Modellismo – V 5020 G. di F. il primo modello di un principiante…
Un nostro affezionato lettore Salvatore Moscuzza, che segue da tempo la rubrica dedicata al modellismo e curata dal bravissimo finanziere di mare Maurizio Santo, tempo fa ci aveva annunciato che aveva in costruzione il suo primo modello che aveva scelto tra le motovedette della G. di F. cioè la V 5020 e vista la passione con la quale Salvatore ci aveva scritto, per incoraggiarlo, gli promisi che avrei pubblicato le foto del suo modello, una volta terminato. Puntualmente le foto del lavoro eseguito sono arrivate e con una breve descrizione del lavoro eseguito, le pubblichiamo e evidenziando che quando la passione è forte, i risultati certamente arrivano.
Salvatore ha realizzato nel complesso un bel modello e come prima esperienza il risultato è apprezzabile. Certo nel costruire altri modelli, pian piano si affinano le proprie capacità costruttive e basta avere un minimo di inventiva e creatività, si possono raggiungere ottimi risultati.
Materiali utilizzati per realizzare la vedetta V5020:
- Compensato per lo scheletro dello scafo.
- Listelli di legno per la chiusura dello scafo e della coperta
- Fogli di balsa vari spessori, per la cabina e per le presa d’aria motore
- Cartoncino unito a stucco di seguito modellato per la realizzazione delle prese d’aria laterali
- Stucco passato sullo scafo, poi livellato e verniciato
- Pasta modellabile, Das, utilizzata per le luci di via e per il radar
- Cinghia di plastica nera per para bordi esterno
- Foglio di plexiglass per tutte le finestrature del modello
- Tondino di legno per le antenne
- Tondino in ottone per le battagliole anteriori e posteriori più i due di prua
- Foglio d’alluminio modellato per i flaps
- Cilindri idraulici ricavati da ammortizzatori recuperati da altri modelli in disuso
Comunque un bravo di incoraggiamento a Salvatore lo facciamo sinceramente!
Gentile Casimiro,
non sono in possesso dei piani costruttivi della m/v 5020 GdF ma puoi acquistarli presso l’ANB di Bologna, l’associazione navimodellisti Bolognesi tramite il loro sito dove puoi trovare molti disegni delle Motovedette della GdF e c’è veramente l’imbarazzo della scelta.
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti.
Ciao,
sono un appassionato di modellismo e mi piacerebbe realizzare questo modello mi potresti mandare i piani di costruzione?
Grazie
Bravo fratellino, continua così…
Ciao,
Salvo veramente spettacolare come prima realizzazione, di questo passo e con molta pazienza vedrai che realizzerai modelli sempre perfetti, dai sempre sfogo alla tua creatività e i risultati saranno sempre soddisfacenti. Tempo fa ho realizzato lo stesso modello grazie al validissimo aiuto di Maurizio che mi ha fornito lo scafo poi il resto è stato realizzato da me, inoltre stò realizzando il mitico GL.324 senza i piani costruttivi avendo l’originale come modello, non appena sarà terminato pubblicherò le foto in modo che possiate apprezzare il lavoro di fondo che è stato effettuato per la realizzazione dopodiche verrà esposto al museo Navale della G.di F. che si trova a Gaeta presso la Caserma Mazzini.
Concludendo caro Salvo ti trovi sulla rotta giusta guarda sempre avanti, un caloroso saluto a te e al carissimo Maurizio.
by Patrizio AVOLIO
Caro Salvatore,
ho appena letto l’articolo che il gentile Giacomo ti ha dedicato.
Tempo fa avevo visto le foto del tuo modello e alla presente allegherò le foto della V 5000 vera in navigazione.
Una decina di anni fa ho realizzato anch’io un modello di 5000. Ricordo particolarmente che dell’unità non esistono i piani di costruzione ma solo alcune tavole della vista laterale, sezione longitudinale e vista dall’alto. Realizzare il modello solo con questi disegni è una cosa quasi inpossibile dato che mancano completamente le viste frontali per cui non si possono ricavare le proiezioni ortogonali.
Dopo una lunga ricerca sono riuscito a trovare una tavola in scala della stratificazione in vetroresina delo scafo, praticamente tutte le mezze sezioni dello scafo da prua a poppa. Ho così ricavato le ordinate dello scafo e dai disegni delle sezioni, mi sono ricavato la chiglia. Il resto è stato un lungo lavoro di disegno tecnico prima e di falegnameria dopo che mi ha permesso di ricreare in scala il modello dell’unità navale. I materiali che ho scelto per realizzare i passamani sono le bacchette di ottone che vengono usate per la saldatura a cannello ossiacetilenico che si sagomano facilmente e possono essere saldate a stagno con un semplice saldatore da elettricista. Alrti particolari sono stati realizzati con rondelle di rame e filo di ottone, altri, come il roll-barr con pezzi di plexiglass riscaldato e sagomato a dovere, altri particolari scolpiti in blocchetti di legno e poi verniciati. Solitamente conservo tutte le minuterie che vengono fuori da tutto quello che smonto e che possono essere utilizzate per realizzare dei particolari “diversi”…
Per realizzare il piano di coperta in antisdrucciolo utilizzo i fogli di carta abbrasiva nera a grana fine,rendono benissimo l’effetto, il resto vien fuori con la fantasia e l’improvvisazione che non devono mai mancare.
Purtoppo non ho nessuna foto del modello finito da farvi vedere e in tanti anni non ho mai pensato di ricimentarmi nell’eseguire un’altro modello simile, mi piace fare sempre cose nuove!
E’ stato comunque una bella esperienza che mi ha permesso di misurare la mia capacità creativa.
Caro Salvatore adesso tocca a te, prova a fare ancora meglio, continua e realizza qualcosa di nuovo.
In bocca al lupo.
Maurizio Santo
Ciao Salvo complimenti! Sei veramente in gamba! Continua così. Ciao
Ciao Salvo!!! Complimentoni davvero per la realizzazione del modellino, per essere la tua prima esperienza nel campo del modellismo direi che te la cavi davvero bene!!! ancora complimenti!!
Complimenti Salvatore, per il lavoro realizzato!