Motorboat of the Year Awards 2011 Corsair Levi
Avevamo parlato di questa “nuova” carena Levi nell’articolo: New Corsair Classic by Levi Boat Company e anche dai commenti ricevuti, è evidente che si tratta di un gioiello e che avrebbe fatto parlare ancora di se!
Come tutte le carene che hanno segnato la storia dagli anni 60 ad oggi, le innumerevoli vittorie e carene a V profondo nate dalla matita e dall’ingegno di un mito della nautica internazionale, Renato “Sonny” Levi e la Levi Boat Company, ci hanno annunciato in anteprima Mondiale questa fantastica notizia:
Corsair Levi, finalista del:
Motor Boat of the Year Awards 2011
Singolare la categoria: Performance and superboat… per chi si è perso il video, lo inseriamo di seguito per il gusto di vederlo nuovamente.
C’è altro da dire? Credo che aggiungere altro sia superfluo sperando che il mercato italiano comprenda la bontà di questo progetto, di questa fantastica barca e… mantenetevi forte, ci fanno sapere che altro ancora c’è da scoprire nei prossimi mesi, noi siamo tutti curiosi e attendiamo impazienti di scoprire quali altre novità ci sono dal marchio Levi Boat Company…
Buon vento, dita incrociate ma credo fermamente che sia già una vittoria vedere questa barca tra le finaliste del Motor Boat of the Year Awards 2010 e in parte, ancora una volta, si deve dara ragione all’Ing. Levi; una barca veloce, può essere sicura e bella, come ci ha abituato negli anni ad apprezzare! Corsair Levi; una classic boat esclusiva per veri intenditori di barche serie!
Alex
Sono fiducioso ,anche perchè dei brittannici tutto si può
dire tranne che non sappiano come andar per mare!
La barca in Inghilterra è stata notata dai media inglesi e scelta per il prestigioso riconoscimento Motorboat of The Year. La cerimonia di premiazione si terrà all’Hotel Savoy di Londra oggi 10 gennaio 2011, durante il Salone…
E’ inutile dire che: abbiamo tutti le dita incrociate!!!
Alex
Gentile Vito,
nel ringraziarti per il tuo commento aggiungiamo che se si abbinassero i motori moderni diesel elettronici di ultima generazione, alle altamente performanti carene Levi, si avrebbero certamente risultati eccezionali che tutte le altre carene non Levi, difficilmente si sognerebbero di raggiungere o nella migliore delle ipotesi, eguagliare..
Circa lo slogan della barca di cui riferisci, cosa dirti… i fatti e le carene serie, come quelle Levi, non necessitano di artefici linguistici per illustrane le loro peculiarità costruttive e di progetto…
Auguri di buon anno!
Giacomo Vitale
Condivido pienamente quanto da voi scritto!
Oggi penso che la tecnica motoristica sia a livelli altissimi, sia per quanto riguarda il rapporto peso/potenza, che per le prestazioni e consumi. Cose che nei diesel specialmente erano un eufemismo, ai tempi delle famose realizzazioni di Levi e questo forse dovrebbe insinuare un ragionevole dubbio, poiché le carene non si sono adeguate, anzi, si sta rasentando in alcune realizzazioni l’andare contro i basilari principi della fluidodinamica e buttando nel….WC dati di fatto e anni di sperimentazione.
Inoltre il fattore consumo, aldilà di facili considerazioni circa le facoltà economiche degli armatori, è ora più che mai un dato importantissimo e sappiamo bene che il migliore motore del mondo, frutto di chissa quali studi ecc ecc. può essere tranquillamente mortificato da una carena tipo fondamenta di villino a schiera…
Ricordo che la pubblicità di una famosa barca semiplanante nota nell’ambiente dei pescatori sportivi per le notevoli doti di tenuta con mare bello tosto, diceva testualmente: “disegnata dagli elementi” dove chiaramente gli “elementi” erano quelli della natura… Attualmente, nel vedere certi obbrobri esposti nei vari saloni, mi viene il dubbio che si alluda ad elementi di tutt’altro genere.
Grazie! Saluti ed augurissimi di buon anno a tutti voi.
Caro Giacomo,
purtroppo siamo lontani storicamente dall’epoca dei gentlemen driver e dall’epopea della nautica vera! L’armatore odierno ha spesso un livello di cultura marinara mediocre, se non assolutamente assente.
Colpa della pericolosissima commistione tra la nautica ed l’automotive. Ormai, come sono fatte le barche non lo decide più il progettista, ma lo decide l’ufficio marketing e l’ufficio acquisti e gli “stilisti” hanno spesso solo il compito di far vedere il meno possibile, nascondendo tutto dietro abilissimi meccanismi di specchietti per le allodole.
