Sarima Italcraft Marlie
E’ un esemplare di Sarima del 1978 che monta 2 motori Mercruiser 100 cv del 1982.
Barca classica Sarima Italcraft Marlie
La barca è stata completamente restaurata nel 2002 e fino al 2007 ha navigato in acque dolci per poi essere trasportata nel medio -basso Adriatico. L’armatore l’ha comprata a seguito di un colpo di fulmine, ma non riesce ad usarla causa mancanza di tempo.
La barca è sempre stata rimessata al coperto ed è dotata di tutto ciò che è necessario alla navigazione ed al godimento della barca stessa.
L’armatore precedente fece effettuare dei lavori di restauro totale, la cui entità può essere facilmente desunta visionando la seguente pagina internet: Restauro Sarima Italcraft e la barca in questione è quella di cui stiamo parlando.
I lavori di cui sopra vennero effettuati all’incirca nell’anno 2002 (a memoria), ed è stata tenuta presso un lago. Successivamente al cambio di armatore, il Sarima imboccò l’autostrada e giunse dov’è ora in Abruzzo. Il nuovo proprietario fece effettuare una nuova revisione dei motori e dei piedi e la rimise in acqua. In inverno è stato sempre tenuto al coperto all’interno di un capannone.
Oggi le condizioni generali della barca sono ottime, qualche imperfezione della vernice blu ma null’altro di rilevante. I motori sono in buone condizioni, si tratta comunque di motori del 1982 e richiedono cura ed attenzione come ogni appassionato di barche d’epoca sa fare.
Successivamente la barca è stata sempre tenuta con cura e migliorata con l’aggiunta di salpancora, flussometro, pompe di sentina aggiuntive etc. qualcosa di moderno per far godere al meglio ciò che moderno non è.
L’anno scorso, l’attuale armatore, ha potuto apprezzare le qualità di questo Sarima in una breve crociera alle Isole Tremiti ed è rimasto stupito per le qualità dello scafo. Unico appunto, solo se c’è mare il pozzetto diventa un po’ “bagnato” e qui si capisce perché la maggior parte degli esemplari hanno un parabrezza molto alto.
Grazie sig. Vitale per la celere risposta, appena sarà varata, sarà mia premura farvi avere una discreta documentazione, cordialità.
Perelli Carlos.
Gentile Carlos,
le nostre congratulazioni per aver acquistato una barca che ha fatto la storia del cantiere Italcraft.
Il Sarima fu costruito a partire dal 1965 nel cantiere di Bracciano, in circa 500 esemplari confermando così di essere un modello azzeccato. Le linee erano moderne e fu costruito in serie utilizzando pezzi prefabbricati che permettevano una costruzione ottima in tempi stretti.
Insomma, una barca dalle buone prestazioni con un’ottima carena che si acquistava a prezzi contenuti.
La costruzione dello scafo era in lamellare corazzato e legno massello. Solitamente in mogano delle Filippine.
Il Sarima ha una “carena Hunt” con pattini che consentono un ingresso agevole in planata, risultando molto morbida sull’onda. A prua sono presenti due cuccette a V, con un WC posto in locale separato. Quindi troviamo il cucinino in cabina ed un ampio pozzetto lungo oltre tre metri. Sulle murate abbiamo tre oblò per parte ed un parabrezza alto che serve a proteggersi dagli schizzi dell’acqua di mare quando si naviga con mare formato. La linea delle murate, del ponte ecc. nel suo insieme sono molto gradevoli ed è certamente un’ottima barca per crociere giornaliere.
I primi Sarima prodotti montavano una coppia di motori entrofuoribordo Mercruiser da 110 HO cadauno a benzina. Le versioni successive, ovvero: Sarima L, Sarima Corallo e Sarima Super Veloce montavano sempre una coppia di motori a benzina fino a 175 HP cadauno. In navigazione il Sarima è stato sempre apprezzato per la sua tenuta in mare, ottima in relazione alle sue ridotte dimensioni.
