Noleggio & Charter
AVVISO AI LETTORI:
Tale articolo, trattandosi di riferimenti a leggi che possono cambiare nel tempo, è da considerarsi aggiornato alla sua data di pubblicazione!! Pertanto è sempre bene fare riferimento alle leggi in vigore alla data in cui si consulta il web in merito.
Noleggio imbarcazioni e natanti da diporto. Ma di che cosa si tratta?
Molte persone amano il mare e specie quei posti speciali che spesso troviamo lungo le Coste della nostra Penisola e le nostre isole. Ovviamente non tutti, per motivi vari hanno la possibilità di avere una barca e senza rinunciare all’opportunità di “andar per mare”, ricorrono al noleggio di unità da diporto a vario titolo ed a varie condizioni.
Il Noleggio con unità da diporto:
L’art. 10 della legge n.647/1996, come modificato dall’art. 1 della legge di riforma della 8 luglio 2003 n.172, stabilisce che le unità da diporto (natanti, imbarcazioni e navi) possono essere utilizzate mediante contratti di locazione e noleggio, per l’insegnamento della navigazione da diporto e per le immersioni subacquee a scopo ricreativo e sportivo.
In questo caso prendiamo in considerazione solo il noleggio svolto con natanti ed imbarcazioni da diporto, perché è questa la tipologia di unità che ci interessano, tralsciando le altre.
Per noleggio, secondo la nuova norma si intende il contratto con cui una delle parti, in corrispettivo del nolo pattuito, si obbliga a mettere a disposizione dell’altra parte l’unità da diporto per un determinato periodo da trascorrere a scopo ricreativo in zone marine o acque interne di sua scelta, da fermo o in navigazione alle condizioni stabilite dal contratto.
L’unità noleggiata rimane nella disponibilità del noleggiante alle cui dipendenze rimane anche l’equipaggio. Il limite dei 12 passeggeri previsto dalla normativa precedente è stato soppresso. Pertanto le unità in attività di charter possono imbarcare il numero di passeggeri indicati nella licenza di navigazione per le imbarcazioni immatricolate, mentre per i natanti quello che è previsto dal’estratto RID o altro documento equipollente.
Se si noleggia un natante, quindi non iscritto in nessun registro, questo può navigare ad una distanza massima di 12 miglia dalla costa, ovviamente certificato dall’estratto RID, se trattasi di imbarcazione cancellata dai RID, che da immatricolata era abilitata ad una delle seguenti distanze massime dalla costa: E 20, E 50, Senza limiti. In tutti gli altri casi fanno fede per il limite della navigazione del natante noleggiato i documenti ufficiali dello stesso.
Per noleggiare un natante da diporto con conducente, lo stesso deve essere munito solo della apposita patente nautica, essere maggiorenne e non aver riportato condanne per violazione delle leggi riguardanti il codice della navigazione (art.238 -I° comma n°4). Infine la patente lo abilita a condurre unità entro un limite massimo di 12 miglia dalla costa. Se lo skipper ha una patente nautica senza limiti, non può in ogni caso superare il limite massimo previsto per i natanti impiegati in noleggio di 12 miglia dalla costa, come indicato dall’apposita documentazione ufficiale e come sopra detto.
Lo skipper oltre ad essere dotato della patente nautica deve essere munito di licenza RTF rilasciata dall’Ufficio territoriale di riferimento delle Poste e Telecomunicazioni che lo abilita all’uso del VHF previsto per distanze di navigazione superiori alle 6 miglia dalla costa.
Per quanto riguarda il personale di bordo, come hostess, marinai ecc., anche nel caso di noleggio di natanti, devono appartenere alla terza categoria del personale viaggiante.
Le unità impiagate per il noleggio, sia che si tratti di imbarcazioni o natanti, devono essere munite dell’apposito permesso rilasciato dalla competente Autorità Marittima territoriale di riferimento.
Nel caso trattasi di imbarcazione questa autorizzazione è trascritta sul libretto di navigazione con tutti i riferimenti necessari inclusa l’ordinanza della Capitaneria di porto di riferimento, le dotazioni di sicurezza, ecc…
Nel caso dei natanti viene rilasciato un documento a parte sul quale sono trascritti:
- I dati dell’ unità
- Colui che la piloterà
- L’ordinanza della Capitaneria territoriale di competenza a cui si deve attenere scrupolosamente
- Le ordinanze di riferimento delle Capitanerie di Porto che rilasciano le autorizzazioni
- Esposizione delle autorizzazioni sulle unità in modo visibile a chiunque voglia visionarle liberamente.
Per l’attività di noleggio al Capo del Circondario Marittimo che rilascia l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di noleggio, va fatta anche richiesta per il libretto carburante agevolato (abbattimento accise, valido solo per il gasolio). Per le unità alimentate a benzina, previo compilazione delle opportune schede carburante, si applica solo la deduzione dell’Iva.
Prima di iniziare la navigazione con una imbarcazione o un natante preso a noleggio con personale di bordo incluso, si deve sottoscrivere un contratto con la ditta che effettua il noleggio secondo lo schema allegato:
CONTRATTO DI NOLEGGIO UNITA DA DIPORTO N°:…del …. / .. / 200..
La: ………………………………………………………………………………………………………………………………….
P. IVA: ……………………………………………………………………………………………………………………………
C.C.I.A.: ………………………………………………………………………………………………………………………….
codice attività : 61120 – trasporti costieri (noleggio unità da diporto)
sede legale : ……………………………………………………………………………………………………………………
sede operativa: ………………………………………………………………………………………………………………
NOLEGGIA:
1. il natante o l’ imbarcazione da diporto: ……………………………………………………………………….
2. a (persona fisica) ………………………………………………………………………………………………………..
3. Itinerario concordato: ………………………………………………………………………………………………..
4. Durata (data) ……………………………………………………………………………………………………………..
5. Totale Miglia percorse (andata e ritorno)……………………………………………………………………
6. Totale turisti imbarcati sulla presente unità per l’ itinerario concordato…………………….
7. Personale previsto: conduttore con patente entro le 12 M o Senza Limiti + Licenza R.T.F…..
8. Condizioni contratto: L’unità è noleggiata con un conduttore che si pone a disposizione dell’ordinante di cui al punto 2, per la tipologia di servizio richiesto di cui al punto 3
9. L’unità è consegnata in perfetta efficienza, completa delle dotazioni previste per la navigazione entro le 12 Miglia o sena limiti dalla costa e corredata del relativo contratto di assicurazione di cui alla legge n. 990 – 24.12.1969 a favore del noleggiatore e dei passeggeri imbarcati per gli infortuni e i danni subiti in dipendenza del contratto.
10. I turisti imbarcati sono muniti del documento di identità, a norma del vigente codice della navigazione
11. Prezzo pattuito già pagato e quietanzato:
IMPORTO Iva inclusa: ………………………………………………………………………………………….
La Ditta che noleggia l’unità…………………………………………………………………………………………….
Il noleggiante che prende in consegna lunità……………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………….
data:……………………………….
L’unità noleggiata deve essere assicurata a norma della legge n. 990 del 24/12/69 con i benefici estesi al conducente ed agli occupanti tutti dell’unità.
Infine, a norma della legge vigente per il noleggio delle unità da diporto è stabilito che: chi noleggia un natante o una imbarcazione ne assume tutte le responsabilità civili e penali, dal momento che gli viene consegnata l’unità fino al momento della restituzione. Quanto detto vale anche se il noleggiante non è ai comandi dell’unità presa a noleggio.
AVVISO AI LETTORI:
Tale articolo, trattandosi di riferimenti a leggi che possono cambiare nel tempo, è da considerarsi aggiornato alla sua data di pubblicazione!! Pertanto è sempre bene fare riferimento alle leggi in vigore alla data in cui si consulta il web in merito.
Buongiorno signor Vitale.
Sono un cittadino italiano, da tanti anni residente in Germania. Ho una patente professionale tedesca e una barca a vela di 9,9′ metri, dotata di vhf, io ho il patentino anche per il vhf, la barca ha una bootzeugniss, che a quello che capisco è corrispondente alla revisione italiana che la abilita ad essere data in charter. Normalmente pago le tasse in Germania rilasciando fatture per le mie prestazioni che dichiaro a fine anno.
Come devo fare per lavorare in Italia restando nella legalità? Mi dicono che devo fondare una società in Italia ma mi sembra assurdo, non siamo nella comunità europea? Oltretutto, pago in Germania già salati contributi per assicurazione medica e fondo pensioni…
Alle canarie le barche charter straniere devono pagare allo stato spagnolo parte dei proventi solo dopo una permanenza di più di 15 giorni, in Italia???
Grazie fin d’ora per i consigli.
Federico Mercuri
Gentile Salvatore,
in riferimento alla sua breve domanda la indirizzo al seguente link di un articolo che pubblicato qualche anno fa e che fa riferimento al tipo di unità dotata di motorizzazione con potenza inferiore ai 40HP:
https://www.altomareblu.com/noleggio-charter/
Inoltre, le consiglio di rivolgersi alla Capitaneria di Porto di riferimento al luogo dove intenderebbe esercitare l’attività di noleggio come ha indicato, al fine di conoscere tutti gli adempimenti aggiornati.
La ringraziamo per averci contattato,
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Altomareblu.
Gentile sig.ra Manuela,
la ringraziamo per averci contattato ed in riferimento alla sua richiesta la informiamo che le procedure per il noleggio della unità a cui fa riferimento non sono semplici e richiedono una serie di adempimenti spesso complessi. Se Lei da uno sguardo a tutte le risposte che abbiamo dato a chi ci ha posto un quesito simile al suo, si potrebbe rendere conto di quanto descritto. Se vuole può andare al link di seguito indicato di un mio articolo in merito pubblicato qualche anno fa:
https://www.altomareblu.com/noleggio-charter/
Tuttavia, non voglio scoraggiarla e tantomeno tediarla indicandole tutte le procedure necessarie per esercitare attività di noleggio di unità da diporto, ma potrebbe rivolgersi direttamente agli uffici della Capitaneria di porto di riferimento dove attraccherebbe l’unità che intende utilizzare per l’attività di noleggio. Questo per avere notizie aggiornate in merito, oltre a rispondere alle esigenze delle varie Capitanerie di Porto di riferimento del ns. paese che spesso hanno esigenze particolari nel rilascio delle licenze, con regole e limitazioni che in linea di massima sono identiche per tutto il territorio costiero, ma non di rado possono variare da luogo a luogo. Insomma, in tal modo riceverebbe una risposta aggiornata al luogo dove intenderebbe esercitare tale attività.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Altomareblu
Buonasera,
la società che seguo si occupa di noleggio di mezzi pesanti, vorremmo iniziare l’attività di noleggio unità da diporto, ma sinceramente navigo nel buio e vorrei avere delle dritte su come procedere. Premetto che l’imbarcazione è lunga più di 12 m ed è di proprietà di privati che la noleggeranno alla società che provvederà a svolgere l’attività di noleggio. Detto ciò vorrei capire che documentazione serve per poter avviare l’ attività ed in particolare in questo caso l’armatore dovrà essere la società. Premetto che non essendo il mio settore ho davvero le idee confuse, ho bisogno di capire l’abc.Spero riesca ad aiutarmi.
Salve, per un’attività di noleggio con conducente, con un natante avente il motore sotto i 40 CV è in ogni caso obbligatorio avere la patente nautica?
Buongiorno,
Se da esterno alla ditta di noleggio vengo chiamato a guidare un gommone preso a noleggio per quel giorno come funziona dal punto di vista burocratico? Nel senso tasse…regole ecc…(per quanto riguarda patentino vhf basta nn andare oltre le 6 miglia?)
Invece cosa accade se si prende in locazione un gommone e si mette una persona come skipper sopra in quanto coloro che prendono in locazione son privi di patente nautica?
Grazie
Gentile Adriano Albano,
di seguito in sintesi le ho esposto una sintesi riguardante la sua domanda riferita allo svolgimento di una attività di noleggio natanti da diporto essendo lei in possesso di una patente nautica ecc.. che riguarda la domanda da lei posta.
Per svolgere un’attività di noleggio si deve presentare una comunicazione scritta di partenza all’Autorità marittima di appartenenza per via telematica. Tale comunicazione scritta deve contenere la lista dei passeggeri trasportati e dell’equipaggio. Inoltre, va obbligatoriamente comunicato via radio (VHF) all’Autorità marittima il numero di persone a bordo e la destinazione. Il tutto richiesto prima della partenza dall’ormeggio che avviene solo con il via libera dell’Autorità marittima.
Il contratto di noleggio deve essere stilato per iscritto, pena nullità e va tenuto a bordo insieme ai regolari documenti della barca in cui deve essere indicato il numero di persone imbarcate. Occorre anche una specifica assicurazione estesa a favore di chi noleggia l’unità e dei passeggeri imbarcati. E’ prevista la tenuta di un apposito registro in cui annotare il numero progressivo del noleggio, la data, l’orario di partenza e del previsto arrivo e l’itinerario previsto. Nel registro vanno anche annotati i dati del noleggiatore ed il corrispettivo pagato.
. Si deve provvedere a far realizzare un’apposita targhetta identificativa dell’attività di noleggio da esporre sulla barca in modo ben visibile
. Istituire presso l’Autorità marittima un registro in cui sono annotati gli esercenti dell’attività di noleggio e del rilascio di un visto di avvenuta annotazione che va tenuto a bordo con gli altri documenti con l’avvenuta annotazione sul contratto di noleggio dei dati del conduttore del natante e gli estremi della patente nautica o del titolo professionale.
. Le eventuali limitazioni per natanti circa il numero di persone che possono trasportare
. Nel caso di navigazione notturna devono essere presenti a bordo cinture di salvataggio dotate di luce ad accensione automatica
Infine, da considerare i titoli di comando delle imbarcazioni.
La patente nautica, abilità al comando di una imbarcazione noleggiata solo se si naviga all’interno del Circondario marittimo dove avviene il noleggio e per esempio: chi noleggia una barca ad Amalfi non può uscire dall’area di competenza della Capitaneria di porto medesima. Stessa cosa a Napoli, da dove non si può andare a Capri. Oppure da Ischia non si potrà andare a Sorrento ecc.. Per uscire dal Circondario marittimo di appartenenza si deve essere in possesso del minimo titolo previsto in questi casi dal regolamento di esecuzione del codice della navigazione e cioè Capobarca. Detto titolo professionale è rilasciato dall’Autorità marittima, verificate le capacità e la continuità della prestazione. In questo caso il numero delle persone trasportate va opportunamente limitato.
Per l’uso della barca del noleggiatore in conto proprio essa può essere adibita ad uso speciale ai sensi dell’articolo 25 della legge 472/1999. In questo caso L’unità stessa deve essere iscritta nei registri delle navi minori e non nel registro del diporto. Va evidenziato che la navigazione ad uso in conto proprio non può essere esercitata con le finalità di noleggio o altre attività commerciali che richiedono un loro specifico inquadramento giuridico. Le Imprese commerciali o istituzioni, per i propri fini e nel rispetto delle condizioni di legge possono effettuare navigazione in conto proprio, ma a bordo è ammessa la sola presenza del titolare della ditta o del personale da esso dipendente”.
Infine, le attività di noleggio di impresa è diversa dall’utilizzo per uso privato e con l’inquadramento privato non si può effettuare noleggio.
Spero di essere stato d’aiuto.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno, sono in possesso di patente nautica vela motore senza limiti e essendo titolare di partita iva, vorrei sapere se posso condurre natanti adibiti al noleggio o imbarcazioni per il noleggio occasionale come lavoratore autonomo e quindi con fattura. grazie
Salve Fabio,
premesso che l’articolo a cui si riferisce il suo commento risponde alle leggi in vigore alla data di pubblicazione del medesimo su Altomareblu, oggi per esercitare l’attività di noleggio natante da diporto, deve fare riferimento alle leggi attuali che sono cambiate e per certi versi non semplici. Pertanto, per vari motivi che non sto qui a spiegarla per non tediarla, Le consiglio prima di fare qualsiasi passo in riferimento a quanto vorrebbe realizzare, di rivolgersi alla Capitaneria di Porto di riferimento da cui dipenderebbe, per il rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio della attività di noleggio natante da diporto e sarà così a conoscenza in forma aggiornata a tutte le nuove disposizioni attualmente in essere. Avrà così modo di visionare tutto quello che occorre per intraprendere una attività di noleggio natante da diporto e valutarne la convenienza o meno.
In culo alla balena…
Giacomo Vitale
Altomareblu
Buongiorno e grazie per questi approfondimenti che aiutano molto. Sto studiando da qualche mese la fattibilità ad iniziare un noleggio occasionale senza lo scopo di arricchirmi ma quello di fare quello che più mi piace in un momento in cui sto per pensionarmi. Ho letto di tutto e di più ed ho apprezzato tutti i suoi commenti in merito.
Ora, se ho capito bene, avendo individuato un natante del quale mi sono innamorato, dovrò acquistarlo e farlo immatricolare, giusto? Dopodiché dovrebbero bastare un paii di comunicazioni via mail per iniziare. Ho semplificato troppo o è cosi?
Grazie per l’ attenzione e buon lavoro.
Gentile Manuela,
in riferimento alla Sua richiesta informazioni circa la possibilità di poter noleggiare occasionalmente un natante di sei metri ad un privato. La informo che è una iniziativa che comporta adempimenti burocratici in “pieno regime folle” della nostra inutile ed ottusa burocrazia creata ad hoc per dissuadere o comunque allontanare persone che come Lei pensano in modo sapiente di poter trarre profitto da un piccolo bene, come per esempio un natante, utilizzandolo quando è inattivo per fittarlo a terzi con un noleggio occasionale, con tutte le responsabilità civili e penali che tale iniziativa comporta per l’armatore di un piccolo natante.
Personalmente sconsiglio, per i motivi sinteticamente indicati nelle righe, una iniziativa del genere. Tuttavia, se proprio è decisa ad intraprendere una simile iniziativa può rivolgersi a qualche ditta esistente che effettua noleggio di natanti anche di terzi, concordando con il medesimo le modalità di tale iniziativa, valutando bene se il gioco vale la candela, considerando che poi il suo natante viene utilizzato da terzi che non conosce e nella speranza che lo riportino all’ormeggio sano e salvo…
Insomma, c’è sicuramente dell’ironia nelle righe, ma sinteticamente sconsiglio di “imbarcarsi” in tanta burocrazia che comporta comunque l’assunzione di responsabilità civili e penali da parte dell’armatore, anche se pure di un piccolo natante di circa 6 metri. Il gioco deve valere la candela, altrimenti meglio vivere sereni e senza inutili affanni che comunque comportano assunzioni di responsabilità di ogni tipo.
Invece, suggerisco di gestire il natante con persone conoscenti serie e responsabili e dividere con loro l’uso e le spese di gestione come manutenzioni, assicurazioni ecc. evitando tante rogne, tasse ed adempimenti assurdi per la gestione di una piccolissima attività commerciale che comporta comunque assunzioni di responsabilità e non solo…
Non aggiungo altro e lascio a Lei le opportune deduzioni, ma credo che quella suggerita possa essere secondo me la migliore soluzione alla Suo quesito.
Certo di averle fatto cosa gradita nel risponderle resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore domanda sull’argomento.
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Altomareblu
Buonasera.
Cercavo notizie in merito al noleggio occasionale e mi sono imbattuta nel suo articolo.
Nell’ottica di un acquisto di un natante di circa 6 mt, volevo sapere se fosse possibile affittarlo occasionalmente tra privati (ho visto alcuni siti che fanno da intermediari) tramite stipula di contratto o se è una possibilità da escludere totalmente.
Pensavamo di affittarlo nei giorni in cui non potremo usarlo, giusto per ammortizzare le spese stagionali.
Caro Enrico Cerrato,
devo dirti che in merito alla tua intenzione di aprire una agenzia di charter nautico per i fini che ti preponi è un po’ difficile pensare ad un investimento simile in questo momento di assoluto caos a tutti i livelli, sarei un tantino più guardingo. Purtroppo, per i tanti motivi che puoi immaginare non ci sono certezze sui tempi che sono necessari per portare gran parte del mondo fuori dalla pandemia. Aprire una agenzia come tu desideri comporta spese e se i turisti non ci sono perché non li fanno arrivare.. rischieresti di creare tutta una struttura che ha dei costi e nessuna certezza sulle entrate. Ti consiglio di verificare tutte le possibilità in merito, ma ti consiglierei di muoverti solo a pandemia superata. Tuttavia, non sapendo i tempi occorre cautela.
