Valli di Comacchio; escursioni tra storia e natura
Il Parco Delta del Po, in barca nelle valli di Comacchio.
Una delle più straordinarie estensioni vallive salmastre dell’Europa…. è il Italia e si chiama “Parco Delta del Po”. L’Emilia Romagna e il Veneto sono la culla di questo fantastico ecosistema che si estende per tredicimilacinquecento (13400) ettari e costituisce un patrimonio naturalistico di rara bellezza e ricchezza faunistica.
Sito di interesse Comunitario e zone di protezione speciale, è uno scenario di incredibile bellezza e la varietà di specie avvistabili è difficilmente spiegabile.
La visita di AltoMareBlu in questa Oasi è stata particolarmente fortunata, gli avvistamenti e gli scatti effettuati ne sono la dimostrazione reale di quanto c’è di bello e di raro nel nostro territorio che va curato, rispettato e incentivato; non sono mancate delle piccole “osservazioni” ma di questo ne parleremo nel descrivere questa giornata in questa realtà della bella Italia.
Le estensioni vallive salmastre sono un patrimonio realizzato sia dall’acqua che dall’uomo e si presentano come una vasta laguna prospiciente l’Adriatico, divisa da questo da una fascia costiera e delimitate a nord dal corso del Po di Volano, a sud dal Fiume Reno.
La scarsa profondità e l’acqua salmastra, rappresentano l’habitat per molte specie di uccelli acquatici costituendone infatti un fortissimo richiamo per lo svernamento, il nutrimento e la nidificazione: fenicotteri, avocette, spatole, volpoche, cavalieri d’Italia, gabbiani rosei e corallini, sono tra le specie facilmente avvistabili fra le trecentoventi (320) censite.
Le Valli di Comacchio, nel Parco del Delta del Po, opportunamente adattate dall’uomo per facilitare la pesca, costituiscono l’ambiente ideale per la crescita dell’anguilla e che, ancora oggi, viene catturata come un tempo con l’utilizzo del lavoriero: un ingegnoso sistema composto, a guisa di freccia, da sbarramenti e griglie mobili posto all’imboccatura dei canali che collegano le Valli al mare. Indescrivibile è l’esperienza che si vive durante l’escursione nel parco in barca, si visitano con delle soste, i vecchi Casoni di pesca o di guardia che rappresentano le architetture di una civiltà della laguna legata indissolubilmente alle valli e all’acqua.
In barca nelle Valli di Comacchio, si raggiungono tre casoni di Valle: il Casone Coccalino, con la tipica torretta di avvistamento, sede di guardiani, il Casone Pegoraro ed in fine il Casone Serilla, grande stazione di pesca caratterizzata dalla presenza di cavana e tabarra. Un percorso storico-testimoniale che consente di cogliere, fra natura e cultura, i tempi della valle, ammirando la vegetazione e i tanti uccelli che è possibile scorgere in volo o lungo gli argini.
Non è difficile vedere, gamberi che saltano fuori dall’acqua mossa dall’imbarcazione, aironi cenerini in volo o a riposo, germani e… incredibile ma vero, i fenicotteri rosa! Un suggestivo contrasto con le abituali immagini che solitamente si vedono in televisione e che mai si immaginerebbe di vedere dal vivo e così tanto da vicino, uno spettacolo di una bellezza così tanto emozionante ed elegante, un uccello veramente molto caratteristico da vedere mentre è con le sue lunghe zampe in acqua e spettacolare da vedere in volo e come è capitato a noi, di vederli in formazione raggiungere la meta per il loro svernamento.
Cosa non avremmo voluto vedere? Il solito turismo invasivo, un aereo da turismo che volando a quote eccessivamente basse, ha sorvolato le Valli spaventando i fenicotteri che non meritano tanta indelicatezza.
Segnaliamo la cosa attraverso i nostri mezzi, ci rivolgiamo ai tantissimi appassionati, alle associazioni, alla Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Forestale e il WWF affinché possano, attraverso i loro canali, mezzi e la legge, obbligare quel tipo di turismo a rispettare un patrimonio collettivo così tanto delicato.
Impedire di sorvolare a bassa quota quei territori, dovrebbe essere una “legge” da applicare o comunque, obbligare quel tipo di veicoli a passare su quello spazio aereo a quote superiori ai 300 mt per evitare di “infastidire” quell’incantato ecosistema di naturale bellezza ed armonia.
Degni di nota: i responsabili delle escursioni, in motonave si è seguiti da una guida e… li capirete perché quel posto è veramente un luogo incantato, l’amore e la passione delle persone che lo vivono, sono una parte indispensabile per avere quel colpo d’occhio che solo alcuni esperti possono avere ma che mai eguaglieranno l’amante di quella fauna e quel territorio.
