Arte Navale Febbraio/Maggio
2012 – N.70
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In questo numero di Arte Navale:
- EDITORIALE – 2 English
PRIMO PIANO
- TRADIZIONI / Ghiaccio e tradizioni di Jacopo Brancati – 5 English
- NOTIZIE – 29
SERVIZI
- RADUNI 1/C’era una volta la Whitbread di Giuliano Luzzatto – 21 English
- RECENSIONI 1/ Patria e Onore di Riccardo Sassòli – 48 English
- STORIE DI MARE/ La mareggiata di Alberto Cavanna – 64
- RADUNI 2/15 metri S.I. e non solo… di Noëlle Duck – 67 English
- NAUFRAGI/ Titanic di Tealdo Tealdi – 81 English
- RECENSIONI 2/ Lo spettacolo del mare in burrasca di Giuliano Luzzatto – 102
- BARCHE A VELA/ Atlantic una leggenda che rivive di John Lammerts Van Bueren – 118 English
- BARCHE/Capolavori in legno di Paolo Maccione – 141 English
- PITTORI/ Il Van Gogh livornese di Gabrile Crepaldi – 151
- FOTOGRAFI / La fotografia tra arte e artigianato di Ilaria Bellini – 159 English
RUBRICHE
- Porto Mirabello news – 28
- Navimeteo – 34
- Sangermani Owners’ Club – 42
- Porto Carlo Riva news – 78
- Yacht Club Rapallo news – 79
- Signora del Vento – 94
- Masterpieces a cura di Giuliano Luzzatto – 97
- Il Corsaro – 116
- Guardia Costiera news – 136
- Aste a cura di Gabriele Crepaldi – 172
- Recensioni a cura di Giuliano Luzzatto – 174
In evidenza:
Naufragio all’isola del Giglio a cura del C. F. (CP) Cosimo Nicastro
Venerdì 13 gennaio 2012 è una data che non dimenticheremo. Mi capita spesso di ricordare come ho trascorso quella giornata, un venerdì come tanti altri, scandito da impegni professionali e familiari.
Fino a quando quella sera vengo raggiunto al cellulare da un collega, il quale comincia a raccontarmi quello che sta accadendo davanti all’isola del Giglio: quasi stento a crederci. La situazione ha dell’incredibile.
Una nave da crociera, con più di 4000 persone a bordo, si è incagliata davanti al porto del Giglio e si trova inclinata su un fianco.
Da quel momento un turbinio di sensazioni e di emozioni, che lasceranno una traccia profonda nella mia vita, non solo professionale, chiamato già da quella notte a raccontare ai media di tutto il mondo uno tra gli eventi più rilevanti della storia della navigazione marittima per il numero di persone coinvolte, per le dinamiche e per il grande interesse suscitato in tutto il pianeta.
A bordo della nave da crociera “Costa Concordia”, da poco salpata da Civitavecchia, il sogno di una vacanza allegra e rilassante si è già tragicamente spezzato. Lo scafo del “colosso” del mare si è squarciato urtando uno scoglio a poca distanza dall’isola del Giglio, nell’arcipelago toscano e sta iniziando rapidamente a imbarcare acqua.
La Concordia gira su se stessa e finisce la sua tragica corsa davanti al porto dell’isola inclinandosi fino a 80° su un fianco. A bordo sono momenti concitati, di estrema tensione e smarrimento, dove si vive il dramma di un naufragio. Sul posto, coordinati dalla Guardia Costiera di Livorno, che assume immediatamente la direzione delle operazioni di ricerca e soccorso dei naufraghi del Giglio, sopraggiungono le prime motovedette, oltre a rimorchiatori e traghetti.
Arrivano anche gli elicotteri, che si riveleranno decisivi , insieme ai mezzi navali, per salvare i passeggeri rimasti “intrappolati” a bordo della Concordia, a causa dell’impossibilità di utilizzo delle scialuppe di salvataggio. Prima dell’alba le persone in salvo risulteranno oltre 4000, tra passeggeri e membri dell’equipaggio.
Conclusa la prima fase del soccorso, sin dalla mattina del 14 gennaio, i subacquei della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco, della Marina Militare e delle Forze di Polizia iniziano le immersioni nel relitto, difficili e rischiose, alla ricerca dei dispersi mentre già si valutano i piani per rimuovere dalla nave le oltre 2300 tonnellate di combustibile, grave minaccia per uno dei tratti di costa tra i più belli e incontaminati del Mediterraneo.
Il giorno 12 febbraio, approfittando di una pausa concessa dalle perturbazioni meteorologiche che hanno investito tutta Italia, iniziano le operazioni di pompaggio del carburante dalla Concordia.
Diciassette le persone recuperate senza vita e quindici ancora i dispersi sino a quel momento.
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