previsti anche optional per il tuning, come le eliche d’acciaio e gli esclusivi caschi griffati con il logo dell’imbarcazione, nonché l’impianto Hi-Fi di alta potenza.
La versione Arcidiavolo GTS sarà ancora più aggressiva e verrà spinta da due motori Mercury Racing da 850 cavalli.
Questo modello, non omologabile per la navigazione da diporto, potrà essere utilizzato solo nelle manifestazioni sportive o comunque da piloti muniti di licenza e raggiungerà, secondo i dati di progetto, una velocità massima di 92 mph (circa 150 Km/h).
Questa speciale edizione, che verrà costruita in tiratura limitata con targa d’identificazione numerata e nome del proprietario, si preannuncia già come un esemplare da collezione.
Dimensioni e caratteristiche tecniche
- Lunghezza 12,45 m
- Larghezza 3,49 m
- Pescaggio 1,0 m
- Dislocamento a vuoto 6,5 t
- Motori versione Arcidiavolo GT 2×480 cv Yanmar
- Motori versione Aecidiavolo GTS 2×850 cv Mercury Racing
- Trasmissioni Flexidrive Power di Flexitab
- Carburante 920 l
- Acqua dolce 200 l
CANTIERI DI SARNICO S.p.A.
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Buongiorno a lei.
Ho atteso prima di rispondere per essere certo di avere notizie più precise. Quel modello, da me fotografato alla fiera di Genova, è un prototipo in scala di Arcidiavolo GT versione Sport.
Per quello che sono riuscito a sapere, si tratta di un unico modello realizzato per il cantiere.
Il progettista di quella versione di Arcidiavolo è Brunello Acampora della Victory Design di Napoli, i finanziatori sono stati i Cantieri di Sarnico ai quali, secondo me, può chiedere informazioni più specifiche.
Cordiali saluti, se realizza il modello, saremo lieti di vedere i risultati!!
Buongiorno sono un modellista e sto cercando i disegni oppure una stampata del modello del arcidiavolo GTS (modellino rosso in foto)È POSSIBILE avere info grazie
Dear Reader,
Thank you for writing to us and we welcome his request to soon publish articles written in a more extensive and exhaustive for beginners, facilitating technical explanations.
Best regards!
Giacomo Vitale
I do trust all of the ideas you’ve introduced for your post. They’re very convincing and can definitely work.
Still, the posts are too brief for beginners.
May just you please prolong them a little from next time?
Thank you for the post.
Buongiorno Angelo,
non siamo in possesso degli schemi tecnici di Arcidiavolo GT, potresti chiedere direttamente al cantiere che lo ha costruito (Cantieri di Sarnico) o anche allo studio di progettazione (Victory Design).
I nominativi e/o come contattarli, li puoi trovare facendo una ricerca mirata direttamente da uno dei motori di ricerca. Sperando di essere stati d’aiuto, in bocca al lupo per i tuoi progetti,
distinti saluti,
Alex
Salve a tutti,
mi chiamo Angelo e sono un laureando presso la facoltà di disegno industriale di Ascoli Piceno. Scusate se mi intrometto nella discussione ma avrei un quesito da porvi riguardo il modello “Arcidiavolo gt”, ovvero: dove potrei trovare degli schemi tecnici che mostrino (se possibile) le posizioni di motori e serbatoi?
Diciamo qualcosa di simile a degli “interior plan”. Vi sarei estremamente grato se riusciste a risolvermi tale impedimento poiché sto ipotizzando la possibilità di portare come progetto finale per la tesi un imbarcazione che utilizzi il sistema di carene a triciclo rovesciato e nonostante non sia un progettista navale, ma più semplicemente un aspirante designer, qualsiasi informazione di carattere tecnico potrà tornarmi molto utile per ottenere un risultato quanto più verosimile possibile.
Grazie, Angelo.
@Alberto,
è colpa mia ma non riesco a seguirti, potresti formulare la domanda in maniera diversa?
Scusami,
Alex
si va bene, ma come è fatta questa carena ed è applicabile ai ns modelli?
X Alex,
condivido pienamente il tuo pensiero su ciò che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi l’ing. Renato Sonny Levi. Altrettanto, ritengo che bisogna guardare a Levi esattamente come ogni comandante scruta l’orrizzonte quando è in navigazione ma, le mie considerazioni relative al giovane Roberto Buonomo, tengono in debita considerazione queste due figure straordinarie per alcuni motivi che io ritengo fondamentali e che non possono non essere considerate: Renato Levi, oltre ad avere geniali intuizioni, amore per il suo lavoro è in primis un valente ingegnere con anni di esperienza maturata; R. Buonomo, viceversa, non è laureato in alcuna disciplina scientifica eppure, anche lui ha vinto la Cowes Torquay, ha stabilito il nuovo record del mondo di velocità ecc.ecc.ecc.
Tutto ciò senza aver studiato idrodinamica, fluidodinamica senza la conoscenza e quindi l’applicazione di formule come quella di Rayinold, Match, Froud ecc.ecc, ha raggiunto e conquistato traguardi che sicuramente non molti possono raggiungere.