Oggi nella versione Super Veloce con motori Volvo Penta da 175 Hp cadauno, un Sarima se in ottime condizioni può valere fino a 25.000 €.
Appena pronto ci faccia avere foto ed un breve filmato del suo Sarima “Marlie” in navigazione e gli dedicheremo sicuramente un breve articolo storico.
Certo di averle fatto cosa gradita, la salutiamo cordialmente, ringraziandola per averci scritto.
Giacomo Vitale
Altomareblu
Gentili signori, cercando notizie su questa barca mi sono ritrovato su questo sito specializzato e cosa vedo, a primo impatto non volevo crederci, si tratta proprio della barca che ho appena acquistato, è vero, era dentro un capannone da vari anni ed ora è presso uno specialista che la sta ripulendo, tagliandando e riportandola al suo antico splendore senza un minimo difetto, sono felice di essere il nuovo proprietario di cotanta bellezza. Ci aggiorniamo al giorno del varo. Un cordiale saluto. Carlos.
Di nulla e in culo alla balena… per la sua iniziativa e se ha necessità di sapere notizie e quant’altro inerente all’attività di cui ci riferisce, siamo sempre a disposizione sempre nei limiti delle notizie che abbiamo un archivio.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Grazie sig Giacomo Vitale del suo ottimo consiglio!!
Approfitto per avvisare tutti gli amanti del Sarima che molto presto creerò un profilo Facebook, così tutti coloro che vorranno si potranno aggiungere e coltivare insieme una sana passione.
Grazie a presto.
Gentile Pasquale,
congratulazioni per essere armatore di un bell’esemplare di Sarima, come ci riferisce e per la l’attenzione con cui lo mantiene in ottime condizioni, ripagato dall’interesse che suscita al vederlo, quelle persone a cui piacciono le barche in legno di una volta, che hanno un bel disegno e di cui mi rendo conto della soddisfazione che si prova a possederne una.
Circa la possibilità di formare un club che nominerei per esempio: “Club Sarima – Italcraft”, consiglierei di aprire una pagina dedicata al tema su Facebook, nella quale spiegare tutti gli obiettivi che vorrebbe conseguire con questa iniziativa ed essere regolarmente contattato da tutti gli eventuali appassionati di Sarima a cui piace la Sua idea.
Mi dispiace informarla che da queste pagine, secondo le strette regole imposte dal Garante, non possiamo pubblicare nessun indirizzo e-mail.
Appena avrà aperto la pagina facebook dedicata al Sarima, vedrà che pian piano sarà contattato direttamente dalle persone interessate al Suo progetto.
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve a tutti,
mi chiamo Pasquale e nel nel 2014 ho acquistato un Sarima del 1967 da un armatore di Lanciano (Ch). L’ho acquistato perché sono rimasto affascinato dalla sua linea elegante e dal suo intramontabile fascino.
Monta un motore diesel Mercruiser da 190 cavalli ed un piede poppiero Alfa 1.
Dopo la ristrutturazione avvenuta nel 1990 con la ricostruzione totale della carena e altri interventi importanti, ne ho eseguito altri rendendo il mio Sarima un vero gioiello, ammirato da tutti.
Vi garantisco che possedere una barca del genere mi rende fiero perché so di avere qualcosa di magico. Mi unisco ad altri amici che come me ne posseggono un esemplare simile.
Vorrei creare insieme a loro un Club perché come la nostra mitica Fiat 500 il Sarima ITALCRAFT conquista il cuore di tutti coloro che lo vedono ed è il fiore all’occhiello della creatività dell’industria navale iItaliana.
Se qualcuno vuole contattarmi per saperne di più…
Gentile Gioacchino,
pubblichiamo la notizia di questa Sarima in vendita nella speranza di riuscire nell’intento.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Vendo Sarima con restauro quasi fatto!!
