Alberto Cavanna – Ma forse un dio – Cairo editore
Il 1933 è stato l’undicesimo anno dell’Era Fascista ed Ettore Sbarra, figlio di contadini analfabeti della Lunigiana, era un Balilla. Anna Della Seta, era figlia di ebrei emiliani trasferiti a La Spezia per lavorare nelle fabbriche d’armi. Insomma, una Piccola Italiana.
Alberto Cavanna – Ma forse un dio
Il paese in cui crescono questi due ragazzi è quello del falso consenso, dell’odioso ed insopportabile indottrinamento fascista, della retorica enfatizzata con le parole, basata sulla falsità, delle leggi razziali e della corsa folle verso il conflitto.
Scoppiata la guerra Ettore si arruola con entusiasmo nella Milizia e parte volontario. Invece Anna vive la dura lotta contro la perdita di dignità della sua gente, tra i bombardamenti e la discriminazione che giorno dopo giorno si stringe come un cappio attorno ai suoi cari.
I loro destini si sfiorano un istante dopo l’8 settembre, ma vengono scaraventati lontano dal precipitare degli eventi: Ettore entrato nella Decima Mas deve affrontare la guerra. Anna viene deportata ad Auschwitz.
Le vite dei due giovani, dopo aver patito l’Apocalisse ormai passata, si toccano di nuovo nel 1946, nel porto di La Spezia, entrambi in attesa di andare lontano e con un passato da dimenticare in fretta, ricominciando a vivere nuovamente.
Exodus, come l’Esodo biblico, è il nome dell’operazione che porterà verso un nuovo inizio gli scampati alla folle furia nazista. La città ligure, passata alla Storia come la Porta di Sion, è il suo centro nevralgico.
Furono tante le navi che partite con rotta sulla Terra Promessa. Ed è una sorta di giudizio universale, per chi sale e chi rimane a terra, ciascuno con i propri fantasmi e i gesti compiuti da perdonarsi.
Il Male, per quanto grande sia, può essere attraversato e lasciato alle spalle.
Come il mare.
Recentemente ha pubblicato il saggio storico L’ultimo viaggio dell’imperatore – Napoleone tra Waterloo e Sant’Elena (Mondadori, 2014) e il romanzo Il dolore del mare (Nutrimenti, 2015), candidato al Premio Strega 2015. Nel 2016, per Cairo, è uscito La nave delle anime perdute, finalista al Premio Bancarella. Vive e lavora nel piccolo paese di Polverara (comune di Riccò del Golfo della Spezia), nella bassa Val di Vara.
Alberto Cavanna
Ma forse un dio
CAIRO Editore
Prezzo – 14.00 €
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!