Circa la situazione del charter per le piccole unità o meglio per i natanti, ovvero unità non immatricolate, secondo gli ultimi aggiornamenti in merito al charter, non possono essere utilizzate. Si possono invece utilizzate le imbarcazioni, cioè tutte quelle immatricolate e con misure di ingombro minime che indica la legge in merito ed occorre comunque un conduttore che dovrebbe avere il relativo titolo di comandante di imbarcazione da diporto destinata al charter.
Un titolo che si ottiene mediante ore di navigazione svolte ed una burocrazia ed adempimenti costosi, in quanto occorre personale specializzato secondo la legge pessima attualmente in essere. La legge Monti ha molte criticità che ricadono sui titolari delle agenzie di charter.
Secondo il mio punto di vista occorrerebbe una legge stilata ascoltando il contributo dei diretti interessati o titolari di agenzie charter con una legge che sia dalla parte dei piccoli imprenditori che intendono percorrere queste opportunità. Se le cose rimangono come sono secondo me è meglio stare fermi, altrimenti si va in contro a cattive conseguenze.
Questa la mia idea in merito!
Occhio e “in culo alla balena…”
Buon vento anche a te!
Gentilissimo Sig. Vitale,
sto cercando informazioni sull’apertura di una agenzia di charter nautico, per strutturare in maniera più professionale il lavoro da me portato avanti negli ultimi 3 anni.
Vorrei acquistare un’imbarcazione da diporto a motore tra i 14 e i 18 metri, e facendo varie ricerche ho trovato vari documenti che però non hanno chiarito tutti i dubbi che ho. Nello specifico sto cercando di capire le obbligazioni in termine di assunzione dei marittimi obbligatorie per le imbarcazioni di questo tipo.
Ho trovato il DECRETO 10 maggio 2005, n. 121 “Regolamento recante l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto” che parla dell’obbligo di assumere un conducente e altre 2 persone per NAVI, quindi oltre i 24 metri, ma non riesco a trovare nessuna informazione per le imbarcazioni più piccole. Quali obblighi ci sono in termine di personale?
Mi sto orientando verso l’apertura dell’agenzia di charter perchè so che con la locazione è possibile locare la barca senza personale, e non vorrei praticare questa soluzione come invece fanno la maggior parte delle situazioni dalle mie parti.
Inoltre la legge Monti non sarebbe una soluzione, visto che stiamo parlando di un numero superiore al limite di uscite annuali.
Sarebbe di grandissimo aiuto se potesse rispondermi. Intanto la ringrazio per gli articoli sempre interessanti.
Buon vento,
Enrico
Gentile Giusy,
la domanda che mi pone circa “piccoli danni causati durante il suo noleggio di una unità da diporto che inducono comunque la ditta che le ha noleggiato la barca ad obbligarla a riconsegnarla immediatamente interrompendo di fatto il contratto di noleggio stipulato”, non mi sembra corretto.
Tuttavia, la domanda, come lei me l’ha descritta è incompleta e mancano alcuni dettagli importanti per capire bene gli obblighi delle parti e le clausole eventualmente indicate nel contratto stipulato prima dell’inizio del noleggio.
Dalla copia del contratto di noleggio in suo possesso deve rilevare gli obblighi specifici tra le parti, incluse eventuali clausole di rescissione del contratto da parte di chi le ha noleggiato la barca. La materia non è di facile interpretazione e comunque ci vogliono utti gli elementi necessari per valutare se la burocrazia delle carte sia in ordine o se Lei ha sottoscritto un contratto corretto oppure a suo svantaggio..
Importante è tutto quello che sta scritto e concordato tra le parti con l’apposito contratto di noleggio ecc.
Nello specifico se per lei i conti non tornassero chieda l’aiuto di un legale, ma che sia esperto in materia…
Se ha altre domande da fare sono a disposizione.
Grazie per averci contattato!
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
AMB
Buongiorno,
Avrei una domanda rispetto al contratto di locazione di una barca a vela per una settimana. Nel caso in cui durante la settimana si compiano dei danni alla barca affittata, l’armatore può prelevare la barca prima della fine del contratto e invitarti a lasciarla anche se i danni non precludono la sicurezza della barca e delle persone? Grazie.
Gentile Fabio,
nel suo quesito esponendo quanto mi voleva domandare, ha riposto lei stesso.
In poche parole la legge sul noleggio delle unità da diporto può essere praticata solo se la barca
utilizzata a tale scopo è immatricolata.
Per tutto il resto vale quello che recita la legge in oggetto.
Concludo dicendole che sono molto contrariato da queste leggi assurde che creano tanta confusione e danni
a chi, pur rispettando le leggi vigenti in materia, vorrebbe esercitare questa attività lavorativa,
per non parlare delle assurdità fiscali sempre in argomento.
Insomma, uno stato che lascia partorisce leggi estemporanee scritte da legislatori totalmente ignoranti in materia, che considero pura idiozia, al punto tale che ho deciso di abbandonare questa sezione di AMB per motivi che lei stesso potrà capire.
La ringraziamo per averci contattato!
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Gentile Sig. Vitale,
avrei bisogno di un’importante precisazione. Lei sta dicendo che in NESSUN caso un natante di dimensioni inferiori a 10 metri può essere usato per noleggio occasionale (portare turisti in gita giornaliera, pilotando il natante in prima persona)? O che solo un’imbarcazione immatricolata può essere noleggiata occasionalmente?
Perché le due cose sono diverse: io potrei immatricolare la mia barca a vela di 7 metri, che dunque diverrebbe “adatta” al noleggio.
Il problema dunque è la dimensione della barca (più o meno di 10 metri) o la sua immatricolazione? Sembra molto più ovvio che sia l’immatricolazione. Ma questa si può fare anche per un natante di 7, 8 o 9 metri.
In breve: posso iniziare a trasportare turisti sulla mia barca a vela e motore da 7 metri se la immatricolo?
Gentile Valerio,
avevo precedentemente risposto al signor Riccardo che ci aveva scritto in merito al noleggio occasionale di una barca immatricolata e lui dotato di patente entro le 12 miglia, il noleggio occasionale della propria barca da diporto può essere effettuato su comunicazioni telematiche all’Agenzia delle entrate ed alla Capitaneria di porto competente per territorio ogni volta che la noleggia, mediante un modello da inviare al Fisco. Tale invio di questo documento può essere effettuato in più formati elettronici come pdf, gif, allegato ad un messaggio di posta elettronica da inoltrare alla casella della direzione centrale accertamento dell’agenzia delle Entrate dc.acc.noleggio@agenziaentrate.it.
Per il resto credo che sia necessario rivolgersi ad un commercialista che Lo assista almeno per le prime volte che effettua questo noleggio. Quindi capito il meccanismo come funziona potrà poi provvedere da solo.
Il limite massimo di fatturato annuale con questa possibilità è di 30.000 € l’anno e massimo 40 contratti ecc…
Purtroppo, circa il noleggio occasionale semplificato varato dal governo Monti, ne è venuta fuori solo una grande confusione di cui non sto a dirle. Un meccanismo perverso che nega perfino la possibilità semplificata di crearsi un lavoro, impedendo di fatto di generare benessere e ricchezza. Nello specifico basterebbe una legge chiara e semplice, con severe scansioni da far rispettare…
Al momento non risulta ci siano iniziative o nuove leggi su tale argomento.
Grazie per averci scritto.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve sig. Vitale,
Chiedo qualche delucidazione sulla corretta procedura riguardo l’esercizio di un attività occasionale di noleggio della mia imbarcazione di 12 metri circa.
Sono ad oggi in possesso dei requisiti di patente nautica e licenza rtf, la mia imbarcazione ha un la relativa certificazione RINa, alla quale mi sembra di aver caputo che devo aggiungere una ulteriore certificazione attestante la omologazione al noleggio con conducente, fatto questo, devo ottenere una qaulche tipo di licenza particolare dalla capitaneria della mia zona? Quali sono i successivi adempimenti fiscali ai quali devo andare in contro? Il limite dei famosi 30.000 euro è tutt’ora in vigore?
Saluto e ringrazio in anticipo
Buongiorno Peppe,
grazie per averci contattato. Purtroppo, circa il noleggio occasionale semplificato varato dal governo Monti, ne è venuto fuori solo una grande confusione di cui non sto a dirle nulla perché non serve. Come non servono governi e politici equivoci che impongono tasse su tasse ai cittadini di questo sfortunato paese, azzerando tutti i diritti conquistati faticosamente. Fa rabbia essere presi per i fondelli da parti politiche e loro scagnozzi che hanno posto in essere un meccanismo perverso che nega perfino la possibilità semplificata di crearsi un lavoro, impedendo di fatto di generare benessere e ricchezza.
Nello specifico basterebbe una legge chiara e semplice, con severe sansioni da far rispettare…
Tuttavia, essendo napoletano, come credo lo sia anche Lei, visto che usa il nome Peppe che dalle nostre parti è il diminutivo di Giuseppe, usi l’arte del sapersi arrangiare, in attesa di leggi e tempi migliori… e mi dispiace non poterle dire di più.
In culo alla balena…
Giacomo Vitale
Buongiorno Giacomo.
Grandi difficoltà per poter mettere su un’attività di noleggio con conducente sfruttando un gozzo tradizionale in legno ereditato da mio padre. Il gioco non vale la candela almenoché non si pensi ad un’attività imprenditoriale con più barche (a me non interessa).
Pensavo che il Decreto 26 febbraio 2013 – GU n°88 del 15-4-2013 fosse la risposta alle mie esigenze, ma… credo di aver capito che essendo un natante (6mt) sia escluso da questa possibilità. Per me sarebbe stata una opportunità importante anche se occasionale, considerata la vocazione al mare e al tipo di attività che mi appaga.
Sono in possesso di patente nautica.
Ad oggi non ci sono delle novità che possano risolvere la situazione?
Grazie anticipatamente.
Mi dispiace non poterla aiutare in merito a quanto mi chiede!
In culo alla balena…
Perfetto. Lei ha qualche indirizzo da consigliarmi in privato ? Un agenzia che possa espletare tutte le formalita’ in zona Milano o Varese ?
Grazie
Come già detto deve avere una barca immatricolata e la patente, come nel suo caso anche entro le 12 miglia.
Il noleggio occasionale della propria barca da diporto può essere effettuato su comunicazioni telematiche all’Agenzia delle entrate ed alla Capitaneria di porto competente per territorio… ogni volta che la noleggia mediante un modello da inviare al Fisco, con l’invio di questo documento in più formati elettronici come pdf, gif, allegato ad un messaggio di posta elettronica da inoltrare alla casella della direzione centrale accertamento dell’agenzia delle Entrate…dc.acc.noleggio@agenziaentrate.it.
Per il resto credo che sia necessario rivolgersi ad un commercialista che Lo assista almeno per le prime volte che effettua questo noleggio.
Quindi una volta capito il meccanismo di come funziona potrà poi provvedere da solo.
Il limite massimo di fatturato annuale con questa possibilità è di 30.000 € l’anno e massimo 40 contratti ecc…
Grazie Giacomo.
Quello che volevo fare e pilotare io la mia barca per portare in giro i clienti che ci sono già e stanno aspettando una risposta… mi sembrava una fonte di reddito alternativa visto che non lavoro… lo posso fare con la mia patente e con la mia barca oggi come oggi?
Gentile Riccardo,
non è un’avversione per la semplice politica, ma è un’avversione per la politica dominata dalla corruzione… non vado oltre perché qui parliamo di barche… Tuttavia, tornando al suo quesito, la legge di cui fa riferimento è del 2003, cioè di 14 anni fa e la situazione politico – economica del nostro paese era diversa da quella odierna…
Mi permetto di darle una dritta ed insisto su questo perché se lei vuole inventarsi qualcosa per lavorare faccia pure è un suo preciso diritto, ci mancherebbe, ma apra bene gli occhi e non si vada a mettere in bocca al lupo, anzi al trita italiani, non dimentichi che la situazione come stesso lei descrive, è trovare lavoro che non c’è e se c’è con uno stato sociale massacrato, dopo tanti anni di lotte e conquiste sociali, da politica e sindacati irresponsabili, fanno si che per andare avanti dobbiamo rischiare in prima persona e lei non sa quanti soldi ci vogliono per iniziare questa attività rispettando alla lettera tutta la burocrazia del caso e tenendo ben presente che dovrà affrontare un conflitto iniziale tra ufficio IVA e Camera di Commercio non da poco…
Prima di andare a rovinarsi con tanti soldi da spendere per adeguarsi alla legge e se vuole mettere a bordo una persona per farsi aiutare, deve essere munito di titolo professionale, essere a libro paga, pagare i contributi oltre ai suoi anche a questo dipendente e per fare tutto questo deve calcolare la spesa e dove va a finire.
Non dimentichi che queste attività si svolgono solo in alcuni mesi dell’anno, mentre INPS e contributi vari deve pagarli per anno solare… Si faccia bene i conti e poi prima di mettere in moto tutto questo ambaradan faccia una prova per esempio questa estate e dica al suo amico che le vuole passare i clienti, che lei vorrebbe fare qualche prova a titolo gratuito, magari si fa rimborsare solo le spese del carburante e veda che movimento c’è realmente.. Solo così si può rendere conto se ne vale la pena o meno, ma non faccia il salto nel buio perché rischierebbe di farsi molto male…
Spero che lei comprenda il mio messaggio che viene da esperienze dirette vissute. Poi Lei fa quello che vuole o che crede più opportuno.
Uomo avvisato..
In culo alla balena…
Giacomo Vitale
Grazie Giacomo!
Vedo che abbiamo un poco tutti un’avversione alla politica e alla burocrazia… purtroppo l’unica maniera per risolvere questo problema e’ lavorare ed inventarci qualcosa… come da sempre fa il grande popolo italiano…
Ho letto l’art. 49bis della legge 172/2003 e mi pare che qualche spiraglio c’e’ per uno come me. Lei cosa ne pensa? Devo solo immatricolare la mia barca.
Gentile Riccardo,
in riferimento al suo quesito le rispondo molto semplicemente che il noleggio occasionale secondo la legge partorita dal governo spacca tutto, alias Monti e che ha distrutto il comparto di ditte nate per il noleggio che avevano speso tanto per essere in ordine con adempimenti e tutta la nefasta burocrazia fatta di enti dello stato messi li non per aiutare il cittadino ed il lavoratore o il piccolo imprenditore a lavorare e quindi fare in modo di creare ricchezza per se stesso, la propria famiglia e lo stato – collettività, ma solo enti ed includo anche quelli di controllo in cui vi sono elementi che provano gusto a sanzionare ed uccidere ulteriormente un comparto, con i loro comportamenti, che ha sacrificato professionalità e persone che si erano formate partecipando a corsi di addestramento e quant’altro per esercitare questo tipo di lavoro.. ma a parte il mio sfogo è inammissibile la burocrazia schifosa che regna in questo tipo di noleggio occasionale, i limiti che impone ecc. e nel suo caso specifico lei comunque non potrebbe esercitare questa possibilità, in quanto la sua unità è un natante e questa legge è possibile applicarla solo alle barche immatricolate.
Mi creda, lei non sa cosa si sta scansando, tra burocrazia, tasse adempimenti e balle varie…
Continui a godersi la sua barca da diporto da diportista e lasci perdere tutte queste leggi truffa!
In culo alla balena!!
Giacomo Vitale
Buongiorno a tutti. Ho un imbarcazione non targata sul lago di Garda di 31 piedi con 2 motori da 200 cavalli ognuno turbo diesel.
La barca è in mio possesso e proprietà.
Ho una patente nautica normalissima ai tempi fatta entro le 12 miglia.
Un hotel della zona mi ha chiesto se posso portare a fare dei giri (dunque la barca la porto io) i clienti a pagamento.
Cosa devo fare?
Mi sono perso…
Grazie.
Gentile Ettore di Battista,
in riferimento al Suo quesito ho letto l’ordinanza della capitaneria di Porto di Termoli n.25/2009 di riferimento e nello specifico all’art. 12 e 13 Capo IX. Tuttavia, non leggo alcun riferimento al numero massimo di passeggeri trasportabili oltre l’equipaggio. A dire il vero, in merito all’argomento in questione per il quale la GdF Le ha elevato il verbale, la trovo lacunosa e aggiungo, in merito alle nuove norme di controllo sulle unità da diporto e noleggio ecc. la stessa Guardia di Finanza dovrebbe avere competenza ai fini fiscali, ma non ai fini della navigazione che spetterebbero alla sola Guardia Costiera di competenza del luogo ove Lei si trova.
Tuttavia, potrebbero esserci diverse Giurisdizioni che possono adottare provvedimenti a loro discrezione, ma vai a capire se possono o meno e cosa complicata. Questo senza nulla recriminare ai Finanzieri che l’hanno fermata e verbalizzata per il numero massimo di persone trasportate e che in riferimento all’ordinanza n.25/2009, non mi sembrerebbe essere come dicono loro. Nessuno è infallibile e poi nel marasma di leggi, leggine, ordinanze, interpretazioni da parte di un Corpo o di un altro, il caos regna sovrano e si finisce poi o per pagare ingiustamente il verbale, perché se vai a causa, tra costi di avvocati del settore, spesso fuori di ogni logica ordinaria… finirebbe con il pagare cifre assurde… Insomma scusi la polemica, meglio lasciar perdere e affrontare diversamente il problema.
Fossi in Lei mi recherei alla Capitaneria di Porto di competenza e chiederei nello specifico, senza dire del verbale della GdF che Le è stato elevato, facendosi fare una copia dell’ordinanza nel punto in cui dovrebbe essere indicato il limite dei passeggeri che un natante a noleggio con proprio conducente abilitato entro le 12m dalla costa può trasportare, a prescindere dal numero massimo indicato sulla licenza di navigazione o sull’estratto RID per le ex unità da diporto cancellate. Ovviamente si faccia lasciare per iscritto una nota al suo quesito.
Nel caso di riscontro a Lei favorevole, Lei si potrebbe recare agli uffici della GdF dove le hanno notificato il verbale e presentare la nota rilasciata dalla Guardia Costiera di Termoli all’ordinanza in questione n.25/2009 ai punti di riferimento, in merito al numero di persone massimo trasportabile dai natanti da diporto.
Credo sia il modo più semplice per trovare una accordo e cercare di far eliminare il verbale, nel caso l’Ordinanza sia a Lei favorevole, oppure contestarla, nel caso non vogliano annullare il verbale nei termini previsti.
Tuttavia se va a questo link: http://www.guardiacostiera.gov.it/normativa-e-documentazione/Documents/Cetraro_Ord%2021-2012.pdf
che è una ordinanza omologa a quella del suo Circondario di competenza, ovvero quello di Termoli, ma di un’altra giurisdizione, nello specifico quella di Cetraro, più chiara di quella di Termoli. All’articolo n.9 – Persone trasportabili dice espressamente (copia ed incolla):
a) Per i natanti con marcatura CE il numero delle persone trasportabili è riportato sulla targhetta posta sullo scafo e nel manuale fornito dal costruttore
b) In conformità al disposto dell’art. 60 del D.lgs. 146/08 il numero delle persone trasportabili su natanti da diporto sprovvisti di marcatura CE, non omologati è il seguente:
– 3 persone per natanti di lunghezza fino a mt. 3,50;
– 4 persone per natanti di lunghezza da mt. 3,51 a mt. 4,50;
– 5 persone per natanti di lunghezza da mt. 4,51 a mt. 6,00;
– 6 persone per natanti di lunghezza da mt. 6,01 a mt. 7,50;
– 7 persone per natanti di lunghezza da mt. 7,51 a mt. 8,50;
– 9 persone per natanti di lunghezza da mt. 8,51 in poi.
Per i natanti prodotti in serie, sprovvisti di marcatura CE, il numero delle persone trasportabili è determinato dalla certificazione di omologazione che, unitamente alla dichiarazione di conformità, va tenuta a bordo;
Concludendo, se la Sua unità è provvista di marcatura CE, in riferimento a questa ordinanza che Le ho portato ad esempio, Lei avrebbe ragione.
