Rivista Marittima – giugno 2015
EDITORIALE
Nonostante la Rivista Marittima riprenda in questo mese la sua normale pubblicazione, giugno è tradizionalmente il mese in cui su queste pagine si torna a parlare di prima guerra mondiale. Il 10 Giugno si celebra, infatti, la Festa della Marina Militare a ricordo dell’impresa di Premuda del giugno del 1918, quando il comandante Luigi Rizzo, insieme al guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei MAS 15 e MAS 21, attaccarono al largo dell’Isola di Premuda una formazione navale della flotta austro-ungarica in navigazione verso il Canale di Otranto affondando la corazzata Santo Stefano.
Questo importante successo si rivelò poi momento determinante per la vittoria sul mare della Regia Marina durante la Grande Guerra e preludio, di lì a pochi mesi, dell’offensiva italiana di Vittorio Veneto sul fronte terrestre.
E’ importante tuttavia sottolineare che il fatto eroico, fu sì un’azione coraggiosa che ebbe successo grazie all’iniziativa e all’audacia di singoli valorosi uomini, ma nello stesso tempo non fu casuale, bensì derivante da una chiara idea strategica, precise pianificazioni e da un’elevata preparazione professionale.
L’evento non è, infatti, un episodio isolato nella storia della Marina in quegli anni ed in particolare, in quella di Luigi Rizzo; l’eroe di Milazzo solo pochi mesi prima, la notte del 10 dicembre de/1917 aveva già affondato la corazzata Wien in porto a Trieste in un altro atto di mirabile audacia. Atti eroici ripetuti a breve distanza di tempo da pochi uomini con piccoli mezzi armati di siluri contro le ben più grandi e potenti navi da battaglia corazzate, che possono ricordare dei Davide contro dei Golia, non possono dunque essere atti casuali ma frutto solo di un lungo addestramento, di grandi professionalità individuali e di una importante strategia di impiego dei mezzi alle proprie spalle.
Ideatore e forte sostenitore di questa strategia fu l’allora Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Paolo Thaon di Revel, la cui commemorazione presso la tomba situata in S. Maria degli Angeli a Roma ha aperto le celebrazioni della Giornata della Marina di queso anno. Il successo di Rizzo a Premuda è dunque anche il successo di Thaon di Revel e della sua pianificazione, della sua analisi della geografia, delle forze in gioco e infine dalle scelte vincenti su come operare e su quali mezzi puntare per contrastare il nemico e vincere la guerra: in primo luogo i MAS e l’aviazione di Marina, che proprio poco prima della Grande Guerra veniva costituita e durante la stessa compì con i propri piloti le prime importanti e coraggiose azioni.
Il Ministro della Difesa, Onorevole Roberta Pinotti, durante la cerimonia tenuta a Palazzo Marina, ha voluto evidenziare nel suo discorso il senso di continuità tra la storica impresa di Rizzo e le attuali attività operative e priorità della Marina e della Difesa, ricordando i tre fattori fondamentali, allora come oggi, necessari per il successo di un’impresa:
- soluzioni tecnologiche innovative (i MAS nel caso specifico)
- strategie e procedimenti di impiego efficaci (la strategia vincente di Thaon di Revel)
- capacità di leadership e preparazione professionale (Rizzo e i suoi uomini}»
Inoltre, ricordando che « … anche Luigi Rizzo ricevette la sua prima medaglia proprio soccorrendo un piroscafo salvandolo da un naufragio, qualche anno prima dello scoppio della Grande Guerra. [ … ]
Oggi i nostri nemici sono i trafficanti di uomini e le vittime sono coloro che da essi non si possono difendere».
Le attuali attività della Marina spaziano in effetti dal sociale all’umanitario, all’ambientale, allo scientifico investendo tutti i settori di interesse della collettività, ma quella più evidente e ormai quotidianamente sulle prime pagine dei giornali, è l’attività condotta dalle nostre unità navali nel Mediterraneo Centrale, dall’operazione Mare Nostrum prima (dall’ottobre 2013 all’ottobre del 2014) all’attivazione in contemporanea dell’operazione europea Triton, del Dispositivo Navale di Sorveglianza e Sicurezza Marittima (DNSSM) (1 novembre – 31 dicembre 2004) e dal 2 Marzo u.s. l’operazione Mare Sicuro. Nell’ ambito di Mare Sicuro opera un dispositivo aero-navale con 5 unità navali della Marina impegnato in attività di sicurezza e di soccorso, con ora al fianco anche unità navali di altre marine europee
(inglese, irlandese e tedesca) operanti sotto i propri comandi nazionali.
Tutto questo mentre si è contemporaneamente in attesa della missione europea che, come ricordato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, durante la cerimonia di giugno « … è stata stabilita il 18 di maggio e attende il via definitivo nelle prossime settimane … con un Ufficiale Ammiraglio Italiano al Comando» grazie alla reputazione di straordinario livello che la Marina si è guadagnata in questi anni.
Gli impegni derivanti da tali attività in corso ormai da circa due anni non sembrano dunque affatto diminuire e conflitti interreligiosi in atto in Medio-Oriente, minacce come l’Isis e il conseguente fenomeno migratorio, che sta raggiungendo proporzioni impensate; certamente non portano a conclusioni differenti. Ne sono ulteriore testimonianza gli ultimi eventi accaduti in questi giorni quando le unità navali impegnate nell’operazione Mare Sicuro, hanno soccorso in una sola giornata oltre 3200 migraranti e allo stesso tempo, relativamente allo scopo primario dell’operazione che è il contrasto ai trafficanti di migranti, i 125 scafisti già arrestati all’inizio dell’operazione.
In tale situazione si comprende ancor di più, come sottolineaio dal Capo si Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, sempre durante la cerimonia del 10 giugno u.s., quanto importante sia stato da parte del governo e del parlamento « … l’impegno profuso nel mettere la Marina – ad adempiere in modo significativo e credibile i crescenti e diversificati compiti di difesa e sicurezza marittima.
Il primo importante finanziamento pluriennale concesso alla Marina per avviare il rinnovamento della flotta va visto proprio in questo senso, con l’auspicio che trovi « … il suo completamento nell’ambito dello sviluppo del Libro Bianco e della conseguente definizione di uno strumento militare maggiormente bilanciato e rispondente alle reali minacce e alle sfide che dovremmo affrontare nel prossimo decennio».
Stefano RomanoSommario
- 10 Il SAR Mediterraneo
Umberto Leanza – Fabio Caffio
- 18 La minaccia del terrorismo islamico
Massimo de Leonardis - 24 Mediterraneo: la scelta italiana
Daniele Scalea - 30 Il futuro della Libia tra dilemmi ed equilibri
Massimo Franchi – Andrea Mantovi
- 36 La Marina algerina e la corsa al riarmo navale in nordafrica
Giuliano Da Frè
- 48 Stabilimenti militari dual use
Fabio Ricciardelli - 52 Il sistema nazionale per la difesa del mare dagli inquinamenti
Aurelio Caligiore – Vincenzo Ventra
- 58 Gi.inther Anders (Stern)
Renato Ferrara
- 64 L’azione di Parenzo del 12 giugno 1916
Stèphan Jules Buchet – Franco Poggi
- 79 Lettere al direttore
- 82 Osservatorio internazionale
- 95 Marine militari
- 106 Nautica da diporto
- 114 Scienza e tecnica
- 120 Che cosa scrivono gli altri
- 124 Recensioni e segnalazioni
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