Poca qualità e molta forma! Ecco perché Levi sarebbe una voce troppo fuori dal coro. Una personalità come lui non accetterebbe i compromessi a cui spesso i progettisti devono scendere con i cantieri a livello di soluzioni tecniche e scelte dei materiali. Il vero problema sta nella cultura, ecco perché le carene, a parte piccole eccezioni, sono sempre le stesse, tagliate, cucite, incollate spesso arrabattate.
Tanti cavalli e tanta potenza mal utilizzata poiché in barca c’è di tutto e di più e spesso è il “vestito” che comanda. Questo è il vero problema ed è la causa della crisi di valori che la nautica sta attraversando ormai da decenni e che poi come risultati ha i mostri che vanno in giro per mare.
E’ triste per un giovane progettista come me vedere tutto questo. A volte è molto deprimente, specie con l’ardore che sento di avere dentro di me, nel sapere che si potrebbe fare meglio con poco, percorrendo strade già aperte dal padre della motonautica moderna, che ha inventato tutto quello che c’era da inventare e che abbiamo la fortuna di poter avere ancora tra noi… tanto per fare un parallelo (per niete azzardato) è come se avessimo la possibilità di far progettare la navicella per andare su Marte a Leonardo Da Vinci e invece continuassimo a fare tricicli!
Personalmente vorrei avrei voluto scambiare 4 chiacchere con Leonardo ma ci dividono 1500 anni e spero che nella mia vita prima o poi di riuscire a scambiare almeno 2 (non dico 4) chiacchiere (tecniche e non) con Levi. Per il momento continuo a consumare le pagine dei suoi libri leggendole e rileggendole e trovando ogni volta le risposte a qualsiasi mio quesito tecnico… se questo non è un genio!
Caro Francesco,
condivido assolutamente quanto esprimi ottimamente in merito alle carene del Grande GURU “Sonny” Levi! Questa eccezionale persona, per intenderci, di quelle che nascono una sola volta nella storia del nostro mondo, ha espresso in tutta la sua carriera professionale, quanto di meglio poteva fare un progettista ed ancora oggi, purtroppo, non si vede in giro alcun altro progettista capace di eguagliarlo.
Proprio in questi giorni ho visto in giro cosa ci fosse di nuovo in giro, (purtroppo, mio malgrado e non posso far nomi, altrimenti mi caccerei in seri guai e dati i tempi, non è proprio il caso) ho visto qualche rivista specializzata della nautica alcune novità che al solo guardarle mi hanno fatto incazzare tremendamente, per due motivi:
1. Capisco che le riviste specializzate devono pur “campare”… ma accidenti, di fronte a certe atrocità nemmeno degne del più sprovveduto dei diportisti, si propongono barche oscene, tremendamente mostruose a vedersi, che non hanno nulla di marino e dal punto di vista tecnico, sono tutto ed il contrario di tutto… Insomma, ma è proprio vero che per campare si arriva a svendersi peggio del mestiere più vecchio del mondo? Suvvia, un poco di dignità…. ma a chi parliamo?
2. Non riesco a capire perché questi costruttori che oggi ancora riescono a “resistere” nonostante questa mostruosa ed imprevedibile crisi che sta mietendo vittime “illustri” nell’ industria del diporto nautico, non si rivolgano a “Sonny” Levi per fargli progettare una imbarcazione straordinariamente bella e con caratteristiche tecniche e di navigazione come sui sa fare?
Mi sorge un dubbio: Forse i cantieri che attualmente realizzano queste barche orribili, lo fanno nella speranza di attirare l’attenzione e cercare così di vendere… smuovendo l’immobilità del mercato? Se queste sono le loro intenzioni ed i loro scopi, andiamo malissimo…
Grazie per averci scritto,
Giacomo Vitale
Questa è la prova di quanto ancora oggi (e credo per sempre) le carene Levi siano assolutamente attuali e decisamente superiori a qualsiasi altra geometria e concezione!
Le carene sviluppate e pensate negli anni 60 e 70 ancora oggi dimostrano il loro enorme valore tecnico ed anzi ne acquistano ancora potendo essere costruite con materiali compositi ed equipaggiate con motori e trasmissioni di ultima generazione sicuramente più leggeri.
Ciò che rende eterne le linee d’acqua di questi scafi sono i concetti in esse espressi, le esperienze di anni di campi di gara, le intuizioni di un grande progettista, tecnico e pilota che ha saputo condensare nelle sue carene estro creativo e pura tecnica navale! Per le carene di Levi c’è ancora molto da dire!