Imbarcazioni d’epoca CP 228 Guardia Costiera Progetto Levi Cantiere Canav Anzio
Motovedette CP 228 – CP 229 – CP 230
Questo gruppo di tre motovedette disegnate da Renato Levi e costruite dalla Canav – Navaltecnica di Anzio, sono costruite secondo il solito schema dei quattro strati di mogano lamellare incollati a freddo ed incrociati di 45. Solo la CP 230 si distingue dalle prime due per una differente motorizzazione.
CP 228 GUARDIA COSTIERA
DATI DI TARGA PER LE MOTOVEDETTE CP 228 – CP 229
- Cantiere costruttore: Navaltecnica S.p.A. – Anzio
- Data di costruzione: 1965 – 1966
- Dislocamento a pieno carico: tonn. 12,1
- Scafo in legno – Mogano lamellare.
- Lunghezza fuori tutto: m. 13,12
- Larghezza: m .4,73
- Pescaggio: m. 1,16
Apparato motore originario per CP 228 e CP 229:
- N°2 motori Diesel General Motors 12V 53N da 390 HP ciascuno
- N. dei giri/max: 2800
- Velocità max: 25 nodi
- Eliche: n°2 in lega Mibral.
Motovedetta CP 230
Per CP 230:
- N°2 motori Diesel Fiat Carraro 521 SH da 360 HP
- N. dei giri/max: 1950
- Velocità max: 25 nodi
- Eliche: n°2 in lega Mibral.
Nota: La CP 230 era motorizzata con una coppia di Fiat Carraro Diesel da 360 HP – mentre la CP 228 e la CP 229 sono entrambe motorizzate con una coppia di GM Diesel da 390 HP
Motovedetta CP 230
una suggestiva vista dall’alto della CP 230
Altomareblu – Tutti i diritti riservati. Note Legali
Sono stato imbarcato sulla Motovedetta CP 228 a Trieste con I comandanti Cap.Angelo Cedro e Capo Mombello Angelo.
se qualche ex collega mi legge ne sarei felice. Fatevi sentire ragazzi.
Per chi sta cercando i componenti della cp 228/229 io sono stato imbarcato dal dicembre 1978 a maggio 1979 poi destinazione delegare Libano Sabbiadoro chi era con me mi mandi un messaggio.
Messaggio per Giuseppe Catto:
Sono Roberto Tamburini di Pesaro e sono stato imbarcato sulla CP 229 con Arbanassi, Papandea e Zerial, ti ricordi di me?
Ti mando un saluto.
Gentilissimo Jhon Cananzi,
ti ringraziamo per quanto dici di AMB e ne siamo sinceramente lusingati.
Purtroppo, in riferimento alle info che stai cercando sul motore Fiat Carraro 535 TD, nessuno di noi ha avuto modo di navigare su una imbarcazione dotata di questo tipo di motori.
Tuttavia, potresti cliccare il link di seguito indicato dove puoi trovare diverse officine di assistenza Fiat specializzate sui motori marini e sicuramente contattandone una o più sapranno darti indicazione relativi a quello che stai cercando.
https://www.google.it/#hl=it&gs_nf=1&pq=motore%20fiat%20carraro%20535%20td&cp=12&gs_id=3c&xhr=t&q=Fiat%20motori%20marini&pf=p&sclient=psy-ab&oq=Fiat+motori+&gs_l=&pbx=1&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.,cf.osb&fp=90a3455dfedf075f&biw=1024&bih=653
Sperando di esserti stato utile, ti ringraziamo per averci letto e per quello che è nelle nostre conoscenze siamo sempre a disposizione di tutti i nostri appassionati lettori e non esitare a contattarci se necessario.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Salve ragazzi,
io su una motovedetta non ci ho mai messo piede, però è molto bello leggervi.
Sono inciampato nel vostro bellissimo sito perché sono alla ricerca di info sul motore Fiat Carraro 535 turbo diesel.
Immagino che ognuno di voi ha avoto a che fare con quel gingillo.
Aprezzerei info complete.
Grazie e a rileggervi…
Ciao Giuliano,
ti fornisco in privato l’unico contatto che ho a disposizione. Purtroppo altri non ne ho.. Spero di esserti stato utile per quel che mi è stato possibile.
Cordiali saluti,
Giacomo
Ciao,
speravo fosse il mio direttore di macchina. Dammi una dritta per comunicare con l’equipaggio della CP 229.. anno 72-74..
