Classe Super Speranza – Motovedette CP 231 Guardia Costiera Progetto Levi
Motovedette della Guardia Costiera su progetto Levi
Con questa articolo sulle motovedette della GUARDIA COSTIERA abbiamo un gruppo formato dalle seguenti unità:
- CP 231
- CP 232
- CP 233
- CP 234
- CP 235
- CP 236
- CP 237
- CP 238
Furono costruite negli anni 1967 – 1968 – 1969 dal Cantiere Leopoldo Rodriquez di Messina. In calce alle foto si possono leggere i dati di targa di questo gruppo di otto motovedette.
Splendide le immagini di seguito pubblicate messe gentilmente a disposizione dal “COMANDO GENERALE DELLE CAPITANERIE DI PORTO – GUARDIA COSTIERA” che ringraziamo per la cortese disponibilità .
Motovedetta CP 231
Motovedetta CP 231
Motovedetta CP 232
Motovedetta CP 233
Motovedetta CP 234
Motovedetta CP 235
Motovedetta CP 236
Motovedetta CP 238
DATI DI TARGA Motovedette Guardia Costiera dalla CP 231 alla CP 238
CP 231 – CP 232 – CP 233 – CP 234 – CP 235 – CP 236 – CP 237 – CP 238
- Cantiere costruttore: Cantiere Navale Leopoldo Rodriquez Messina
- Data di costruzione: 1967 – 1968 – 1969
- Dislocamento a pieno carico: tonn.14,01
- Scafo: legno di mogano in quattro strati lamellare incollato con resine resorciniche
- Lunghezza fuori tutto: m.13,40
- Larghezza: m.4,85
- Pescaggio: m.1,28
- Lunghezza fuori tutto: m.13,40
- Larghezza: m.4,85
- Pescaggio: m.1,28
Apparato motore originario:
- N°2 motori Diesel CRM 9/DA da 385 HP ciascuno
- N.dei giri/min.: 1850
- Velocità max: 26,6 nodi.
- Eliche: n°2 in lega Mibral
Altomareblu – Tutti i diritti riservati. Note Legali
Un grazie a voi… Che mantenete viva la memoria di un mestiere più bello del mondo… UOMINI DI MARE, comandanti veramente professionali, un onore aver solcato le onde con le belle motovedette, della Guardia Costiera… un abbraccio…
Ciao TAZIO,
alias Alessandro, grazie per averci comunicato delle tue scappatelle birichine… ma in quella bella e giovane incoscienza vedo comunque un marinaio appassionato di mare e della nostra Guardia Costiera, in cui si sono alternati ai comandi di mitiche motovedette come le Super Speranza, uomini e Comandanti di tutto rispetto che con la loro passione e dedizione hanno portato a termine tantissimi salvataggi di vite umane e soccorsi di ogni tipo, che rimarranno indelebili nelle loro menti quando le Super Speranza serie CP 230 solcavano i mari della nostra penisola e delle isole, sempre pronti con ogni condizione di mare, spesso mettendo a rischio la loro vita pur di salvare chi era in pericolo di vita! Bravi tutti!!
Grazie per averci contattato e per quello che ci hai raccontato tra i ricordi di tempi ed episodi di ogni tipo che sono rimasti indelebili nella tua mente!
Un caro saluto a te Alessandro ed anche al tuo Capo Scicolone!
Carissimi,
il sig “TAZIO” ero io ebbene si… in quanto durante il servizio ero sempre l’ultimo a montare a bordo… specialmente una notte che era settembre… mare calmo ed io ero reperibile come gli altri dell’equipaggio, ma una sera tardi per andare a fare cose birichine con una ragazza a 30 km dalla capitaneria… ho rischiato grosso…
Alle 23.00 arrivò un segnale di soccorso sul canale 16, di una barca a vela che stava affondando. Avvisato il comandante e subito mister capo Scicolone, l’equipaggio che era rimasto dimezzato in quanto alcuni erano in licenza, doveva avviare i preparativi di bordo, ma ahimè quella sera solo io avevo le chiavi della cabina e quindi non potevano salpare. Diedi il recapito del telefono di casa della mia amica al corpo di guardia in caso di emergenza… ma va a pensare che proprio quella sera succedesse qualcosa e arrivata la telefonata mi rivestii in gran fretta e presi la macchina e mi misi a correre sul filo dei 200 all’ora sulla Pontina, prima che arrivasse Capo Scicolone che ci metteva 10 minuti!