Resta da capire se questa può essere comparata con quella di Termoli, da cui Lei dipende, ove nello specifico, mi scusi se mi ripeto, non è precisato questo punto che è da considerarsi lacunoso…
Questo il mio punto di vista e Le consiglierei di stamparsi sia l’ordinanza della G.C. di Cetraro e quella di Termoli, recarsi alla Capitaneria di Porto di quest’ultima rivolgendosi all’apposito ufficio competente in materia, chiedendo lumi… ed esibendo entrambe le ordinanze, cercando di capire Se Lei ha ragione (Le anticipo che se il Suo natante non ha marcatura CE potrebbe avere ragione la GdF che Le ha elevato il verbale. In caso contrario, in cui il natante ha marcatura CE, Lei avrebbe ragione).
Mi faccia sapere ed infinite congratulazioni per essere un imprenditore serio ed osservante di tutta questa dannata e macchinosa burocrazia, che tanti danni arreca a chi vuole lavorare onestamente ed in regola.
Basterebbero poche leggi chiare e facilmente comprensibili… ma la categoria degli avvocati, che considero la peggiore in senso assoluto ed a 360°, è sponsorizzata da una legge infida, macchinosa e poco chiara.
In casi simili il mio amatissimo concittadino Principe Antonio De Curtis, in arte Totò diceva: “ed io pago!!”
In culo alla balena… e grazie per averci scritto.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buonasera signor Vitale,
mi chiamo Ettore Battista sono amministratore unico di una società di charter che esercita l’attività nello specchio di acqua di giurisdizione della Capitaneria di Porto di Termoli (CB) in pratica faccio il noleggio e facciamo delle mini crociere giornaliere per le Isole Tremiti.
Per semplificare le dico che ho tutto in regola perché ho iniziato nel 2013 e ho studiato tutta la legge e quindi sono riuscito (con un anno) a fare tutto. Tra la mia flotta oltre ad una imbarcazione di 15 mt, che ha regolare licenza di navigazione con l’annotazione dell’abilitazione al noleggio, certificato di idoneità al noleggio, rolino di bordo etc, ho altre due unità NATANTI che regolarmente ho comunicato alla capitaneria secondo tutte le modalità previste… registro vidimato per le uscite con l’annotazione dei passeggeri etc.
Il quesito è questo; la GdF di Termoli mi ha contestato il fatto che trasportavo più di 12 persone escluso l’equipaggio. Sono stato convocato alla stazione navale della GdF di Termoli e mi hanno notificato il verbale di contestazione, non dopo aver visto tutti i documenti della società e le posso dire che forse sono l’unico della zona che ha tutto in regola.
Ho dichiarato che secondo me loro si sbagliano perché io ho fatto riferimento all’ordinanza n. 25 del 2009 della CP di Termoli con riferimento all’art. 12 e 13 capo IX. secondo le mie conoscenze per i natanti abilitati al noleggio il limite delle persone trasportabile non è di 12 persone, come per le imbarcazioni al noleggio, ma del numero di passeggeri riportati dalla conformità CE del natante apposta sulla targhetta. Il natante in questione è uno Scanner one 999 con capacità di 24 persone. Secondo lei non posso portare più di 12??.
Grazie in anticipo.
Ettore Battista
Gentile Elias,
la ringrazio per averci scritto e cerco di rispondere con molta franchezza ed in poche parole al Suo quesito che è spesso ricorrente.
Giusto per fare chiarezza questa possibilità molto pasticciata dall’incompetente governo presieduto dall’ammazza tutto e tutti Monti non faceva capire chiaramente che la possibilità di noleggio occasionale della propria barca è riservata alle sole imbarcazioni ed alle navi e non ai natanti.
Detto questo ho già risposto. Quindi, il suo natante lo può utilizzare solo per uso personale. Tuttavia, approfitto dell’occasione per dire veramente come stanno le cose in merito a questa possibilità messa in piedi dopo aver massacrato tutto il comparto della nautica e che si è rivelata un po’ una bufala per il grande pasticcio di una legge scritta in modo equivoco e che per questo non è mai decollata. Successivamente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una precisa nota ha chiarito che il titolare persona fisica si identifica con il proprietario-armatore dell’imbarcazione o della nave da diporto.
La prima normativa prevedeva che i proventi derivanti dall’attività di noleggio erano soggetti, a richiesta del proprietario della barca noleggiata, definito dal fisco percipiente, “con importo contenuto in 30.000 € annui”, ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali del 20 %. Il limite dei 30.000 € anno è stato abrogato dal suddetto art. 23 L. 98/2013, che aveva previsto, prima, il limite di 40 giorni complessivi annuali. Poi sempre il limite di 42 giorni complessivi annuali (il solito casino di legislatori improvvisati che rasentano l’idiozia più totale).
Necessità o meno di particolari titoli per la conduzione delle unità adibite a noleggio occasionale:
È doveroso premettere che le uniche unità da diporto a bordo con le quali si può esercitare il noleggio occasionale, sono le imbarcazioni e le navi; i natanti sono esclusi. Il comando e la condotta dell’imbarcazione da diporto possano essere assunti con il solo requisito del possesso della patente nautica, derogando così alle disposizioni citate in tema di istituzione e disciplina dei titoli professionali del diporto. Il titolo professionale è, tuttavia, necessario se il noleggio occasionale si esercita su navi da diporto. Tali titoli abilitativi sono richiesti sia quando la conduzione è esercitata direttamente all’armatore, sia quando questi usufruisce delle prestazioni lavorative di altro personale, che sono comprese tra le prestazioni occasionali di tipo accessorio.
Il noleggio occasionale della propria barca o nave da diporto è consentito esclusivamente dopo la comunicazione da effettuare telematicamente a:
Concludendo, si rimane senza parole di fronte ad una legge idiota e macchinosa che partorisce un microbo pieno di obblighi ecc.. altro che possibilità di poter risparmiare le spese del mantenimento della propria barca con questo tipo di noleggio occasionale. Non aggiungo altro e lascio al lettore le opportune deduzioni, anche se, letto il tutto viene solo la voglia di mandare legislatori e legge a quel paese, per non dire di peggio…
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Gentilissimo sr Vitale,
ho bisogno di una delucidazione in merito al noleggio di un natante.
Vorrei noleggiare il mio natante lungo 9,50 m, ma su molti siti internet riportano l’informazione che serve avere i titoli. Io sono solo in possesso della patente nautica e il certificato vhf. Cosa dovrei fare per aprire questa attività? La ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti,
Elias
La ringrazio molto per la celere risposta. In effetti ho dimenticato di dirle che la mia è un’Associazione culturale senza scopo di lucro. Comunque è tutto molto chiaro, mi ha confermato che il noleggio occasionale tra privato e associazione è possibile quindi procederemo per questa strada e se proprio dovessi averne bisogno, la disturberò telefonicamente.
Grazie ancora per la disponibilità
Un saluto
Patrizia
Gentile signora Patrizia,
nel ringraziare per quanto dice di AMB, rispondo alle domande che mi ha posto.
Non mi ha detto però se la Sua Associazione di cui è Presidente è una società di persone, una ditta individuale, oppure un’associazione senza scopo di lucro. Infatti nei diversi casi ci possono essere delle varianti. Senza entrare nei meandri delle dannate leggi del nostro paese amministrato da burocrati con il solo pallino di estorcere soldi a tutti coloro che intendono aprire attività nel settore turistico creando ricchezza e posti di lavoro, soprattutto per i giovani, diciamo che esiste la possibilità di ricorrere ai privati per noleggiare occasionalmente una unità da diporto senza ricorrere a ditte di noleggio del genere che, dovendo ottemperare a tutti gli obblighi di legge di quel tipo, sono costretti a tariffe molto più alte rispetto ai privati.
Concludendo, se la Sua Associazione è senza scopo di lucro, può noleggiare una barca da un privato. Nel caso la ditta di cui è Presidente, suppongo possa essere una Cooperativa o una s.a.s. ecc. occorre che chi le noleggia la barca Le rilasci una fattura con indicato imponibile ed iva, numero della fattura, data e descrizione del servizio offerto. Il noleggio tra privati è certamente molto più semplice.
Tuttavia, a mio modo di vedere, nulla preclude che Lei affitti una barca da privato come sopra detto. Vuol dire che il privato le rilascerà una ricevuta in cui descrive il tipo di servizio offerto con la dicitura del totale comprensivo di IVA.
Questa potrebbe essere una soluzione, ma dovrebbe, in merito alla dritta che Le ho indicato, chiedere ad un commercialista esperto del settore noleggio e charter.
Per qualsiasi altra domanda può contattarmi anche telefonicamente quando vuole, sono sempre a Sua disposizione per quello che è nelle mie competenze.
Cordiali saluti e congratulazioni per l’iniziativa turistica che praticate a cui auguro tanto successo.
Giacomo Vitale
Gentile signor Vitale,
approfitto della sua competenza e disponibilità per porle un quesito. Io sono presidente di un’associazione che ha lo scopo di divulgare la cultura del mare in tutte le sue forme. Per organizzare uscite didattiche in barca per i nostri soci, vorremmo prendere in locazione alcune imbarcazioni sia di agenzie che di privati.
Nel secondo caso ho bisogno di sapere se è prevista la locazione occasionale da privato ad Associazione. Ne approfitto per complimentarmi per il suo forum. Concordo con lei su tutto, anche sul fatto che i nostri libri di storia andrebbero riscritti.
Cordiali saluti
Patrizia
Gentile Giuseppe,
La ringraziamo per la fiducia che dimostra per AMB! Tuttavia, il quesito di cui chiede è materia contabile e fiscale ed esula dalla tecnica di cui siamo esperti e mi dispiace non poterle rispondere adeguatamente.
Dovrebbe rivolgersi ad uno studio Commercialista già esperto di questa materia per essere certo di ricevere la giusta riposta.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve, avevo un quesito al quale non riesco a fare capo, per una società di charter nautico e servizi di intermediazione marittima che anticipa per conto terzi i permessi di imbarco per poi fatturarli nuovamente. Devo seguire qualche specifica? Se il costo è con IVA devo per forza fatturarlo di nuovo con la stessa aliquota giusto?
A mio parere ogni costo deve essere fatturato nuovamente con le stesse aliquote che pago, per evitare scompensi tra Iva su acquisti ed Iva su vendite.
Mi sapreste risolvere questo dilemma?
Bene Alessio e resto in attesa di tue notizie.
Infine, prendi anche in considerazione che, leggi a parte, le Capitanerie di Porto hanno una certa autonomia nell’imporre determinati obblighi e divieti, dovuti alle particolari situazioni ambientali del luogo in cui operano.
In culo alla balena!! Saluti,
Giacomo Vitale
Grazie mille! Ci provo e le farò risapere con piacere. Grazie di nuovo.
Alessio
Dunque Alessio,
ti indico semplicemente cosa devi prendere in considerazione senza impazzire dietro a leggi e decreti non capendoci più nulla:
dal Decreto 26 febbraio 2013 – GU n°88 del 15-4-2013 devi andare all’articolo 23.
Art. 23. Disposizioni urgenti per il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico
01. All’articolo 49-bis, comma 1, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, dopo le parole: “il titolare persona fisica” sono inserite le seguenti: “o società non avente come oggetto sociale il noleggio o la locazione”.
1. All’articolo 49-bis, comma 5, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, dopo le parole: “di cui al comma 1” sono inserite le seguenti: “, di durata complessiva non superiore a quarantadue giorni,” e le parole “sempreché di importo non superiore a 30.000 euro annui” sono soppresse.
2. Al comma 2 dell’articolo 16 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, le lettere a) e b) sono abrogate e le lettere c) e d) sono sostituite dalle seguenti:
“c) euro 870 per le unità con scafo di lunghezza da 14,01 a 17 metri;
d) euro 1.300 per le unità con scafo di lunghezza da 17,01 a 20 metri;”
Sempre all’articolo 3 del dl 18 luglio 2005 n.171 recita testualmente (copia/incolla)
Art. 3.
Unita’ da diporto
1. Le costruzioni destinate alla navigazione da diporto sono
denominate:
a) unita’ da diporto: si intende ogni costruzione di qualunque
tipo e con qualunque mezzo di propulsione destinata alla navigazione
da diporto;
b) nave da diporto: si intende ogni unita’ con scafo di lunghezza
superiore a ventiquattro metri, misurata secondo le norme armonizzate
EN/ISO/DIS 8666 per la misurazione dei natanti e delle imbarcazioni
da diporto;
c) imbarcazione da diporto: si intende ogni unita’ con scafo di
lunghezza superiore a dieci metri e fino a ventiquattro metri,
misurata secondo le norme armonizzate di cui alla lettera b);
d) natante da diporto: si intende ogni unita’ da diporto a remi,
o con scafo di lunghezza pari o inferiore a dieci metri, misurata
secondo le norme armonizzate di cui alla lettera b).
Art. 4.
Ambito di applicazione
1. Le disposizioni del presente capo si applicano:
a) per quanto riguarda la progettazione e la costruzione, a:
1) unita’ da diporto, anche parzialmente completate, con scafo
di lunghezza compresa tra duevirgolacinque e ventiquattro metri;
ecc.
In poche parole anche qualsiasi natante entro i 10 m di lunghezza rientra in questa legge.
Natanti da diporto
. I natanti sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nei registri R.I.D.
. I natanti senza marcatura CE possono navigare:
a) entro sei miglia dalla costa;
b) entro dodici miglia dalla costa, se omologati per la navigazione senza alcun limite o se riconosciuti idonei per tale navigazione da un organismo tecnico notificato ai sensi dell’articolo 10 ovvero autorizzato ai sensi del decreto legislativo 3 agosto 1998, n. 314; in tale caso durante la navigazione deve essere tenuta a bordo copia del certificato di omologazione con relativa dichiarazione di conformità ovvero l’attestazione di idoneità rilasciata dal predetto organismo;
c) entro un miglio dalla costa, i natanti denominati jole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, tavole a vela e natanti a vela con superficie velica non superiore a 4 metri quadrati, nonché gli acquascooter o moto d’acqua e mezzi similari.
. I natanti provvisti di marcatura CE possono navigare nei limiti stabiliti dalla categoria di progettazione di appartenenza.
. La navigazione e le modalità di utilizzo dei natanti sono disciplinate dalla competente autorità marittima e della navigazione interna.
Detto questo e senza andare oltre recati alla tua Capitaneria di Porto del tuo comprensorio o comunque dove vorresti intraprendere la tua attività di cessione occasionale del tuo natante da diporto, Ufficio diporto, ed esponi che il tuo natante è senza documenti e che hai il solo libretto motore e vedi cosa ti dicono. Avendo anche cognizione secondo la legge che disciplina questa opportunità di lavoro semplificata potresti arrivare al come fare con maggiore semplicità senza ammattire dietro all’odiosa e complicata burocrazia di questo paese che fa di tutto per complicarci la vita.
In culo alla balena!!
La ringrazio di nuovo, ho trovato il decreto in Pdf che diceva, l’ho letto e riletto ma si parla soltanto di imbarcazioni da diporto e o navi da diporto e non di natanti… Il mio sarebbe un natante almeno che non faccia l’iscrizione, ma ad ora non ho nessun tipo di certificato di proprietà della barca, come potrei fare?
Per le unità di lunghezza fino a 10 metri (natanti) l’iscrizione è facoltativa, tuttavia una volta iscritti nei registri rientrano nella categoria delle imbarcazioni assumendone il relativo regime giuridico. Il procedimento di iscrizione è stato semplificato. L’ufficio di iscrizione, accertata la regolarità della documentazione presentata, provvede al rilascio della licenza di navigazione (su un nuovo modello) con annesso il certificato di sicurezza che abilita l’unità alla navigazione in relazione alla categoria di progettazione (per le unità CE) ovvero in base al certificato di idoneità rilasciato da un organismo notificato (per le unità non-CE).
Per dar modo all’utente di utilizzare subito la barca, l’Ufficio, sulla base della domanda di iscrizione, di copia della fattura (non autenticata), correlata dalle dichiarazioni di conformità, di potenza del motore, di assunzione di responsabilità relativa all’impiego dell’unità, nonché delle attestazioni di pagamento dei tributi e bolli (che complessivamente non raggiungono i 150 Euro), procede (entro il termine di 20 gg.) all’immatricolazione ed al rilascio della licenza di navigazione definitiva, (unitamente al certificato di sicurezza) se si dispone del titolo di proprietà già registrato, ovvero provvisoria, avente la validità di sei mesi, nel caso che l’atto sia in corso di perfezionamento. Entro tale termine, deve essere presentato un regolare titolo di proprietà (ora è valida anche la fattura), ai fini del rilascio della licenza definitiva. Nel caso che nel termine stabilito non venga presentato il titolo di proprietà l’iscrizione si considera come non avvenuta e i documenti provvisori dell’unità vanno restituiti all’ufficio di iscrizione. Con la c.d. liberalizzazione delle professioni (decreto 4 luglio 2006t n. 233) l’autentica delle firme degli atti di compra-vendita può essere effettuata anche presso gli uffici comunali ovvero presso gli sportelli telematici dell’automobilista.
Ciao Alessio,
stai facendo confusione con le precedenti leggi che regolamentano il noleggio delle unità da diporto che è tutt’altra cosa. Ti ho invece suggerito di prendere in considerazione ed applicare ad hoc per le tue esigenze senza ombra di dubbio, il Decreto 26 febbraio 2013 – GU n°88 del 15-4-2013. Trovi in rete il pdf di questo decreto suddiviso in 5 brevi e semplici articoli che si capiscono senza difficoltà. Non vi sono limiti di giorni utili per effettuare il noleggio dell’unità tra privati.
Il natante o l’imbarcazione da diporto non devono essere iscritti in alcun registro, ma devono essere in regola per le dotazioni di sicurezza riferite alla documentazione di navigazione che accompagna l’unità ed in relazione al tipo ed alla potenza del o dei propulsori, oltre alla distanza dalla costa a cui possono arrivare.
Non occorre nessuna partita IVA e non devi rilasciare fattura, ma solo una ricevuta da trasmettere telematicamente ad ogni noleggio, così come è descritto nel decreto di riferimento nelle righe citato.
Per essere certo di quello che stai facendo, fatti aiutare da un commercialista onesto ed esperto, che sappia di questo ultimo decreto. Attenzione a non farti incantare da qualche commercialista che ti vuole portare alla costituzione di una ditta di noleggio con tutto quello che ne consegue di costi enormi per adempimenti e sue parcelle…
Dopo aver letto il pdf del decreto ti renderai conto che è abbastanza semplice.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Grazie mille della sua tempestiva risposta! Avevo letto infatti dell’art. 10 della legge n.647/1996, come modificato dall’art. 1 della legge di riforma della 8 luglio 2003 n.172… Avevo letto però che non si potevano superare 42 giorni e 30000 euro per quanto riguarda il noleggio.Ora,per i 30000 euro non ci sono sicuramente problemi perché sarebbe grassa arrivare a 10000 però per i 42 giorni…Lei sa niente a riguardo, no xchè qui dove vado vado sembra che nessuno sappia niente o faccia finta di saper nulla.Visto che è così gentile ne approfitterei per porle un’altra domanda. Se riuscissi ad approfittare dell’art. quanto sopra, il natante va inscritto a qualche tipo di registro e poi (la domanda vera e propria) dovrei aprire partita iva? come faccio a percepire compenso,dovrei rilasciare una fattura? diciamo che questa “attività”la svolgo già da un paio d’anni soltanto durante la stagione estiva,vorrei soltanto regolarizzare il tutto…
Grazie di nuovo in anticipo. Alessio
Gentile Alessio,
per poter dire come fare per aprire una attività di pesca dilettantistica come desidera è una cosa lunga, piena di burocrazia a costi elevati ed odiosissimi, tra cui l’imposta comunale, l’iscrizione alla C.C.I.A., i contributi INPS, l’assunzione di un commercialista per gli adempimenti ordinari della contabilità, oltre alla dichiarazione IVA trimestrale ecc… Insomma, una burocrazia senza fine che per una attività svolta con un piccolo natante non ne vale assolutamente la pena da intraprendere, dal mio punto di vista. I tempi per metterti in linea con gli adempimenti fiscali che sono il primo scoglio e poi per il rilascio delle autorizzazioni da parte dell’Autorità Marittima, sono lunghi e stressnti e sinceramente detta in poche battute e senza andare oltre, consiglio di lasciar perdere.
