Mostra di modellismo Guardia di Finanza Gaeta 2011
Molto bello e suggestivo lo spazio messo a disposizione nel locale “Cala di remo e vela – Caserma Bausan”, dalla Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta, per lo svolgimento della prima mostra di modellismo dedicato agli uomini ed ai mezzi del Corpo.
E’ rilevante constatare la grande passione, la competenza e la conoscenza storica che animano gli uomini della Guardia di Finanza dal più alto in grado della Scuola Nautica Bausan fino al semplice Finanziere, nello svolgimento dei loro compiti Istituzionali e di tutto quello che ruota intorno alla loro meticolosa preparazione che gli istruttori dei vari corsi svolgono, ponendo tutta la struttura come una vera eccellenza di cui possiamo e dobbiamo essere fieri.
Le mie non sono semplici parole, ma considerazioni espresse da chi ha insegnato per diciotto anni negli Istituti tecnici industriali e professionali di Stato e che riesce a comprendere quanto impegno personale di tutti gli istruttori c’è in questa eccellente Scuola della GdiF, che forma i suoi ”uomini di punta” di una sezione molto complessa e delicata che richiede non solo alta professionalità, ma anche una formazione psicologica adeguata e necessaria allo svolgimento dei loro difficilissimi compiti istituzionali di cui cercheremo di descrivervi prossimamente.
Ritornando ai modelli presenti nella 1a Mostra dedicata agli uomini ed ai mezzi della Gardia di Finanza, diamo spazio alle immagini:
NAVE SCUOLA “GIORGIO CINI”
Modelli di cantiere presenti nel “Museo Castello Aragonese – Caserma Mazzini” – Gaeta
CARATTERISTICHE TECNICHE DI CANTIERE
La nave scuola “Giorgio Cini” ammiraglia della flotta della Guardia di Finanza, fu varata l’11 febbraio 1970 dal Cantiere Navale Lucchese di Venezia e benedette dal Patriarca della città lagunare Cardinale Albino Luciani, eletto poi Papa con il nome di Giovanni Paolo I. La nave è entrata in servizio nel Corpo nel 1982
Materiale di costruzione: Acciaio, a chiglia piatta, con sovrastrutture in lega leggera
- Materiale di costruzione: Acciaio – chiglia piatta – sovrastrutture in lega leggera
- Lunghezza: 54 m
- Larghezza: 10,2 m
- Dislocamento:770 t
- Velocità massima: 13,5 nodi
- Apparati radar e radio: dotata di apparcchiature elettroniche di ultima generazione, in grado di collegarsi a tutte le unità aeronavali e le sale operative del corpo in data-link, è aggiornata costantemente per fornire addestramenti sempre al passo con la tecnologica attualesempre in vorticosa evoluzione.
- Motorizzazione: n. 1 motore FIAT B 306 da 15000 CV
- Armamento: n.1 Mitragliatrice Browning cal. 12,7 – n.1 Mitragliatrice MG cal. 7,62
- Equipaggio: n.30 militari
- Personale di addestramento: n. 5 istruttori e 60 allievi
MOTOVEDETTA “G. 5 GARZONE”
modello di cantiere del “Museo Castello Aragonese” GdiF Gaeta – restauro: MC. m. Avolio – GdiF
DATI E CARATTERISTICHE TECNICHE DI PROGETTO
- Cantiere costruttore: Coperativa Costruzioni Navali Roma
- Materiale costruzione: fasciame di legno a tre starti: esterno in cedro, medio diagonale in larice e interno diagonale incrociato 45°rispetto al precedente, in acacia.