Bè credetemi, sono arrivato prima io e subito dietro Scicolone che mi inseguiva, ma non me ne ero accorto. Dopo quell’episodio più unico che raro il Capo Scicolone mi soprannominò TAZIO NUVOLARI e da li cominciarono le avventure con il mitico e ineguagliabile Capo Scicolone e la stupenda CP234 con cui ho condiviso molti soccorsi in mare!
Grazie a tutti CIAO!
MICHèèèè.. un abbraccio,
TAZIO
Gentile Fabio Mori,
La ringraziamo per averci scritto e per aver contribuito a farle rivivere il ricordo di tempi certamente belli ed irripetibili.
Cordiali saluti a lei ed a tutti i suoi ex colleghi!
Giacomo Vitale
Anche io sono passato sulla CP232 ed in quel periodo andammo a prendere la m/v nel cantiere di Anzio dove stavano mettendo i motori AIFO per riportarla alla CP di Livorno! Bei tempi…
Un caloroso abbraccio al Comandante Faiella ed ai commilitoni Corsi e Baglioni
Sg NP CP Mori Fabio
Si, è proprio così, le m/v Super Speranza della serie CP 230 GC furono costruite su un progetto eccezionale ed unico dell’ing. Renato “Sonny” Levi e per le grandi doti di tenuta in mari anche proibitivi.. vedi intervento di salvataggio dei naufraghi del mercantile inglese London Valour portato a termine dalla m/v CP 233 presso la diga foranea del porto di Genova il 9 aprile del 1970, durante una violenta libecciata… consentendo il salvataggio di molti marinai…
La ringraziamo per averci scritto e per la sua testimonianza!
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
..incredibile!! Solo nel 2010 la motovedetta CP 238 ha cessato l’attività. Vi feci il motorista per sei mesi nel 1978 col tenente Cherubini… che nostalgia…
E’ molto triste annunciare che un commilitone, un amico o una qualsiasi persona voluta bene da tutti ci ha lasciati. Tuttavia è la vita che va così…
Porgiamo l’ultimo saluto al capo Giuseppe Cipullo!
Giacomo Vitale
AMB
Giunge notizia che anche capo Giuseppe Cipullo comandante della CP234 di Anzio ci ha lasciato…
Gentilissimo Gianluca,
ti ringrazio per quanto mi dici e sono qui su AltoMareBlu per fare in modo che la memoria storica di questi eventi che hanno coinvolto uomini della Guardia Costiera e le straordinarie m/v della serie Super Speranza non si perdano nel nulla, sarebbe un vero peccato.
Posso confermare quanto tu dici della Super Speranza CP238 che era in servizio presso la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria. Una unità fortunata perché ha avuto Comandanti che l’hanno curata sempre con amore e mantenuta in perfette condizioni di esercizio. Ebbi modo nell’estate 2010, mentre era in vendita per dismissione e cessata attività, di andarla a visionare ed era in condizioni eccelletti. Un grande complimento è di dovere oltre allo scomparso Capitano Natale De Grazia, a tutti i Comandanti che l’anno amministrata, anche all’ultimo, Mar. Chilà, se non ricordo male.
Colgo l’occasione per ricordare che questa magnifica unità ex GC è in vendita ed è stata l’ultima Super Speranza della serie CP 230 che era rimasta in servizio.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
AMB
Un saluto a Giacomo Vitale e mi congratulo per le annotazioni ed i racconti sulle Super Speranza.