Un mio amico mi ha dato un Sarima Italcraft da vendere. Lui lo stava restaurando e dopo averci messo dei mesi senza riuscire a finirlo essendo caduto dalla moto e facendosi molto male.
Purtroppo, non avendo più la forza di finirlo ha deciso di venderlo. Si vende così il motore 7400 Mercruiser da 360 CV nuovo. A chi è interessato e ne fa richiesta invio foto e notizie.
Il prezzo di vendita per la barca ed il motore è ridicolo, poiché chi l’acquista prende una barca con un restauro quasi completo per 8000 euro.
Saluti,
Giò
Gentile Stefano,
nel ringraziarla per averci scritto, rispondo alle sue brevi domande:
Non sappiamo se la barca sia ancora in vendita. Tuttavia può telefonare al numero indicato alla fine dell’articolo che le indico di seguito: Pierpaolo 328 61 93 274.
Nel caso non riesce a contattarlo ci faccia sapere e provvederemo ad avvisarlo tramite il suo indirizzo di posta elettronica.
Giacomo Vitale
Colpito e affascinato dalla linea di questo Sarima, ringraziando i post di tutti gli appasionati che mi hanno chiarito molto le idee.
Vorrei sapere se la barca e’ ancora in vendita e come devo fare per mettermi in contatto con il venditore.
Grazie a tutti
Ciao, Stefano
Gentile Giulio,
nel leggere il suo commento si capisce chiaramente che lei ha fatto la sua esperienza in merito al possesso ed alla gestione di una barca in legno come nel caso specifico il Sarima. Va però detto che non tutte le barche di legno sono eguali, perché c’è differenza tra una carena in lamellare di mogano multistrato, in tavole massello longitudinali con struttura in ordinate, chiglia, bagli ecc. e quelle in compensato marino ad uno o più strati incollati tra loro e con una struttura classica portante di chiglia, ordinate, bagli ecc.. Non mi dilungo in spiegazioni che abbiamo più volte descritto in articoli e commenti dedicati all’argomento, ma è chiara una cosa che queste barche richiedono un’attenzione particolare, di gran lunga diversa rispetto ad una barca in vetroresina. Quindi tutto quanto dice è assolutamente vero, ma occorre avere un minimo di esperienza per eseguire determinate opere che servono a mantenere la barca in perfetto stato e mediante alcune tecniche particolari e l’uso di prodotti specifici di alta qualità si possono raggiungere risultati eccezion ali, diminuendo di molto l’impegno e l’attenzione che devono avere queste barche.
Un esempio è il suggerimento che riferisce in merito al trattamento della carena e dell’opera morta con resina epossidica. Una saggia scelta che allunga di molto la vita della barca, riducendo gli interventi di manutenzione ordinaria. Circa l’impianto elettrico del Sarima è stato sempre un punto nero di questo modello, perché fatto con superficialità e molto lontano dagli attuali standard di sicurezza. E giusto rifarlo ex novo attenendosi alla normativa vigente
Per quanto dice circa la motorizzazione ed i flap è assolutamente vero e valido e concludendo importante che quando si decide di comprare una barca di legno si deve essere consapevoli di cosa comporta questa scelta e chi compra una barca in legno a prezzo bassissimo credendo di aver fatto un super affare, deve sapere tutto quanto appena detto nelle righe. Quindi, se c’è passione e consapevolezza, tutto diventa più semplice.
Grazie per averci scritto. Certamente le indicazioni fornite saranno d’aiuto per i neofiti che vogliono intraprendere questa passione!
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
AMB
Buonasera,
essendo possessore di un Sarima vorrei spendere due parole per dare il mio modesto contributo a questa discussione, poichè se l’avessi letta prima di acquistare la mia barca avrei sicuramente fatto una scelta più “oculata”.
Inutile dire che il Sarima è una barca stupenda, come se ne vedono davvero poche in giro, e quando esco dal porto le persone in banchina restano ammaliati dalla sua eleganza.