- Dislocamento: 40 t
- Lunghezza: 22 m
- Larghezza: 3,94 m
- Immersione: 1,38 m
- Motori: 2 Diesel Mercedes Benz MB 836Bb quattro tempi a 6 cilindri – 2 x 500 HP
- Radar: SMA 3N 10
- Velocità: 16,6 nodi
- Equipaggio: 9 militari
- Armamento: n.1 mitragliatrice Breda mod 37 cal. 8
“G.L. 324”
modello di cantiere del “Museo Caserma Mazzini – Castello Aragonese” GdiF Gaeta – restauro: M.C.m. Patrizio Avolio – GdiF
DATI E CARATTERISTICHE TECNICHE DI PROGETTO
- Dislocamento: t 17,8
- Lunghezza: mt 15,50
- Larghezza: mt 4,90
- Immersione: mt 1,20
- Scafo: legno di mogano a 3 strati incrociati sul fondo e 2 strati sui fianchi – Chiglia in legno Thiana lamellare
- Armamento: 1 mitragliera Breda cal. 8
- Motori: n. 2 BPM V12/570 4 tempi da 380 CV, 12 cilindri V
- Velocità: 28 nodi
- Autonomia: 390 Mg a 26 nodi
UNITA’ “CLASSE DARK”
DATI E CARATTERISTICHE TECNICHE DI PROGETTO
- Lunghezza f.t.: mt 21,75
- Larghezza f.t.: mt 5,79
- Dislocamento P.C.: 56 t
- Velocità max cont.: 22 nodi
- Autonomia a 18 nodi: 684 miglia
- Armamento: 1 mitragliera Oerlikon
- Apparati elettronici: n.1 radar – 4 apparati radio
- Motori: n. 2 CRM D/S da 1250 CV
- Equipaggio: n.11
ITALCRAFT DRAGO V4000 Guardia di Finanza – progetto “Renato”Sonny” Levi
costruzione modello: appuntato di mare Maurizio Santo – GdiF
Il Drago è stata una motovedetta innovativa progettata dall’ing. Renato “Sonny” Levi, con tre particolari scelte epocali che introdotte nel mondo della motonautica degli anni ‘70, ne hanno determinato l’evoluzione tecnologica attuale sviluppata dall’ing. Fabio Buzzi.
- Primo motoscafo veloce di serie con motori diesel con potenze contenute in grado di raggiungere circa 50 nodi di velocità massima
- Primo motoscafo al mondo con trasmissione step-drive in grado trasformare 150 CV per asse (totale 300 CV)recuperati dalla riduzione del drag in spinta attiva. Principio che poi ha introdotto i redan multipli nelle evoluzioni delle ultime carene velocissime, come quelle delle motovedette Velocissime “V6000 e V6001”
- Primo motoscafo al mondo di serie ad avere le eliche di superficie.
Suggestive le immagini del modellino in banchina… con in prospettiva il vero Drago V 4001 agli ormeggi della Scuola Nautica di Gaeta
DATI E CARATTERISTICHE TECNICHE DI PROGETTO
- Lunghezza f.t.: 13,10 m
- Larghezza max: 3,00 m
- Altezza di costruzione: 1,77 m
- Dislocamento a nave scarica e asciutta: 5.366 Kg
- Immersione corrispondente: 0,66 m
- Dislocamento a nave a pieno carico: 6,979 Kg
- Immersione corrispondente: 0,74 m
- Dislocamento a ¾ di carico: 6.710 Kg
- Immersione corrispondente: 0,73 m
- Velocità massima: 47,1 nodi
- Velocità continuativa: 45,2 nodi
- Velocità di crociera: 40,5 nodi
- Acqua potabile:100 litri
- Combustibile: 700 Kg
BAGLIETTO G.17 BAMBACE – CLASSE MEATTINI
Costruzione modello: luogotenente Salvatore Colantuono
DATI E CARATTERISTICHE TECNICHE DI PROGETTO
Negli anni 60 con compensato marino corazzato furono sperimentate nuove tecniche costruttive per la costruzione di nuove unità da diporto e da lavoro. L’ing Pietro Baglietto lanciò sul mercato una serie di imbarcazioni innovative che in quegli anni e tutt’ora hanno molto successo. Della serie “ M “, composta da 5 modelli, 15M, 16,50M, 18M, 18M2 e 20M, tra cui ben 72 esemplari del modello 20M. Tra il 1969 e il 1985 il cantiere Baglietto di Varazze costruì per la Guardia di Finanza 57 nuovi guardacoste da 20 m, derivati dal prestigioso progetto 20M civile opportunamente modificato. Il progetto richiedeva l’istallazione di 2 potenti motori C.R.M prodotti nello stabilimento di Castellanza (VA). I motori C.R.M. nascono nel 1950.