Tuttavia, ha un’altra possibilità che potrebbe calzare ad hoc per il caso suo e cioè il noleggio occasionale del suo natante come dal decreto 26 febbraio 2013, di cui può leggere in rete. In effetti si tratta di una forma semplificata che consente di noleggiare la propria unità a terzi in cambio di un compenso economico. Il tutto senza fare la trafila di cui ho appena descritto.
Questa pratica agevolata e destinata a rapporti tra i privati con un introito massimo raggiungibile di 20.000 euro l’anno. Il vantaggio è che può con questo sistema semplificato e senza spendere cifre considerevoli, esercitare questa piccola attività e verificare se piace e se vale pena ecc…
Una opportunità che proverei. Poi dopo un anno o due, capito bene che vale la pena portare avanti un’attività del genere, svolta però con imbarcazioni ben più grandi e preformanti, può aprire una ditta di noleggio che lavora rispettando tutti gli adempimenti del caso e senza limiti di introito…
Questa la mia idea in merito..
Cordiali saluti!
Giacomo Vitale
Salve, ho da poco un piccolo natante da 6,50 metri con un motore da 150hp, sono possessore della patente nautica entro le 12 miglia e ho come passione la pesca. Vorrei fare della mia passione un lavoro e portare le persone a bordo per farle pescare con la canna. Sa di quali licenze o permessi ho bisogno,se devo aprire la P-IVA.
Qui mi dicono che dovrei fare i permessi per un bando e partecipare ad essso. Grazie in anticipo.
Gentile Pio,
La ringraziamo per averci contattato ed in riferimento al Suo quesito rispondo:
Il Dl 69/2013 convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 98 ha modificato la legge riferita al noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto da parte di persone fisiche o società che non hanno come oggetto sociale il noleggio o la locazione.
Tale legge recita che: il titolare, persona fisica o società non avente come oggetto sociale il noleggio o la locazione può effettuare in forma occasionale attività di noleggio e tale attività non si deve trasformare in un uso commerciale dell’unità. Ai fini fiscali i proventi per tale attività svolta durante l’anno precedente sono assoggettati, a richiesta del percipiente, ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali del 20 %, con esclusione della detraibilità o deducibilità dei costi e delle spese sostenute relative all’attività di noleggio”.
Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 43/E coloro che hanno usufruito di questa “cedolare secca” dovranno effettuare il pagamento tramite il modello F24 utilizzando il codice tributo “1847” con la denominazione “Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali sui proventi derivanti dall’attività di noleggio occasionale – Art. 49-bis del D.Lgs. n. 171/2005”. Tale codice va inserito nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con l’indicazione nel campo “anno di riferimento”, dell’anno d’imposta per cui si effettua il versamento, nel formato “AAAA”. Il codice è utilizzabile anche in corrispondenza degli “importi a credito compensati”.
Per usufruire del regime di imposizione sostitutiva, nel caso si effettui questo tipo di noleggio, è necessario secondo il decreto 26 febbraio 2013:
– Inviare comunicazione telematica con apposito modulo all’Agenzia delle Entrate prima di ogni noleggio “allegandola a scelta nei formati: pdf, gif, tiff o jpg ad un messaggio di posta elettronica indirizzato alla casella: dc.acc.noleggio@agenziaentrate.it
– Inviare comunicazione telematica alla Capitaneria di porto territorialmente competente, compilando l’apposito modulo completi di: dati anagrafici, dati unità, informazioni contrattuali e informazioni del contraente
– Inviare comunicazione telematica a INPS e INAIL nel caso in cui l’imbarcazione venga noleggiata anche con personale di bordo. E’ necessario inviare i dati anagrafici e il codice fiscale di chi prende a noleggio l’imbarcazione e di chi presta lavoro occasionale, oltre ai dati identificativi dell’unità da diporto.
La mancata comunicazione agli enti preposti comporterà delle sanzioni pecuniarie che ammontano a: una somma da euro 2.066 a euro 8.263 in assenza di comunicazione alle Capitaneria di porto, una somma da 1.500 euro a 12.000 euro per ciascun lavoratore irregolare in assenza di comunicazione a INPS o INAIL. Infine, il privato può noleggiare la propria unità per un massimo di 42 giorni all’anno.
Fin qui la sintesi delle parti fondamentali che recita tale legge e degli adempimenti “fiscali-burocratici” che deve sostenere il proprietario di una barca o nave da diporto. Per quanto riguarda i natanti, come nel suo caso, la legge non specifica nulla, ma nemmeno proibisce che possano essere utilizzati a tale scopo.
Pertanto, Lei potrebbe utilizzare il suo natante adeguandosi alla normativa fiscale – amministrativa appena descritta ed essere in possesso di:
– patente nautica o entro le 12 miglia dalla costa o Senza Limiti
– essere in regola con le dotazioni di bordo che la legge sulla navigazione prevede per la distanza dalla costa a cui può arrivare il Suo natante
– dotare la sua unità di un motore di emergenza, nel caso abbia un solo motore propulsivo.
Tenga presente che, fatto salvo quello che la legge di cui mi ha chiesto e quanto previsto dalle leggi sulla navigazione da diporto, vanno anche osservate le ordinanze previste dalla Capitaneria di Porto degli specchi d’acqua in cui intende effettuare l’attività di cessione della sua unità come descritto nelle righe. Quindi, è importante recarsi alla Capitaneria di Porto di riferimento, sede centrale e non distaccamenti secondari, chiedere dell’Ufficio Naviglio e domandare come appena descritto.
Se ha altre domande in merito sono a Sua disposizione.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buona sera,
vorrei delle delucidazioni in merito alla locazione tra privati, secondo la nuova normativa.
ho capito la questione fiscale e come effettuare il noleggio, ma non sono riuscito areperire informazioni in merito la metratura o la potenza del motore. Nello specifico, ho un gommone di 6 mt con un motore di 100 cv, posso affittarlo per un giorno previa comunicazione alla capitaneria di porto, conducendolo io.
Grazie mille
Pio
Grazie a tutti per i Vs suggerimenti. La mia attività può usufruire della.nafta agevolata perché fa parte di una autorizzazione di noleggio. Ahimè nn sapevo l’obbligatorietà del contratto di noleggio scritto nemmeno dal mio commercialista. Ora considerando la difficoltà di emettere contratti di noleggio alla clientele che ho in quanto sono tutti bambini in molti casi minorenni vorrei sapere se qui nel gruppo qualcuno ha la medesima attività e come si comporta nella compilazione dei contratti di noleggio. Grazie a tutti
Grazie a tutti per i vostri suggerimenti, il problema è che l’attività di banana e sci nautico per conto terzi può usufruire della nafta agevolata e il legislatore rilascia a tal proposito una autorizzazione di noleggio. Tale autorizzazione prevede l’emissione e di un contratto di noleggio che non ho mai emesso in quanto di difficile compilazione per la fattispecie del lavoro che svolgo ed inoltre perché nn ero stato informato dal mio commercialista. Forse più semplice per un charter o noleggio di motoscafi, la mia clientela nell’80% dei casi è minorenne e l’escursione dura 20 minuti. Se qualcuno del forum ha la medesima attività avrei piacere di capire come fa questi contratti e se li ha fatti per gli anni precedenti. Vi ringrazio tutti.
Gentile Daniele,
in riferimento alla Sua risposta indirizzata al quesito del signor Marcello non credo si possa fare come suggerisce ed in caso di controlli delle Autorità competenti potrebbero costare caro non essere in regola.
Guardando sul web ho trovato sul sito yachts.it nella rubrica l’avvocato risponde, un quesito simile che segnalo al seguente link: yachts.it/ITA/Rubriche/Avvocato/Navi_minori.asp e che potrebbe interessare sia Lei Daniele che il signor Marcello.
Sentire più voci in merito a queste normative, che non sono semplici da interpretare, onde evitare di trovarsi in seria difficoltà è positivo e dal dialogo si possono apprendere anche nuove situazioni poco note ai più e ringraziamo comunque yachts.it per l’interessante risposta che abbiamo indicato.
Cordiali saluti a tutti,
Giacomo Vitale
Per il Sig Marcello:
Buongiorno
Credo, da quanto ho capito, che l’unico sistema per poter usufruire del gasolio agevolato è di iscrivere la sua imbarcazione ad “uso conto proprio”.
Daniele
Gentile Marcello,
purtroppo il legislatore prevedendo che ad ogni noleggio dell’unità il comandante della medesima o chi per esso debba compilare il contratto di nolo, indicando le generalità di chi noleggia l’unità, il luogo di partenza, quello di destinazione, le miglia da percorrere, il tempo massimo previsto ecc.. non lascia alcuno spazio ad altre possibilità di interpretazione della medesima.. Pertanto, non compilando il contratto di nolo come previsto dalla legge nel caso specifico, non sussiste la possibilità di poter usufruire della nafta agevolata per la sua unità da lavoro.
Mi dispiace non poterle suggerire una eventuale soluzione alternativa al suo quesito e temo che il verbale che Le hanno elevato sia corretto.
La ringraziamo per averci contattato!
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Gentile Sig. Vitale,
approfitto della sua competenza in materia per esporre un mio problema:
Ho una licenza di sci nautico e traino banana, per conto terzi e da anni beneficio della nafta agevolata. Infatti, ricado nella tipologia di noleggio con conducente in quanto si tratta di una barca condotta da me e per limitato tempo.
Purtroppo, dopo anni di attività ricevo una multa per mancato rilascio di contratto di noleggio, ho sempre rilasciato la ricevuta fiscale, in quanto il legislatore prevede che per usufruire di nafta agevolata il natante abbia anche i contratti di nolo.
Ora la fattispecie della mia attività è sicuramente un caso particolare e non di tratta dei più comunemente
conosciuti charter. Infatti, mi resta difficile fornire un contratto di nolo a persone diverse e per un tempo limitato di circa 20 minuti. Inoltre, la maggior parte delle volte i miei clienti sono minorenni, se non ragazzini. Vorrei conoscere un Vs interpretazione e se potete aiutarmi a districarmi da questo problema.
Saluti,
Marcello
Gentile Gabriele,
premesso che di questi tempi aprire una qualsiasi attività, visto il governo che ci ritroviamo… ed una burocrazia pretestuosa fatta ad hoc per rastrellare quattrini dalle tasche di volenterosi ed aspiranti imprenditori, senza dare nulla in cambio, Le sconsiglio assolutamente di fare tutto ciò perché a conti fatti, anche se l’attività dovesse andar bene, si troverebbe carico di impegni e responsabilità, ma con un utile da far ridere, se non piangere… Fossi in Lei mi limiterei ad offrire la disponibilità della Sua-Vostra unità da diporto secondo questa legge: Noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto e può andare al seguente link dell’Agenzia delle Entrate e farsi un’idea:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Noleggio+occasionale/NP+noleggio+occasionale/
Legga e faccia con il suo potenziale socio le opportune riflessioni e se ha domande da fare non esiti a contattarmi…
Cordiali saluti e grazie per averci contattato!
Giacomo Vitale
Salve,
avrei bisogno di una delucidazione, poiché vorrei avviare con un mio amico una attività correlata al noleggio nautico. L’idea è di utilizzare un gommone attrezzato con diversi posti a sedere per effettuare escursioni in zona e la domanda è la seguente per condurre tale gommone ho bisogno di titoli professionali oppure è sufficiente la patente senza limiti?
Il dubbio mi sorge perché non è un solo cliente ma diversi turisti, anche singoli, che pagherebbero una tariffa.
Vi ringrazio in anticipo e attendo notizie! Grazie,
Andretto Gabriele
Gentile Daniele,
nel ringraziarla per averci contattato, la Sua richiesta pone qualche dubbio. Mi spiego meglio:
. Sul mercato dell’usato ci sono tantissime barche tra cui può facilmente trovarne una che possa trasportare 12 passeggeri e più a buon mercato, visto che l’offerta in questo momento è notevole e la richiesta prossima a zero. Non riesco a capire perché Lei vuole spendere tantissimi soldi nel farsi costruire una barca ex novo per l’uso di cui riferisce? Ovviamente, quanto le ho appena descritto è una mia perplessità.
. Per risolvere il Suo problema, visto che Lei vuole costruirsi l’unità che intende utilizzare per attività di noleggio, deve presentare un progetto firmato da un ingegnere progettista abilitato all’Ente Tecnico, che poi le dovrà rilasciare la documentazione per l’iscrizione dell’unità negli appositi Registri Navali Trasporto passeggeri ecc. Una prassi onerosa e di non facile percorribilità a mio giudizio.
Comunque sia, per poter capire bene il Suo problema, a parte il fatto che ci sono altre strade più semplici come Le ho appena accennato, mi dovrebbe dire che iter burocratico ha iniziato a fare, chi glielo ha consigliato e quale tipo di ostacolo sta vivendo, oltre all’Ente che Le pone problemi. Si potrebbero così capire meglio le problematiche di cui riferisce genericamente.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buonasera,
volevo avviare un attività di noleggio e devo farmi costruire una barca da adibire a trasporto di persone.
Come posso fare per avere poi l’omologazione per trasportarne almeno 12 passeggeri, visto che sto avendo problemi.
Grazie, cordiali saluti.
Gentile Bruno Amato,
un nostro lettore vorrebbe contattarla per farle alcune domande, vista la Sua esperienza nel settore noleggio e chiedo la Sua autorizzazione per fornirgli le Sue coordinate mail!! Grazie.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve Daniele.
Il libretto carburanti viene rilasciato per imbarcazioni di società o ditte individuali con Partita IVA e iscrizione alla Camera di Commercio, nonché munite di autorizzazione della competente Capitaneria di Porto per l’esercizio del tipo di noleggio ecc… rientranti nella giurisdizione Fiscale ed Amministrativa del Fisco italiano, in linea di principio.
Non sono a conoscenza di altre possibilità che possano rientrare nel quesito da Lei chiesto e credo, per non cadere in facili errori, si debba porre il quesito direttamente ad un Ufficio IVA di città di mare importanti come possono essere Genova, Savona, Livorno, Roma, Napoli ecc.. che sapranno certamente darle la risposta più appropriata.
Mi dispiace non poterle dire di più e la ringraziamo comunque per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno!
Avrei da porre un quesito…
Una imbarcazione inglese che svolge attività di noleggio, nel momento che effettua bunker in Italia, ha diritto al rilascio del libretto di controllo carburanti?
Grazie
Gentile Bruno Amato,
la ringrazio per quello che dice in merito al noleggio di una imbarcazione da diporto e sono assolutamente d’accordo che la sua esperienza preziosissima che va presa in considerazione. Come lei consiglio assolutamente chi ha voglia di intraprendere questa attività per la prima volta, di non avventurarsi in mari agitatissimi e pericolosi, poiché l’assurda normativa, l’assoluta omissione di controllo a rilevare e sanzionare duramente l’abusivismo in tal senso, porta ad una serie innumerevole di danni a quegli imprenditori che si sono esposti credendo in tale attività, piena di tagliole e fregature di ogni genere. Non ho peli sulla lingua in tal senso e sono “incazzatissimo” contro questo stato di cose in cui si sanziona il conduttore di un natante perché la corda annessa al salvagente che è un metro più corta del previsto, senza invece controllare i tanti gozzi di pescatori che nel Golfo di Napoli e Salerno, tanto per fare un esempio, svolgono attività tipo noleggio con natanti da paura, senza la minima osservazione delle più elementari norme di sicurezza della navigazione previste dal RINA e poi se salgono sulla barca da noleggio in regola con tutta la normativa, ti sanzionano per una cavolata che non ha senso, tanto per far vedere che loro controllano…
Purtroppo nel nostro paese gli imprenditori di charter del mare sono considerati solo come i limoni da spremere da parte di un fisco mosso da gente incompetente e vendicativa che farebbe bene ad andare altrove a fare altro, ammesso che siano in grado…
Quindi, come diciamo a Napoli: “Chi è intelligente capisce!!”
La burocrazia inventata dai politici genera le sanzioni e poi le mazzette… ed il fisco, i comuni, l’Inps ecc. sono pronti a chiederti solo quattrini, perché una “normativa idiota” non considera che occorrono i tempi di avvio di attività di cui una impresa ha bisogno per poter arrivare all’ottimizzazione delle sue risorse e degli introiti. Infatti, di politici ignoranti che non capiscono nulla di tali attività ed un classico della politica italiana e negli ultimi quarant’anni abbiamo visto spesso che l’onorevole-ingegnere pinco pallino è andato a fare il ministro della sanità, mentre l’onorevole-medico sempronio è andato a fare il ministro dei trasporti.. Poi se guardiamo a quello che è accaduto con il governo tecnico insediatosi al di fuori delle leggi dello stato, siamo alle comiche finali in cui un “pool di super professori” ha avuto l’idea di tassare scioccamente il settore della nautica, creando scompiglio nel comparto, inviando i finanzieri nelle marine e cantieri a rilevare nomi e cognomi dei possessori di barche di un certo tipo e ventilando imprudentemente una tassa di stazionamento di 30.000 € per chi ha barche di 20 – 24 metri di lunghezza e causando un fuggi fuggi di tali unità nei porti Croati, della Corsica, Grecia, Francia ecc.. con un danno inestimabile per tutto il settore nautico e poi hanno avuto la “faccia di corna”, visto il danno arrecato al settore facendo uscire queste indiscrezioni, di introdurre la tassa di possesso sulle imbarcazioni ecc… Purtroppo, questo atteggiamento assurdo ed irresponsabile ha fatto si che sono tante le imprese che hanno chiuso per mancanza di lavoro ecc. Mi domando se si può essere più imbecilli di così. Se si predica dicendo che le tasse le devono pagare tutti, si deve fare in modo che le imprese siano attive ed in grado di pagare le tasse, così come è giusto che le paghino tutti, in proporzione dei propri averi. E’ assurdo distruggere una categoria imprenditoriale che da lavoro a tanta gente, minando così il gettito fiscale che doveva venire da tale settore. Risultato: un disastro assoluto!! Evviva i professori..
I super professori hanno fatto la figuraccia degli incompetenti, ma si sa che questa gente è abituata a certe figuracce. Il guaio è che a patire le conseguenze sono gli imprenditori ed i lavoratori del settore nautico ed i danni arrecati da questi nemici dell’Italia sono ingentissimi.
Chiedo scusa per la mia forte reazione, ma i motivi per arrabbiarmi tanto sono molteplici e fondati!
Grazie per la sua testimonianza.
Giacomo Vitale
Buongiorno,
in relazione alla richiesta di notizie e suggerimenti per il noleggio di una imbarcazione a vela di 20 metri con 6 cabine volevo rispondere in quanto da 15 anni svolgo tale attività e nel corso degli anni e solo lavorandoci, si posso individuare tutti gli aspetti complessi di questa attività, piena di soddisfazione ma anche di trabocchetti e lacune legislative. In complesso oggi più che mai è un mercato difficile e competitivo, (pieno anche di persone che svolgono questo lavoro in modo abusivo). Scoraggerei chi volesse incominciare tutto da zero, ma suggerirei di rilevare qualche società già presente sul mercato con un suo portafoglio clienti Buon vento a tutti.
Gentile Bruno Amato,
abbiamo fornito in privato il suo indirizzo e-mail alla signora Simonetta Menichelli come da Lei richiesto ed in rispetto delle norme sulla privacy.
Grazie per averci contattato e se ha qualche cosa da aggiungere in merito alla sua proposta da formulare alla signora Menichelli può farlo anche pubblicamente in modo che si raggiunga lo scopo del blog che è quello di allargare il campo delle conoscenze a tutti i lettori ed in tutti i settori di cui descriviamo negli articoli che pubblichiamo su AMB.
Cordialità,
Giacomo Vitale
Buonasera,
volevo dare il mio contatto alla sig.ra Simonetta MENICHELLI riguardo una barca da lavoro di 20 – 24 metri e suggerirle alcuni consigli.
Auguri per l’interessante rubrica.
Bruno AMATO
Gentile Martina,
non ci sono particolari problemi per svolgere l’attività di escursioni in barca di cui riferisce e rispondo di seguito alle sue domande:
– Tenuto conto che la patente nautica è obbligatoria nei casi che rientrano nella sua sfera di interesse per:
. unita da diporto con motorizzazioni superiori ai 40,8 cv (30 kw)
. unita da diporto con motorizzazioni inferiori ai 40,8 cv ma che vogliano praticare sci d’acqua
. oppure che vogliano navigare oltre le 6 miglia dalla costa
. che abbiano installato a bordo motori di cilindrata superiore a 750 cc (se 2 tempi), 1000 cc (se 4 tempi
fuori bordo), 1300 cc (se 4 tempi entro bordo) o 2000 cc (se diesel).