Al livello di costi di gestione invece, per tenerla come merita, è un vero incubo.
Quando ho acquistato la mia ho dovuto innanzitutto riverniciare completamente tutte le parti interne ed esterne in mogano, che si erano rovinate non poco essendo la barca sprovvista di un telo di copertura che partisse dalla base del parabrezza e arrivasse a chiudere completamente il pozzetto fino a poppa, e che “in amicizia” mi è costato 1500 euro. Ho dovuto ridisegnare la plancia, poichè le leve dei comandi erano poste in alto a sinistra in una posizione veramente scomoda, poi ho dovuto sostituire tutti gli strumenti dei motori (2 Mercruiser 3.0 a benzina da 145cv del 2000) e aprire la plancia è stato un vero shock: un ammasso di cavi che sono riuscito a sbrogliare solo dopo 2 giorni.
Poi la carena seppur ottima, ha bisogno, a mio modesto parere, di un trattamento epossidico fatto a regola d’arte per salvaguardare il legno, e il teak del ponte e del pozzetto(che in realtà era 12/10) era ormai esteticamente compromesso e andava cambiato (vi lascio immaginare la spesa).
Una nota (dolente) a parte sono i motori: con motorizzazioni meno potenti a mio avviso la barca non naviga come dovrebbe, i motori sforzano troppo e l’assetto in planata non è corretto. Con quasi 300 cv (rifatti a zero)la mia viaggia a 36 nodi di massima e 24 di crociera, con consumi relativamente contenuti.
Vi lascio immaginare con un motore solo che prestazioni potrebbe avere, senza contare che è una barca che non si può rovinare con un bracket per installare un fuoribordo di riserva (sempre a mio avviso, è chiaro).
I flap: c’è chi dice che non servono, io personalmente li ho trovati essenziali, la barca plana prima, rimane in assetto, consuma di meno ed è più stabile anche da ferma e non è poco, poichè senza come tutte le carene a V, il Sarima rolla parecchio.
Quindi per tirare le somme la scelta di una barca d’epoca deve essere una scelta consapevole, basti pensare che con la metà di quello che ho speso io un mio amico ha comprato uno shaft 34(che è un motoscafo di tutto rispetto per carità, ma che a me non piace per nulla) pronto alla boa in condizioni ottime.
Mi scuso per la lunghezza del post, spero di poter essere stato d’aiuto a qualcuno.
Cordiali saluti,
Giulio.
Gentile Andrea,
ci sono un discreto numero di Sarima in vendita, visto che ne sono stati venduti a suo tempo circa 700 esemplari in varie versioni, ma si deve prestare molta attenzione per vari motivi dovuti all’arco temporale di tempo che è trascorso dalla loro data di fabbricazione ad oggi. Tuttavia, qualche esemplare veramente molto bello ed in condizioni ottime c’è. Si tratta di capire quale è la tua intenzione. Se vuoi una barca bellissima già pronta alla boa, oppure una barca da ricondizionare o parzialmente in ordine.
In questi due casi i costi sono notevolmente differenti. Personalmente opterei sempre per una barca originale, in ottime condizioni e con storia documentabile, poiché quelle da ristrutturare sia parzialmente che totalmente spesso comportano un impegno economico che se non si è particolarmente esperti del settore, comporta dei costi notevoli. Indubbiamente, come recita il vecchio detto: dove c’è gusto non c’è perdenza… è una questione personale.
Per ulteriori spiegazioni e se desideri, puoi contattarmi anche telefonicamente.
Grazie per averci contattato!
Cordialità
Giacomo Vitale
tel. 380 90 15 772
Buongiorno a tutti,
ho scoperto questo sito ora e lo trovo interessante. Ho letto che ci sono dei Sarima anche in vendita. Sarei interessato… come posso contattare i proprietari?