- Lunghezza massima m. 20,100
- Lunghezza in coperta m. 19,500
- Lunghezza in chiglia m. 15,995
- Larghezza massima m. 5,200
- Larghezza fuori fasciame m. 5,000
- Larghezza massima allo spigolo m. 4,220
- Larghezza dello spigolo allo specchio m. 3,800
- Altezza da sotto chiglia ad orlo al mezzo m. 2,635
- Ribasso del ponte di coperta alla sovrastruttura m. 0,200
- Pendenza trasversale del fondo a metà lunghezza della chiglia 12°30’
- Lunghezza della sovrastruttura m. 8,000
- Larghezza massima delle sovrastrutture alla base m. 3,400
- Altezza della sovrastruttura da centro bolzone a centro bolzone m. 2,000
- Lunghezza della controplancia m. 4,850
- Larghezza della controplancia alla base m. 3,100
- Altezza della controplancia m. 0,850
MOTOVEDETTA V 20014
Costruzione modello: M.C. Verdiraimo Salvatore
La motovedetta V 2014, della serie 2000, è stata appositamente studiata dalla Guardia di Finanza per il servizio d’istituto. Attualmente sono in servizio 49 esemplari dei 75 previsti ed ha ampiamente dimostrato di avere una linea filante ed operativamente dispone di prestazioni speciali, assicurate da due idroggetti Rolls Royce Kamewa di generose dimensioni e due motori diesel rigorosamente italiani, i Seatek da 620 HP cadauno che permettono accelerazioni da fermo straordinarie, con una velocità massima di 45 nodi. Lo scafo è realizzato con compositi di ultima generazione e largo uso di carbonio, con sistemi di assemblaggio innovativi, dotato di prestazioni atte a superare con estrema faciltà impatti severi della carena sulle onde, perdonando eventuali errori di condotta.
- Cantiere costruttore: Intermarine S.p.A. di Sarzana (SP) in raggruppamento temporaneo di imprese con il Cantiere Navale Baglietto di Varazze
- Materiale di costruzione: coperta e tuga in sandwich balsa e carbonio, resina vinilestere. Carena in resina vinilestere, vetro cucito – fiancata in sandwich di balsa. Rinforzi ossature in carbonio
- Lunghezza: 13,20 m
- Larghezza: 3,44 m
- Dislocamento: 11,058 t
- Velocità max: 45 nodi
- Motori: 2 SEATEK 600 PLUS DA 620 HP cadauno (potenza totale 1240 HP)
- Idroggetti: 2 Rolss Royce Kamewa FF 375 S, con senso di rotazione contrapposto
- Apparati elettronici: n1 Radar GEM SC 412 4 Kw, ECDIS, sistema CPS, computer di bordo, radio di varie tipologie integrate con il sistema C 41 del Corpo
- Equipaggio: 4 militari
VEDETTA VELOCISSIMA “V 6000”
Costruzione modello: M.C. Verdiraimo Salvatore
verso la fine degli anni ‘80 e gli inizi degli anni ‘90 per la GdiF si rese necessario dotare il naviglio di un modello di vedetta in grado di contrastare le organizzazioni criminali che nel frattempo si erano dotate di unità altamente performanti e veloci. A fronte di questa impellente necessità, il Comando Generale, dopo aver fatto realizzare diversi prototipi, determinò la realizzazionedi due modelli di “Vedette Velocissime”, denominate V.6000 e V.6100. Entrambe furono allestite con diverse soluzioni tecniche progettuali e messe a confronto la V.6000 risultò essere assolutamente la migliore, imponendosi come la nuova capostipite delle vedette velocissime del Corpo, fondando così la nuova “Classe Levriero”.
Dopo essere stata sperimentata sui “mari di battaglia” nel contrasto deciso e determinato alle organizzazioni criminali, riportando successi dovuti alle sue grandi doti velocistiche e di accelerazione, la V.6000 è in dotazione attualmente alla Sezione Alta Qualificazione della Scuola Nautica, che forma piloti ed equipaggi destinati alle più veloci unità navalui in servizio in Europa.