Racconto con tanta nostalgia e tanti bei ricordi a bordo della motovedetta CP 238 di Reggio Calabria 1987-1990, al comando del valoroso Capitano Natale DE GRAZIA scomparso tanti anni fa per un tragico malore. Un saluto a tutti i colleghi che hanno prestato servizio a bordo della splendida M/V CP.238.
Gianluca Barbatano
Gentile Michele,
indubbiamente le Super Speranza della serie 230 sono state veramente eccezionali per tutto nel loro periodo di servizio. E’ vero che la tecnologia è avanzata e le motovedette attuali si sono evolute di molto. Tuttavia, alle Super Speranza tutti i marinai che vi navigavano affidavano la loro vita senza paura, certi della loro affidabilità e della capacità non comune di affrontare condizioni di mare estreme… Vedi il salvataggio dei naufraghi del mercantile inglese London Valour, di cui si può leggere nelle pagine di AMB al seguente link:
https://www.altomareblu.com/genova-9-4-1970-london-valour-il-naufragio/
scritto da uno dei membri dell’equipaggio di allora C.V. Tito Mancini, oggi in congedo per limiti di età, oltre agli altri articoli correlati a quel tragico evento.
Grazie per aver lasciato la tua testimonianza e se altri marinai delle CP hanno ricordi e vicende particolari vissute a bordo delle m/v della Guardia Costiera, possono farsi avanti e scriverci. Siamo sempre lieti di pubblicare queste testimonianze speciali.
Giacomo Vitale
Le motovedette piu vecchie ma più efficenti del Corpo!
Sono stato imbarcato dal 1999 al 2001 sulla mitica m/v CP 231 e l’ho vista andare via da Napoli a Olbia. Quanti ricordi e quante emozioni… La seconda foto della 231 è al largo di Capri. Ho il poster di quella foto e c’ero anche io a bordo.
Un saluto a tutti.
Gentilissimo Nicolò Picardo,
ti ringraziamo per quanto dici circa il periodo di imbarco in cui sei stato sulla CP 232 Super Speranza. Un’assoluta testimonianza di verità che quegli imbarchi furono scuola di vita e di lavoro per chi ha avuto la fortuna di essere su quelle meravigliose motovedette. Indubbiamente sensazioni e momenti irripetibili dato l’evolversi dei tempi attuali.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Salve,
leggo con piacere le vostre annotazioni, sono stato imbarcato sulla CP 232 dall’Aprile ’79 a novembre dello stesso anno.. Quanti ricordi, le uscite in mare per vigilanza pesca, i falsi allarmi “tanto bisogna uscire lo stesso”, una campagna antinquinamento a seguito collisione presso Civitavecchia
…arrivammo con una turbina fusa e restammo un mese fermi a fianco alle CP locali, ricordo, in appoggio al Nucleo SDAI che fecero brillare una bomba sulle secche della Meloria… il ns C.te si era raccomandato di non usare troppo esplosivo!
L’acqua arrivò a 25 metri di altezza e piovvero pesci da ogni parte… So che dalla CP 232 sono passati in tanti, da un mio ex compagno di scuola Brunetto, che prese il mio posto a mio cugino che si trovo`come 2° di macchina su una petroliera, voglio dire che per noi sono state una scuola di lavoro e di vita soprattutto.
Un saluto a tutti voi.
Ex SGT/NP/PN
Nicolò Piccardo
Gentilissima Signora Costanza,
leggo con profondo dolore del decesso di Michele. Non ho parole se non quelle di ricordare di averlo conosciuto ad Anzio nelle diverse circostanze che portavano in quel porto la Motovedetta CP 231, per periodici lavori effettuati presso il Cantiere Navaltecnica. Con la predetta unità navale del Corpo e la CP 234, comandata da suo marito, abbiamo operato nella missione di soccorso effettuata al largo di Ponza, raccontata in questo sito da Umberto Castellaccio.
Ricordo perfettamente il Capo Michele Scicolone, per la sua sobrietà e il senso del cameratismo che restano esempio per chi pensa al mare come palestra di solidarietà.