Se il suo gozzo ha un motore diesel con potenza inferiore a 40,8 CV e di cilindrata inferiore ai 2000 cc. la patente non è obbligatoria.
– Per il numero massimo di passeggeri che vuole trasportare deve fare riferimento a quello che è scritto
sull’estratto RID in dotazione alla sua barca, oppure al libretto di navigazione se la barca è
immatricolata, oppure per i natanti costruiti in serie il certificato di omologazione, oppure una specifica
attestazione di idoneità rilasciata da un organismo notificato.
– Per tutte le procedure specifiche, può vedere quanto già pubblicato in risposta ai commenti che ci sono
pervenuti sull’argomento. Tuttavia, può recarsi presso l’ufficio Naviglio della Capitaneria di Porto
competente per il suo territorio, dove la informeranno nello specifico per il rilascio dell’autorizzazione
che consente di svolgere l’attività di escursioni con motobarca, come a lei interessa, ricordandosi di
portare con se i documenti del suo gozzo in visione agli addetti, in modo che le diano una risposta veloce e
precisa.
Grazie per averci scritto e resto a disposizione per ogni eventuale domanda sull’argomento.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno Giacomo,
mi sono imbattuta per caso in questo forum e ne sono lieta perché penso possa illuminarmi su una questione.
Vorrei avviare un’attività turistica che organizza escursioni in barca lungo un tratto della costa iglesiente. Per farlo vorrei acquistare un gozzo di 7 metri con un motore di massimo 40 Hp e quindi, che io sappia, senza obbligo di patente (che peraltro non ho). La barca è omologata per 14 persone ma vorrei portarne massimo 10 (oltre me come conducente).
Per portare delle persone ho comunque bisogno della patente nautica o basta un’autorizzazione? In tal caso la dovrei richiedere alla Capitaneria di Porto?
La ringrazio!
Saluti, Martina
Grazie e un caro saluto a te.
Ciao Simonetta,
rispondo alle tue domande di seguito:
La costituzione di una società s.a.s. è per contenere gli oneri che comporterebbero una società di tipo diverso di cui non è proprio il caso di parlarne. Considero oneri anche il tipo di contabilità, che per una S.r.l. per esempio sono un botto.
Inoltre motivo principale, visto che la tua attività di noleggio è semplice, perché deve tener presente dei costi di gestione della barca come rimessaggio, assicurazione, banchina, carburanti, costo personale di bordo (libretto carburanti con una normativa particolare da osservare per scalarsi il costo dello stesso, ma attenzione che: ad un carico di gasolio occorrono in corrispettivo tante miglia di percorrenza ed il riferimento del noleggio fatto con tanto di registrazione del viaggio sul brogliaccio di bordo appositamente rilasciato dalla C.P. e vidimato, soggetto anche ai controlli fiscali.. Insomma un mosaico che deve essere perfettamente incastrato in queste voci. Pena trovarsi in un “mare di guai”.
E’ lunga da spiegare, ma sintetizzo con una battuta: in caso di errori si violano le leggi fiscali fino ad arrivare all’evasione. Quindi attenzione e rispettare la normativa vigente usando il “cervello”.
E’determinante affidarsi ad un commercialista serio ed esperto di questa materia, che sa come “gira l’elica a riguardo”. Non esitare a domandare al commercialista che hai in mente di assumere come Vs consulente se è esperto del settore. Nessuna remora o esitazione a porre tale domanda, perché ricordati che lo pagate di tasca vostra e molti di questi “professionisti” di cui salvo qualche rara eccezione non ho assolutamente stima, viste le fregature che mi hanno fatto in passato e che pur di far “cassetta” presentano conti per prestazioni professionali salatissimi che si potevano evitare.
Attenzione a non farsi aprire posizioni INPS non dovute al momento del rilascio delle prime autorizzazioni e comunque fino a quando l’impresa non è operativa, perché poi sono legnate..
Dovrei dirti tante cose, ma è troppo lungo. Tuttavia, i miei sono brevi suggerimenti che vengono da una esperienza diretta in merito… Soprattutto, prima di imbarcarsi per avventure pericolose domandare, domandare, domandare!!
I soldi sono i tuoi, vostri.. e dovete spenderli correttamente economizzando al massimo, ma restando assolutamente nella legalità. Pertanto, risulta essere determinante un consulente con i dovuti attributi!!
Un consiglio spassionato: non rivolgetevi alle banche!! Vi massacrerebbero di interessi… anche se di questi tempi è difficilissimo avere un finanziamento… Le banche italiane hanno comprato dalla BCE lo scorso anno 100 miliardi di € all’ 1 % di interesse, di cui ne hanno investito solo il 20% per mutui casa e finanziamenti alle imprese. Il rimanente 80% lo hanno impegnato per comprare i nostri bot al 5-6% di interessi.. speculando sul sicuro.
Per la scelta di un ketch di 20 – 24 metri da acquistare non saprei chi consigliarti, visto che mi occupo di altra tipologia di barche a motore.. Tuttavia, devi tener presente che i costi di gestione di una barca simile sono elevati. Quindi va fatta un’attenta analisi di costi e ricavi ed esser certi dell’investimento…
Infine, per la manutenzione di una barca simile posso suggerirti un cantiere serio ed esperto di tale tipologia di imbarcazioni.
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
AMB
Gentile Andrea,
secondo l’ultima normativa la situazione per il rilascio dell titolo professionale di conduttore di imbarcazioni da diporto uso noleggio occorre il titolo di ufficiale di coperta ed aver navigato regolarmente imbarcato per minimo tre anni con questa funzione documentata dal libretto di navigazione..
Tuttavia, per ulteriori spiegazioni più tecniche ed adatte al tuo caso, puoi rivolgerti di persona alla Capitaneria di Porto di competenza del territorio dove tu risiedi e che ti ha rilasciato il libretto di navigazione con il titolo di ufficiale di coperta. Potrebbero fornirti ulteriori dettagli di cui non sono a conoscenza…
Per qualsiasi dubbio o domanda sono a tua disposizione!
Un caro saluto,
Giacomo
Ciao Giacomo,
Legando i alle domande della signora Menichelli,volevo chiedere :
Avendo io il diploma dell istituto nautico ed avendo navigato su navi mercantili per più di 18 mesi ho qualche agevolazione per la patente da conduttore per imbarcazioni da noleggio?
Grazie
Andrea
Ciao Giacomo,
in riguardo alla costituzione della società c’é un motivo preciso per cui consigli una s.a.s?
Con l’occasione vorrei chiederti un consiglio per l’acquisto di un caicco turco usato. Sono orientata su un classico ketch tra i 20 e i 24 metri con 6 cabine. Hai qualche dritta e devo stare particolarmente attenta a qualche particolare?
Mi consigli qualche cantiere costruttore?
Come al solito il budget è ridotto tra gli 80 e i 120K €
Ti ringrazio anticipatamente
Grazie per la risposta, gentilissimo, spiegazione esauriente e veloce. Buona giornata.
Gentile Simonetta Menichelli,
la risposta alla sua domanda è articolata ed elenco i punti principali:
– penso che la cosa migliore sia costituire una società S.a.S. tra persone in regola con il fisco, che non
abbiano subito condanne penali in genere e nello specifico legate al fisco o ai reati amministrativi.
– Costituita la Società di persone per il noleggio di imbarcazioni da diporto:
– Aprire la partita IVA
– Iscrivere la ditta di noleggio imbarcazioni da diporto nell’apposita sezione della CCIA
– Recarsi presso l’Autorità Marittima competente per il luogo in cui si intende esercitare l’attività, oppure
a quella del luogo di mare dove ha sede la società oppure uno dei soci e presentare l’istanza per il
rilascio dell’autorizzazione ad esercitare l’attività di noleggio da un punto A al punto B, oppure in tutte
le coste italiane e delle isole.
A tale scopo devono essere comunicati in copia gli estremi della società costituita e registrata presso il
Tribunale di competenza territoriale, la copia della P.IVA, copia dell’iscrizione alla CCIA, presentando
l’istanza da compilare su apposito stampato da loro fornito, in cui devono essere trascritte in elenco le
unità da diporto che si intendono usare per il noleggio, oltre alla relativa documentazione in regola con
RINA in corso di validità, assicurazione estesa oltre al danno verso terzi, anche ai passeggeri,
trasportati.
– L’elenco delle persone che saranno ai comandi delle unità dichiarate ed autorizzate come da punto precedente
e dotate dell’opportuno titolo professionale marittimo richiesto dalla legge attualmente in corso di
validità.
Spero di averti risposto in modo semplice e completo, anche se in corso di regolarizzazione della documentazione necessaria ad aprire una ditta di noleggio barche da diporto si va incontro alle problematiche della maledettissima burocrazia italiana, di cui tutti noi sappiamo essere pretestuosa e becera, con l’intento principale di spillare quattrini dalle tasche degli imprenditori ecc..
Resto a disposizione per ogni eventuale altra domanda, dubbio ecc.
Grazie per averci contattato!
Saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno,
puoi dirmi quali sono i requisiti per poter costituire una società di charter per barche a vela?
Gentile Nando,
da quanto esponi risulta chiaro che il vecchio proprietario della tua barca, essendo questa inferiore ai dieci metri di lunghezza, ha giustamente deciso di cancellarla dai registri R.I.D. dove era iscritta, passando da imbarcazione a natante. Il vantaggi della cancellazione sono:
. il natante non deve essere sottoposto alle visite periodiche del R.I.N.A. ogni cinque anni. Tuttavia, l’armatore deve provvedere per la sua sicurezza e sotto la sua responsabilità garantendo
efficienza in tutte le sue parti ed osservando strettamente le norme R.I.N.A. a riguardo.
. La cancellazione dai R.I.D. riduce la distanza di navigazione dalla costa secondo le voci indicate:
a. Le unità che da immatricolate potevano navigare fino a 20 Miglia dalla costa o senza limiti, da cancellate, quindi passate da imbarcazione a natante, riducono questo limite a 12 Miglia dalla costa.
b. Le unità che da immatricolate potevano navigare entro le 12 Miglia dalla costa, da natanti mantengono questo limite massimo a cui potevano spingersi.
c. Le unità che da immatricolate potevano navigare fino alle 6 Miglia dalla costa, mantengono questo limite massimo a cui potevano spingersi una volta cancellate e divenute natanti.
Per tutti questi casi fa fede L’estratto del R.I.D. che deve essere richiesto contestualmente, così come i certificati uso motori, al momento della cancellazione della barca, presso il Registro R.I.D. dove è iscritta l’unità.
Concludendo e rispondendo alla tua domanda, se sei in possesso dell’estratto R.I.D. e dei libretti o certificati d’uso dei motori sei in regola e per il limite massimo di navigazione dalla costa vale quanto detto nelle righe della presente.
Ricordati che dovrai adeguare le dotazioni di sicurezza secondo la distanza massima di navigazione dalla costa e secondo il numero massimo di persone che il natante può trasportare.
Infine le dotazioni di bordo, che ci sia solo chi è ai comandi del natante, devono essere sempre “complete” e riferite al numero massimo di passeggeri che l’unità può trasportare.
Spero di essere stato chiaro e di aver risposto in tutto alla tua domanda.
Tuttavia, se hai dubbi scrivimi ancora, sono sempre a disposizione!!
Ricambio gli auguri per un Felice Natale ed un 2013 scintillante per tutti, specialmente per gli appassionati di barche ed amanti del grande elemento…
Giacomo Vitale
Salve, scrivo dalla Sardegna.
Possiedo un Mochi Craft del 70 di 8 metri. Questa barca era immatricolata poi è stata declassata dai Registri R.I.D. dal vecchio proprietario. Io mi ritrovo le copie dei certificati uso motore con documentazione del declassamento, sono in regola oppure devo richiedere l’originale e come?
Grazie ti auguro buone feste.
Nando
Gentile Olivo,
la legge per il riordino del settore nautico, nominata come “legge 8 luglio 2003” più successive modifiche ed emanazione delle norme di attuazione, recita testualmente all’art. 2:
Art. 2
(Unità da diporto impiegate in attività di noleggio).
1. La lettera b) del comma 8 dell’articolo 10 del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 535, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 647, è sostituita dalla seguente:
“b) per noleggio di unità da diporto, il contratto con cui una delle parti, in corrispettivo del nolo pattuito, si obbliga a mettere a disposizione dell’altra parte l’unità da diporto per un determinato periodo da trascorrere a scopo ricreativo in zone marine o acque interne di sua scelta, da fermo o in navigazione, alle condizioni stabilite dal contratto. L’unità noleggiata rimane nella disponibilità del noleggiante, alle cui dipendenze resta anche l’equipaggio”.
Quindi, chiarito che una unità da diporto in base a questo articolo della legge di riferimento può essere utilizzata come imbarcazione o natante da noleggio, si tratta di capire quale classificazione può avere la sua Houseboat. Nel caso specifico capire se può essere usata solo nelle acque interne o anche in mare.
In base a quanto emerge dalla documentazione, si può quindi determinare il suo uso per noleggio, che può essere sia per spostamenti, sia per utilizzo anche se solo ormeggiata in banchina.
In entrambi i casi vale la normativa che si adotta per le imbarcazioni o natanti, indipendentemente dal fatto che si utilizzi l’unità mediante escursioni in acque interne o marine, oppure che rimanga ormeggiata in banchina. Quindi essendo soggetta alla normativa sopra elencata, l’armatore proprietario dell’unità deve ottemperare agli obblighi di legge che comporta questa utilizzazione e che si può leggere nelle righe di tanti commenti che ci sono pervenuti ed ai quali abbiamo dato risposta.
Tuttavia, può anche recarsi presso la Capitaneria di Porto competente per il suo territorio di appartenenza in cui è la sua houseboat, portare con se la documentazione in suo possesso, chiedere dell’addetto all’ufficio naviglio esponendogli la sua problematica. Così il preposto sarà in grado di darle tutte le spiegazioni possibili per mettersi in regola con la legge, anche in virtù di eventuali variazioni particolari alla legge corrente e consentite nella Laguna Veneta di cui solo loro in qualità di “Autorità Marittima” possono sapere.
Spero di essere stato d’aiuto, ringraziandola per averci scritto.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno,
Vorrei gentilmente porgervi la seguente domanda:
Possiedo una houseboat (simile alle case galleggianti ormeggiate lungo i canali di Amstedam) omologata come natante. Sarebbe mia intenzione affittarla a uso turistico, lasciandola ormeggiata a riva lungo un canale della laguna nord di Venezia.
Secondo voi questo tipo di locazione da fermo rientra nella categoria , locazione natante da diporto?
Grazie
Olivo
Gentile signor Mauro,
nel ringraziarla per averci scritto le comunico di non avere conoscenze specifiche in merito alla sua domanda. Tuttavia, da una mia rapida consultazione del web Le segnalo questo link dell’associazione ISYBA in cui sembra ci siano le giuste risposte alla sua domanda: http://www.isyba.it/ISYBA-news/news2010/YL-2010-7.pdf
Spero di esserle stato d’aiuto!
Cordialità,
Giacomo Vitale
Salve
La mia società svolge attività di Charter commerciale giornaliero avendo a disposizione 2 imbarcazioni da diporto con ruolino ed equipaggio qualificato regolarmente imbarcato.
Mi chiedevo che autorizzazioni servissero per fare delle cene a bordo ormeggiati in banchina in una di queste due imbarcazioni a nostra disposizione. Ovviamente a fini commerciali quindi offrire il servizio a chiunque voglia usufruirne.
ringrazio anticipatamente
cordiali saluti
Mauro
Gentile Marco,
trattandosi di natante ed inferiore ai 10 metri, la nuova legge varata questa primavera per il noleggio tra privati di imbarcazioni superiori ai 10 metri di lunghezza non può essere applicata.
L’unica strada da percorrere è quella che la ditta a cui darebbe in fitto il suo gommone, essendo un natante, la dichiari nelle sue disponibilità alla Capitaneria di Porto di riferimento e che rilascia l’autorizzazione ad affittare il gommone senza conducente. Inoltre a questa unità sarà assegnato un numero che dipende dalle unità già in possesso della ditta di charter che se per esempio ne ha già tre, questa sarà la n.4. Inoltre sul gommone oltre all’indicazione detta deve compare il nome della ditta che affitta l’unità.
Infine può fare una scrittura privata tra lei proprietario del gommone e la ditta a cui cede in affitto il suo gommone, trascrivendo i termini dell’accordo come: dal giorno x al giorno y per totali gg. il prezzo pattuito. E’ da tener presente che l’unità una volta data in affitto e passata per la trafila di registrazione di cui sopra detto, presso la Capitaneria di Porto che rilascia la licenza di utilizzo relativa al gommone ed allo specchio d’acqua su cui si può navigare in affitto, essa non può essere più utilizzata per uso privato, fino a quando non viene revocata l’autorizzazione a tale servizio.
Per la parte fiscale Lei dovrà rilasciare fattura alla ditta a cui cede in affitto il suo gommone o in mancanza di Partita Iva, potrebbe applicare la ritenuta d’acconto. In soldoni: incassa per esempio 1.000 € e su questa cifra paga il 20% di IVA. Pertanto il suo netto sarà 1.000 € meno il 20% di IVA che dovrà versare allo Stato. In merito si deve rivolgere ad un commercialista che saprà dirle correttamente la prassi in questi casi.
Concludo dicendole che questo è un esempio di come fare in riferimento alla sua domanda e non escludo che ci possa essere qualche altra possibilità in merito.
Spero di esserle stato d’aiuto e non dimentichi che oltre a quanto Le ho suggerito, può sempre chiedere direttamente alla Capitaneria di Porto, (Ufficio Naviglio) dove la ditta di Charter a cui lei cederebbe il gommone in affitto, fa capo per le autorizzazioni al noleggio delle sue unità a terzi.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve,
ho una domanda da rivolgervi: sono in possesso di un gommone a Ibiza e che ho comprato in Italia, quindi con matricola italiana. La prossima estate vorrei darlo a una impresa di Charter che a sua volta lo affitterebbe… Dovrei cambiare i documenti del gommone da uso privato a uso commerciale in Italia? Cosa dovrei fare per Cambiarli?
Il gommone è di 6 metri e non so da dove iniziare…
Aspettando una risposta vi porgo i miei cordiali saluti.
Gentile Mario,
noto dal suo commento che lei è molto appassionato del mare e delle barche, al punto tale che sceglieresti un’attività che ti permetta di stare sempre in suo contatto. Comprendo la passione, la sensibilità e l’amore per il mare ed i posti magnifici che fanno parte della meravigliosa Sardegna. Tuttavia, svolgere un’attività di noleggio di un natante per portare i turisti negli anfratti più belli della costa sarda è pur sempre una responsabilità non da poco e per poter svolgere tale attività occorrono determinati adempimenti e tutta l’operazione non è cosa semplice come tu lasci intendere.
La rimanderei ai commenti che ci sono pervenuti precedentemente sull’argomento e che può rileggere attentamente, ed ai quali abbiamo risposto su AMB, evitando di duplicare le risposta ad altre persone che ci hanno posto quesiti ed informazioni sull’argomento.
Tuttavia, non è così semplice come lei riassume in poche battute. Infatti, si deve procedere per gradi nella richiesta delle necessarie autorizzazioni… che una volta ricevute, abilita l’interessato a poter esercitare questa attività.
Riassumerei la prima fase in questi punti:
. Richiesta P. IVA
. Richiesta iscrizione Camera di commercio
. Rivolgersi alla Capitaneria di Porto competente per l’area dove vuole lavorare, chiedendo la modulistica di
riferimento, con le relative istruzioni d’uso
. Per quanto riguarda il libretto carburante essendo il suo motore a benzina non occorre richiederlo, visto
che non ha diritto alla riduzione delle accise, valide solo per il gasolio. Dovrà in alternativa compilare
le schede carburante, dalle quali Le sarà scorporata l’IVA con l’apposita procedura di cui le dirà il suo
commercialista.
– Infine, prima di ottenere l’opportuna documentazione che le occorrerà per svolgere l’attività regolarmente,
dovrà adeguare il suo natante ai fini della sicurezza come prevede la legge.
– Per la navigazione svolta entro le tre miglia dalla costa non occorre avere il VHF a bordo, anche se per
motivi di sicurezza lo terrei sempre, poiché è l’unico strumento che permette di essere direttamente
collegati con l’Autorità Marittima.