Caratteristiche di progetto:
- Progettista: ing. Fabio Buzzi
- Cantiere costruttore: F.B. design di Annone Brianza
- Materiale di costruzione: Kevlar 49 Dupont, scafo a sandwich di legno di balsa
- Dislocamento: 8,90 t
- Lunghezza scafo: 13,45 m
- Lunghezza: ft (con propulsore) 14,20 m
- Larghezza: 2,75 m
- Immersione: 0,80 m
- Motori: nr.3 SEATEK NAVY serie 9000 mod. 10 L, a circuito di raffreddamento aperto, 660 HP, 6 cilindri
- Velocità: 63 nodi
- Equipaggio: 4 militari
Modellino dell’unità “OPLENAK” poi nave “GALIANO”
L’Oplenak faceva parte del naviglio jugoslavo e fu catturata dai nostri militari del ramo mare in seguito dell’occupazione della Dalmazia.
Il modellino “Galiano” fu donato da un ex appartenente al Corpo della GdiF, al relativo Museo di Roma. Successivamente passò al Museo della GdiF di Gaeta.
Chi segue da tempo AltoMareBlu sa bene quanto siamo attenti e sensibili a tutto quello che è cultura e soprattutto storia legata al grande elemento ed alla motonautica, con tutti gli uomini e donne di mare che direttamente o indirettamente sono attori in questo scenario a vario titolo. Pertanto, apprezziamo molto questa iniziativa che si ripeterà ogni anno in occasione delle gare nautiche del Corpo.
AMB lancia una proposta: invitiamo tutti i modellisti appassionati che hanno realizzato o che intendono costruire modelli e diorami riguardanti gli uomini ed i mezzi della “Guardia di Finanza”, a scriverci segnalando il loro interesse a partecipare alla prossima edizione 2012, inviandoci anche le foto delle loro creazioni. Inoltre, siamo in grado di consigliare anche quei modellisti navali che non hanno ancora realizzato un modellino di una unità della Guardia di Finanza, come e dove reperire i disegni e la storia del modello che intendono costruire. Scriveteci in tanti, siamo a Vostra disposizione!
Modello ALFA 156 GdiF – motore a scoppio 2 tempi per gare velocità in pista – Costruzione modello: finanziere Riccardo De Laurentis
Oltre ai modelli che riproducono fedelmente ed in scala unità navali delle Guardia di Finanza, ha partecipato alla mostra un modello di auto un po’ particolare, una radiomobile della GdiF, la famosa Alfa Romeo 156.
Il modello specifico non è una riproduzione fedele in scala statica, ma è invece una base meccanica di un modello dotato di motore a scoppio, sospensioni complete di molle, ammortizzatori idraulici regolabili sia in estensione che per durezza di reazione, bracci oscillanti, testine di sterzo, barre di torsione, cambio a due marce, differenziale, frizione centrifuga in teflon, motore a scoppio 2 tempi ad altissimi giri, radiocomando a due canali (uno per lo sterzo, uno per il motore), carburante utilizzato: miscela ad alcool metilico ed olio sintetico speciale in percentuali variabili, con aggiunta di nitrometano, sempre in percentuale volumetrica, per aumentare le prestazioni e la potenza ed utilizzabile quando consentito dai regolamenti che ordinano i vari campionati regionali italiani, campionato Italiano, europei e mondiali…
La carrozzeria in lexan, raffigurante la radiomobile Alfa 156 con livrea di ordinanza della Guardia di Finanza, è stata realizzata con suggestiva verosimiglianza dal MC.m. Patrizio Avolio.
Da sinistra: Finanziere di mare Maurizio Santo, Maresciallo Salvatore Verdiraimo, Maggiore Matteo Guerra, Maresciallo c.m. Patrizio Avolio
Le nostre sincere congratulazioni per l’iniziativa che ha valori storico culturali notevoli, evidenziando anche le tradizioni di tutta la marineria italiana che cerchiamo di salvaguardare e divulgare nel mondo della cultura internazionale.
Nota: Le caratteristiche tecniche delle unità pubblicate in questo articolo, tranne la nave Galiano, sono state tratte dal Calendario 2010 della Guardia di Finanza a cura del Colonnello Marcello Marzocca. Si ringrazia per la gentile concessione.
Gentilissimo Vito,
ti ringraziamo moltissimo per le notizie che ci hai fornito che saranno certamente preziosissime per Roberto e tutti gli appassionati delle m/v della GdiF che cercano notizie in merito su AMB.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
P.S.: Maurizio certamente sarà avvisato dal sistema del nostro blog della tua mail e certamente si metterà in contatto direttamente con te…
Salve a tutti,ed in particolare a Maurizio.