L’invito è a visitare posti come le Valli di Comacchio e il Parco del Delta del Po, maggiori informazioni le potete trovare sul loro sito all’indirizzo www.vallidicomacchio.info (la prenotazione è obbligatoria), andateci e ci racconterete e vi chiediamo una gentilezza, rispettate l’ambiente che visitate e non dimenticate di salutare quelle fantastiche persone (spesso sono dei volontari) ricordando che AltoMareBlu… è con loro.
Le foto contenute in questo articolo sono di FotoLabPro di Bologna, Fotografare in natura alle Valli di Comacchio ed all’Oasi di Campotto.
Ale
Come detto nell’articolo,
le Valli di Comacchio, intese come le aree vallive ad acqua salmastra, si estendono (oggi) dal Po di Volano al Reno coprendo una vasta area dei comuni di Argenta, Comacchio e Ravenna.
Il Parco del Delta si estende su un’area più ampia che racchiude altre zone di interesse come ad esempio il bellissimo bosco di Mesola ma esse sono diverse dell’ecosistema delle Valli, che sono quanto rimasto dalle diverse opere di bonifica eseguite a partire dagli Estensi.
Ciao Rudy,
sono d’accordo con te, mi aspetto un invito “ufficiale” per poter parlare in AltoMareBlu anche del Delta del Po in Veneto. In quella occasione, potremo parlare anche delle organizzazioni presenti sul territorio e delle offerte degli operatori turistici per quella bellissima area naturale italiana.
Sono a tua disposizione, aspetto la pianificazione della visita e spero di leggerti presto; mi dispiace aver dovuto “moderare/eliminare” i link che avevi inserito ma sono contrari alle policy “pubblicate” in AltoMareBlu.
Cordialmente,
Alex
Il Parco del Delta del Po si estende da Comacchio fino al Po di Levante, ci sono zone bellissime sia a Comacchio in Provincia di Ferrara che a Porto Caleri in Provincia di Rovigo.
Da fastidio, in qualità di operatore turistico del Veneto, leggere sempre che il Delta del Po è “solo” Emiliano, dimenticando per svista, ignoranza o altro, quello Veneto.
Visitateli entrambe! Sono zone vallive favolose e ne resterete affascinati senza sapere se siete in Emilia o nel Veneto…
Non riesco a pensare ad un modo migliore per rilassarsi che una visita natura.
Grazie Gianni,
si, ho sentito e parlando con i responsabili del parco, tante aree potrebbero essere interessate a un recupero e anche a interessi turistici mirati come naturalisti, fotografi ecc… tuttavia, non bisogna dimenticare che quelle aree hanno un equilibrio molto delicato ed è quindi comprensibile che chi “ama” e vive quei territori, lo difenda in tutte le maniere possibili.
Come avrai letto nell’articolo e anche dal commento di Marina, le osservazioni che si possono sollevare per queste aree possono essere molteplici, per quello che interessa noi, AltoMareBlu, è promuovere queste aree, visitarle di persona e presentarle ai nostri lettori.
Nel nostro piccolo cerchiamo di fare il possibile per valorizzare queste realtà uniche in Europa e ci dispiace essere “richiamati” anche geograficamente come nel commento di Marina tuttavia, i dati li ha forniti l’ente parco, i depliants riportano quelle diciture e che dire, sicuramente ha ragione tuttavia, a Comacchio si sono organizzati e l’articolo descrive in parte quello che si vede e la bellissima escursione in barca.
Grazie e… se hai notizie di altre bellissime realtà da visitare, noi siamo qui ;)
Alex
Visitando quelle magiche zone ho rilevato che esiste un istmo di grandissimo interesse che è purtroppo negato a qualunque visitatore, mi riferisco a Boscoforte.
Proprio un peccato!!!
Pare che al suo interno vi siano anche cavalli allo stato brado, ma purtroppo il proprietario di quel gioiello unico non ha concesso nemmeno alle associazioni preposte l’accesso anche condizionato al parco.
Sigh…
Gianni Bandini
Gen.le Marina,
ti ringrazio per questo tuo commento/precisazione anche se non capisco quale sia il punto che dovremo conoscere e rendercene conto, ho scritto l’articolo e visitato personalmente (le foto sono tutte fatte da me) il Parco del Delta del Po e non mi sembra di aver fatto paragoni o sminuito altre realtà, se sei a conoscenza di altre località bellissime come quelle trattate da questo articolo, ci farebbe piacere leggerne e vederne di più.
Siamo a tua disposizione e mi scuso se in qualche modo, ho suscitato qualche disappunto, non era assolutamente voluto.
Alex
Per vostra conoscenza,
geograficamente il delta del Po si estende per la stragrande maggioranza delle sue magnifiche valli nel Veneto, e precisamente nella provincia di Rovigo, alluvionata nel 51’dalla furia del grande fiume.
La sola valle del delta che comprende la sacca di Goro e la zona di Comacchio è in provincia di Ferrara e quindi in Emilia Romagna, ma vi invito a visionare le carte geografiche e marittime per rendervene conto.
Marina