Grazie
Andrea
Gentile Filippo,
nel ringraziarti per averci scritto, ti comunico che il Sarima “Marlie” è disponibile e per contatti puoi chiamare il: 328 61 93 274
Cordiali saluti,
G.V.
E’ ancora in vendita il Marlie?
Gentili Andrea e Pietro,
per la compravendita del Sarima vi abbiamo messo in comunicazione in privato inviando ad entrambi una mail di avviso, poiché per motivi di privacy, non possiamo pubblicare i contatti e-mail.
Vi ringraziamo per averci contattato e ci fa piacere se AltoMareBlu contribuisca al salvataggio di barche d’epoca in legno, non troppo semplici da cedere, magari fugando il rischio che possano andare demolite e perse per sempre.
In culo alla balena!
Giacomo Vitale
Buongiorno Andrea, mi scriva all’indirizzo email *************, così possiamo capire come accordarci per il Sarima che vuole cedere.
Saluti.
Salve Sig. Pietro,
volevo farle i miei complimenti, portare alle vecchie glorie questi gioielli non è cosa da tutti, se fosse interessato cedo il mio Sarima Superveloce da restaurare ad un prezzo davvero modico.
Saluti Andrea
Gentile Pietro,
ti ringraziamo per averci scritto e complimenti per i tuoi restauri!
Giacomo Vitale
Buongiorno,
capito per caso su questo bel sito, e cosa ti trovo? Il Sarima che ho restaurato nel 2002 e ceduto all’armatore sul lago di Como. Francamente è stata un’emozione, pari forse a quella provata il giorno in cui ho consegnato il Sarima al precedente armatore e l’ho visto allontanarsi dall’ormeggio sul lago di Como.
Questo Sarima era in condizioni pietose a Jesolo ed io l’ho scovato, restaurato con passione imparando molto durante i lavori, tant’è vero che ora ho finito la mia seconda opera, uno splendido Boesch 510 in linea d’asse, ed ho pronto un Christ Craft Sportsman 22″, sempre rigorosamente in linea d’asse.
Tanti saluti.
Gentile Daniele,
il Sarima Italcraft Veloce è il modello di punta che il cantiere Italcraft costruì a suo tempo ed era una barca facile da manovrare che navigava bene.
Aveva grosse pecche per l’impianto elettrico che era fatto male e diverse barche, magari anche per incuria e poca maestria dei loro proprietari hanno preso rovinosamente fuoco e si sono perse per sempre. E’ importante, nel caso decidessi di acquistarla, rivolgerti ad un impiantista esperto che sappia metterti in sicurezza tale impianto elettrico, in ottemperanza a tutte le norme di sicurezza vigenti in materia di prevenzione esplosioni ed incensi e nel pieno rispetto del buon senso.
Inoltre, essendo una barca realizzata in compensato marino sia in opera viva, che morta ed avendo il ponte realizzato in compensato scanalato, è importantissimo che, data l’età, sia controllata da un vero esperto di questa tipologia di imbarcazioni, perché ci potrebbe essere il rischio di spendere tanti soldi per rimetterla in perfetto ordine di navigazione, superando anche di parecchio quello che può essere il suo valore di mercato che per i modelli migliori e ben tenuti possono arrivare anche a 35.000 € di valore massimo.
Purtroppo nel caso di restauri profondi, 35.000 € non basterebbero assolutamente per rifare ponti, pozzetto, impianto elettrico, revisione motori, piedi, strumentazione controllo motori, interni, tappezzerie, carena, passo d’uomo a prua… Quindi, fermo restando che è una bella baca dal disegno sui generis, prima di imbarcarsi in tale acquisto è importante, se non si hanno le opportune competenze, farsi consigliae da un tecnico esperto del settore , tralasciando amici e conoscenti, che nulla sanno di questi restauri e che il più delle volte sono disinformati e possono crearti veri danni..
Se vuoi inviarci qualche foto, giusto per darti una indicazione di massima.
