Baglietto 20M G34 D’Aleo -ex GdF
Un progetto speciale per come recuperare e trasformare una ex imbarcazione militare in una barca per uso privato o charter.
Baglietto 20M G34 D’Aleo – classe Meattini (ex Guardia di Finanza) in vendita
La barca è un Baglietto 20M costruita nel 1971 dai cantieri Baglietto di Varazze; da subito proprietà della Guardia di Finanza, ha fatto servizio in Sardegna, insieme ad altre unità, per svolgere i compiti di pattugliamento e guardacoste.
Il classe “Meattini”, così chiamata la serie del modello in oggetto, è un’imbarcazione dove l’opera viva (superficie immersa) è realizzata in legno di mogano a doppio fasciame, mentre il bagnasciuga e le sovrastrutture in compensato marino.
A fine corso, con il piano di radiazione della classe, è stata smantellata e messa all’asta. Nel 2007 è stata acquistata con l’intento di trasformarla in imbarcazione da diporto ad uso civile.
SITUAZIONE ATTUALE
Recupero imbarcazione militare Baglietto 20M G34 D’Aleo – classe Meattini (ex Guardia di Finanza)
Attualmente lo scafo si trova all’interno dell’Arsenale sull’Isola della Maddalena. Tutte le attrezzature, impianti di ogni genere, motori, casse e serbatoi sono stati smontati; in progetto si è previsto il riutilizzo di tutto ciò di originale che può essere recuperato compatibilmente a i nuovi fini della barca. Tutto il materiale è immagazzinato in cantiere.
All’interno le paratie sono state eliminate tranne quella che delimita la sala macchine e il dritto di prua. Si è provveduto anche alla sverniciatura sia dell’opera viva sia dell’opera morta. L’imbarcazione non è munita di invaso e/o selle.
PROGETTO
Tutti i disegni di progetto realizzati sono il frutto della restituzione a computer di copie di disegni esecutivi; dalla loro digitalizzazione sono stati ricavati il modello tridimensionale e, da questo ultimo, le sezioni ogni 500mm oltre alle paratie strutturali.
Attualmente il progetto si trova allo stato definitivo per la distribuzione interna (alcune modifiche riguardano le aperture degli armadi), mentre gli esterni si trovano ad uno stato di massima, in particolare il disegno del fly bridge.
I concetti che si sono seguiti sono quelli della razionalità e semplicità sia distributiva sia di gestione impiantistica, privilegiando soluzioni con spazi aperti e cannocchiali interni, in modo da poter vedere ovunque dalla sessa posizione; inoltre bisognava dare grandi segni di novità in particolare sulle modalità di utilizzo della tecnologia, a partire dalla timoneria, e dei materiali da adottare per le finiture.
In generale gli interni nella zona notturna sono stati suddivisi in tre cabine con 3 bagni di cui uno, quello centrale, è utilizzato come bagno diurno.
L’obiettivo potrebbe essere quello del charter di lusso o per diporto ad uso privato, quindi le cabine sono sufficientemente ampie per accogliere letti singoli o matrimoniali con i rispettivi comodini, un piano scrivania, armadi sia alti sia bassi e ogni confort elettronico. Un piccolo corridoio, concepito come zona di ritrovo prima di coricarsi, disimpegna le tre cabine.
La zona giorno è concepita come grande spazio unico dove la vista è a 360° attraverso la cucina, il salotto e il pranzo; questo ultimo, particolare, è stato pensato anche come luogo dedicato al relax.
Gli esterni rimarranno come previsto nella versione originale, semplicemente dotati di elementi necessari per trasportare comodamente il tender e la eventuale moto d’acqua (spiaggetta a poppa).
Il fly bridge è ampliato per creare la zona prendisole.
Tutte le soluzioni adottate, a livello distributivo ed estetico, sono il frutto della sintesi tra un gusto razionale che tenga conto, però, della vera natura dell’imbarcazione.
Per contatti:
info@studioboroli.com
T +39 02 39030369
F +39 02 39030333
C +39 338 4725728
Ciao Vito,
anche io sono stato Vibo Marina. Negli anni 70′ sono stato imbarcato sul “G.11 Amici” e sul “G.38 De Turris”. Non so se ci conosciamo..
Cordiali saluti,
Michele
Salve,
approfitto per comunicare che a Vibo, presso la sede della locale Stazione Navale della GdiF, ci sono due unità classe Meattini dismesse e più volte messe all’asta ed invendute. Trattasi del G 13 RD 36 e del G 14 Gori.
Vito
Gentile Alessio,
non conosciamo il prezzo del Baglietto 20M ex G34 e conviene mettersi in contatto telefonicamente o via e-mail con le coordinate indicate alla fine dell’annuncio e di seguito riportati:
info@studioboroli.com
T +39 02 39030369
F +39 02 39030333
C +39 338 4725728
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Salve,
Potrei sapere il prezzo di vendita della barca?
Grazie
Gentile Guido Booroli,
la ringraziamo per la sua cortese risposta.
Ci scusiamo che il sistema non abbia provveduto ad inviarle in automatico le mail che avvisavano di nuovi commenti giunti all’articolo del suo Baglietto Classe Meattini in vendita. Evidentemente ci sarà stato un errore del sistema e provvediamo per verificarne l’efficienza…
Siamo a sua disposizione per ulteriori necessità.
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Buongiorno a tutti.
la zona notte è stata suddivisa in tre cabine doppie con tre bagni
i vecchi CRM nel progetto vengono sostituiti con altri due motori, più piccoli e con un consumo inferiore.
purtoppo il progetto si è fermato diversi mesi fa e non è più recuperabile su questa carena, i lavori si sono fermati quando era già stata ripulita e svuotata completamente lo scafo, e si iniziava a predisporre le nuove paratie.
PS:
Sig. Vitale, mi scuso per il ritardo ma non ho avuto nessuna risposta in automatico dal sistema, capitavo di qui per caso è ho visto i messaggi.
Grazie
Guido Boroli
Gentile Gavino,
la ringraziamo per averci scritto; sono Giacomo Vitale ed in Altomareblu mi interesso del restauro delle barche storiche e segnalo che non abbiamo avuto più contatti con l’armatore di questa unità ex m/v della GdiF che, comunque sarà informato automaticamente dal sistema del Suo commento e dovrebbe risponderle comunque. Siamo a Sua disposizione per eventuali altre domande…
Cordiali saluti,
Giacomo Vitale
Complimenti, vorrei sapere come avete diviso la zona notte e se riuserete i famosi CRM, saluti