Lettera aperta al Presidente della Federazione Italiana Vela
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che il nostro collaboratore Vittorio di Sambuy ha inviato al Presidente della FIV Carlo Croce
Caro Presidente,
Sembra che l’ISAF abbia deciso di autorizzare sui prossimi velieri della Coppa America le presenza di un gruppo elettrogeno per azionare attrezzature varie come verricelli e altre manovre correnti.
Questo imbastardimento non è una novità.
In barba alla regola 52 dell’ISAF, fin dal 1976 sugli scafi dei solitari fu ammesso il pilota automatico elettrico, poi di una pompa di travaso della zavorra liquida e ora delle derive abbattibili. Tutto questo viene oggi autorizzato non solo sui maxi & Co., ma pure sulle barche d’epoca.
Roba da far rivoltare nella tomba il tuo povero padre.
Proprio in questi giorni in cui si parla di nautica eco-compatibile la Federazione dovrebbe spingere i Circoli Nautici a redigere bandi di regata che ammettano solo velieri che utilizzino unicamente la forza del vento e l’olio di gomiti dell’equipaggio, piombando sia l’asse dell’elica sia ogni altro ausilio meccanico.
Ciò non solo in ambito nazionale, ma anche internazionale.
Con molta amicizia,
Vittorio di Sambuy
Chi ha provato una sola volta un winch elettrico lo rimpiange. Una soluzione di eco-compromesso potrebbe essere quella di bandire i generatori, ma non i winch elettrici.
Zavorra in piombo e acido (leggi batterie in abbondanza) e pannalli fotovoltaici. Visto l’uso limitato dei winch l’efficenza dei pannelli attuali potrebbe essere sufficiente.
E’ finita l’epoca delle “vele bianche”, ma anche delle ipocrisie dei nomi trasformati perchè richiami pubblicitari : Buona Lana in Buona lena (Benetton), Nastro Azzurro in Astro azzurro (Peroni)
per citare i casi più eclatanti di fine anni ’70.
Buon vento alla vela del XXI secolo !
Sergio Abrami YD