Desideravo dare notizie a Roberto,circa la sua richiesta di notizie a riguardo di quel prototipo “Crestitalia”. Con congrua certezza credo che si tratti della pilotina tipo “SENECA” da cui derivò la classe V.5500,da cui la sigla interna di cantiere,citata da Roberto (V.55).
La versione definitiva che fu poi consegnata al corpo era lunga circa 12 metri e era propulsa da due motori diesel AIFO 8361SRM da 270 Hp cadauno,accoppiati a due gruppi idrogetto Castoldi 06.
Da notare che fù prodotta in oltre 80 esemplari ed insieme alla classe 5800, costituirono l’ossatura della componente costiera del Corpo, e che alcune di esse ancora prestano servizio,in attesa di essere dismesse e cedere il posto alle nuove classe 2000,e questo dopo che il primo esemplare fu varato nel 1979.
Ultima nota, alcuni esemplari, furono costruiti anche dal cantiere Italcraft.
Gentrilissimo Roberto,
innanzitutto grazie per i complimenti e grazie anche al prontissimo Giacomo che con passione segue e cura le pagine di AMB.
I complimenti per la realizzazione della vedetta velocissima V 6011 li dovrebbei fare al mio carissimo amico e collega Salvatore che ha incominciato a realizzare lo splendido modello anni fa quando svolgevamo servizio in Calabria. Dopo alcuni anni che ci eravamo persi di vista ci siamo ritrovati a Gaeta per organizzare e promuovere questa mostra di modellismo dedicata alle nostre unità navali, ai mezzi terrestri ed aerei e agli uomini della Guardia di Finanza. Intanto ti allego una bellissima foto scattata alla plancia di guida della V 6004.
Questa foto risale al 2002, quando un pomeriggio giunsero agli ormeggi della Sezione Operativa Navale Di Vibo Marina tre vedette velocissime appena consegnate alla Gdf dal cantiere FB Desin dell’ingegnere Fabio Buzzi, e che dovevano raggiungere il reparto di appartenenza per svolgere servizio operativo. Se non ricordo male attraccarono alla banchina sotto la caserma oltre alla V 6004, anche la 6003 e la 6005. Una di queste era diretta a Brindisi. Speriamo che possa esserti utile in quanto al momento non ho altro materiale da poterti inviare. Forse riesco a rimpicciolire qualche dettaglio del piano di costruzione o a scattare qualche nuova foto non appena mi capita ‘occasione. La 6004 a differenza della 6001 e 6002 è stata profondamente modificata. Il progetto originale prevedeva la guida interna e tripla motorizzazione.
La serie successiva invece fu modificata per permettere al comandante e all’equipaggio al meglio e avere una visuale completa dell’orizzonte durante dle complicate fasi dell’inseguimento. I motori da tre sono diventati 4 e la prua è stata modificata assumendo la classica forma a becco d’anatra, forma volutamente studiata creando una sorta di ala idrodinamica per ridurre al minimo gli effetti dovuti alle eventuali ingavonate in velocità..
Per quanto riguarda la Motovedetta MV 55, se possibile, vorrei avere qualche immagine o le foto del modello che hai realizzato. Potrebbe essere interessante ricostruirne la storia. Per quanto riguarda la prossima mostra di modellismo dovremmo avere un pò di pazienza. Il Comandante della Scuola Nautica Colonnello Marzocca ci farà sapere per tempo il periodo e le modalità per lo svolgimento dela prossima edizione della mostra di modellismo dedicata. Comunque la mostra di modellismo è aperta a tutti quindi sarà d’obbligo far frecciare i suoi scafi nel porto di Gaeta accanto alle vere unità navali della Guardia di Finanza.
Un saluto
Maurizio Santo
Gentile Roberto,
sono contento che tu abbia capito “al volo” lo spirito che anima tutti noi di AMB e ci fa piacere averti a bordo… tra di noi che scherzosamente ci riteniamo appartenenti alla ciurma di AMB.
Quindi, la “ciurma” di AMB ti porge il suo: “benvenuto a bordo”. Per il tu tra uomini di mare è assolutamente tradizione che va rispettata e quindi sono d’accordo con te.