Spero di averle un po’ chiarito le idee in merito a quanto chiedeva.
AMB è a disposizione per rispondere ad ogni eventuale sua altra domanda.
Cordialità,
Giacomo Vitale
AMB
Buonasera,
posseggo una barca di 6 metri con un motore da 150 HP Evinrude.
Ho la patente nautica e un amore infinito per il mare, in particolare per la Sardegna dove si trova la mia barca.
Mi piacerebbe molto portare turisti in giro per quelle meravigliose zone con la mia barca, in maniera tale da passare più tempo possibile in sul mare, magari lavorando pure.
Se non ho capito male dovrei:
1. Chiedere il permesso alla Capitaneria di Golfo Aranci, portando i
documenti della barca
2. Estendere l’assicurazione
3. Avere le dotazioni di sicurezza a norma (anche se non mi allontano
più di 1 miglio dalla costa)
4 Possedere la licenza per il VHF. Non avendo sulla barca la radio
dovrei farla istallare lo stesso, anche se navigo vicino alla costa?
Inoltre, dal punto di vista fiscale:
5. Dovrei avere un blocco per le ricevute
6. Richiedere la carta carburante
Se non sbaglio è tutto qua?
Grazie arrivederci e..
W il mare!!
Carissimo Angelo,
se dovessi scrivere tutto quello che penso dei nostri “politici machiavellici”, senza nessuno escluso è meglio che non aggiungo altro, perché nel nostro paese si è arrivati al paradosso che se si sbatte la verità in faccia ai politici… si rischia di grosso. Se vedi gli ultimi scandali dell’enorme quantità di danaro che le Regioni hanno “magnato”, usando un termine eufemistico e dialettale laziale, che si collega al “magna magna”, con il bene placido del “parlamento sovrano” che ha legalizzato queste ruberie, mentre i contribuenti sono costretti a “pagare tasse con la maggiore pressione fiscale del mondo, stringendo la cinta in modo insostenibile”…
Insomma, “il pesce puzza dalla testa!!”.
E’ una bruttissima situazione quella del nostro paese schiacciato dal mal’affare radicato nei palazzi dello Stato che tutti definiscono “democratico”… dimenticando che l’unità d’Italia è nata dal connubio vergognoso di: massoneria, piemontesi, garibaldini e camorra, uccidendo uomini, torturando e violentando ed uccidendo brutalmente migliaia di donne, bambini, anziani. Distruggendo lo stupendo e ricco “Il Regno delle due Sicilie”, che vantava, una cultura immensa, una qualità ed un tenore di vita elevati, terzo al mondo in quell’Epoca ed al quale furono rubati tutti i suoi grandi averi, da veri criminali, altro che eroe dei due mondi e mi fa rabbia, sconcerto e schifo, quando le alte cariche di questo paese inneggiano a quella gentaglia.. Una vergogna infinita…
La verità circa la storia del nostro paese è stata nascosta e sui libri di storia forniti alle scuole di ogni ordine e grado sono state scritte molte menzogne, occultando la verità… Cosa potevamo aspettarci da un connubio criminale di piemontesi, massoni, garibaldini e camorristi? Tutte le più alte cariche dello Stato tacciono in merito e se chiamati in causa non potrebbero “smentire la Storia”.. che se l’andassero a leggere, ma non sui loro testi falsificati, ma negli atti delle inchieste depositate negli archivi del nostro parlamento. La politica italiana è figlia di quei tragici eventi ed il malaffare regna sovrano… Cosa potevi aspettarti da un disastro simile?
Ti esprimo la mia sentita solidarietà e assoluta comprensione per i tuo disappunto, ma si deve reagire e noi elettori abbiamo una grande possibilità, cioè quella di esercitare il nostro diritto sancito dalla Costituzione. Spetta a noi cittadini proporre nuove soluzioni, visto che in larga parte quando si va a votare, dei soliti noti, conosciamo bene a quali parrocchie appartengono e visto che gli organi dello stato preposti al controllo sono “miopi”, noi elettori dobbiamo “punirli”… esercitando il voto.
Lo so, lo so, tutto quello che dico non ti risolve il problema, ma prendiamo coscienza e cerchiamo di essere uniti per voltare pagina, nel pieno rispetto delle “vera democrazia” e non nell’ipocrisia di una classe dirigente vergognosa e che mette fango su tutti i cittadini italiani onesti, laboriosi, di sani principi, che vogliono vivere lavorando, pensando al bene della propria famiglia, della collettività e nel rispetto di “giuste leggi”.
Scusa lo sfogo…
Con affetto e profonda comprensione,
Giacomo Vitale
Grazie Giacomo,
ma adesso non so che “pesci” prendere per conseguire questo titolo si sono inventati tutta una serie di corsi a pagamento che credimi scoraggiano non poco e chi vuole lavorare onestamente è considerato il peggiore criminale da eliminare, dato che si immette nel mercato a ” rompere ” meglio privilegiare i soliti noti.
Sarebbe stato meglio inviare a tutti i possessori di questo titolo una informativa e renderli partecipi invece che il solito fulmine a ciel sereno.
Con amarezza, ma cordialmente
Angelo
Caro Angelo,
come promesso ho chiesto lumi a chi di competenza e purtroppo la situazione è quella che ti ha esposto un po’ frettolosamente il Capo della tua Capitaneria di Porto di competenza…
Per farti capire il Decreto 5 maggio 2005 n.121 recante l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto è il solito pasticcio all’italiana di cui noi utenti siamo abbondantemente stufi.
Basta leggere l’articolo 1 che sostiene un certo discorso, non mi dilungo perché mi incavolo non poco in questo marasma di ignoranza degli addetti ai lavori che forse farebbero meglio ad andare a pescare con la cannuccella sul molo di un porto, invece che sottoscrivere leggi o decreti che sono tutto ed il contrario di tutto. Tanto vero che hanno bisogno della emanazione di regolamenti esplicativi per ovviare alle contraddizioni di cui sopra detto. Non per polemizzare, ma polemizzo: tutto questo con costi passivi per lo stato, che poi siamo noi, tra decreti, circolari, norme di attuazione ecc.. tra caos e sconcerto tra lavoratori della categoria e gli addetti alle Capitanerie di Porto che devono sovente fronteggiare un’utenza che si sta inferocendo non poco…
Dunque tornando al regolamento della legge in oggetto pubblicata sulla G.U. N. 154 del 5 luglio 2005 e che puoi leggere per intero al seguente link, http://gazzette.comune.jesi.an.it/2005/154/1.htm
basta che vai all’articolo 14 di cui ti faccio il copia ed incolla di seguito e dove, purtroppo quando scrive “possono conseguire, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore del presente regolamento, il certificato di ufficiale di navigazione del diporto, se in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 5, comma 2, del presente regolamento… vuol dire che chi era in possesso del titolo di conduttore di imbarcazioni o navi da diporto per uso noleggio, alla data dell’emanazione del DECRETO 10 maggio 2005, n.121, trascorsi 18 mesi dalla data di emanazione del medesimo, se non provvedevano al conseguimento del “certificato di ufficiale di navigazione del diporto, sarebbero stati esclusi definitivamente dalla possibilità di acquisire detto titolo.
Un modo occulto per sbarazzarsi di un buon numero di “conduttori di imbarcazioni da diporto uso noleggio” che, come te, non hanno convertito il loro titolo come detto…
Non aggiungo altro per non tediarti, ma immagino il tuo stato d’animo…
Mi dispiace molto, ma questa è la risposta al tuo quesito senza dubbi…
Un caro saluto,
Giacomo Vitale
Art. 14.
Disposizioni transitorie
1. Coloro che, alla data di entrata in vigore del presente
regolamento, sono in possesso del titolo professionale di «conduttore
di imbarcazioni da diporto adibite al noleggio per le acque
marittime», di cui all’articolo 10 del decreto-legge 21 ottobre 1996,
n. 535, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 647, ovvero
coloro i quali sono in possesso della patente per il comando di navi
da diporto, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica
9 ottobre 1997, n. 431, possono conseguire, entro diciotto mesi
dall’entrata in vigore del presente regolamento, il certificato di
ufficiale di navigazione del diporto, se in possesso dei requisiti
previsti dall’articolo 5, comma 2, del presente regolamento ad
esclusione del requisito indicato alla lettera c).
2. I titoli professionali di «conduttore di imbarcazioni da diporto
adibite al noleggio per le acque marittime» rilasciati anteriormente
alla data di entrata in vigore del presente regolamento conservano
validita’ e specie di abilitazione.
Il presente regolamento, munito del sigillo dello Stato, sara’
inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo
e di farlo osservare.
Roma, 10 maggio 2005
Ciao Angelo,
leggendo la tua risposta ho capito che sei rimasto “senza parole” nell’andare a chiedere “lumi” circa il tuo titolo di conduttore di imbarcazioni da diporto conseguito nel 2002, ma siamo alle solite. Infatti, l’addetto all’ufficio, che circa il tuo titolo ti ha detto il tuo titolo non è più valido perché non lo hai convertito in “certificato di ufficiale di navigazione del diporto” in base alle disposizioni transitorie del Decreto 10 maggio 2005, n° 121, come di seguito riprodotto… (sostanzialmente non ha motivato perché il tuo titolo non è più valido… ed in base a quale legge o decreto)
Decreto 10 maggio 2005, n°121
Regolamento recante l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto
Art. 14
Disposizioni transitorie
1. Coloro che, alla data di entrata in vigore del presente
regolamento, sono in possesso del titolo professionale di «conduttore
di imbarcazioni da diporto adibite al noleggio per le acque
marittime», di cui all’articolo 10 del decreto-legge 21 ottobre 1996,
n. 535, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 647, ovvero
coloro i quali sono in possesso della patente per il comando di navi
da diporto, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica
9 ottobre 1997, n. 431, possono conseguire, entro diciotto mesi
dall’entrata in vigore del presente regolamento, il certificato di
ufficiale di navigazione del diporto, se in possesso dei requisiti
previsti dall’articolo 5, comma 2, del presente regolamento ad
esclusione del requisito indicato alla lettera c).
2. I titoli professionali di «conduttore di imbarcazioni da diporto
adibite al noleggio per le acque marittime» rilasciati anteriormente
alla data di entrata in vigore del presente regolamento conservano
validita’ e specie di abilitazione.
Il presente regolamento, munito del sigillo dello Stato, sara’
inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo
e di farlo osservare.
Indubbiamente, come è scritto nella parte specifica delle “Disposizioni transitorie” dell’art.14 dell’omonima legge al punto: “possono conseguire” sembra proprio una possibilità e non un termine perentorio in cui si sarebbe dovuto dire: “devono convertire il loro titolo di conduttore di imbarcazioni da diporto uso noleggio in…. pena la nullità del titolo stesso!”.
Ho girato il quesito a chi di competenza ed appena riceverò la risposta saprò dirti.
Grazie per la pazienza!
A presto,
Giacomo
Ciao Giacomo,
come vedi sono ancora io e vorrei dare una mano a quanti oggi si trovano nella mia situazione, con una Capitaneria di Porto, che a mio giudizio ma potrei anche sbagliarmi, non riesce a chiarire bene quanto scritto in politichese in una legge a tratti poco chiara e che da adito a diverse interpretazioni e non netta nel punto che di seguito indico.
Mi spiego: ho seguito il tuo consiglio e sono tornato dal Capo di turno che visti i miei argomenti finalmente ha preso in mano il Decreto datato 10 maggio 2005, n. 121 che leggiamo insieme e nonostante all’art. 14 “Disposizioni transitorie” vi è una chiara disposizione al comma 2 sulla validità del titolo di conduttore di imbarcazioni da diporto abilitate al noleggio per acque marittime, rilasciati anteriormente alla data di entrata in vigore della predetta legge. La tesi dell’addetto all’ufficio è quella che dovevo, entro diciotto mesi dal rilascio del titolo di conduttore di imbarcazioni da diporto uso noleggio, conseguire il certificato di ufficiale di navigazione del porto in base al comma 1 stesso articolo.
Tuttavia, questo comma dice anche possono conseguire e non devono…
Scusami dammi una mano se puoi forse io non comprendo qualche cosa.
Cordialmente
Ti ringrazio per la solerzia e chiarezza nella risposta al mio quesito, mi comporterò così come suggerisci e ti farò sapere.
Cordialmente
Angelo
Carissimo Angelo,
ti ringrazio per quanto dici e cerco solo nel mio piccolo di dare una mano a chi vuole intraprendere questa attività lavorativa animato dalla passione per il mare, per le bellezze naturali del nostro paese e per la nautica… cercando di trasmettere e far conoscere ai turisti le bellezze del notro paese che sono spesso uniche ed ineguagliabili, pur sapendo la caotica normativa che è stata cambiata continuamente e resa complessa tanto da creare sconcerto, amarezza e disappunto negli imprenditori del settore.
Dunque, va fatta una precisazione: L’ articolo 66 del Decreto Legislativo n. 171 del 2005 ha abrogato il titolo di conduttore di imbarcazioni adibite a noleggio per le acque marittime. Inoltre, i titoli professionali per il diporto sono disciplinati dal “Regolamento recante l’ istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto” (Decreto Ministeriale n. 121 del 10 maggio 2005) e l’ articolo 14 del citato Regolamento, stabilisce, inoltre, che i titoli professionali di «conduttore di imbarcazioni da diporto adibite al noleggio per le acque marittime» rilasciati anteriormente alla data di entrata in vigore del citato regolamento conservano validità e specie di abilitazione. Pertanto il tuo titolo è assolutamente validissimo a vita e non mi risulta ci siano state nuove leggi o decreti che ne abbiano annullato la validità perché non lo hai utilizzato.
Sto cercando di saperne d più nelle opportune sedi ed appena avrò risposta ti saprò dire. Tuttavia, fossi in te andrei dal “Capo di turno” a chiedergli in merito a quale normativa lui ha dichiarato la non validità del tuo titolo di “conduttore di imbarcazioni da diporto uso noleggio”… deve gentilmente dirti la legge, articolo, comma data e non può sottrarsi alla domanda… Non intendo fare polemiche con chicchesia, ma chi è preposto al contatto con il pubblico, quando emette affermazioni collegate ad una legge, deve assolutamente a richiesta dell’interessato dare spiegazioni e fornire, come detto, l’articolo di legge, il numero, il comma a cui fa riferimento. Se non si riesce ad avere risposta in merito, si deve chiedere immediatamente di parlare con un superiore del medesimo ufficio che abbia competenza in merito. E’ un diritto dei cittadini che va esercitato con serenità al fine di collaborare con le istituzioni per l’osservanza delle leggi che, come nel caso specifico, regolamentano attività professionali che servono per esercitare una professione o un lavoro per poter vivere dignitosamente.
A presto,
Giacomo Vitale
Carissimo Giacomo
mi permetto di darti del tu visto come affronti i nostri problemi.. da amico e consigliere, per porti un quesito di cui prima hai dato qualche spiegazione. Mi accingo a comprare una barca immatricolata per svolgere di noleggio con conduttore a scopo ricreativo e sportivo, mi reco in Capitaneria di porto ed esibisco i miei titoli che a suo tempo avevo conseguito: patente nautica entro 12 miglia, patentino RTF, e titolo di conduttore conseguito nel 2002 che per diverse ragioni poi non ho utilizzato e che oggi mi torna utile. Mi sento rispondere dal Capo di turno che il titolo di conduttore non è valido perchè non lo ho utilizzato fino ad oggi, dovevo essere imbarcato da qualche parte in maniera continuativa. Io non ho trovato fino ad ora niente a livello normativo su questo anzi il contrario è possibile che mi abbiano dato una informazione errata??
Puoi aiutarmi a capire? Grazie anticipatamente
Salve,
sono agente di commercio con partita iva e stavo leggendo con attenzione il vostro articolo. Vorrei capire se esiste la possibilità di poter dedurre fiscalmente anche parzialmente l’acquisto di un natante a vela di 10 mt da poter disporre anche come noleggio occasionale e di conseguenza le altre cose che possono essere dedotte come il gasolio, assicurazione ecc… in modo da poter rendere meno oneroso l’acquisto e il mantenimento di un natante. Inoltre, vorrei sapere se la stessa cosa potrebbe valere per l’affitto dell’ormeggio.
La ringrazio anticipatamente per la pazienza e la disponibilità che vorra darmi per la sua risposta. Saluti,
Fabio
Gentile Lorenzo,
ringraziando per quanto ci dice di AMB, Le rispondo sinteticamente poiché la materia è nuova e la normativa sul “noleggio delle unità da diporto occasionale” purtroppo presenta diverse anomalie dovute certamente ad un provvedimento troppo affrettato, alias: la gatta frettolosa fece i figli cecati…
Tuttavia, per essere sintetico e rimanere nei termini del quesito posto, chi vi ha affittato la barca ha commesso qualche omissione, ai sensi della legge corrente per non aver provveduto alla stesura in duplice copia, di cui una alla persona che ha richiesto il noleggio dell’unità da diporto, del contratto di navigazione tra le parti che è obbligatorio, oltre al rilascio di una ricevuta a corrispettivo di quanto pagato sempre a fronte della prestazione svolta.
A Lei signor Lorenzo e chi ci legge le opportune deduzioni! Se vuole può anche fare una segnalazione alla Guardia Costiera ed alla Guardia di Finanza della zona di competenza dove si è svolto il noleggio dell’unità da diporto!
Grazie per averci contattato.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve,
vorrei avere una informazione da voi visto che mi sembrate molto esperti. In quattro amici abbiamo effettuato una escursione di 3 giorni in barca a vela con skipper. Abbiamo pagato in contanti e non ci è stata fatta fattura. Il noleggiatore/skipper sostiene (riporto le sue parole):
“Circa la legittimità dell’attività Vi invito a consultare la Legge Monti. Gli extra, impropriamente così chiamti sono il rimborso di spese che la barca sostiene e non vi è apoplicato alcun ricarico.”
Alla mia domanda di quale legge Monti si trattava mi è stato risposto:
“La Legge Monti è quella sulla nautica da diporto varata proprio per dar modo agli armatori di offrire il servizio charter con la propria barca senza necessità di aprire un’attività con P.Iva”
Voi cosa ne pensate? sono io nel torto oppure il signore in questione ci prende per i fondelli?
Grazie,
Lorenzo
Gent.mo Giorgio Brandolin,
la ringrazio per averci posto questo quesito e le posso dire in via generica, visto che non sappiamo la zona di riferimento in cui esiste la problematica segnalata, se ci sono eventuali vincoli di uso relativi alla quantità di imbarcazioni che possono svolgere il servizio che ha descritto e che, per problemi ambientali di fauna marina e quant’altro, non consentono ad altri come nel suo caso specifico desidererebbe poter svolgere la sua attività lavorativa in modo autonomo e non in dipendenza di un contratto conto terzi.
Pertanto, in via preliminare potrebbe chiedere gentilmente alla Capitaneria di Porto responsabile del controllo dell’aera in cui si svolge l’attività da Lei segnalata, se vi sono limiti riferiti a quanto sopra già descritto e poi potrà agire di conseguenza. Tuttavia, mi sembra di capire che la Capitaneria di Porto le avrebbe anticipato che deve per forza rivolgersi ad una impresa che già è presente in zona e che svolge il trasporto passeggeri conto terzi.
Sono sicuro che la Capitaneria di Porto fa rispettare le leggi vigenti in loco, che devono comunque essere diffuse e rese note a tutti.
Resto in attesa di una sua risposta in merito al quesito posto alla Capitaneria di Porto…
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
AMB
Buongiorno,
Vorrei un chiarimento su un aspetto abbastanza problematico.
Abbiamo in concessione demaniale una piccola isola distante circa 500 metri da un porto e avendo nell’isola attività commerciali e ricreative come bar ristorante, stabilimento balneare ed area divertimenti dobbiamo trasportare delle persone ogni ora sull’isola per poi riportarle a terra.
Possiamo fare questo con un’imbarcazione da diporto capace di trasportare 50 persone a tratta? Oppure dobbiamo prendere una barca adibita al trasporto passeggeri per conto terzi, come sembra richiesto dalla Capitaneria?
Che articolo ci impedisce l’uso della barca da diporto per trasportare persone nell’isola, tanto che tale barca che è autorizzata a trasportare fino a 50 persone nel golfo, giá lo fa per escursioni e feste private?