Il contribuito, reso da suo marito, per l’acquisizione e al mantenimento del prestigio del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, penso debba essere motivo d’orgoglio, non dimenticando quello suo sicuramente consistito nel sostegno costante e decisivo per chi ha svolto un lavoro niente affatto semplice.
Rinnovandole la mia vicinanza, voglia gradire, infine, le mie più sentite condoglianze.
Vincenzo Scognamiglio
Hai dominato il mare, il male ti ha portato via, per me rimani l’unico GRANDE comandante che ha avuto la CP234. Ciao Michele,ci mancherai…
Claudio Cassoli
Hai dominato il mare, il male ti ha’ portato via, per me rimani l’unico grande comandante della CP234.
Michele, ci mancherai…
Claudio Cassoli
Carissima Costanza,
questo per me è un anno terribile, a Febbraio è scomparso un carissimo amico ed adesso apprendo che anche il caro Michele ci ha lasciati.
Piango la morte di un vero amico oltre che di un collega.
Ricordo l’entusiasmo da cui era animato, la professionalità, la sua calma che unita alla vena umoristica, sdrammatizzava anche le situazioni più critiche.
Era un “marinaio” e di ciò ne andava fiero.
A quanti ha insegnato, consigliato, dato pareri e suggerimenti, non si è mai tirato indietro ed era sempre disponibile.
Assieme, abbiamo solcato il Mediterraneo vivendo forse gli anni più belli della mia vita.
Ciao Michele, ci mancherai, “Buon Vento”…
Tito.
Sono la moglie di Capo Scicolone,
Comandante, per tanti anni, della CP234 con la quale ha vissuto tante vicissitudini con passione, senso del DOVERE e con l’orgoglio di appartenere alla Guardia Costiera.
Le sue avventure costituiscono per me e per tante persone dei ricordi… Si perchè dal 5 maggio 2012 il “Grande Capo” è con la “sua” Super Speranza in paradiso con Capo Gerardi ed altri che con lui condividevano l’amore per il loro tipo di lavoro. Un pezzo di storia della Capitaneria di Porto di Anzio ha raggiunto il cielo.
Costanza
Bellissimi ricordi!!!
Imbarcato sulla CP 235 dal 1985 al 1987.
Capitaneria di Porto di Olbia.
Piero Demuru
Un carissimo augurio al Comandante Faiella,
mio comandante della motovedetta CP 232. Sono stato imbarcato come nocchiere di bordo della CP 232 nel 1983 -1984 presso la Capitaneria di porto di Livorno. Conservo ricordi bellissimi di quei momenti con il sergente Petrino, il sergente Gallo, siete stati la mia famiglia ed abbiamo passato momenti tristi e belli.
Vi ringrazio di cuore.
Mario Taddei Livorno
Gentile Valter Belcari,
ti ringraziamo per questa tua testimonianza che, in riferimento al difficile salvataggio del gennaio 1977 di cui ci parli, evidenzia ancora una volta le grandi doti marine della serie di motovedette “Super Speranza”, nel caso specifico la CP 232 e degli ottimi ed affiatati uomini che facevano parte dei loro equipaggi.
Se ci volete raccontare episodi importanti che avete vissuto a bordo delle CP “Super Speranza” serie 230, inviateceli. Realizzeremo una apposita rubrica di questi momenti speciali raccontati da Voi diretti interessati… e uomini della CP “Guardia Costiera Italiana”
Un caro saluto a tutti Voi!
Giacomo Vitale
Sono stato imbarcato sulla CP 232 a Compamare Livorno dal giugno 1976 al settembre 1977!
Ho vissuto il “TRAGICO” passaggio dai motori CRM ai motori (ahimè) aifo (scrivo questa brutta parola in minuscolo, ma non si sono vergognati a montare questi ce…?
Ho vissuto dei momenti bellissimi e sono sempre stato presente anche nei momenti difficili, uno per tutti: sabato notte del Gennaio 1977, mare da paura, paura e paura, 11 marinai a bordo di mercantile stavano andando a sbattere nella diga curvilinea, chi è uscita?