Grazie
Gentile Giuliano,
AMB è a Vostra disposizione per mettere in contato colleghi della CP Guardia Costiera che si sono persi di vista, specialmente se sono passati molti anni… Circa il direttore Giuseppe Catto, mi spiace comunicarti che la persona a cui ti rivolgi non è quella che stai cercando. Scriveteci quando volete, visto che i Vs annunci sono sempre attivi su AltoMareBlu e sul web, pronti per esser letti da tutti ed anche dao colleghi che state cercando.
Grazie per averci scritto!
Giacomo Vitale
Ciao.. tu sei Giuseppe Catto,
sono stato imbarcato sulla cp.229, dall’aprile 1972 al febbraio 1974.. eri direttore di macchina ed il nostro Comandante era il Ten.di Vascello De Vercelli, vero?
Mi piacerebbe sentirti ed insieme al resto dell’equipaggio fare una bella rimpatriata..
Sc.np. Menegatti Giuliano
Gentilissimo Direttore Giuseppe,
benvenuto a bordo di AMB, Siamo a tua disposizione!! Grazie per averci contattato,
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Ciao a tutti,
sono un ex direttore macchina della CP 2028 soccorso aereo dello Stretto di Messina anno 1990/91.
Caro Alessandro,
mi hai sorpreso con questo tuo racconto e devo dirti che ti promuovo come scrittore di quanto accadeva sulla “CP 230” Guardia Costiera… Se stato molto bravo… ma hai passato il guaio con me… Adesso ci spettiamo qualche racconto speciale…
Restiamo in attesa di nuovi racconti…
Grazie!
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
AMB
Allora… inizio a raccontare e spero davvero che qualcuno che era imbarcato sulla 230 possa intervenire, per colmare le mie inevitabili lacune.
Per le foto, vedo cosa riesco a recuperare, per i filmati, invece, non ne ho a disposizione, ma rivedo tutto se solo chiudo gli occhi e ripenso a quei giorni.
Intanto, parlando della barca, mi ricordo che all’epoca (io ero un 10° ’89) montava Isotta Fraschini e che era raggiungeva i 30 nodi a carena liscia e poca onda, plaanndo una meraviglia una volta trovata l’onda giusta.
Era veramente robusta, siamo usciti un paio di volte con mare 7. I rimorchiatori di Napoli non reggevano (non manovravano) e dovevano rientrare, ma noi eravamo fuori lo stesso, il Golfo di Napoli si rivolta con una velocità incredibile in certe giornate.
Quando usciva un bollettino dei naviganti particolarmente negativo, si dormiva vestiti, tanto lo sapevamo che ci avrebbero chiamati in soccorso.
Nel ’90 l’ormeggio era ancora di fronte ai cancelli della Capitaneria, quando dalla sala radio ricevevano il may day… tempo cinque minuti ed eravamo a bordo pronti a salpare. Si usciva di corsa, mentre uno di noi saltava sulle cime di ancoraggio poppiere, si avvicinava la barca e con lo stesso movimento di rilascio si mollava… eravamo liberi.
Con brutto tempo, da sottocoperta era un po’ problematico, avevamo i chiarovisori, e la visibilità limitata a causa del ponte, quindi il comandante era sempre alla postazione ripetuta in controplancia per portare la barca e dare gli ordini. Va da sè che si tornava bagnati fino nelle mutande, ma quello era il lavoro e credetemi, quando ci sei in mezzo non ti dai pensiero di nulla, se non di portarlo a termine.
Poi magari, una volta rientrato, ti possono pure tremare un po’ le gambe, ma quando sei fuori non ci pensi. Credo che i marinai delle motovedette CP Guardia Costiera non possono permetterselo.
Come strumentazione di bordo avevamo radar, ecoscandaglio, VHF, il CB e anche l’ecogoniometro, che una volta ci è tornato utile insieme ai colleghi Carabinieri (loro in furgone) per individuare degli stupidi che lanciavano may day fasulli da riva.
“Uagliò, ricordatevi, su questa barca non è mai salito un pesce”. Questa frase me la ricorderò fino a che campo… Era la prima cosa che diceva il Comandante ai nuovi imbarcati, voleva dire (tradotto), che noi si faceva sul serio e che a bordo non accettavamo il pesce dai pescatori che istituzionalmente dovevamo controllare.
L’altra frase che ho sentito dire al Comandante in un paio di occasioni è: La CP 230 è come una “bella donna”, la devi accarezzare, è morbida e poi le devi dare una bella pacca sul sedere per farla correre”.
