Speranzella 32 – II Serie Cabin Cruiser 1963 – Fujiyama
SPERANZELLA 32′ 1963 (ex Speranzella III) oggi Fujiyama
barca d’epoca – progetto di “Sonny” Renato Levi
Note storiche della vita di Fujiyama:
L’imbarcazione SPERANZELLA TERZA proveniente dal n°54/63 dei Registri Navi in Costruzione di Anzio, in data 1° luglio 1964 è stata iscritta nel “Registro delle Matricole di Roma” al n° 524 come motoscafo da diporto costruito dal Cant. NAVALTECNICA S.P.A. ed avente le seguenti dimensioni:
Lungh.9,76 – Largh.3,07 – TSL 10,41 – TSN 10,88 – motorizzazione: 2 FORD da 320 CV sostituiti poi da 2 Mercruiser da 340 CV.
Il 30 gennaio 1976 è stata cancellata dal Registro Matricole e reiscritta nei “Registri delle Imbarcazioni da Diporto di Roma” al n° 1182 ed ha cambiato il nome in FUJYIAMA.
In data 1° giugno 1984 è stata trasferita nei R.I.D. di Savona.
Motore sinistro Mercruiser 340 HP e Invertitori idraulici Velvet 72C – Rapporto di riduzione 1,52:1
ELICHE – ASSI – TIMONI – FLAPS
Assi: diametro mm. 40 Eliche: Libanori – Diametro x Passo: 17′ x 19′ (controrotanti)
CARENA: immagine della carena, notare il posizionamento dei pattini sotto la carena
SERBATOIO CARBURANTE:
In vetroresina da litri 750 circa, trattato con opposito materiale ignifugo e ricavato nel vano strutturale tra vano a poppa e vano motore e messo in sicurezza a norme R.I.NA.
SERBATOIO ACQUA:
Posto a Prua capacità 200 litri. Autoclave che alimenta contemporaneamente tre servizi.
COSTRUZIONE:
In lamellare di mogano a quattro strati incrociti a 45° ed incollati con colle resorciniche per uno spessore di 24 mm.(Brevetto Renato Levi)
POZZETTO:
In doghe di teak con ampio sediolino a poppa per più persone. Sediolini anteriori abbattibili sulle murate con supporti originali in ottone cromato e perfettamente funzionanti.Tapezzerie sediolini in vinile bianco.
PONTE IN TEAK NEL POZZETTO:
rifatto ed in perfette condizioni d’uso. Bellissimo l’effetto ottico di una realizzazione di restauro effettuaiua a regola d’arte, dove nulla è affidato al caso e dove l’artigiano incaricato della sostituzione delle vecchie doghe di teak, Paolo Boragno si distingue, a mio giudizio, per il progetto elaborato con grande precisione e lodevole simmetria.
Bellissime anche le fiancate del pozzetto, sia all’interno che all’esterno, con l’essenza del legno che è in ottimo stato ed esente dalle macchie del tempo. Segno evidente che questo magnifico esemplare di Speranzella 32′ è stato tenuto sempre al coperto e ben ventilato, nei mesi invernali. Da notare la completezza degli acciai che sorreggono i corrimano realizzati in massello a liste di teack. Quelli che si vedono sono ancora gli originali.
Rifatto. Rimosso il vecchio montando nuovi filarotti in teak e aggiunta di un verricello Lofrans da 1000 watt. Il risultato è veramente eccezionale.
Si ribadiscono le valutazioni espresse per il pozzetto. Tutto ben realizzato con uniforme armonia. Ottima la discrezione con la quale è stato scelto il verricello di prua, del tipo seminascosto, che lascia sul ponte solo il barbotin, mentre il motore elettrico e le connessioni, sono sotto coperta.
Questa soluzione è bellissima dal punto di vista estetico, poichè non vi è impatto visivo notevole, come nel caso dei verricelli completamente esterni, richiede solo una sufficiente ventilazione sottocoperta in modo che dopo qualche anno d’uso il sale non danneggi la vernice protettiva del motore e tutto il resto.