Grazie per la risposta e complimenti per il forum.
Gentile Massi De Matteis,
per avere una visione abbastanza completa delle problematiche inerenti al suo progetto di avviare una attività turistica di noleggio imbarcazione da diporto con conducente le suggerisco di leggere un pdf del Prof. Massimo Deiana (Prof. Ordinario di Diritto della navigazione all’Università di Cagliari intitolato “Il noleggio delle unità da diporto” di cui al link di seguito indicato: http://www.estig.ipbeja.pt/~ac_direito/noleggio_diporto.pdf
Circa il suo quesito diretto per lo svolgimento dell’attività di cui sopra si deve attenere a quando scritto sulla sua licenza di navigazione, sia per il numero massimo di persone trasportabili dal suo catamarano a motore, sia alle persone di equipaggio richieste. Nel suo caso, vista la lunghezza della sua barca: la persona destinata ai comandi dell’unità, più uno di equipaggio, indispensabile per le operazioni di ormeggio ed assistenza alla navigazione, sicuramente necessari e indicati sulla licenza di navigazione della sua imbarcazione.
Consiglio la lettura anche del seguente risposta di due quesiti in merito al noleggio rivolti alla Guardia Costiera di cui al loro sito nel seguente link: http://www.guardiacostiera.it/diporto/faq.cfm?argomento=Noleggio
Ed inoltre: Legge 8 luglio 2003, n. 172 Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico
Gazzetta Ufficiale 14.07.2003 n. 161 di cui al link: http://www.nautica.it/norme/lex/l172-03.htm#Art1
Ed infine: Decreto Legge del 2012 numero 1 art. 59-ter
http://www.e-glossa.it/wiki/decreto_legge_del_2012_numero_1_art._59-ter.aspx
Buona lettura e non esiti a contattarci se necessario.
Grazie per averci scritto!
Cordialità,
Giacomo Vitale
Gentile Sig. Vitale,
ho intenzione di avviare un’attività turistica con un catamarano a motore passeggeri da 12 metri, adibito esclusivamente ad escursioni sottocosta.
A tal proposito, affinché il mio business plan abbia un senso, ho necessità di sapere il numero massimo di passeggeri che posso imbarcare se l’equipaggio fosse composto solo da una persona (comandante) e, se ciò fosse consentito dalla legge, quali sono i limiti (se esistono) di stazza e/o potenza dei motori in base ai quali la legge fissa il numero di persone imbarcabili.
Le sarei grato se potesse indicarmi un riferimento normativo dettagliato.
La ringrazio
Gentile Fabrizio Gambardella,
la ringrazio per quello che mi dice, troppo buono, in realtà cerco di dare una mano a chi si “avventura” in questa attività, viste la normativa farraginosa, altamente burocratica, fatta per complicare la vita a potenziali imprenditori coraggiosi ecc…
Mi scusi per quello che dico, ma veramente non se ne può più di legislatori inutili e dannosi per le attività produttive che si vogliono intraprendere aggravando in modo assurdo il “povero imprenditore” che crede di poter svolgere un’attività di noleggio, dando lavoro a dipendenti, consumando carburante, pagando tasse dirette ed indirette allo stato e via dicendo.. tentando anche di guadagnare… e se non si sta attenti sembra quasi che cercare di guadagnare onestamente senza strapagare tutte le assurdità di tasse richieste è un reato…
C’è da incavolarsi non poco e poi aggiungiamo quanto stiamo vivendo e subendo per pagare con interessi da strozzini i debiti creati da circa sessanta anni di politica becera e truffaldina, vessati e tassati fino all’inverosimile, mentre i giullari politici, che fanno finta di litigare per la nuova legge elettorale o altro, ma che in una situazione drammatica come la nostra non tagliano nulla delle loro spese assurde di una amministrazione dello stato al di fuori di ogni regola e limite logico.
Alcuni esempi: due camere, oltre 1.100 parlamentari che hanno uno stipendio mensile mediamente superiore a quello degli altri colleghi europei del 400%, quando gli USA ne hanno solo 250 che amministrano il paese con una retribuzione pari alla metà dei parlamentari italiani; una serie di sprechi immonda ecc…; riserve auree notevoli che non si sa a cosa servono; moltissime proprietà immobili dello stato costosissime, una Presidenza della Repubblica che costa ai contribuenti sei volte in più della Regina d’Inghilterra… ebbene lascio a lei ogni deduzione ed osservazione e può andare in rete per verificare le mie affermazioni… Insomma, siamo messi molto male.
Tuttavia, ritornando alla sua domanda, il noleggio di imbarcazioni o natanti da diporto, una volta che le stesse vengono destinate a questo uso dimostrato con l’annotazione sul libretto di navigazione dell’imbarcazione e un documento di accompagnamento da aggiungere all’estratto Rina del natante, oltre ai libretti dei motori, stante alla legge, non possono essere assolutamente impiegate per uso personale. Inoltre lei titolare di una ditta di noleggio imbarcazioni non può noleggiare a se stesso le sue unità. Oltretutto, tenendo presente che la sua impresa usufruisce per legge del gasolio agevolato, nel caso in cui la GdF riuscisse a riscontrare che ne fa un uso personale, potrebbe sequestrare il mezzo in uso e ricadere in un reato penale di evasione ecc.. vista la riduzione delle accise sul gasolio spettante alle ditte di noleggio di unità da diporto.
Infatti, la legge sul noleggio delle unità da diporto precisa che a nessun titolo può usare per se una unità da diporto registrata per il noleggio a terzi ecc..
Aggiungo che solitamente, nella zona in cui lei esercita il noleggio, la Capitaneria che le rilascia l’autorizzazione a tale attività deve tenere registrato il nome o i nomi delle persone e delle loro patenti, che condurranno una determinata unità. Paradosso, se l’unità è di sua proprietà e lei non è registrato come sopra detto, non può assumere i comandi della sua barca.
A lei ogni deduzione in merito e per ulteriori spiegazioni può anche contattarmi telefonicamente al 380 90 15 772.
Gentile signor Vitale,
Innanzitutto mi complimento per la sua competenza nautica che devo apprendere con ammirazione come copra a 360 gradi nel mondo delle imbarcazioni.
Ho seguito con molto interesse tutte le informazioni che ha dispensato per il noleggio con conducente e le espongo la mia situazione per chiederle un consiglio:
Ho una società che nel suo oggetto ha già il noleggio di imbarcazioni con conducente, ma è solo una delle sue attività previste. Con l’obiettivo di realmente porre in essere tale attività ho fatto conseguire la patente entro le 12 miglia ad uno dei miei dipendenti. Ora mi chiedo, innanzitutto, se ci sono prescrizioni particolari oltre a quelle che lei ha enunciato in merito al noleggio con conducente di barche d’epoca detenendo io un Super Polaris, oppure se vi sono delle agevolazioni.
Inoltre, le chiedo se si possono avere problemi con il fisco o in seguito a controlli effettuati in mare dalla Guardia di Finanza qualora, in caso di giorni di mancato noleggio, la barca fosse noleggiata allo stesso imprenditore proprietario delle quote societarie che detiene.
La ringrazio.
Gentile Pierpaolo,
la ringraziamo per quanto dice di AMB ed in riferimento alla sua domanda, visto che Lei svolge già un’attività di noleggio strutture per eventi, si dovrebbe informare presso l’Intendenza di Finanza competente per il territorio a cui Lei appartiene e capire se Lei alla sua attività attuale può abbinare anche quella del noleggio di un natante.
Nel caso di risposta positiva, non deve fare altro che seguire il normale iter previsto in questi casi e che sintetizzo di seguito:
– Apertura partita IVA per il noleggio unità da diporto con conducente
– Iscrizione alla CCIA
– Apertura posizione INPS della persona che conduce il natante che può anche essere differente dal titolare dell’impresa
– Richiesta autorizzazione alla competente Capitaneria di Porto per la sua zona riempendo i moduli che loro stessi rilasciano,
in cui oltre alla P.IVA, Iscrizione CCIA, deve presentare i document del natante, nonché la sua Patente Nautica.
– Munirsi di apposito registro di bordo su cui annotare tutti i noleggi eseguiti, indicando ora inizio e fine, durata e rotta
seguita.
– Libro delle fatture da rilasciare ad ogni noleggio
– Solo per il gasolio, munirsi di libretto carburanti che deve rilasciare la Cap di Porto competente in cui annotare tutti i
carichi di carburante che devono corrispondere ai consumi per noleggi effettuati..
– Per la benzina non occorre il libretto carburante, poiché non si possono scaricare le accise, ma basta una scheda carburante
in cui segnare tutti i carichi di carburante effettuati da cui poi si può scaricare la relativa IVA
– Al rilascio dell’autorizzazione da Parte della Capitaneria di Porto a cui ha fatto domanda, dovrà attenersi alle ordinanze
della stessa rilasciate per la zona su cui Lei intende lavorare.
– Infine ai fini della sicurezza deve seguire tutte le disposizioni vigenti in termini di navigazione costiera entro le 12
Miglia dalla Costa. La distanza dipende da due fattori: se lei ha un natante abilitato a raggiungere le 12 M dalla costa,
diversamente la distanza dalla costa è determinata dai limiti che ha il natante che Lei intende utilizzare. Per cui se il
limite del natante è 3 Miglia dalla costa, Lei deve rimanere entro quei limiti, lo stesso dicasi per sei ecc.. adeguando le
dotazioni di sicurezza in merito alla distanza dalla costa.
– Per ottenere il rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Autorità Portuale competente, deve avere un’assicurazione per
tutti i trasportati che la sua unità può imbarcare e che non possono in nessun caso superare tale numero indicato
sull’estratto RID o documento di navigazione che l’unità deve avere in dotazione.
Spero di esserle stato di aiuto e per qualsiasi altra domanda in merito resto a sua disposizione.
Grazie per averci contattato.
Giacomo Vitale
Salve,
mi complimento per il forum, dovrei sottoporle una domanda:
io ho una ditta individuale con inscrizione noleggio strutture per eventi e noleggio rimorchi sempre per eventi ho acquistato un natante da 6 metri adibito per il traino (wakebord) e vorrei noleggiarlo con conducente (lo guiderei io) le attività che vorrei svolgere sarebbero:
noleggiarlo ad un locale sulla spiaggia per dare questo servizio ai suo clienti o a compagnie che per un pomeriggio voglio svolgere questa attività sportiva o altra simile, il tutto sul lago di Garda.
Io ho una patente entro le 12 miglia.
Ringrazio in anticipo per la diponibilità.
Gentile Patrizio,
avendo già costituito una società iscritta alla CCIA come ditta di servizi per noleggio auto e natanti con conducente, sei già a metà dell’opera, poiché la fase più critica di tutto l’iter burocratico già l’hai affrontata.
Devi a questo punto rivolgerti alla tua Capitaneria di Porto competente per lo specchio d’acqua in cui desideri svolgere tale attività a cui devi chiedere l’apposito modulo per i natanti in cui devono essere annotati gli estremi del natante, secondo istruzioni che loro ti daranno e che sono limitate alla presentazione della copia dei documenti del natante in tuo possesso. Inoltre occorre presentare la patente del conduttore di tale unità. Non dimenticare la posizione INPS che è importante per evitare di incappare in multe salatissime… se hai già una posizione INPS aperta non devi aprirne un’altra.. Ti avviso su questo passaggio perché alcuni addetti ragionieri o commercialisti sbagliano spesso in merito e avere rimborsi di quello che hai versato in eccesso dal fisco italiano è molto difficile… ogni altro commento lo lascio a te.
Il natante solitamente alla richiesta rilascio autorizzazione al noleggio di tale unità con conducente, non viene effettuato alcuna visita, ma stai sicuro che all’improvviso il controllo viene eseguto e devi essere in regola con le dotazioni per il tipo di navigazione che hai scelto di eseguire e che il natante è abilitato a percorrere.
Sottolineo che ai fini della sicurezza deve assolutamente essere tutto in ordine, a prescindere da quanto richiesto dalla legge in merito, per tua deontologia professionale e per la sicurezza dei passeggeri che navigano mediante il tuo servizio. Quindi massime dotazioni di ottima qualità, anche superiori a quanto richiesto dalle leggi vigenti in materia, ma assolutamente valide in caso di necessità che non auguro a nessuno. Attenzione particolare agli estintori, non limitarsi mai al minimo richiesto dalla legge, ma dotarsi di più estintori di maggiore capacità… la normativa è articolata e va trattata a parte, ma posso sintetizzare che gli estintori a polvere CO2 sono indicati anche per spegnere incendi sull’impianto elettrico senza generare cortocircuiti che potrebbero peggiorare notevolmente la situazione. Mentre quelli a schiuma possono essere usati in tutti gli altri casi…
Avendo la licenza per l’uso del VHF e se il gommone che hai in dotazione è abilitato alla navigazione oltre le 6 miglia dalla costa sei obbligato ad avere a bordo la radio VHF. Ti ricordo che i natanti, se abilitati, possono navigare fino a massimo 12 Miglia dalla costa.
Infine ti ricordo che per il carburante, se la motorizzazione del tuo gommone è diesel, devi dotarti di libretto dei carburanti di cui ti informerà la CP a cui ti rivolgerai per ottenerlo. Se invece il tuo gommone ha motori a benzina devi dotarti delle schede carburante debitamente compilate e corrispondenti ai percorsi che andrai ad eseguire previo annotazione su apposito registro rilasciato dalla CP a cui hai fatto richiesta rilascio autorizzazione ad effettuare servizio di noleggio di natante da diporto con conducente. Su tale registro dovrai segnare l’orario di partenza, il percorso da effettuare, l’orario dell’arrivo ed il relativo nome del committente a cui poi abbinare la relativa fattura o ricevuta fiscale…
Sperando di esserti stato d’aiuto, resto a disposizione per ogni eventuale dubbio in merito.
Grazie per averci contattato!
Giacomo Vitale
Buongiorno Giacomo,
ho una S.r.l. che ha come attività alla CCIA noleggio con conducente di auto e natanti. Al momento facciamo soltanto noleggio con conducente di auto. Vorremmo iniziare anche a fare la stessa attività con un gommone 7 metri ZAR. Sapresti dirmi quali sono i passi da effettuare.
Ho la patente nautica senza limitazioni e la licenza per l’uso del VHF. Il gommone deve avere una autorizzazione speciale, oppure basta portare il libretto in capitaneria per farsi autorizzare?
Se deve subire una visita sai dirmi se rappresenta un costo eccessivo?
Grazie in anticipo
Gentile Lello,
è tutto ok se il conducente è in regola con i contributi INPS ed assunto come dipendente.
Però il conducente potrebbe essere anche ingaggiato part-time secondo necessità del momento, ma credimi in questo caso la materia è delicata e credo che occorra informarsi bene presso la Capitaneria di Porto della tua zona ed un buon esperto di diritto del lavoro. Purtroppo non è facile districarsi in questa materia perché le leggi non sono mai nette ed esaustive. Spesso i legislatori le propongono ed il governo le approva a puntate… Lascio a te ogni deduzione in merito…
Mi spiace non esser stato esaustivo in merito a questo tuo quesito, ma chiederò ad un mio carissimo amico operatore del settore per avere più informazioni in merito a quanto hai richiesto.
Grazie per averci contattato e spero presto di darti ulteriori ragguagli in merito al tuo quesito.
Cordiali saluti.
Giacomo Vitale
Saluti a lei signor Vitale.
Vorrei sottoporle un altro quesito a proposito del noleggio nautico: se conduco un natante (ho la patente nautica), noleggiato da terzi ed il titolare di iscrizione alla camera di commercio è mio figlio, sono in regola? Leggevo qualcosa in merito, ma non riesco più a trovare l’articolo.
Saluti a lei.
Caro Lello,
questa tuo commento mi fa piacere perché mi permette rispondendoti, di dirla tutta in merito alla posizione INPS ed avendone già aperta una, non serve assolutamente a nulla pagarne un’altra, poiché alla fine dei 35 anni lavorativi ed al compimento del 65°anno di età, se riuscirai a raggiungere e superare dette “Forche Gaudine”, andresti in pensione sempre quello calcolato sulla base dei normali contributi versati da lavoro dipendente, per gli anni di servizio svolti. Nel caso questo primo lavoro finisca senza aver raggiunto i limiti detti nelle righe, solo in quel caso ti converrebbe pagare i contributi riferiti all’attività di noleggio, fino a raggiungerli. Pagare i contributi a doppio, come è capitato a moltissime persone è una cosa assurda e quando è capitato un evento del genere devono essere considerati dei veri incompetenti i consulenti che hanno guidato i loro clienti in tale operazione…
Alias: contatta un buon commercialista, soprattutto onesto e che dice la verità. Apri gli occhi e pensa bene prima di prendere qualsiasi iniziativa in merito!
La nuova normativa Monti che segnali la trovo interessante, ma fa riferimento alle sole imbarcazioni. Però, si deve stare attenti e puoi rivolgerti alle Capitanerie di Porto competenti in materia per sentire che disposizioni hanno in merito, anche se penso che fino a quando non escono le norme di attuazione, sarà difficile che diano risposta a questa precisa domanda. A lume di naso, tutto quello che non è citato, nel caso specifico i natanti, potrebbe non interessare questa norma. Speriamo di saperne qualche cosa di più a breve e non dopo l’estate, secondo un classico delle nostre traccheggianti istituzioni che oggi, più che mai, sono affidate a personaggi professionalmente impreparati ed approssimativi, pur essendo pagati fior di quattrini… un classico tutto italiano e quello che imbestialisce oltre misura è che i super visore son super professori, riconosciuti come “deus ex macchina”, che la realtà dei fatti smentisce senza appello!
Tuttavia, dati i tempi, posso solo augurarti un grandissimo “in culo alla balena…” e ti ammiro per il coraggio che ti anima.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Chiara e limpida la sua risposta signor VITALE.
Se non è troppo le vorrei sottoporre un altro quesito, sto facendo le pratiche per iscrivermi alla camera di commercio in questi giorni, è con mio grande rammarico ho scoperto che pur lavorando solo nei mesi di giugno-luglio-agosto-settembre, sarò costretto a versare i contributi INPS per tutto l’anno.
Specifico che ho già una regolare posizione INPS come dipendente, il che non mi sembra molto corretto. E visto che ci siamo, che cosa ne pensa della nuova normativa Monti del 27 marzo 2012, con la quale è possibile effettuare il noleggio da parte di un privato con una semplice comunicazione all’agenzia delle entrate e alla capitaneria di porto con una tassazione secca del 20%, la cosa che non capisco se sono ammessi anche i natanti, è cosa si può intendere per (in forma occasionale).
Ancora grazie.
Il concetto è sempre lo stesso e per semplificare puoi emettere delle ricevute fiscali a seconda del numero del gruppo di persone che devi trasportare. Per esempio se hai un gruppo di sei persone e uno di dieci puoi emettere una fattura per il gruppo da sei ed un’altra per il gruppo da dieci persone. Oppure fai una ricevuta fiscale singola per ogni persona che imbarchi…
Infine, in merito alla laguna confesso la mia ignoranza in merito, poiché navigo in acque marine e non sono a conoscenza dell’ordinamento lagunare delle acque interne. Per cui quanto ti ho detto potrebbe non essere valido. Purtroppo solo in questo commento mi hai precisato tale dettaglio. Non ti resta altro che domandare al Comune presso l’ufficio che ti ha rilasciato l’autorizzazione a svolgere il noleggio del-dei natante-i e che regolamenta tutta la materia.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Nella fretta ho dimendicato di precisare che il gruppo di 16 passeggeri trasportato e formato di piccoli gruppetti tra di loro estranei. Quindi, quando parlo di più contratti intendo uno per ogni gruppetto pari alla quota di noleggio che gli tocca. Grazie!
Infine, ricordo che le escursioni vengono effettuate in laguna, che assendo classificate acque interne vengono (almeno nel mio caso) gestite e legiferate dal comune.
Gentile Lello,
adesso la domanda è più chiara e mirata e posso risponderti correttamente.
Se tu, per esempio stipuli un contratto per fare escursioni in laguna per 48 persone, è chiaro che farai un preventivo in cui specificherai che il prezzo pattuito sarà X € a persona. Quando inizi il noleggio stabilito con i 16 passeggeri che il tuo natante può trasportare, devi annotare nel registro specifico vidimato dalla Capitaneria di Porto, che ti ha lasciato con l’autorizzazione, il percorso pattuito, l’ora di inizio dell’escursione e giunto a destinazione, l’orario in cui si è conclusa la tua prestazione. Quindi, pagato prima della prestazione o a fine viaggio, devi emettere una fattura intestata al committente in cui riporti il tipo di viaggio svolto, il numero di persone trasportate, l’importo pro capite x 16 passeggeri che ti da l’imponibile a cui devi aggiungere l’IVA ed il totale della fattura.