La CP 232, motori tutta forza per vincere i marosi nel “Porto Mediceo”. Andammo di supporto al rimorchiatore di altura “Tito Neri II°”. Conclusione: marinai in salvo e… unica volta che ho indossato giubbotto, fischietto e cinghia.
Gentile Sergio,
grazie per la tua testimonianza di vita vissuta a bordo delle m/v della Guardia Costiera e per l’augurio formulato al personale e tutti coloro che intendono arruolarsi in questo speciale corpo della M.M..
Giacomo Vitale
Sono stato imbarcato sulla m/v CP 232 nel periodo 1987/89 ed ho trascorso il periodo più bello presso Compamare Livorno grazie ai colleghi di bordo e soprattutto al comandante Faiella Giancarlo. Auguro a tutti i militari delle Capitanerie di Porto di trascorrere un periodo sulle motovedette della Guardia Costiera.
Grazie!
Salve Roberto,
e non ci racconti nulla?
Cordiali saluti,
Giacomo
AMB
CP 236, Compamare Savona..
Saluti a tutta la gente di mare orgogliosa del servizio prestato, come lo sono io.
Roberto
Ho avuto il piacere di salire a bordo della 231 agli inizi degli anni ’80,
solo che allora non aveva ancora la livrea della Guardia Costiera e purtroppo i motori erano andati e facevano un fumo pazzesco. Comunque era bellissima! Ero imbarcato come sgt/np/ms sulla mv CP 2042 ormeggiata a fianco alla CP 231, nella darsena Acton a Napoli. Poi arrivò la CP 253 e finalmente la CP 231 lasciò Napoli per i lavori di restauro…
Gennaro
Gentile Alessandro,
ti ringraziamo per l’appassionato commento ed i forti ricordi di persone che si sono succedute con te a bordo dell Super Speranza CP 234 e di quei magici anni, confermano il tuo pensiero… Però sei un po’ biricchino… perché non ci racconti chi è Tazio?
Le cose dette a metà lasciano dubbi e sovente, come nel tuo caso, ai lettori non dicono nulla… Ovviamente se non vuoi dire di questa persona, nessuno ti obbliga e sei libero di non replicare…
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
CIAO cari lettori…
ho passato gli anni piu belli della mia vita a bordo della CP 234 a fianco del Com./te Michele Scicolone.. Capo Gerardi… Tito Mancini… CAP. Bombino e Mauro Pietrarelli..
Chi mi conosce sa chie è stato “Tazio”.
Grazie a tutti e W la Marina Militare Italiana!
Alessandro
Carissimo Vincenzo,
è veramente un grande onore per me parlare con dei “veri uomini di mare” ed avrei un grande piacere se un giorno potessimo incontrarci, certamente potresti insegnarmi tante cose.
Sono rimasto impressionato dalle bellissime parole che ha avuto per te il C.te Umberto e l’intensità espressa con cristallina chiarezza, mi ha fatto capire inequivocabilmente che mi trovo di fronte ad un uomo speciale, un “vero uomo di mare”.
Ti ringrazio molto per la sensibilità che ti ha consentito di apprezzare i sentimenti di tutti noi che siamo gli autori di Altomareblu e che sono al di fuori di qualsiasi logica commerciale, perché Altomareblu si mantiene con il contributo intellettuale dei suoi autori che l’hanno fortemente voluta con queste radici, basandoci sull’onestà intellettuale e sul saper dare indicazioni ed informazioni corrette ai tanti lettori che ci scrivono, onorandoci della loro presenza su questo sito dedicato al mare, alla storia, alla tecnica, ad uomini speciali, alle tradizioni marinaresche e tanto altro ancora.
Approfitto della tua spontanea e sincera disponibilità per chiederti se hai da raccontare ai lettori ed a tutti noi di Altomareblu, un episodio o più episodi capitati durante gli anni in cui sei stato C.te della mitica CP 231, puoi raccontarli ad Altomareblu che vuole ricordarli e renderli pubblici affinché non siano dimenticati.