E’ implicito che occorre una visita accurata di tutta la barca e questo può avvenire solo da vicino rivolgendoti ad un tecnico qualificato della zona dove tu vivi o comunque dove si trova la barca.
Grazie per averci contattato e se hai altre domande in merito, scrivici ancora.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Daniele,
come dice il Sig.Vitale queste barche sono un assegno circolare, riguardo al Sarima posso garantirti che in mare ha un comportamento eccellente, te lo dice uno che ha posseduto questa barca favolosa, sicurissima e di facile manovrabilità specie se con doppia motorizzazione come era il mio i ricordi di quelle estati non hanno prezzo…
Carlo
Buongiorno,
volevo avere alcune informazioni riguardo ad un Sarima Italcraft Veloce che sto’ per aquistare. Innanzitutto mi farebbe piacere se e’ un affare comprare una barca di questo genere; ho tre bimbi e non essendo ancora molto esperto nella navigazione chiedevo se questa e’ una barca abbastanza sicura; se e’ possibile avere del materiale informativo riguardo ad una migliore restaurazione della stessa.
In attesa porgo gentili saluti.
Ciao Roberto Tesseri,
sarei seriamente interessato alla tua proposta del Sarima del 1966… è una barca bellissima, mi piacerebbe molto completarla come merita.
Fammi sapere!
A presto
Giovanni
Cerco un amatore per cedergli lo scafo e la tappezzeria, sia interna che esterna, di un Italcraft Sarima del 1966 perfetto.
Un vero gioiello,
linee sempre attuali e che non passano inosservate, ne posseggo uno che è in fase di restauro, per vari motivi lo devo cedere… chi fosse interessato mi contatti.
Saluti Andrea
Salve,
i parabrezza del Sarima, erano sia in legno massello, che in alluminio. Questo dipendeva dalle varie versioni che furono prodotte dal cantiere Italcraft, sezione di Bracciano.
In alcune barche si vedono parabrezza abbastanza ridotti in altezza, che possono piacere e non piacere a chi li guarda. Si tratta di modifiche fatte fare dagli armatori di alcune unità e non mi risulta siano quelle di serie. Le differenze tra il Sarima L e la versione S erano di carattere estetico e nella qualità delle rifiniture. Lo scafo era sempre lo stesso nelle misure di ingombro.
La versione S montava una motorizzazione più performante rispetto a modelli base che avevano i Mercruiser 2 x 110, arrivando anche a superare i 200 HP a motore in qualche caso… (i motori erano tutti a benzina, Mecruiser, Volvo Penta ecc.)
Cordialità.
Giacomo Vitale
Buongiorno,
è possibile avere dei chiarimenti sul parabrezza del Sarima? Ho notato che alcuni hanno il telaio in legno, altri in metallo, altri lo hanno ribassato.
Si tratta di modifiche ho di modelli diversi?
In oltre quali sono le differenze trà la versione “L” e “S”
Grazie
Giuseppe
Grazie Giacomo Vitale,
ho letto l’altro post sull Italcraft Sarima tovato all Elba dopo dieci anni e ho visto che i piedi poppieri erano di per se standard su questo modello.
Chissà quanto costerebbe una re-installazione di motori diesel. Insomma questa barca a un linea intramontabile, ne sono innamorato dopo che un po di annetti la vedi un imbarcazione gemmella a Marzamemi.
William Cassar
Gentile William Cassar, il Sarima Italcraft montava di serie le seguenti motorizzazioni:
Mercruiser 2 x 100 HP
Mercruiser 1 x 150 HP nella versione mono motore
Mercruiser 2 x 150 HP
Volvo Penta 2 x 170 A
Quindi la risposta alla sua domanda è si!
Non si esclude che si possono trovare esemplari di Sarima con motorizzazioni diverse da quelle descritte, come Volvo Penta ecc.
La ringraziamo per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Veramente bella! Ma chiedo agli esperti dell forum e la propulsione a piedi poppieri originale di questo modello?