Vega “Sonny” 318 RO – Silver Wing: restauro fase uno
Nelle lunghe conversazioni telefoniche e nelle mail chilometriche che scambiavo con l’indimenticabile Antonio Soccol ricordo che nel parlare di tante barche di successo progettate dal vulcanico “Sonny” Levi non avevamo ancora presentato su AltoMareBlu un articolo sulle “piccole” carene Levi tra cui alcuni scafi che lo stesso Levi definì “Silver Wing“. Di questa tipologia di carena progettata da Levi il cantiere Vega ha prodotto diversi modelli che Giorgio Adreani chiamò impropriamente “space boat”.
Si trattava di “motoscafini” di linea tradizionale che vennero tutti identificati con il nomignolo di Levi e con un numero le cui ultime due cifre indicavano la lunghezza in piedi: Sonny 314, Sonny 316, Sonny 318. I primi due modelli erano per motori fuoribordo, il terzo aveva una versione con tre diverse motorizzazioni entrofuoribordo Volvo Penta, di cui potete leggere anche al seguente link: Silver Wing di Renato “Sonny” Levi
Giusto per dare una informazione più completa il numero 3, che si trova davanti ai due altri numeri riferiti alla lunghezza in piedi di queste “piccole” carene Levi, indica che quando la barca andava veloce si comportava come un “tre punti” molto più sommerso, toccando l’acqua sulle code degli sponson e con le sezioni di poppa della parte centrale della carena…
Fatta questa premessa, per una serie fortuita di circostanze che mai avrei immaginato, mi è capitato di rilevare un “Sonny” Vega 318 RO che ho deciso di rimettere a nuovo presentando agli appassionati di questo tipo di operazioni tutte le fasi di restauro.
Abbandonato da anni con nidi di vespa che non dimenticherò, per dindirindina… mentre bonificavo la barca sono stato punto da un vespone incavolato.. e che dolore, gonfiore, due notti insonni, una mano divenuta maxi ed irriconoscibile, ghiaccio a go go per attutire il bruciore e poi l’assunzione di un noto medicinale che in poche ore ha rimesso tutto a posto…
Insomma, è stato per me un segnale particolarmente indicativo che mi ha ricordato le conversazione avute con Antonio Soccol in merito a questi “motoscafini” e subito mi sono affezionato all’idea di restaurare questa piccola barca “pungente” e performante presentando qui su AMB le varie fasi fondamentali di tutta l’operazione.
Ho riscontrato che in giro ce ne sono ancora un certo numero di queste unità costruite dal fu Cantiere Vega di Milano di Giorgio Andreani e certo di fare cosa gradita agli appassionati propongo in poche puntate il restauro di questa unità da diporto.
Dalle immagini generali della barca si nota subito una linea molto filante che dalla prua corre verso poppa e che mi hanno riportato alla mente le linee della mitica “Speranzella II Serie Cabin Cruiser, sempre progettata dal Levi e che è stata la pietra miliare delle sua carriera di progettista navale e della storia della motonautica da diporto degli anni ’60 -’70 ed oltre.
In elenco i dati di targa della barca che sono la base di partenza del restauro:
Silver Wing 18 – Vega “Sonny” 318 RO
- Lunghezza f.t.: 5,45 metri
- Larghezza max.: 2,25 m
- Peso: 800 Kg con AQ 130
- Motori previsti: Volvo Penta AQ 130 – AQ 170 – AQ D32
- Diedro allo specchio di poppa: 20°
- Portata: 6 persone
- Serbatoio carburante: 75 litri
- Navigazione: entro le 6 miglia dalla costa sia per le immatricolate che per le unità cancellate. Queste ultime devono avere a bordo l’Estratto R.I.D.”l’ ed il libretto del motore.
Nella prossima puntata Vi mostreremo il seguito dello smontaggio di altri particolari.
(Fine prima puntata)
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