Quindi, a raggion veduta, uno che si cimenta in attività agonistiche a livello mondiale ottenendo i risultati citati ed in considerazione della diversa storia di formazione scientifica che innegabilmente esiste tra i due ritengo che a R. Buonomo dobbiamo solo lasciar passare del tempo e sicuramente con la carena a triciclo rovesciato, ulteriore genialità di Levi e, chi sà magari con qualche carena a convogliamento di flusso di Buonomo potremmo assistere ad una forte svolta nella filosofia progettuale di barche veloci.
Cordiali saluti
Renato
Ha certamente una carriera agonistica notevole e di tutto rispetto, ma sarà inpossibile eguagliare quanto fatto da “Sonny” Levi come progettista.
D’accordo sulle nuove leve ma dovranno “dimostrare” oltre che applicare un buon marketing d’immagine, i materiali, le intuizioni, le vittorie in gara…
Non sono traguardi ottenibili da chiunque e solo la storia potrà dire se un rampollo riuscirà ad eguagliare o superare l’inimitabile ed unica carriera come quella dell’ing. Levi.
Per me che vivo non lontano da Fiorano e dalla storia dell’automobilismo italiano nel Mondo, parlare dell’ing. Levi è come parlare di figure storiche come Enzo Ferrari, l’ing Carlo Chiti ecc… ma sono eventi unici che difficilmente la storia potrà raccontare ancora una volta.
In bocca al lupo a chì vorrà o potrà tentare l’avventura, questo blog parla delle imbarcazioni progettate da Renato Levi, gli out topic e le impressioni su nuovi progettisti li posso capire ma mi risultano superflui, intendiamoci; se vogliamo paragonare il legno a materiali sintetici, poliesteri e tecnologie di costruzione con barche in lamellare di legno che a tutt’oggi fanno invidia come bellezza, resistenza nel tempo e tenuta in mare… da buon intenditor, poche parole.
Due epoche diverse, potrei capire paralleli come Harrauer – Levi, Hunt – Levi ma sono casi rari considerando quanto ad oggi progettato di “moderno” dove la vera rivoluzione sembra essere ancora una volta stata già scritta da lui: “Sonny” Levi con la sua carena a Y (triciclo rovesciato) e il RAM WING 100, il resto è inutile negarlo, le progettazioni delle barche moderne, spesso sono solo case di lusso galleggianti che con il mare… hanno poco a che fare!
I posteri sicuramente conosceranno o confermeranno nuovi progettisti ma ad oggi e su questo blog, credo che il confronto sia difficile e penalizzante per le nuove leve che, sicuramente non possono confrontarsi con un sole inesauribile come quello dell’ing. Renato “Sonny” Levi, ricco di un’infinita luce propria, fatta di idee nuove, progetti rivoluzionari, coraggio, amore e vera passione per la motonautica che ha saputo cambiare in modo incisivo a partire dagli anni 60′ e lasciando un segno indelebile nella storia della motonautica mondiale, con sue invenzioni, che oggi, sono applicate su una infinità di imbarcazioni, da diporto, dei corpi militari ecc..
Alex
E’ stupefacente ma, in Italia abbiamo un ulteriore astro nascente della progettazione di scafi super veloci : Roberto Buonomo di Gaeta cosa ne pensate ? gradirei un vostro parere . Grazie
Aspettiamo prima di vedere il GTS di Arcidiavolo…
Che sia una vera alternativa ai mono carena e ai catamarani, è fuori ogni dubbio, sono curioso come te di vederlo in mare e forse riuscirò anche a scattare qualche foto per tutti gli “smanettoni”…
Alex
Finalmente la vera risposta italiana ai vari Cigarette, Donzi, Formula, etc.. che alimentano i sogni degli smanettoni del mare.
A quando il confronto diretto?
Applicando le formule consuete, viene fuori dal progetto una straordinaria efficienza, pari ad una volta e mezza a quella di un monoscafo con lo stesso tipo di trasmissione.
E questo vuol dire un altro cinquanta per cento in meno di consumi.
Mi chiedo e chiedo a Soccol: quanto è critica questa costruzione? Dove è sollecita strutturalmente? Il mitico Arcidiavolo ha mai avuto problemi strutturali?
Sarei propenso a ritenere di no, e mi sa che questa carena è la quadratura del cerchio.
Saluti a tutti.
Bruno
E “Sonny”… colpisce ancora!
Bellissima notizia che rafforzano ancora una volta le doti che questo tipo di carena può dare nel futuro della nautica e immagino il Ram Wing 100 per il futuro del trasporto veloce in mare.
A genio non si comanda, l’ho scritto… dopo la carena a V profonda il futuro è la carena a triciclo rovesciato o carena Y, come mi piace chiamarla!
Progetti così vanno seguiti con attenzione, in un periodo dove non si è visto niente di nuovo, mi riferisco anche all’ultimo salone nautico di Genova, la nautica aveva bisogno di nuovi stimoli e l’unica alternativa era questa innovativa carena a triciclo rovesciato che mi sembra sia stata presentata a Rapallo durante il salone della nautica.
Mi sono entusiasmato, mi piacerebbe poterla vedere sfrecciare in mare ma ancora di più sarebbe… vedere la maestosità di RW100 e magari… viaggiarci dentro a 100 nodi!!!
Alex