Rivista Marittima – aprile 2013
EDITORIALE
DISCIPLINA OBBEDIENZA E SACRIFICIO nell’interesse superiore dello Stato
Di fronte all’amarezza di vedere ritornare in India i nostri colleghi del San Marco Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dobbiamo, come in passato, guardare all’ interesse superiore dell’ Italia e continuare ad operare uniti. Proprio ai principi di solida disciplina dimostrati dai due Sottufficiali si è sempre ispirata la Marina Militare nei suoi 152 anni di storia.
Quanti cittadini sono consapevoli del fatto che poche decine di sottufficiali e marinai della Brigata San Marco imbarcati in piccoli team di 6/9 membri a bordo dei nostri mercantili hanno respinto in oltre un anno di frenetica attività di protezione il 100% dei tentativi di sequestro? L’impegno della nostre navi nell’Oceano Indiano insieme all’imbarco dei Nuclei di Protezione Armata comincia a dare frutti inequivocabili nelle statistiche periodiche emanate dall’IMO (Intenational Maritime Oraganization): il numero dei tentativi di attacco rispetto agli anni 2009 e 2010 si è fortemente ridotto e nessun mercantile e marittimo italiano è sotto sequestro.
L’attuale rimanente livello di benessere è dovuto al fatto che il nostro Sistema Paese è in grado di trasformare in prodotti finiti le materie prime che giungono via mare in gran parte attraverso il Canale di Suez. Anche senza il fenomeno della pirateria, a causa delle nostre carenze infrastrutturali in termini di nodi logistici, sistemi portuali, reti ferroviarie e autostradali la sommatoria del volume di traffico in container in entrata e in uscita dai 25 porti italiani più importanti è equivalente al solo porto di Anversa o Rotterdam.
Il fenomeno della pirateria non fa altro che peggiorare la competitività degli hubs italiani come Gioia Tauro, Taranto, Genova e Trieste a favore dei porti europei del Nord Europa. Infatti, negli ultimi tre anni il fenomeno ha penalizzato i porti Mediterranei in conseguenza della scelta da parte di alcuni Armatori di optare per la circumnavigazione del continente africano nel raggiungere i nodi logistici del Mare del Nord.
Ecco perché gli effetti della pirateria in Oceano Indiano danneggiano in primo luogo l’Italia, uno dei più importanti Paesi industrializzati del mondo, ma anche la Grecia, Malta e Cipro, oltre che l’Egitto, diretto interessato alla riscossione dei pedaggi attraverso il Canale di Suez che costituiscono una non trascurabile percentuale del PIL insieme al turismo. Tutti gli altri Paesi industrializzati del Mediterraneo come la Francia e la Spagna non vengono tagliati fuori dalle linee di traffico principali in quanto possono contare sui porti atlantici.
Occorre pertanto riflettere sul fatto che le missioni svolte dai nostri fucilieri del San Marco e delle Navi della Marina Militare nella protezione dei mercantili italiani hanno una influenza strategica diretta sull’economia del nostro Paese insieme all’attività diplomatica svolta dai nostri comandanti come dimostrato dal recente accordo con la Marina di Gibuti firmato dal Contrammiraglio Antonio Natale, comandante del CTF 508 in Oceano Indiano (Operazione NATO Ocean Shield). I rapporti eccellenti che si stanno realizzando con i paesi riviereschi sono un altro fattore determinante nel ritorno alla normalità nel Corno d’Africa.
Grazie a questi sforzi congiunti in cui è determinante anche il contributo del personale che dalla centrale operativa di CINCNAV Santa Rosa, coordina 24 ore su 24 l’impiego di uomini e mezzi in area di operazioni, i risultati cominciano a essere più che positivi: nel 2012 i tentativi di attacco nelle acque Somale dai 147 del 2011 sono scesi a 21; come conseguenza quest’anno il numero dei mercantili in transito attraverso il Canale di Suez mostra la tendenza a crescere gradualmente dando buone speranze di tornare alla normalità entro fine anno, garantendo il conseguimento di uno dei principali interessi del nostro Sistema Paese.
Patrizio Rapalino
SOMMARIO
PRIMO PIANO
- L’evoluzione del ruolo della portaerei Italiana
Patrizio Rapalino - La pirateria somala
Gueltieio Mattesi - Verso una nuova legge navale?
Enrico Cemuschi
PANORAMICA TECNICO-PROFESSIONALE
- La Marina e il ruolo regionale del Sud Africa
Pietro Batacchi - Costruzioni e sistemi navali
Michele Cosentino - OMFTS (Operational maneuver fron the sea)
Riccardo Intini - Le forze speciali Americane
Giuseppe Lettore - La resilienza energetica
Pasquale Tripodi
SAGGISTICA E DOCUMENTAZIONE
- Karl Theodor Jaspers
Renato Ferrara
STORIA E CULTURA MILITARE
- L’aviazione navale compie 100 anni
Ciro Paoletti - Il siluramento del Lusitania
Domenico Vecchioni
RUBRICHE
- Lettere al Direttore
- Osservatorio Internazionale
- Marine militari
- Nautica da Diporto
- Scienza e tecnica
- Diario di guerra
- Che cosa scrivono gli altri
RIVISTA MARITTIMA – Mensile della Marina dal 1868
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