A proposito delle motovedette “Super Speranza” “roccia”, così veniva definita in Puglia anni addietro dalla marineria locale, per la sua capacità di affrontare il mare proibitivo, contribuendo sovente a salvare vite umane e riportando sempre in porto tutti i “suoi Marinai” che ad essa affidavano la propria vita con grande fiducia. Un grande tributo di alta capacità progettuale ed intuito va certamente riconosciuto all’ing.”Renato Sonny” Levi che l’ha disegnata ed ai Cantieri Rodriquez che le hanno costruite secondo le sue direttive tecniche. Ecco, questo erano nella realtà operativa di tutti i giorni le motovedette “Super Speranza”, così come sovente mi ha raccontato il C.F. Tito Mancini, mio grande amico fraterno, che ha passato una vita imbarcato a bordo delle varie CP 233, CP 234, CP 243 ecc…
Un caro saluto e per ogni tua esigenza scrivici quando vuoi, siamo sempre a tua disposizione.
Giacomo Vitale
Altomareblu
Per Giacomo Vitale.
Gentilissimo Giacomo,
voglio ringraziarti per le bellissime parole che hai avuto nei nostri confronti e per l’iniziativa che ha consentito il contatto tra vecchi compagni che condividono storie di mare, a mio giudizio, mai banali.
Il sito da te curato è meritevole di ogni apprezzamento in quanto riesce a coniugare la tecnica navale con l’umanità che gravita intorno ad essa. Per qualsiasi altra tua iniziativa del merito ritienimi a tua disposizione.
Un abbraccio da chi ti è fortemente riconoscente.
Vincenzo Scognamiglio
Cari C.ti Vincenzo Scognamiglio e Umberto Castellaccio,
Vi mettiamo in contatto privatamente tramite i vostri idirizzi e mail e siamo contenti che Altomareblu, oltre a ricordare i bei momenti vissuti sulla CP 231, abbia permesso a due “Signori del mare” di rincontrarsi.
Vi ringraziamo per essere stai nostri appassionati lettori e continuate a seguirci, Speriamo presto possiate incontrarvi per raccontarvi tanti anni vissuti sul mare a bordo di straordinarie motovedette progettate dalla magica matita di Renato “Sonny” Levi, un “grande progettista della motonautica mondiale”.
Un caro saluto a entrambi.
Giacomo Vitale
Approfitto di questa oppurtunitá per salutare ed abbracciare dopo quasi 25 anni il grande Vincenzo Scognamiglio.
Un grande uomo dal quale ho imparato molto, un Comandante esemplare, autoritario, ma sempre giusto verso i suoi collaboratori. Un esperto uomo di mare, un punto di riferimento per i suoi uomini.
Due sono le persone alle quali mi sono ispirato, seguendone l’esempio, per conseguire i successi professionali nella mia carriera militare: mio padre (ex sottufficiale dei CC) ed il Comandante Scognamiglio, due veri “Signori” d’altri tempi.
Ringrazio tutti voi di Altomareblu per avermi regalato (dapprima con la pubblicazione delle foto della classe 230 e poi con la pubblicazione del commento del Comandante) delle bellissime emozioni che mi hanno riportato indietro nei “bei tempi” dove sapevamo apprezzare e goderci le piccole cose, come una tazza di caffé preparata a bordo della leggendaria CP 231.
Al Comandante Scognamiglio rinnovo tutta la mia gratitudie ed ammirazione e spero voglia contattarmi sul mio indirizzo email che lascio a seguire.
Un caro saluto
Umberto Castellaccio
Ho letto,
con grande commozione il commento alla mitica CP 231, lasciato dallo splendido Umberto Castellaccio, sono stato il Comandante di quella straordinaria unità ed ho vissuto l’esperienza al largo di Ponza ben raccontata da Umberto.
