Risposta dell’ufficio stampa Marina Militare
In riferimento alla lettera aperta di AltoMareBlu indirizzata al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe de Giorgi in merito alla “vicenda del Motoveliero San Giuseppe Due” di cui all’articolo:
Lettera aperta al Capo di Stato Maggiore della M.M. Ammiraglio Giuseppe De Giorgi
Risposta dell’Ufficio Stampa Marina Militare alla lettera aperta di AltoMareBlu per il San Giuseppe Due
La redazione di AltoMareBlu è lieta di comunicare alla sorella del Comandante Giovanni Ajmone Cat, Sig. na Rita, a quelli che furono gli equipaggi militari dei due viaggi Antartici, Sgt N. Salvatore Di Mauro, Sc N. Franco Zarattini e 2° Capo Tm/Mn Mario Camilli, 2° Capo Np Tito Mancini, Sgt N Giovanni Federici, Sgt Rt Giancarlo Fede ed a tutti gli appassionati che seguono le sorti di questa speciale feluca, la risposta dell’ufficio Stampa della Marina Militare che ci è pervenuta:
questo Ufficio Stampa, in riferimento alla sua “Lettera aperta” indirizzata al Capo di Stato Maggiore della Marina, nell’esprimerLe l’apprezzamento per la sensibilità con la quale segue la nota vicenda del “San Giuseppe Due”, desidera informarLa che, contestualmente alla donazione del Motoveliero alla Marina Militare, avvenuta nel 2011, fu stipulato un accordo di collaborazione col Comune di Anzio.
Con l’accordo si stabiliva che la Marina Militare avrebbe impiegato l’imbarcazione per attività di promozione delle tradizioni e della cultura velico marinaresca (anche attraverso uscite in mare a favore di giovani studenti delle scuole locali), a fronte dell’impegno del Comune nel sostenere tutti gli oneri per il recupero, restauro e manutenzione dell’imbarcazione che, nel frattempo, era già stata trasferita presso il Cantiere Gallinari per i primi lavori commissionati dalla donatrice, Sig.ra Rita Ajmone Cat.
Trascorsi circa 5 anni dalla sottoscrizione dell’accordo iniziale, non è stato purtroppo ancora possibile concretizzare il progetto di collaborazione che, in diverse occasioni, anche recentemente, è stato rappresentato all’Autorità comunale al fine di condividere le migliori soluzioni volte ad onorare gli impegni a suo tempo assunti dalle parti.
Laddove nei prossimi giorni, il Comune di Anzio non dovesse sciogliere le proprie riserve in merito, sarà valutato il trasferimento del San Giuseppe Due presso una base navale della Marina Militare dove troverà idonea sistemazione per la sua valorizzazione nel ricordo della figura del Comandante Ajmone Cat e delle sue imprese alle quali, come ricorderà, la Marina Militare italiana ebbe modo di concorrere attraverso la partecipazione di propri sottufficiali tra i membri dell’equipaggio.
Nella speranza di aver risposto ai suoi quesiti si porgono i migliori saluti.
Ufficio stampa / Ufficio relazione con il pubblico
La redazione di AltoMareBlu, ringrazia la Marina Militare per la gradita risposta e tutti gli appassionati del San Giuseppe Due aspettano che presto possa ritornare a navigare con le sue vele spiegate al vento, coronando quello che fu il sogno del suo Comandante Giovanni Ajmone Cat prima di passare ad altra vita.
Sig. Cafà,
non capisco la ragione del suo piccato intervento nei confronti dell’amico Giacomo. Nessuno le ha mai disconosciuto, per quanto a mia conoscenza, cosa lei ha fatto per far conoscere il San Giuseppe Due e le imprese legate a questa barca tramite le pagine web da lei curate e le altre iniziative sempre da lei elencate nell’intervento in questione. Mi piacerebbe capire cosa intende esattamente dire con la sua frase “Non accetto lezioni in merito da nessuno”. Non mi sembra che qualcuno gliene abbia voluto dare.
Giacomo, come lei, si è interessato a dare visibilità alla barca e proprio tramite Alto Mare Blu molti, come il sottoscritto, sono venuti a conoscenza non solo delle imprese ma anche delle vicissitudini in cui era incorsa l’imbarcazione dopo la morte di Aimone Cat.
Anch’io, tramite i miei canali Marina Militare, mi ero interessato per capire come mai l’accordo di collaborazione stipulato tra il Comune di Anzio e la Marina Militare non procedesse e soprattuuto come la Marina Militare intendesse prendere a carico l’imbarcazione, perché la cosa non è di secondaria importanza ai fini della conclusione della stessa donazione. Conclusione, nessuno ha saputo o meglio ha voluto fornirmi informazioni, forse perché nessuno se ne stava veramente interessando.