Ti chiedo di divulgare a tutti i tuoi amici modellisti navali, ai quali piacciono i modelli di imbarcazioni della GdiF, che il prossimo anno nei primi giorni di luglio si terrà la II edizione della Mostra di Modellismo dedicata a tutti gli uomini ed i mezzi della GdiF, in modo che possano anche loro partecipare alla mostra con i loro modelli dedicati alle m/v della GdiF. Visto che sei di Roma e che sovente capito in quel di Anzio dove abita un altra “colonna” di AMB, il C.te Tito Mancini, potremo incontrarci e conoscerci di persona.
Un caro saluto.
Giacomo Vitale
Egregio Sig. Vitale,
la Sua risposta, tempestiva ed oltremodo esauriente ha confermato in pieno la mia impressione iniziale, cioè che il sito Web era condotto da persone professionalmente valide, ma soprattutto appassionate e partecipi alle esigenze, piccole o grandi, dei frequentatori del sito.
Sarà un piacere per me inviarTi (scusa se ti do del tu ma tra appassionati di mare, di barche e di GdiF non può essere altrimenti) delle foto di alcuni modelli da me costruiti augurandomi che possano piacere a qualche frequentatore del tuo bellissimo sito.
Un cordiale saluto
Roberto Mancini
P.S. Giusto per informazione sono di Roma.
Gentile Roberto,
ti ringrazio molto per questo tuo “appassionato” commento ed è un piacere leggere di tutto quello che mi scrivi, ringraziandoti per gli apprezzamenti rivolti ad AltoMareBlu, un blog che va avanti solo con la passione di tutti noi che ne facciamo parte, rinunciando spesso ad ore di sonno, mangiare ecc… ovviamente queste piccole privazioni sono ripagate dai commenti che ci pervengono e di un pubblico di naviganti del web costante di 12.000 accessi mese con punte anche di 18.000, che ci danno la carica necessaria per continuare con la nostra “grande passione…”
Come avrai letto nelle righe di mie risposte ai tanti commenti che ci giungono, sia pubblici che privati, anche io sono un appassionato della GdiF, dei suoi uomini e dei suoi mezzi ed ogni evento legato a loro è per me motivo di grande interesse anche per fini storici, con una “sfacciata” prevalenza per i mezzi aeronavali. Maurizio Santo, persona che considero specialissima, appuntato di mare della GdiF e mio carissimo amico che ho avuto modo di conoscere con Altomareblu, certamente leggerà quanto scrivi di lui, visto che il sistema informa in automatico le persone legate ai pezzi ed ai commenti che ci inviano in riferimento agli argomenti trattati. Tra qualche giorno cerco di accontentarti per qualche foto raffigurante il posto di guida esterno della m/v V 6004.
Nulla osta alla tua partecipazione alla prossima edizione della mostra di modellismo dedicata agli “Uomini ed ai mezzi della GdiF”, che aperta a tutti, si terrà il prossimo anno a Gaeta, in occasione delle “gare nautiche del Corpo” e se ci invii un po’ di belle foto dei tuoi modelli, certamente faremo felici altri appassionati che ci seguono. Per iscriverti e partecipare alla prossima edizione della Mostra, quando ne daremo notizia su AMB, basterà seguire le istruzioni e inviare la richiesta direttamente all’incaricato della GdiF Scuola Nautica Bausan di Gaeta designato.L’iscrizione a tale mostra è assolutamente gratuita.
La Scuola Nautica GdiF di Gaeta è diretta dal Col. Marcello Marzocca, grandissimo esperto e conoscitore di tutta la storia del naviglio della Guardia di Finanza. Ti assicuro, avrai modo di conoscerlo quando parteciperai alla prossima Mostra di Modellismo, affascina molto il suo modo minuzioso, tecnicamente di rilevo, completo di particolari con cui descrive le peculiarità e le caratteristiche fondamentali di tali mezzi. In occasione della I Mostra di Modellismo dedicata agli uomini ed ai mezzi della GdiF, ho avuto l’onore ed il piacere di essere stato Suo ospite nelle sale tecniche dedicate alle motorizzazioni speciali dei mezzi navali del Corpo e devo dire che il suo modo veramente vivo, da grande appassionato, con il quale spiega tutto quello che c’è da dire in merito ad un motore o ad una trasmissione a idrogetto,coinvolge moltissimo. Sono stato “insegnante appassionato” del proprio lavoro negli Istituti tecnici industriali e professionali di Stato per circa diciotto anni e quanti detto, ha una grande valenza. E’ un piacere immenso scoprire che tra gli “uomini della GdiF” ci siano persone veramente speciali.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Egregio Sig. Vitale,
ho da poco scoperto il Vs bellissimo sito, per il quale Le faccio i miei complimenti.
