HMY Britannia – Ultima Highlander
di Tealdo Tealdi
Centinaia di migliaia di visitatori l’anno
Lo yacht reale inglese ha rappresentato un simbolo della potenza britannica per quasi mezzo secolo. Dal momento della sua uscita dal servizio attivo, il Britannia è diventato meta di decine di visitatori
La Seconda Guerra Mondiale era finita da poco e la costruzione del nuovo Yacht Reale era anche un modo per riaffermare l’importanza navale britannica, che aveva contribuito in maniera determinante alla vittoria nella guerra mondiale, che l’aveva però ferita profondamente.
Non per niente al momento del suo varo il 16 aprile 1953, fatto da una giovanissima regina, la principessa Elisabetta, che sarebbe stata incoronata da lì a poco e alla presenza di una folla di trentamila persone entusiaste, noncuranti della pioggia battente, grande fu la gioia nell’apprendere che il suo nome sarebbe stato Britannia.
Niente di più appropriato quindi dell’inno suonato dalla banda dei Royal Marines: “Britannia rules the waves / Britons never will be slaves”.
Se il Britannia che l’aveva preceduta era stato utilizzato solamente per le regate, tanto da diventare lo yacht più vittorioso di sempre, quello nuovo divenne per la Famiglia Reale una seconda casa, al cui progetto, sotto la direzione dell’arch Sir Hugh Casson, parteciparono attivamente la regina e il consorte, il principe Filippo.
Loro scelsero i mobili, i tessuti e i dipinti, riempiendo ogni stanza di fotografie dei figli, di cimeli preziosi, di oggetti personali cari e doni provenienti da ogni parte del mondo.
Il primo viaggio, il 14 aprile 1954, fu da Portsmouth a Malta, con la Principessa Anna e suo fratello, il Principe Carlo, proseguito poi fino a Tobruk, per imbarcare la Regina e il Principe Filippo, che avevano appena concluso il loro tour nei paesi del Commonwealth.
Da allora molte miglia sono state percorse, per un totale di 1.087.623, effettuando circa mille visite ufficiali e ospitando a bordo molti Presidenti Usa, da Dwight D. Eisenhower a Gerald Ford, Ronald Reagan e Bill Clinton.
Costituì anche un rifugio romantico, lontano dalla curiosità generale, per quattro viaggi di nozze, di cui il primo fu quello della principessa Margaret e di Anthony Armstrong-Jones nel 1960, destinazione Carabi, seguito da quello del 1973 con la principessa Anna e il capitano Mark Phillips.
Il più famoso fu nel 1981 col principe Carlo e Lady Diana, ripetuto dopo cinque anni dal duca Andrea e la duchessa di York, Sarah Ferguson.
Era un grande onore far parte dell’equipaggio, composto da volontari, alcuni rimasti in servizio anche per più di venti anni, mentre gli ufficiali, comandati da un ammiraglio, rimanevano imbarcati per due anni. Tutti avevano l’ordine ”d’impegnarsi ogni giorno mirando alla perfezione” e per questo erano scelti con molta cura.
Tra le altre mansioni dovevano assicurarsi che la passerella non avesse una pendenza superiore ai 12 gradi, comporre mazzi di fiori reali, controllare il fondo marino sottostante lo yacht e lucidare l’argenteria, mantenendo in qualsiasi momento un aspetto impeccabile.
In caso di un incontro con un membro della famiglia reale, il marinaio doveva rimanere immobile in piedi e guardare fisso davanti a sé finché la persona non se ne fosse andata; inoltre i lavori nelle vicinanze degli appartamenti reali dovevano essere fatti in silenzio e terminati entro le 8 del mattino.
I bagagli imbarcati arrivavano a pesare cinque ton, e comprendevano addirittura l’acqua con cui Sua Maestà preparava il tè.
Un piccolo esercito di quarantacinque persone si muoveva con precisione, cooperando anche all’attività di ambasciatore dello yacht reale, che promuoveva anche le giornate commerciali che si tenevano a bordo, che l’Overseas Trade Board calcolò sfruttassero, tra il 1991 e il 1995, oltre 3 miliardi di £ come risultato diretto.
Per nostra fortuna il secondo Britannia non ha fatto la fine, pur se gloriosa, del suo predecessore, affondato con tutti gli onori in mare, secondo le volontà del suo illustre proprietario.
Dopo un approfondito refitting, costato £ 2.5 milioni e una gara per l’assegnazione della destinazione finale, è in esposizione, dal 19 ottobre 1998 nel porto di Edinburgo, dove è diventata una delle maggiori attrazioni della Scozia, attraendo ogni anno una media di oltre 275.000 visitatori, costituendo un’importante fonte di reddito e di lavoro per 60 persone.
Nel 2012 si è toccato un picco di 295.000 visitatori, guadagnandosi nel 2012 e 2013 la massima votazione di Tripadvisor con il 96% di gradimento.
