Sagitta Special Cantiere Sapri disegno di Renato Levi
Nino Petrone, Cantiere Saprim chiese a “Sonny” Levi di disegnargli un open per la Classe 2 offshore.
Il progetto iniziale prevedeva l’utilizzo di un solo motore entrobordo, il Vulcano della BPM. Fu così che dalla matita di Levi nacque il Sagitta Special da 27′ ispirato sempre al Delta 28.
Il prototipo dell’imbarcazione venne costruito in legno e mentre stava per essere terminato, Nino Petrone, su offerta dell’allora direttore della Perkins Italia Livio Macchia, decise di sostituire l’unico motore da 400 HP previsto dal progetto, con due motori diesel Perkins da 140 HP cadauno.
All’edizione della Viareggio-Bastia-Viareggio del 1969, questo scafo debuttò pilotato da Livio Macchia ed il mio caro amico giornalista Antonio Soccol vincendo agevolmente nella sua categoria, alla media di 36,10 nodi.
Sagitta Special partecipò successivamente anche alla gara di Les Embiez (Dauphin d’Or) e pur avendo noie meccaniche riuscì a classificarsi terzo.
Infine partecipò alla Cowes-Torquay del 1969 pilotata da Macchia e Benedetti, ma fu costretta a ritirarsi per noie meccaniche. L’anno successivo fu cambiato il nome a questa barca, ma l’equipaggio formato da Parrilli – Soccol ebbe molti problemi senza risultati di rilievo.
Totale esemplari prodotti: 11
SAGITTA SPECIAL da corsa “Classe OP2 offshore”
Sagitta Special: spettacolare la planata – notare i pattini che partendo dalla ruota di prua finiscono a poppa, tipico delle carene disegnate da “Sonny” Levi (foto tratta dal libro di Renato “Sonny” Levi – “Milestones In My Designs”)
Sagitta Special notare l’eleganza delle linee caratteristiche di Levi ed il perfetto assetto. (Foto : per gentile concessione del costruttore Nino Petrone)
SAGITTA SPECIAL Commuter cantiere sapri di Nino Petrone
Sagitta Special Cantieri Sapri di Nino Petrone disegno Renato “Sonny” Levi motorizzato con due motori Aquamatic Volvo Penta EFB (Entro Fuoribordo Benzina) (Foto Antonio Soccol)
Dallo stampo di Sagitta Special fu ricavata una nuova barca chiamata Commuter che partecipò al trofeo Dauphin d’Or del 1970 con l’equipaggio composto da Giorgio Adreani-Nino Petrone, ottenendo un soddisfacente quinto posto.
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