Beryl of Avon – Storia di un battello a vapore
di Alfred Harwardt
Nel Marzo 2008 concordammo una visita di domenica pomeriggio alla famiglia Hackenbruch a Xanten, per una ulteriore pianificazione del progetto di restauro del nostro vaporetto “ANNA”, cercando nuove idee.
Questo era l’elenco dei lavori da me decisi e necessari per ANNA:
- ristrutturazione della carena ricavata da un centenario tronco di teak
- ristrutturazione interna
- costruzione di una macchina Stuart 6a
- costruzione di una caldaia adatta per combustione a legna
Le gite da poter fare con il vaporetto posto nella mia barca erano ancora lontanissime.
Qualche giorno fa il postino ha portato l’ultima edizione del “Funnel” (fumaiolo – comignolo) il n°136 della rivista dell’associazione del club delle barche a vapore britanniche SBA. Un rapporto della barca a vapore BERYL ha suscitato il mio interesse, per l’ inconsueta e affascinante storia della costruzione di questa barca, che era in vendita”, come dalla nota del redattore.
Anche Edwald Hackenbruch ha letto il Funnel e la discussione si è concentrata, dopo il nostro incontro, spontaneamente su questa barca. Per mia sorpresa lui è riuscito subito dopo a trovare nel suo archivio, una copia sbiadita di un articolo del Febb. 1979 di “Motor Boat and Yachting” con un disegno del tronco del BERYL con note per la costruzione e la sua storia.
La nostra visita a Xanten terminava insolitamente presto, malgrado la cordiale ospitalità e lo squisito servizio. Una telefonata con Lord Strathcona in Devizes, proprietario di BERYL, era programmato per la stessa sera.
Alla prima positiva notizia, BERYL non aveva ancora un nuovo proprietario, subendo una immediata delusione. Una visione era possibile solo dopo cinque settimane. Lord Strathcona partiva nei prossimi giorni in vacanza nella sua isola Colonsay nelle hebride interne in Scozia.
Tempo sufficiente per raccogliere tutte le informazioni disponibili e preparare un viaggio informativo. A metà Aprile ci accompagna il figlio Andreas con l’amica Nora per un appuntamento ricognitivo a Devizes, possiamo così combinare questo viaggio per una visita ai nostri amici nel Wales.
Lady e Lord Strathcona ci ricevono molto gentilmente l’11 aprile e ci offrono una torta fatta in casa con il the e sufficiente tempo per ispezionare BERYL.
La prima impressione è stata entusiasmante, malgrado fosse scoperta e posta nel garage della fattoria tra le ragnatele. Già dalle fotografie si notava l’ elegante linea della barca, ma da vicino impressionava ancora di più. La carena sembrava sanissima e non si vedevano danni evidenti o deterioramenti.
Dopo una visione più attenta si notò qualche zona d’ombra.
Da più di 3 anni non andava in acqua, non esisteva un valido certificato per la caldaia e molte parti, dopo una visione più attenta, si dimostrano come minimo da rivedere ed al carrello su cui era posta non avrei affidato un viaggio in Germania, tanto meno non in grado di superare l’esame del TUV (esame della motorizzazione tedesca). La coperta in teak sia a prua che a poppa aveva bisogno di rinnovamento.
Concordiamo un periodo di riflessione e la nostra richiesta è il controllo e il collaudo prima dell’ acquisto.
Ciò viene accordato da Lord Strathcona nei giorni a seguire e al telefono per stretta di mano il contratto di vendita venne concluso.
Adesso comincia la ricerca di un rimorchio adatto e per le inusuali misure (lunghezza, larghezza, peso) potrebbe essere necessario una costruzione specifica considerando il relativo tempo di consegna. A questo punto il caso ci ha aiutato. Su ebay abbiamo trovato un rimorchio in alluminio, con dimensioni adatte e una tandem-asse, con un ammortizzatore con molle in acciaio che oggi non si produce più, invece è più adatto per andare su strada strapazzando meno la barca.
Dopo aver sostituito freni, molle, gomme e illuminazione, siamo tornati in Inghilterra con la Norfolkline via Dunkerque – Dover per prendere BERYL.
Nel frattempo è stata collaudata la caldaia da Kevin Slater, specialista in contenitori a pressione su commissione di SBA. Kevin ci invia anche i disegni tridimensionali della caldaia.
Più avanti parleremo della capacità della caldaia e cos’è la capacità di una caldaia a vapore, alimentata da un fuoco a carbone con un volume totale (contenuto totale, non massimo livello d’acqua) di 5,5 l per una barca di 7 m.
Alla nostra prima visita fummo informati che lord Strathcona non era il primo proprietario di BERYL. La carena era stata disegnata nel 1976 da Sonny Levi, un rinomato progettista di barche da corsa, su commissione di Dr. Alex Moulton. Levi ha fatto degli schizzi nel suo libro “Milestones in my designs” delle sue idee e considerazioni.
Lo scopo era, sullo sfondo della allora crisi del petrolio e della derivante tassazione speciale, in GB per barche di alta potenza, con una capacità di 2 cavalli, riuscire a raggiungere buone capacità di locomozione.
Era certamente un grande complimento per l’ armatore, quando Dr. Moulton, il quale come inventore e costruttore nel campo della KFZ e delle biciclette, ha indicato come velocità massima, raggiungibile da Beryl, 5,5 km/h, che è un valore accettabile.
Alla nostra visita avevamo il privilegio e il piacere, di incontrare Dr. Moulton alla sua presenza al “The Hall” in Bradford. Ci ha detto che del suo capolavoro (presto verrà pubblicato un libro) e della velocità.
Nella cantina della casa potevamo ammirare qualcuna delle sue invenzioni relative a macchine a vapore e caldaie a vapore, la sala da pranzo della sua casa era decorata da quadri delle sue opere sia alle pareti che a soffitto, anche della sua prima barca a vapore “Alice”. (Alice forniva allora macchine e caldaie per BERYL).
Abbiamo riservato abbondante tempo per tutte queste visite, come per la preparazione del trasbordo di BERYL sul nuovo carrello, per goderci la ospitalità inglese, compreso i relativi full english breakfast nella immediata vicinanza della Strathcona farm.
Per poter trasbordare in loco, Lord Strathcona ha organizzato un furgone e una gru, abbiamo costruito subito un telaio con cinghie, così era facile, sollevare e sistemare BERYL con cunei e sostegni sul trailer.
Poteva cominciare il nostro ritorno e il nostro traghetto partiva da Dover alle 12.00 e verso le 20.00 eravamo a casa. La mattina dopo c’era da sistemare BERYL sotto il carport ed a mezzogiorno partenza per il DDV Giubileo sul lago di Costanza.
Come andava avanti con BERYL… segue nella prossima puntata.
Nota per il traduttore:
magari su una barca il comignolo si chiama “fumaiolo”.