Alla fine, con mia grande meraviglia, ho visto che la Marina Militare ha fornito una risposta ad una lettera aperta inviata da Giacomo al Capo di Stato Maggiore M.M.; Giacomo era riuscito nell’intento in cui molti di noi non erano riusciti. Quindi perché rimproverargli qualcosa? Visto il suo interesse per il S.Giuseppe Due, anche lei avrebbe potuto smuovere le autorità interessate,Comune di Anzio e Marina Militare, con delle lettere aperte sul sito S.Giuseppe Due da lei curato. Se non l’ha fatto avrà avuto i suoi buoni motivi o più semplicemente non ci ha pensato.
Comunque, con la risposta fornita a Giacomo, finalmente, la Marina Militare è uscita allo scoperto indicando per la soluzione del problema dei tempi velocissimi, addirittura a livello giorni. Staremo a vedere, ma se così non fosse sapremo a chi rivolgerci.
Lino MANCINI
Gentilissimo Giacomo,
avevo risposto al post sul suo blog ..ma non lo vedo pubblicato, ogni sistema di comunicazione è di valida importanza tant’e che ne faccio un uso spropositato, nel mio post che hai pubblicato non leggo alcun riferimento alla frase “Futile social” e mi pare di aver evidenziato che sei stato uno dei primi alla quale ho chiesto informazioni.. non serve ripetersi piuttosto no hai risposto a domande con il punto interrogativo.
Ribadisco che non ho preferenze per nessuno anzi sono ben lieto che la Marina in qualità di proprietaria di un bene dello stato abbia risposto con definizione alla tua/vostra missiva. Se vogliamo dirla tutta l’accordo di collaborazione tra la Marina Militare e il Comune di Anzio è stato stipulato il 19/aprile 2011 con scadenza il 31 Dicembre 2011 quindi circa 8 mesi.. e a meno che non mi sbaglio non mi risulta che ci sia stato un rinnovo dalle parti se non una serie di incontri.
Alla luce di tutto ciò per quanto ci sia una inadempienza da parte del comune e come sempre il problema sono i costi di restauro della quale vista la situazione di crisi e la becera burocrazia tutto diventa più difficile. Da quel che mi risulta dagli ultimi appuntamenti con il comune di Anzio lo stesso per volontà del Sindaco tramite legale ha chiesto alla corte dei conti la possibilità di investire circa 180 mila euro per il restauro del San Giuseppe Due in quanto non è un bene di proprietà del comune.
Nel mio post ho solo evidenziato che mi sarei informato e avrei chiesto documentazione lecita di tutto ciò. Se il San Giuseppe Due viene custodito in futuro in una idonea struttura ne sono ben felice, sopratutto se è la Marina Militare a occuparsene come per tanti altri storici velieri che le sono stati donati vedi Il Caroly, Il Capricia e tanti altri d’altronte come desiderava il Comandante Giovanni Ajmone Cat. Mi associo a quanto ha scritto sul mio FB Tito Mancini che per diritto di critica, avreste dovuto pubblicare come sopra.
Oggi allo stato dei fatti il veliero merita una soluzione CONCRETA. Il tuo attacco alla politica non risolve il problema perchè la stessa nostra politica è all’interno delle istituzioni quindi come evidenzia il Buon Mancini ” incrina e far recedere dalle posizioni di “Buona volontà” le Autorità interessate alla risoluzione di questo annoso problema.”
Cordiali saluti Andrea. C
Mi permetto di intervenire nella discussione che trovo oltretutto sterile e senza significato in quanto non crea nessun apporto specifico alla risoluzione del problema inerente il San Giuseppe Due.
Chi ha seguito le vicende del San Giuseppe Due conosce benissimo la sua odissea ed a chi attribuire “Eventuali” colpe e manchevolezze che comunque, non servono assolutamente a risolvere il problema del San Giuseppe Due ed oltretutto potrebbero incrinare e far recedere dalle posizioni di “Buona volontà” le Autorità interessate alla risoluzione di questo annoso problema.
Pertanto, vi prego di non continuare su questo tono disfattivo che perde di vista il problema principale: …salvare il San Giuseppe Due e la memoria del suo Comandante, Giovanni Ajmone Cat…
Tito Mancini
Si da quindi risposta in questo canale, più che in in un futile social network, a quanto affermato da Andrea Cafà:
Egregio sig. Andrea, indubbiamente si è dato da fare per il San Giuseppe Due, questo le fa onore e nessuno vuole negarlo.
Siamo stati una delle primissime fonti che Lei ha contattato e che Le ha spiegato con assoluta serietà e chiarezza tutta la vicenda di questa speciale feluca fornendo notizie, foto ecc.
Non dimentichi che nel nostro umilissimo piccolo, attraverso più persone che compongono AltoMareBlu, abbiamo cercato di far dialogare diversi soggetti interessati al recupero della barca.
Non amiamo dire chi ha fatto e cosa. L’unico scopo era che la feluca riuscisse a prendere il mare svolgendo le attività che l’accordo tra comune di Anzio e Marina Militare avevano sancito.
Concludendo:
La Marina Militare trascorsi cinque anni, ha posto una scadenza imminente a questa situazione. In caso di un nulla di fatto prevede lo spostamento della barca a suo carico in un arsenale militare dove verrà riportata nelle condizioni d’origine idonee alla navigazione.