Hermione a Rochefort : fine di un’avventura – di Tealdo Tealdi
Hermione
Dopo 17 anni dall’inizio della costruzione della replica di Hermione, si conclude con un viaggio di oltre quattro mesi la sua missione, ma il ricordo rimarrà indelebile in quelli che vi hanno partecipato.
Il 18 aprile scorso Hermione, la replica della fregata con cui Gilbert du Motier, Marquis de La Fayette, era partito da Rochefort il 10 marzo 1780 per aiutare gli insorti americani nella guerra d’indipendenza contro la Gran Bretagna salpava dalla stessa località per intraprendere il suo viaggio della memoria verso le coste americane, iniziando quello per cui era stata concepita.
Ora non più soldati armati, anche se per una nobile causa, ma un equipaggio composto da settantasette giovani di ambo i sessi, tra cui 54 volontari al comando di Yann Cariou, per una missione di oltre quattro mesi, con sedici scali, incontri e scambi, che avrebbe segnato per sempre le loro vite. Ogni volta soste simboliche, come la prima alle Isole Canarie, per ricordare l’amicizia franco spagnola, un saluto a Cristoforo Colombo e ai grandi esploratori che le avevano raggiunte.
L’attraversamento dell’Atlantico non ha rappresentato alcun serio problema: venti costati e buone caratteristiche nautiche hanno permesso medie decisamente molto buone: 10 nodi, con punte di 11.
Prima tappa ufficiale, la baia di Chesapeake, dove il 5 settembre 1781 ebbe luogo una battaglia navale tra 24 vascelli francesi, comandati dal generale de Grasse e una flotta inglese al comando dell’ammiraglio Graves. Il successo riportato fu essenziale per il seguito delle operazioni e portò alla capitolazione di lord Cornwallis, a capo delle truppe inglesi a Yorktown.
Sarebbe troppo lungo elencare gli appuntamenti con la storia che Hermione ha avuto nel suo lungo viaggio commemorativo, ma naturalmente non si può tralasciare quello della gran parata del 4 luglio, dal ponte di Verrazzano alla Statua della Libertà, anche questa dono della Francia, inaugurata il 28 ottobre 1886.
Ogni volta, oltre alla presenza delle massime autorità locali, di ministri e personalità politiche di alto livello, una grande folla e un sincero appoggio, che hanno ripetuto quello che il Washington Post scrisse nell’ottobre 1824, in occasione del terzo viaggio del Marchese negli Stati Uniti: ”E’ interessante notare che questa ultima visita dell’illustre soldato francese in questo paese è stata segnata da una manifestazione di gioia universale e fenomenale, che non si è mai vista negli Stati Uniti e di cui probabilmente noi non saremo mai più testimoni”.
Non poteva mancare, sulla via del ritorno, una puntata a Saint-Pierre-et-Miquelon, territorio francese d’oltre mare, dove la lingua parlata è naturalmente il francese, ma con cadenze simili a quelle del periodo del Marchese.
Purtroppo ogni bel sogno, anche se glorioso, ha una sua fine e così sabato 29 agosto, la replica della fregata di La Fayette ha ritrovato Rochefort, suo porto d’attracco e il bacino Napoleone, che era stato riattivato proprio per la sua costruzione.
L’arrivo è stato seguito da una folla immensa che ha riservato un’accoglienza trionfale ed emozionata all’equipaggio. E non poteva essere altrimenti visto che dopo diciassette anni dall’inizio della sua costruzione, Hermione si è guadagnato un suo posto nella storia, e con lui tutti coloro che hanno contributo alla riuscita di quello, che all’inizio, sembrava un sogno, quasi una follia, come ben rimarcato da Benedict Donnelly, Presidente dell’Associazione Hermione La Fayette:
Se il viaggio di Hermione ha suscitato una tale emozione e fervore, al di là dello choc estetico della nave e della storia di una costruzione iniziata 17 anni or sono, questo è dovuto alla singolarità di un’avventura umana eccezionale, quella del suo equipaggio. Con la sua generosità, gioia di vivere e semplicità, ha conquistato il cuore degli americani e dei francesi, portando un contributo aggiuntivo di sentimenti a un viaggio della memoria che è andato al di là di ogni speranza e promessa. Essi stessi sono diventati gli attori di questa avventura, allo stesso titolo delle migliaia di volontari che hanno seguito e sostenuto Hermione in tutti questi anni, nel segno di una fedeltà ai valori che hanno contraddistinto, da sempre, questa impresa: autenticità, disinteresse e condivisione.
Le 16 tappe del viaggio:
Las Palmas de Gran Canaria, Yorktown, Mount Vernon, Alexandria, Annapolis, Baltimora, Filadelfia, New-York, Greenport, Newport, Boston, Castine, Lunenburg, Saint-Pierre-et-Miquelon, Brest et Bordeaux.
Hermione Presse:
Marie Le Berrigaud – hermione@rivacom.fr – 06 03 49 93 04
Articolo apparso sul n. 89 di Arte Navale e riprodotto su Altomareblu per gentile concessione dell’autore Tealdo Tealdi
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