Sono un grande estimatore della Guardia di Finanza ed ho parecchi amici tra gli appartenenti al Corpo. In più sono un modellista navale ed ho quindi potuto apprezzare i bellissimi modelli in foto.
Moltissimi anni fa ( anni 70 ) vidi su una rivista la foto di una bellissima imbarcazione prodotta dalla Crestitalia di Ameglia. Contattato il cantiere mi fu detto che la barca era un prototipo costruito per la Guardia di Finanza. Il nome provvisorio era MV55′, aveva due motori Isotta Fraschini ed era lunga, per l’appunto, 55 piedi. Penso che la commessa non sia andata in porto in quanto non ho mai visto questa imbarcazione tra quelle della GdiF.
Comunque, ho costruito il modello con il quale, nel 1980 ho vinto il Campionato Italiano di riproduzioni radiocomandate, nella categoria di appartenenza.Ora ho iniziato la costruzione della vedetta velocissima V6004, ma, nonostante la barca navighi piuttosto bene, ho difficoltà soprattutto per quanto riguarda la timoneria esterna,in quanto non ho foto dettagliate. Ho visto che l’App. Maurizio Santo, al quale faccio i miei più sentiti complimenti, ha realizzato un bellissimo modello della V6011 (tra l’altro una foto del modello ha come sfondo l’originale V6004)per cui vorrei chiedergli se può mandarmi vie email delle foto del posto guida esterno della V6004. Se sarà possibile mi piacerebbe partecipare alla mostra del 2012.
Con i miei ringraziamenti e con i complimenti più sentiti.
Roberto Mancini
Gentile Pier,
ti ringraziamo per averci scritto e sono a disposizione per tutte le domande che vuoi pormi in merito al restauro della tua barca in lamellare di mogano e ti contatto in privato per leggere e rispondere ai tuoi quesiti.
Circa le condizioni del Mini – Drago, se pessime, consiglio di riflettere bene perché per ripristinarlo occorrerebbe certamente una cifra notevole.
Tienimi informato!
Grazie!
Cordiali saluti, Giacomo
Salve
sono un po’ fuori tema, sto restaurando una barca a vela in lammellare di mogano e vorrei fare un buon lavoro. Pertanto le chiedo se posso contattarla per avere alcuni consigli e suggerimenti.
Inoltre ho trovato un mini drago in pessime condizioni e mi piacerebbe capire se può avere un senso tentare il restauro. Il capo cantiere sta pensando alla demolizione appena il tribunale lo permetterà.
Saluti
Pier
Grazie Alex per il tuo messaggio,
sono sicuro che gli amici modellisti della Guardia di Finanza certamente apprezzeranno il tuo pensiero e le tue parole per questa splendida iniziativa storico – culturale di grande pregio che AltoMareBlu seguirà e sosterrà con grande piacere per fare in modo che la diffusione della notizia circa l’organizzazione della seconda edizione di questa mostra possa raggiungere tanti modellisti interessati a parteciparvi e ricordo a tutti loro che già da adesso possono contattarmi su AltoMareblu per rispondere alle loro eventuali domande, per fare in modo che la prossima edizione possa annoverare un buon numero di partecipanti tra appartenenti alla GdiF ed tutti gli altri modellisti appassionati dei mezzi di questo mitico Corpo dello Stato.
Colgo l’occasione per annunciare ai modellisti che il prossimo anno AltoMareBlu organizzerà una mostra di modelli navali dedicata alle meravigliose barche offshore e da diporto realizzate dal grande progettista, ing. Renato “Sonny” Levi.
Continuate a seguirci in tanti ed a te Alex un sincero grazie per il tuo graditissimo commento.
Giacomo Vitale
Salve,
sono un appassionato di modellismo navale ed avendo letto questo pezzo su Altomareblu vorrei esprimere i miei complimenti per la bellissima mostra e un bravissimo a tutti i modellisti.
Belle le foto degli splendidi modellini di motovedette presentate.
Alex