LAVER 30 di Renato “Sonny” Levi e Franco Harrauer
Il 20° Salone Nautico di Genova, ci ha riservato una delle più piacevoli sorprese e grandi soddisfazioni dell’anno: il Laver 30. Questo discorso al plurale, non è “maiestatis”, ma una “sonata a quattro mani” che volentieri eseguiamo per l’amico Sesto continente.
Eravamo da parecchio tempo assenti dal Cantiere di Salerno, ma sapevamo che si lavorava alacremente all’approntamento del prototipo del nuovo Cruiser da 30 piedi che sempre “a quattro mani” avevamo progettato per la Laver.
Il tema propostoci era alquanto complesso e difficoltoso ed esigeva dal cantiere costruttore un salto qualitativo non indifferente, data l’importanza della barca che si voleva produrre.
Da ciò le nostre perplessità.
La Laver voleva inserirsi in una nuova dimensione con un prodotto qualitativo e non quantitativo, con una imbarcazione di alta classe destinata ad una clientela esperta ed esigente.
La definizione dei parametri di progetto era stata molto laboriosa e le nostre esigenze di progettisti si erano spesso scontrate con quelle della controparte commerciale e produttiva: “Un grande cruiser in un piccolo scafo”; “un forte indice di abitabilità in una barca molto aperta”; “velocità e autonomia con economicità di esercizio”; “accuratezza e preziosità di rifiniture e materiali in costi commerciali contenuti in una barca con una scia di utenza molto estesa”; “linee eleganti e filanti in dimensioni raccolte e compatte”.
Tutti parametri apparentemente antitetici, che alla fine riuscimmo a materializzare in una serie di disegni e di dati.
Adesso dobbiamo confessare che in Salone, alla presenza della nostra creatura, rimanemmo sbalorditi per l’eccezionale buon lavoro che la Laver aveva saputo eseguire.
Le linee e le forme che nei disegni apparivano piatte e tozze, avevano acquistato una plasticità ed uno slancio che facevano apparire la barca in una dimensione ben maggiore delle sue reali misure.
Fu, come abbiamo detto, una grande sorpresa, resa ancor più piacevole dal grande interesse di pubblico e dal successo commerciale seguito alla presentazione. Tutto ciò a conferma della nostra impressione che avrebbe potuto essere viziata dal nostro complesso materno!
Pochi giorni dopo la chiusura del Salone, rientrato il prototipo in cantiere a Salerno, abbiamo potuto eseguire delle esaurienti prove in mare che hanno fugato gli ultimi dubbi e ci hanno dato modo di verificare le caratteristiche di esercizio.
La generosa larghezza delle sezioni poppiere e quindi il basso carico unitario di fondo, consentono un decollo quasi immediato in qualsiasi delle condizioni di carico contemplate ed esperimentate.
La barca è molto asciutta grazie al notevole bordo libero ed allo slancio dei masconi e ciò è stato verificato in condizioni di mare invernale molto duro.
Il confort di navigazione, anche a velocità elevate (intorno ai trenta nodi), è molto buono perché le sezioni dell’opera viva per circa tre quarti della lunghezza, hanno diedri molto superiori ai venti gradi, mentre le sezioni portanti monoedriche, forzatamente limitate ad un quarto della lunghezza, sono sviluppate in larghezza: configurazione che favorisce una grande dolcezza nell’affrontare le onde e, come si è detto, un rapido decollo.
Due caratteristiche che sono difficilmente conciliabili tra di loro.
Abbiamo anche potuto verificare come i volumi chiusi siano una continuità delle aree aperte e viceversa, grazie ad una apertura molto grande in quella che tradizionalmente è considerata una barriera tra il dentro ed il fuori. In effetti il pozzetto è un’estensione del saloncino e chi vuole stare al riparo dal sole o dal vento non si sente escluso dalla vita che si svolge all’aperto.
In conclusione possiamo affermare che tutto ciò che costituiva il tema di progetto, che avevamo ipotizzato in sede di studio ed avevamo disegnato, si è materializzato grazie all’entusiasmo e alla serietà di un grande cantiere.
DATI DI TARGA
- Lunghezza fuoritutto – 9,00 m
- Lunghezza al galleggiamento – 7,00 m
- Larghezza massima – 3,15 m
- Immersione – 0,70 m
- Peso a vuoto – 3,25 tonnellate
Motori:
- Diesel – 2 x 155 HP
- Benzina – 2 x 290 HP
Velocità max.:
- Diesel – 29 nodi
- Benzina – 32 nodi
Articolo pubblicato dalla rivista “Sesto continente” nel fascicolo di luglio-agosto, 1981 e riprodotto per g.c. degli autori.
Egregio architetto,
la ringrazio per la cortese risposta e le auguro buon lavoro.
Alessandro
Carissimo Alessandro,
non conosco l’imbarcazione Canali g 25 e dal punto di vista etico non esprimo mai giudizi su barche che non ho progettato. Non è una buona cosa rimotorizzare una vecchia barca senza conoscerne l’idrostatica e l’idrodinamica di progetto.
Il Mustang era una barca realizzata con una piccola serie di motorizzazioni sperimentali ad eliche semisommerse. Assieme al piccolo e valido “Micado” ha generato nuove geometrie adottate da altri cantieri, ma ambedue sono stati coinvolti nel fallimento della Laver ed hanno generato molti “cloni”, troppi!
Mi dispiace di non poterle essere di aiuto nel suo genuino entusiasmo.
Franco Harrauer
Buongiorno,
con grande ammirazione e interesse nei confronti delle figure che racconta Altomareblu a cui vanno i miei complimenti vivissimi, leggo i contenuti del sito.
Sono appassionato di nautica anche se e’ un mondo a cui mi sono avvicinato da poco.