Tutto questo può sembrare macchinoso, invece in caso di controlli da parte della GC o della GdiF il tutto deve coincidere, compreso anche l’annotazione del carburante caricato preventivamente e trascritto nell’apposito libretto carburanti, se il natante ha motori diesel. Se invece i motori sono a benzina, devi fare annotare il carico nell’apposita scheda carburanti che sarà registrata dal commercialista solo come costo di esercizio e da cui potrai dedurre l’IVA.
Tutto questo ti porrà in una condizione di assoluta correttezza e regolarità.
Riassumendo, se, come detto le persone trasportate sono 48, in tre viaggi avrai completato la tua prestazione emettendo tre fatture al medesimo committente, come avevi pattuito da preventivo che, se vuoi, potresti anche allegare in copia alla fattura.
Sembra complicato, ma si prende subito dimestichezza ed il tutto diventa automatico lavorando continuamente e per semplificare puoi anche farti stampare delle fatture in cui segni solo il numero delle persone trasportate, il prezzo a cranio, il totale imponibile, l’IVA ed l’itinerario che hai fatto.
Spero di esserti stato di aiuto e per ogni ulteriore chiarimento, stampa quanto ti ho appena descritto e recati presso la Capitaneria di Porto che ti ha rilasciato l’autorizzazione al noleggio e domanda loro se quanto descritto è corretto. Ti dico questo, perché le Capitanerie di Porto non sempre adottano gli stessi criteri per cause oggettive degli specchi d’acqua che controllano o per altre motivazioni, tenendo presente che in linea di principio quella che ti ho descritto è la formula corrente per il noleggio di un natante da diporto, sempre che non sia uscita una nuova legge ed una nuova norma di attuazione, visto che nel nostro paese le leggi nascono improvvisamente come i funghi…
In culo alla balena!
Giacomo Vitale
AMB
La ringrazio per la rapida risposta. Purtroppo sono costretto a riformulare la domanda, questa volta in maniera corretta: effettuando un noleggio con conducente di un natante, parliamo di piccole escursioni in laguna della durata di sessanta minuti e con massimo sedici persone per ogni gruppo; come mi comporto per il contratto di noleggio? Ne faccio uno per ogni gruppo, ne faccio solo uno, oppure esiste un altro sistema per gestire questa circostanza? Grazie per la disponibilità.
Gentile Lello del Buono,
tecnicamente e fiscalmente il noleggio di una imbarcazione da diporto con conducente è possibile, intestando ad una sola persona fisica o ad una società con relativa P.IVA. Per i privati è ovvio che è sufficiente il Codice Fiscale. Non si può emettere fiscalmente una fattura a più soggetti per la stessa prestazione. Infine, un gruppo di persone, per semplificazione può essere rappresentato da un solo soggetto.
Nel caso di noleggio di una barca senza conducente, il principio è lo stesso di quello descritto nelle righe.
Cordialità,
Giacomo Vitale
Vorrei sapere se e possibile noleggiare un natante contemporaneamente a più persone e se si come.
Grazie in anticipo.
Gent.ma Maria De Martino,
ti ringraziamo per quanto dici di AMB e per averci scritto. La tua intenzione di svolgere un’attività di noleggio e locazione a fini turistici la trovo intelligente e molto interessante, ma non per scoraggiarti, la strada per realizzarla è lunga tortuosa e mi fa incavolare non poco. Il mio nervosismo è verso un sistema che non facilita in nessun modo la creazione spontanea di una attività lavorativa autonoma che può portare solo benefici allo stesso imprenditore che crea lavoro ricchezza, per se e per eventuali terzi che gli occorreranno certamente nella sua attività, nonché il versamento di tasse e contributi per l’erario…
Purtroppo abbiamo ancora un sistema arretrato e basato su scalini viziosi e su una legge attualmente vigente in materia che comporta un esborso di quattrini notevole e non sempre si riesce a coronare la propria aspirazione lavorativa.
Per essere più chiaro, visto che son passato anche io per questa attività, devi prima di ogni cosa aprire una partita IVA inerente all’attività di noleggio con conducente e locazione unità senza conducente. Quindi devi iscriverti alla CCIA e qui ci sono alcune difficoltà che cambiano da luogo a luogo, primo grande problema, poi una volta superato questo scalino, se ditta individuale la procedura è più semplice, ma non consiglio tale strada per problemi fiscali e qui devi farti consigliare da un professionista esperto del settore specifico e che segue attualmente ditte simili alla tua costituenda. Fai molta attenzione perché in questo settore ci sono una grandissima quantità di commercialisti male informati che sparano sovente procedure errate che possono esporti a multe ed accidenti vari.
Quindi, occhio al professionista e non aprire posizioni INPS né per te né per nessuno se non hai ancora completato tutto l’iter burocratico che si conclude con l’autorizzazione che ti rilascerà la Capitaneria di Porto competente per il territorio che avrai scelto per l’esercizio della tua attività. L’Autorità portuale, su tua richiesta, deve rilasciarti l’autorizzazione all’esercizio dell’attività che richiede una serie di documenti, tra cui l’iscrizione alla III cat, della gente di mare dei soggetti interessati all’attività, la patente nautica entro le 12 o s.l. per barche a motore o barche a vela a seconda delle unità in possesso della tua ditta o società.
Inoltre c’è una procedura diversa se hai natanti o barche immatricolate e per la navigazione senza limiti, il comandante delle barche da diporto deve essere in possesso anche di un titolo professionale che richiede di avere il titolo di studio specifico conseguito presso un Istituto Nautico, oltre ad un periodo di navigazione ininterrotta con quel ruolo svolta presso un’altra azienda del settore.. Qui devi rivolgerti alla Capitaneria di Porto competente per territorio presso due diversi uffici, naviglio e gente di mare che sapranno darti notizie più aggiornate visto che loro lavorano tutti i giorni con queste pratiche.
In riferimento alla domanda specifica che fai per l’acquisto di carburante ci sono due possibilità. Il libretto carburanti viene rilasciato per ogni unità che utilizza il gasolio come combustibile. In questo libretto vengono segnati tutti i carichi di carburante che devono corrispondere ai noleggi, a sua volta devono annotati in un apposito registro vidimato dalla Capitaneria di Porto competente che ti rilascia l’autorizzazione, in cui deve essere scritto il nome della persona che ha noleggiato l’unità, il tipo di percorso, l’orario e la data di inizio del noleggio con conducente e la fine noleggio, oltre ai dati fiscali che devono essere trascritti nel documento fiscale, fattura che devi rilasciare al momento del pagamento della prestazione. Insomma, come vedi non è una cosa molto semplice e l’iter per ottenere queste autorizzazioni è molto tortuoso… non aggiungo altro.
Dimenticavo di dirti che per le imbarcazioni a benzina si deve compilare la scheda carburanti con timbro della pompa benzina dove effettui il rifornimento della benzina. Il criterio di carico corrisponde a quanto ti ho già descritto nelle righe per il gasolio, con la differenza che il tuo commercialista deve effettuare lo scorporo dell’IVA dal prezzo della benzina pagato..
Insomma avrai IVA pagata che costituirà credito a cui si dovrà sottrarre in sede di conteggio per i versamenti IVA mensili o trimestrali, l’IVA a debito, cioè quella che hai incassato nel momento in cui hai incassato una fattura a fine locazione o noleggio..
Forse non ho seguito una esposizione di tutta la problematica del noleggio in ordine cronologico, ma avendo scritto di getto, ti ho esposto in linee generali tutto l’iter per poi essere in regola… Credimi, è avvilente e ti passa tutto l’entusiasmo, ma occorrono profondi cambiamenti di uomini e leggi altrimenti di quale crescita potremo mai parlare… Dico questo come semplice constatazione e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Il guaio è che invece di avere legislatori che vedono le cose per quello che sono, abbiamo invece al loro posto dei burocrati che, uso un eufemismo, sono lontani dalla realtà.
Da buon intenditore poche parole e ti posso solo consigliare di non fare passi affrettati, rifletti bene su tutto l’iter di cui ti ho detto, fai bene i conti in virtù del capitale che hai a disposizione per tale attività e soprattutto non iniziare questa attività con debiti perché prima che si inizia ad incassare e pareggiare le spese sostenute per l’avviamento dell’azienda si devono sopportare tempi lunghi… quadra bene i costi d’azienda e soprattutto attenta all’INPS, perché lavori o non lavori i contributi li devi versare e se non li versi subentra Equitalia e arrivati a certe cifre applicano fermi amministrativi sulle unità di lavoro, anche se la legge dice che gli strumenti di lavoro non possono essere sottoposti a fermi amministrativi, questo riferito ad auto, pullman, barche, elicotteri ecc… sappiamo bene che Equitalia agisce spesso senza rispettare le leggi che ne regolamentano le procedure di recupero imposte non pagate e scadute dei contribuenti e quindi ancora attenzione, attenzione, attenzione…
Ti ho detto la verità in merito alla tua potenziale attività di locazione e noleggio imbarcazioni che intendi svolgere e bada bene che difficilmente puoi incontrare qualcuno che ti possa illuminare in merito. L’ho potuto fare perché ci sono passato e non puoi immaginare quante volte ho imprecato… non aggiungo altro e credo di averti aperto occhi e mente…
In culo alla balena…
Giacomo Vitale
Vorrei svolgere con unità da diporto l’attività di noleggio e locazione con finalità turistiche e culurali indirizzandomi per lo più a clienti privati.
Posso usufruire anche io dell’iva agevolata su carburanti? E per l’acquisto di carburante è necessaria la scheda carburanti o c’è bisogno di un apposito libretto??
Siete un vero punto di riferimento.
Grazie
Maria de Martino
Gentile Luigi Nani,
La ringraziamo e siamo lusingati per quanto esprime circa AltoMareBlu.
Circa il quesito da Lei posto, non avendo normativa nello specifico a disposizione, abbiamo provveduto a girarlo ad un esperto competente della materia. Appena avremo l’esito del quesito, provvederemo ad avvisarla via mail.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno trovo il forum molto interessante, e mi complimento per la professionalità e il tempo che ci dedicate.
Nonostante le vostre spiegazioni mi viene un dubbio, nello specifico gestisco una attività di noleggio di imbarcazioni elettriche tutte omologate in categoria “D” normalmente navigano su acque interne,e vengono noleggiate senza conducente la potenza massima applicata e di 10 KW, visto che per questo tipo di imbarcazioni non è richiesta la patente nautica, qualora volessi impiegare la barca da 11 persone e condurla personalmente devo avere la patente.
Grazie per l’attenzione che dedicherete alla presente.
Luigi Nani
Gentile Piermario Serra,
quanto dici del rilascio di una licenza comunale per lo svolgimento di una attività di noleggio imbarcazione da diporto con conducente, non mi risulta tale novità comunichi e mi sembra un granchio. Infatti, se per esempio svolgi tale attività lungo le coste della Campania, non vedo proprio cosa c’entra l’autorizzazione di un comune qualsiasi esso sia. La perplessità nasce dal fatto che tu svolgeresti tale attività lungo tutte le coste di una Regione o anche di tutta l’Italia, per esempio e il Comune non avrebbe assolutamente competenze in merito, poiché spetta all’Autorità Marittima rilasciare l’opportuna autorizzazione che, nel caso di imbarcazione, viene annotata sulla licenza di navigazione, mentre per i natanti viene rilasciato un apposito documento che deve accompagnarsi ai documenti dell’unità stessa. Per altre precisazioni in merito vedi la risposta che ho dato al signor Riccardo in data 16.11.2011.
Tuttavia, non escludo che all’ultimo momento sia spuntato, nella tua zona di competenza dove hai chiesto lumi in merito, il comune furbacchione che se ne è inventata un’altra per spillare quattrini o mettere il naso dove non gli compete. Purtroppo il nostro paese è diventato un’anarchia, dove tra regioni, province, sindaci, secondo le varie autonomie consentite a danno dei cittadini, ognuno di questi soggetti inventa balzelli per succhiare il sangue degli “sfortunati” italiani.
L’Italia è un bellissimo paese, ma dal dopo guerra ad oggi è stato governato da classi politiche che a vario titolo e la storia lo ha dimostrato, non sto inventando nulla, è scesa a patti con l’assoluta illegalità che ha diversi nomi ed in sessanta anni di ruberie a vario titolo ci ha portato al disastro attuale. L’ultimo Presidente del Consiglio eletto ed ora dimessosi è stato un disastro per noi tutti italiani, anche perché la politica attuale tutta, nessuno escluso, è responsabile di tutto ciò. Come è possibile che adesso il nuovo Presidente del Consiglio, dichiarato da ogni parte d’Europa come il più esperto economista ecc.. abbia potuto, insieme ai suoi ministri tecnici, mettere in piedi una imposizione fiscale spaventosa per arrivare al paraggio di bilancio, colpendo incredibilmente le classi più deboli del paese nei modi che abbiamo purtroppo visto?
Si vuole decidere che il pensionato che ogni mese si reca in posta per ritirare la sua sacrosanta pensione, può ritirare solo 500 € ed il resto lo deve lasciare sul conto corrente, consentendogli solo pagamenti con bonifico o carte di credito ecc… Siamo all’assurdo, alla vera dittatura fiscale intesa come vessazione e controllo assoluto delle tasche delle fasce più deboli… mentre si dice che tutto questo è fatto per contrastare il danaro sporco ecc… una giustificazione che lascia l’amaro in corpo e l’incazzatura assoluta, ma dico: hanno preso gli italiani per deficienti? Non si vede però verso i soggetti ricchi, un provvedimento ferreo per controllare i loro movimenti, con la barzelletta di chi ha esportato illegalmente milioni di euro all’estero, che il vecchio governo ha fatto rientrare applicando una penale del 5%, mentre il Governo Monti, ha applicato un ulteriore 1,5 % di tassa… Gli evasori fiscali ne traggono enormi vantaggi. Insomma, un disastro assoluto e non credo che questi economisti facciano l’interesse del paese.
Non mi piace la dichiarazione fatta dal Presidente Monti il quale ha sbandierato ai sette venti che tutti i componenti del Consiglio dei Ministri, lui in testa, lavorano gratis per lo Stato Italiano senza percepire lo stipendio.. Ovvio, guadagnano certamente tanti soldi in altro modo… preciso: non illegalmente, sia ben chiaro…
Lasciando in essere due camere, di cui una assolutamente inutile, con un numero assurdo di parlamentari e senatori, una lista si sottosegretari eccessiva, non si avvierà mai allo snellimento di tutta l’organizzazione dello Stato, tra comuni, province e Regioni che devono essere assolutamente ridimensionati per contenere la spesa.. Purtroppo in tal senso non si è visto nulla al momento e difficilmente si arriverà ad una seria riforma in merito, poiché ad esempio, abolire le province vorrebbe dire indebolire il potere dei partiti e le loro strategie di controllo sui cittadini e sui quattrini dei contribuenti. Che poi è quello il motivo principale…
Monti fa come l’acquaiolo il quale interrogato sulla qualità del’acqua che vende replica dicendo che l’acqua è fresca… nel caso specifico ha detto che la riforma delle pensioni fatta dal suo governo è la migliore d’Europa.. Si prolunga l’età di pensionamento a 67 anni per uomini e donne, allungando il periodo contributivo ecc… ma in questo modo si tarpa le possibilità di accesso al lavoro dei giovani e poi nella nautica la tassa sull’ormeggio spropositata e addirittura estesa allo stazionamento di barche in aree portuali e private… Si dice che questo esecutivo si sta adoperando anche nel rispetto dell’equità fiscale, sarà vero? ..E poi si permette agli attuali politici di andare in pensione con poco più di tre anni di presenza in parlamento, mentre per al comune cittadino occorrono 42 anni di contribuzione… e 67 anni compiti…
Insomma, siamo ridotti malissimo, altro che governo della salvezza… Non credo e non ci crederò mai a questi “super professori tecnici” e la responsabilità del disastro immane nel quale ci troviamo è di tutti i parlamentari che abbiamo eletto e che ci hanno tradito dall’inizio di questa Repubblica ad oggi.
Siamo in piena tempesta finanziaria, essere parlamentari è prima di tutto una grande responsabilità, invece nsi vedono un certo numero di questi “onorevoli” giocare con il pc o con il telefonino, facendo la battaglia navale con l’altro onorevole che si trova seduto più in la nell’aula del Parlamento. Oppure dell’onorevole che guarda in rete i filmini… Quanto detto è stato dimostrato da filmati visti in alcune trasmissioni televisive come: “Striscia la notizia”, “Le Iene”…
Scusa lo sfogo.. Concludendo: recarti presso la sede centrale della tua Capitaneria di competenza, sezione “Naviglio”, perché sono loro che ti rilasciano l’autorizzazione al noleggio e quindi sicuramente i più attendibili ed aggiornati in materia!
Grazie per averci contattato,
Giacomo Vitale
Vorrei fare l’attivita di noleggio con un’imbarcazione da diporto con conducente a scopo culturale e ricreativo.
L’imbarcazione può portare 10 persone. Mi dicono che è necessaria una licenza rilasciata dal comune (ufficio per le attività produttive), ma che è praticamente impossibile averla perchè è a numero chiuso, tipo la licenza del taxi. E’ vero o stanno prendendo un granchio?
Grazie Piemario
Gentile Riccardo,
nell’articolo di riferimento alla tua richiesta è già chiaramente spiegato tutto, ma nel tuo caso specifico devi:
Portare in Capitaneria i documenti della imbarcazione che intendi utilizzare per il noleggio, insieme alla tua patente nautica ed alla licenza RTF, necessaria per l’uso del VHF di bordo, obbligatorio per la navigazione fino a 12 miglia dalla costa.
Sarà l’ufficio della C.P. a dirti se il tutto è ok ed a rilasciarti l’autorizzazione alla navigazione per la distanza massima che il tuo natante o imbarcazione può raggiungere dalla costa.
Inoltre è prevista una visita di controllo a bordo dell’unità scelta per verificare il tutto e le dotazioni di sicurezza che siano in regola ed aggiornate con le leggi vigenti in merito alla sicurezza…
Se non hai la Licenza VHF, devi recarti all’apposito ufficio competente del tuo Compartimento P.T., basta chiedere alla Capitaneria di Porto qual’è quello competente della tua zona di residenza. Dovrai portare marche da bollo, C.I. e marche da bollo ecc. Ti diranno poi quando andarlo a ritirare… tale Licenza o patentino per l’uso del VHF, viene rilasciato d’ufficio e senza sostenere alcun esame. E’ ovvio che debba saperlo usare in modo appropriato, dato il lavoro che dovrà svolgere e comunque importantissimo saperlo usare bene ai fini della sicurezza di tutte le persone che sono a bordo.
Fiscalmente, deve avere a bordo l’iscrizione della sua ditta alla camera di commercio, nella lista delle imprese private adibite a trasporto passeggeri, con il blocchetto vidimato delle ricevute fiscali ed il contratto di imbarco che deve fare ogni volta prima di partire ad uno o più passeggeri che imbarca sulla sua unità.
Per il carburante, in caso di gasolio deve avere a bordo l’apposito libretto in cui ci sono registrati i carichi di carburante e gli scarichi dovuti al noleggio.. cosa che ovviamente deve coincidere con i viaggi effettuati ed una ricevuta fiscale appositamente rilasciata. se la barca viene usata a per trasferimento senza passeggeri, ma per andarli a prendere ad un determinato approdo, il tutto deve essere specificato nel contratto di imbarco…
Il tutto Sembrerebbe complicato, ma in realtà lo è di meno di quello che si può pensare. Credo di aver detto tutto, ma nel caso abbia ancora qualche dubbio, mi contatti sempre.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Vorrei fare la seguente attività:
noleggiare un barca adibita a trasporto passeggeri x sedici persone per un campeggio ed esclusivamente per i suoi clienti, per escursioni turistiche entro le 6 miglia e con conducente. Potrei sapere cosa devo fare per regolarizzare il tutto?
Sono solo in possesso di patente nautica oltre 12 miglia. Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti,
Riccardo