Era un gran comandante e ci ha insegnato molto, soprattutto lo spirito che ci ha consentito di superare momenti davvero difficili in quell’anno di uscite in mare (si usciva praticamente tutti i giorni).
La CP 230 era davvero una gran barca, forte, docile, davvero morbida sul mare e con una capacità di manovra eccellente nelle mani giuste. Solo un po’ capricciosi i motori.. è capitato una volta (nuovamente con brutto mare a pochi metri dagli scogli) che ci mollassero tutti e due improvvisamente.. ed allora buttati nel vano motori, ustionati, per bene in bilico tra i due motori e pompa gasolio, armeggiando per farli ripartire. In fondo era in discussione la nostra pellaccia:-D
Quando andavano a pieno regime erano uno spettacolo!
Cercherò, con la memoria, di ricostruire un anno a bordo della 230, intanto ricordo alcuni nomi, Rosario di Catania, Maurizio di Firenze, Antonio di Napoli (il sergente motorista), e Gaetano di Sorrento. Io ero di Savona. Con il Comandante eravamo in 6 e tanti siamo rimasti fino alla fine della mia ferma (in perenne sottonumero).
Il Comandante preferiva avere a bordo gente di fuori Napoli, in quel caso non si tornava a casa per il “pernotto”, si stava molto tempo insieme e si usciva sempre insieme. E soprattutto eravamo sempre lì. Può sembrare stupido, ma anche questo serviva una volta che si usciva in mare.
E poi c’era lei, la 230, con i due seggiolini in plancia, dove si passavano i pomeriggi piovosi a raccontarsi le speranze ed i progetti per il futuro, ma pronti a saltare in piedi se serviva.
Carissimo Alessandro,
raccontaci tutto quello che vuoi, inviaci foto dell’epoca della CP 230 e filmati, se eventualmente ne hai disponibili… di spazio a disposizione ne abbiamo!
In attesa di tue notizie ti invio un caro saluto,
Giacomo Vitale
Di cose da raccontare ce ne sarebbero davvero tantissime, dalla semplice routine di tutti i giorni, ai soccorsi o altre avventure più o meno interessanti. Certo che è rimasto tutto nel cuore come il periodo della vita che si passa di solito su quelle barche: i 20 anni :-D
Non so quanto spazio, però, ho a disposizione in questo articolo e non vorrei tediare l’autore. Dovrei anche avere ancora da qualche parte alcune fotto della 230 in carenaggio, quando si portava quel paio di volte l’anno a pulire la chiglia o fare dei lavori.
Caro Alessandro,
non credere di cavartela così a buon mercato… perché non ci racconti qualche episodio indimenticabile che hai vissuto sulla Charlie papa 230? Attendiamo curiosi il racconto delle avventure di quell’equipaggio di tanti anni fa della CP 230…
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Charlie Papa 230, Charlie Papa 230 a Compamare Castellammare, recupero terminato, rientriamo… passo.
Quanti ricordi, ragazzi.
Quante uscite in mare, quanti soccorsi, quanti pattugliamenti, quante vicende.
Alessandro
Ciao Giuseppe (Pino),
sono stato direttore di macchina della 229 dal 20/11/1980 al 30/4/1981.
Tu eri il mio C/te. Ti ricordi di me?????
Ti do un aiutino: dopo con Giovanni siamo stati assegnati al BD-16.
Colgo l’occasione per un caro saluto.
Un saluto a tutti coloro che ricordano i momenti più belli trascorsi a bordo della Super Speranza m/v CP 238 GUARDIA COSTIERA, insieme al grande e valoroso Comandante Natale Degrazia.
Con tanta nostalgia,
Gianluca
ho avuto l’onore di essere stato imbarcato sulle CP 228 e 229 sia come direttore di macchina che come comandante dal 1967 al 1983, anni bellissimi e tanti ricordi
cerco componenti equipaggio imbarcato con me a trieste
Pinone, in che anno sei stato a trieste?
Li se non ricordo male c’era anche la 228.
Ciao ;)
HO AVUTO IL PIACERE E L’ONORE DI ESSERE STATO IMBARCATO SIA SULLA CP 229 DISLOCATA A TRIESTE CHE SULLA CP 230 DISLOCATA A CASTELLAMARE SI STABIA PER TRE LUNGHI ANNI.
MI RATTRISTA SAPERLE IN DISARMO POICHE’ ERANO PER ME COMPAGNE DI AVVENTURE E SOCCORSI CON MARE FORZA 5/6. INUTILE ESSERE UMILI QUANDO SI E’ I MIGLIORI.