STRUMENTAZIONE:
Completa di contagiri e strumenti vari per il controllo delle funzioni dei motori – come all’origine – VHS
IMPINTO ELETTRICO:
(12V) Diviso in due linee principali che si collegano alle due batterie poste nell’ apposito vano accessibile dal passo d’uomo posto sulla poppa ed istallate a norme R.I.NA.
IMPINTO ANTINCENDIO: Istallato a norme R.I.NA.
CABINA PATRONALE:
A prua – con due letti a V – passo d’uomo al centro apribile dall’interno. Pareti rivestite in vinile come all’origine e rifinite con listelli sagomati in mogano.
CABINA CENTRALE:
A sinistra – tavolo smontabile – quattro posti a sedere, mobiletto a ridosso della parete divisoria della cabina di prua, il tutto trasformabile in due posti letto. Tapezzeria in vinile sostituita e rifatta come all’origine – in ottime condizioni d’uso.
A DRITTA:
mobiletto identico a quello di sinistra posto simmetricamente nella stessa posizione e poggiato a ridosso della parete divisoria della cabina di prua. Di seguito lavello e ripostigli per piatti bicchieri e posate.
Si nota l’assenza del cucinino a gas per motivi di sicurezza, visto che l’alimentazione dei motori è a benzina.
Una scelta saggia. In caso di necessità si potrebbe istallare un generatore separato a 220 V con cui alimentare un fornello ad incasso a due piastre elettriche con telaio di acciaio inox .
LOCALE BAGNO:
Il locale bagno è dotato di lavello, acqua potabile, doccia e WC marino. Notare il carabottino, lo zoccolo in acciaio inox con cui è rivestita la parte bassa della cabina ed il ventilatore posto in alto a destra dello specchio
NOTE DELL’ARMATORE:
Fino al 1998 anno in cui io l’ho acquistata, è appartenuta ad un unico armatore noto campione di motonautica. Inizialmente era immatricolata a Roma, poi reimmatricolata a Savona nel 1984. E’ sempre rimasta nel porto di Alassio in estate. La denominazione è “FUJIYAMA”, come all’origine.
Attualmente dispone di due motori a benzina Mercruiser da 340 CV ciascuno. Istallati alla fine degli anni ’70 funzionano perfettamente. Quelli precedenti erano i Ford Interceptor da 400 CV. E’ una barca che già conoscevo e quando l’ho rilevata, era sanissima e funzionante. Ho dovuto effettuare degli interventi per metterla in sicurezza e darle nuova freschezza. Sono state fatte piccole riparazioni all’opera viva e ricostruiti i fianchi della tuga in corrispondenza dei finestrini in quanto marciescenti, riverniciata l’opera morta, i legni a vista e rifatte le cromature.
Inoltre sono state posate nuove doghe in teak sul vecchio ponte e nel pozzetto, dopo aver rimosso le vecchie ed aver levigato e spianato la superficie di appoggio. In cabina i rivestimenti interni in vinile sono stati tutti rifatti con materiale identico a quello dell’epoca. A prua e’ stato installato un nuovo verricello della Lofran.
Per l’omologazione del RINA è stato necessario:
- Portare l’opera viva a legno
- Rifare completamente il cablaggio elettrico, salvo il quadro che è rimasto originale;
- Spostare le due batterie dalla sala motori al gavone stagno di poppa.
- Fare un trattamento al serbatoio carburante (che è in lamellare strutturale alla barca) e trattato al suo interno con un prodotto ignifugo omologato
- Sostituire l’impianto antincendio sala motori con altro a norma
- Sbarcare i motori e sfilare gli assi elica.
- Tappare a poppa i fori passanti degli alberini di comando per i trims dei flaps, sostituiti con altri a comando elettro-idraulico a distanza – passaggi a tenuta stagna
- Posizionare una plancetta a poppa per assicurare la risalita a bordo in caso di uomo in mare
L’esecuzione dei lavori di restauro della barca è stata effettuata in modo filologico con la partecipazione di artigiani esperti ed appassionati, sia per la parte che riguardato la falegnameria, sia la meccanica, sotto il mio diretto controllo, senza alterare i suoi conentuti di barca d’epoca, oltretutto speciale anche come barca storica.