Un affettuosissimo saluto ad Umberto e a tutti coloro che hanno conosciuto da imbarcati a bordo di Motovedette delle Capitanerie l’amore per un lavoro basato principalmente sull’abnegazione,
Vincenzo Scognamiglio
Gentile C.te Vincenzo Scognamiglio,
ti ringraziamo per averci scritto comunicandoci le tue emozioni circa la CP 231 ed il periodo in cui sei stato il comandante di questa unità e avendo dei cari amici tra colleghi ed ex colleghi della C.P. comprendo benissimo quello che dici circa lo spirito e l’abnegazione con il quale tutti Voi del C.P. Guardia Costiera, svolgete i difficilissimi compiti istituzionali, spesso mettendo anche a repentaglio la Vostra vita, per salvare quella di persone che sono sovente in gravissima difficoltà.
Altomareblu è anche la Vostra e quando volete raccontarci storie di vita vissuta in mare o altro inerente alla Vs. professione, non esitate a scriverci.
Un caro saluto!
Altomareblu.
Ciao Alessio,
ti ringrazio per questo tuo commento che la dice lunga sulla tua passione per un certo tipo di motovedette come quelle fantastiche della Clesse 200 e se vuoi inviaci una bella foto della tua “priscilla” che la pubblichiamo di seguito al tuo commento. La tua passione lo merita. Continua a seguirci e non te ne pentirai.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Salve,
sono un motorista imbarcato su una classe 500 che affettuosamente ho ribattezzato “priscilla”, ci sono molto affezionato e ci tengo parecchio e tutto questo entusiasmo mi è stato trasmesso dai colleghi che mi parlano delle motovedette più “vecchiotte” sulle quali sono stati imbarcati come questa fantastica classe 200.
Grazie a tutti coloro che credono in me e spero che un giorno la “mia priscilla” possa apparire in tutto il suo splendore sulle pagine web di questo sito.
Alessio
Ciao Angelo,
come uomo di mare ti do subito del tu, visto che anche tu lo sei e mi congratulo per questa tua passione che, come vedo, é rimasta inossidabile nel tempo inesorabilmente trascorso. Bravo! Vuol dire che é vera.
Sono a tua disposizione e potrei proporti varie soluzioni di barche Levi che si trovano in vendita e già pubblicate sul blog. Voglio solo sapere però, se vuoi una barca già pronta alla navigazione, oppure una barca da ristrutturare. Tieni presente che nel secondo caso devi essere veramente esperto per ristrutturare una barca del genere e se devi affidarti ad artigiani, che siano bravi, i costi sono veramente alti. Insomma voglio parlare con te in modo chiaro, così tu puoi decidere per la soluzione che più si adatta alle tue esigenze. Ti contatto direttamente, così continuiamo la discussione in privato. Ti ringrazio per averci contattato.
Un saluto ed ancora congratulazioni.
Giacomo Vitale
Salve,
sono un pescatore da 3 generazioni, oltre che per la passione per il mare la mia e anche una passione per questo tipo di imbarcazioni che vedo sin da quando ero piccolo, passare vicino mentre facevamo le battute di pesca, dire che provavo invidia per chi era ai comandi di queste bellissime barche mi sembra più che scontato, quindi la cosa che oggi mi chiedo e se fosse possibile acquistarne una e con chi mi potrei mettermi in contatto.
Sono stato imbarcato durante il mio servizio di leva come motorista a bordo della CP231 di stanza nella darsena del molo Beverello di Napoli, era l’anno 1984.
Ho vissuto a bordo della 231 sino a quando non sono stato trasferito a Castellammare di Stabia sulla CP 1002. Era una bellissima imbarcazione ed abbiamo effettuato innumerevoli salvataggi e recuperi compreso quello di un elicottero del SAR caduto durante le operazioni di recupero di un marinaio di un sommergibile francese al largo di Ponza (19.08.84) fu l’uscita in mare più lunga che facemmo (4 giorni).
Ogni volta che passavo per il molo Beverello per andare ad Ischia dai miei genitori (ora vivo nella provincia di Brescia) mi affacciavo a contemplare la vecchia 231, sono riuscito a farla vedere anche a mio figlio, fino a che non ho scoperto che era stata messa in disarmo.
Un saluto a tutti coloro che sono “passati” sulla mitica 231.
Umberto