Il fervorino
AMB non è sede adatta a farvi propaganda elettorale.
Ciononostante vorrei sottolineare agli elettori alcuni punti che coinvolgono da vicino il mare e la sua fruibilità.
Il turismo è un’assoluta priorità per l’Italia, sede di moltissimi luoghi “patrimonio dell’umanità” che, anziché essere accuditi e valorizzati sono invece trascurati (Pompei ecc.) o addirittura abbandonati.
Esso dovrebbe invece riuscire ad aumentare il suo contributo alla bilancia commerciale coinvolgendo le strutture ricettive adeguandole alle esigenze dei turisti (soprattutto nel rapporto prezzi/qualità dei servizi) molto più di ora.
Il Ministero del Turismo dovrebbe essere il più importante di tutti.
Il turismo nautico né è un settore molto delicato che necessiterebbe di incentivi e non di deterrenti come quello di considerare indice di ricchezza (vedasi redditometro) il possesso di una barchetta lunga tre metri. Nonché di rendere più fruibili ai diportisti i parchi e le zone protette (molte non hanno mai avuto alcunché da proteggere).
A prescindere dalle considerazioni suesposte, il riaffacciarsi del bipolarismo è in netto contrasto con la proliferazione delle liste elettorali, paragonabili alla “zattera della Medusa” (famoso quadro di Géricault), per garantirsi uno scranno nella casta futura.
Ciò che invece appare chiaro, è che con tipica contrapposizione italica (Capuleti e Montecchi, Bianchi e Neri, Guelfi e Ghibellini) oggi c’è una maggioranza di elettori che rifiuta sic et simpliciter qualsiasi forma di austerità, senza rendersi conto che il mondo intero è cambiato e mai più tornerà il bengodi del XX° Secolo.
Parlare di sviluppo sostenibile è un ossimoro e solo gli sprovveduti possono crederci davvero.
Il futuro apparterrà non ai furbetti che sfruttano tuttora un welfare che premia il parassitismo e gli sprechi, ma a coloro che sapranno inventarsi una nuova attività e, lavorando sodo, ridarranno ossigeno alla nostra economia.
Per esempio una nautica minore, esentasse, potrebbe dare impulso ai cantieri e all’indotto, privilegiando natanti ecocompatibili (dalla costruzione al loro esercizio) privilegiando ovviamente la vela.
Questo fervorino non intende proporre scelte all’elettore ma dovrebbe orientare gli ottimisti a votare in modo da scongiurare la prevedibile ingovernabilità.
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