Diario di un Fascista alla corte di Gerusalemme (settima puntata)
Poi la morte di Yohay. I ragazzi di “Gaza” riuscirono a contattarmi solo al momento dei funerali. Con l’animo in tumulto, chiamai subito Saya, ma non so cosa le dissi e cosa potessi dirle. Vinse soltanto la commozione di entrambi.
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