Il risultato è stato ottimo e la barca è ritornata agli antichi splendori, integra come all’origine e come deve essere una barca d’epoca per il suo valore tecnico ricco di contenuti rilevanti per la sua epoca di appartenenza.
ELENCO DEGLI ARTIGIANI CHE HANNO ESEGUITO LE OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA.
Attualmente curano la manutenzione ordinaria della Speranzella “Fujiyama”
Manutenzione carena e sovrastrutture:
- NAUTICA SERVICE PONENTE s.n.c. – Andora (SV)
- e-mail: nspsnc@libero.it
Meccanica – Motoristica ed impianti elettrici:
- ANGELO FRASSINO – Finale Ligure (SV)
- e-mail: angelo.frassino@tin.it
Progetto ed opere di falegnameria nautica:
- PAOLO BORAGNO – Finale Ligure (SV)
- sito web: www.paoloboragno.com e-mail: boragno@libero.it
Rivestimenti interni e tappezzerie:
- SELLERIE JOSE’ TOFANI – Beaulieu-Sur-Mer (Francia)
- e-mail: tofani.jose@cegetel.net
Note d’uso sulla Speranzella dell’armatore:
La uso come day cruiser per due mesi l’anno, poi tirata a secco, va in rimessaggio per il resto dell’anno.
Il piacere di navigare con questa barca è unico, e poi il rumore degli otto cilindri benzina a scarico libero sono una musica inimitabile.
L’ armatore di Speranzella 32′ Fujiyama
Commento:
Veramente bella questa barca d’epoca perchè nel vederla mi ha suscitato delle grandi emozioni, poichè appartiene alla IIa serie composta delle tre prodotte dalla CANAV di Anzio ed identica al modello che con il pilota avv.Vincenzo Balestrieri, vinse il Trofeo Elica d’Oro arrivando primo alla Viareggio – Bastia – Viareggio nel 1964.
E’ lodevole la cura con la quale è stata mantenuta come all’origine senza stravolgere nulla, ma effettuando solo quegli interventi necessari a metterla in sicurezza secondo le attuali norme R.I.NA. Bello all’occhio guardare il ponte che va a prua e quello del pozzetto, la linea filante delle fiancate. Una nota di plauso alla plancetta di poppa realizzata con gusto ed eleganza, ben inserita nel contesto dello specchio di poppa.
Le congratualazioni all’armatore ed alle mani dei bravissimi artigiani che hanno curato questa “speciale” barca d’epoca con professionalità e permettetemi di dire con “amore” per il lavoro egregiamente svolto. Fujiama una superba Signora del mare che certamente dovunque naviga si farà guardare per la sua bellezza dovuta alle sue linee di ieri, aerodinamiche ed arrotondate come se fosse stata costruita oggi ed al suo stile di barca d’epoca di gran classe.
Sono felice di aver trovato un’altro gioiello scintillante. Una delle tantissime preziose creazioni del grande Renato “Sonny” Levi, che si distinguono per il suo diedro di poppa con angolo da 20° – carena convessa a sezione monoedrica (costante) nella parte bagnata di poppa che interessa la superficie planante – il numero e la posizione degli sky che servono per facilitare la planata – la struttura lamellare realizzata in strisce di compensato incrociate a 45° tra loro ed incollate in quattro strati (brevetto Levi), che da come risutato una rigidità strutturale eccezionale con un peso contenuto.
Speranzella 32′ II Serie Cabin Cruiser -Fujiyama 1963
Sonny Levi progettista-artista delle carene a V profondo, mi affascina perchè è stato l’unico al mondo a mettere insieme tante caratteristiche tecniche evolute e validissime nelle sue creazioni, disegnando delle barche capolavoro che curate nel modo giusto dai loro armatori salvaguardandone la vita e la loro integrità , rappresentano una testimonianza storica attiva e navigando sono e saranno sempre ammirate da chiunque sappia capire che cosa è “un’opera d’arte”.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!