Anche le regine si commuovono
La Regina era veramente affezionata allo yacht reale: “Britannia è l’unico posto dove posso veramente rilassarmi”, aveva detto, tant’è che a Porthmouth al momento dell’addio, l’11 dicembre 1997, si espresse con parole sentite e emozionate: “Insieme ai membri della mia famiglia, Il Principe Filippo e io ci uniamo per renderle tributo, ringraziando tutti coloro che hanno fatto parte della sua vita.
Guardando indietro agli ultimi quarantaquattro anni, tutti dobbiamo con orgoglio portare gratitudine a questa grande nave, che ha servito il Paese, la Marina Britannica e la mia famiglia in maniera così impeccabile, giocando anche un ruolo importante nella storia della seconda parte di questo secolo!”. Sua Maestà la Regina Elisabetta riuscì, quel giorno a non piangere, anche se la Sua voce s’incrinò non poco.
In quella stessa occasione, il consorte Principe Filippo, che da esperto marinaio si era così espresso: “Britannia era unica, il primo Royal Yacht capace di andare su tutti gli oceani, portando un tocco magico particolare ovunque nel mondo”, non ce la fece a nascondere la sua commozione.
L’ultima Highlander
Purtroppo nel 1997, dopo la vittoria del partito laburista alle elezioni, il neo eletto Tony Blair rifiutò di finanziare un nuovo yacht reale e nonostante i molti progetti avanzati successivamente, sembra proprio che la situazione non sia destinata a cambiare.
HMY Britannia
Commissionata 5 febbraio 1952
Costruttore John Brown & Company, Clydebank, Scozia
- Iniziata 16 giugno 1952
- Varata 16 aprile 1953
- Entrata in servizio 11 gennaio 1954
- Radiata 11 dicembre 1997
- Attualmente presso l’Ocean Terminal a Leith, Edinburgo, Scozia
- Tonnellaggio: 5,769 GT
- Lunghezza: 412 ft (126 m)
- Larghezza: 55 ft ( 17 mt)
- Altezza: 123 ft (37 m) all’albero maestro
- Pescaggio: 15 ft (4.6 m)
- Propulsione: Turbine a vapore 12.000 Hp
- Velocità Crociera: 21.5 nodi
- Velocità massima 24.7 nodi
- Autonomia: 2.400 nm
- Capacità: 250 ospiti
- Impianto di produzione d’acqua potabile da acqua di mare
- Equipaggio 21 ufficiali, 250 marinai;
- In caso di visite ufficiali il servizio di bordo era potenziato con uno staff aggiuntivo di 45 persone
- 1 pattuglia di Royal Marines quando un membro della famiglia reale era a bordo.
Lo yacht durante il suo lungo e onorato servizio fece 968 visite ufficiali, compreso riportare in patria il Governatore di Hong Kong, Chris Patten, dopo la sua annessione da parte della Cina.
Fece scalo in 600 porti di 135 nazioni diverse, percorrendo più di un milione di nm: un giro del mondo per ogni anno di servizio.
Ogni anno venivano consumate 244 latte di prodotti per la pulizia degli ottoni e dei bronzi.
Cronaca di una giornata su Britannia senza appuntamenti ufficiali
- 07.30: Sua Maestà viene svegliata dalla cameriera personale, che porta il tè, con un poco di latte, senza zucchero e che prepara la vasca da bagno, controllando la temperatura con un termometro.
- 08.30: Breakfast nella Sun Lounge.
- 09.15: La Regina, assistita dal suo Segretario privato, controlla nella Sitting Room i documenti che le arrivano dai vari uffici governativi.
- 11.00: Coffee break nella Sun Lounge e controllo della posizione di Britannia e della distanza percorsa durante la notte.
- 11.30: Di nuovo al lavoro fino al lunch time.
- 13.00: La Regina e i membri della Famiglia Reale si accomodano nella sala da pranzo per un buffet.
- 14.30: La Regina sbriga la corrispondenza personale.
- 17.00: Tè del pomeriggio nella Sun Lounge, spesso accompagnato da piccoli panini al cetriolo, salmone affumicato, pasticcini e torte.
- 18.00: Scelta dei vestiti e dei gioielli adatti al dress code della serata.
- 19.30: La Famiglia Reale si riunisce per un aperitivo nella Anteroom, insieme all’Ammiraglio Comandante dello Yacht e alcuni membri dello staff, prima di trasferirsi nella State Dining Room.
- 20.00: La Regina siede sul lato sinistro della tavola e usa un piccolo campanello per segnalare quando venire a cambiare i piatti. I componenti più giovani della famiglia Reale cenano separatamente, fino a quando non hanno appreso il corretto protocollo.
- 21.30: La Famiglia Reale si ritira nella Drawing Room per il caffè e liquori. Il resto della serata passa giocando a carte, componendo puzzle da tavola o conversando; a volte è proiettato un film.
- 23.00: La Regina si ritira nelle sue stanze e tutti possono allora fare altrettanto.
Articolo pubblicato sul n° 75 del periodico Arte Navale e qui riprodotto per g.c. dell’autore Tealdo Tealdi
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!