Desidererei, se possibile, avere un giudizio a tutto tondo, circa le doti di navigazione di un Canali g 25, e’ una barca del 1982 che vorrei acquistare e rimotorizzare ma non ho alcuna idea di come navighi. Può servire che invii qualche foto dell’opera viva? Ovviamente il proprietario attuale me ne decanta le doti di tenuta di mare etc … ancora, sara’ possibile una rivalutazione di barche come il Laver Mustang o il Mikado e il 30 ed il 28, in che misura a breve?
Si potrebbe indicativamente sapere il valore attuale di questi quattro modelli che mi piacciono tantissimo, naturalmente dando per assodato il buono stato di conservazione, sarei oltremodo contento di conoscere le peculiarita’ dei sopracitati modelli.
Ringrazio anticipatamente per la gentile risposta alle mie domande.
Cordialità,
Alessandro
Gentile Nicola Erre,
nel ringraziarti per quello che dici circa il Laver 30, non posso che essere d’accordo per quanto esprimi circa il progettista Levi, un personaggio unico che ha scritto la storia della progettazione di barche offshore, diporto, lavoro ecc… negli anni ’60, ’70’ e oltre, barche che ancora oggi, dopo tanti anni, in alcuni casi anche con più di quaranta anni, ben tenute dai loro orgogliosi armatori, navigano in modo egregio, con uno stile unico e superbo che oggi, nonostante i pc con i quali si progetta tutto o quasi in automatico, nessun aggeggio simile e nessun progettista attuale sono stai in grado di battere la fantastica matita di un un ingegnere aeronautico che ha progettato barche capaci di volare sull’acqua cercando di offrire la minor resistenza possibile all’avanzamento nello spirito della massima velocità raggiungibile, con realizzazioni che esaltano la tenuta nella navigazione con mare formato, senza avvertire alcuna difficoltà.
La velocità superiori ai 30 nodi in mare e la tenuta delle carene Levi con mare formato, sono una grande sicurezza, perché danno la possibilità, alle prime avvisaglie di mare decisamente mosso o da un improvviso incattivirsi delle condizioni meteorologiche, di rientrare in velocemente, prima che le condizioni del mare possano diventare ancor più cattive e mettere a dura prova non solo l’unità, ma anche li eventuali passeggeri che si trovano a bordo
Per la vendita della tua barca non possiamo inserire il tuo numero di telefono in questa sezione del blog per la privacy.
Nell’eventualità scrivesse qualche persona interessata ti gireremo il contatto alla tua mail.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Salve a tutti,
sono propietario di un Laver 30 anno 1985 unico propietario con sole h900 ore, motori volvoPenta 2x175cv t disel, è veramente un mito una barca intramontabile fino ad oggi. La mia sfiora i 32 nodi di velocità massima e 26 di crocera con trasmissioni duoprop.
“Sonny” Levi campione in carene veloci! Personaggi come lui oggi è veramente difficile se non impossibile tra i progettisti contemporanei.
Il Laver 30 con 5 posti letto comodi un piano cucina veramente completo ha fatto la storia. Nicolaerre se qualche amatore è in cerca la mia è in vendita.
Gentile Marco,
secondo il mio modo di vedere le cose, certe notizie sui progetti Salpa vengono attribuiti, anche da siti come quello di Nautica, a Renato “Sonny” Levi, cosa che non è corretta.
Ripeto ancora una volta, non ci risulta che l’ing. Renato “Sonny” Levi abbia progettato i modelli da te indicati, i quali sono “derivati” e quindi non autentiche carene Levi.
Se mai qualcuno volesse dimostrare il contrario, noi siamo a disposizione.
Alex
In merito alla “mitica” carena del LAVER 30,
oggi quella stessa carena è utilizzata dal SALPA 31.5 e successivamente dal SALPA 32.5.
Marco
Gentile William Cassar,
mi scuso per il ritardo della mia risposta… i commenti sia pubblici che privati a volte sono veramente tanti e qualcuno, come nel suo caso, può scappare… ma eccomi presente a risponderle.
Per l’uso della carena del Laver 30 sul Salpa 325 Laver non mi risulta quello che lei afferma. Infine, non ci risulta, che il Laver 305 sia una carena disegnata dall’ing. Levi.
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Gentile Leonardo,
chiedo scusa se le rispondo solo adesso con tantissimo ritardo. A volte i commenti sia pubblici che privati sono talmente tanti e può succedere che qualcuno sfugga.
Visto che mi chiede i dati tecnici al fine di poter costruire la barca in oggetto per conto suo, devo chiedere all’ing. Levi ed all’architetto Harrauer l’eventuale disponibilità a venderglieli. Tuttavia, credo sia una eventualità difficile per vari motivi ed economicamente, visto che ne deve costruire un solo esemplare, non credo sia conveniente. Infine, non esiste nessun kit di costruzione in commercio del Laver 30.
Se sono ancora disponibili i costruzione del Laver 30, le darò immediatamente notizia, mettendola direttamente in comunicazione con i due progettisti.
La ringraziamo per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Se non sbaglio questa carena è ancora oggi usata sul Salpa 325 Laver.
Posso sapere il diedro di poppa per questa imbarcazione? La Salpa a anche progettato un nuovo modello il 305 presentato in questo salone 2010, che dovrebbe avere una carena Levi.
Non so ancora se questo è un nuovo progetto o se è ancora una carena Levi rivisitata.
Il disegno illustrato è molto bello se mi iserisce le misure per poterla costruirne una, mi fà una cortesia.
Se invece non può, per favore mi dia un suggerimento dove posso trovare o comprare dei disegni ed eventualmente dei kit di costruzione.
La ringrazio e porgo i miei saluti,
Leonardo