Nautica e storia dell’evoluzione delle carene nautiche e dei progettisti che hanno fatto la storia della nautica

tecnologia

La barca non e’ un auto… (XVI puntata) – Riflessioni fra antica sapienza e moderna tecnologia

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In questa puntata di questa nostra ormai lunghissima chiacchierata sulle differenze fra una barca e una automobile, mi ero ripromesso di sviluppare ulteriormente le mie elucubrazioni sulla tecnica di recupero delle imbarcazioni storiche anche alla luce di alcune straordinarie scoperte fatte da quella furia scatenata di Giacomo Vitale, mio “consigliere” personale in questa materia. E, a questo scopo, stavo già mettendo in fila indiana quelle formichine che si chiamano parole quando mi è pervenuta la lettera di Alessandro Spagnolo, un “recente” lettore
Progettazione degli scafi plananti

La progettazione degli scafi plananti di Renato “Sonny” Levi

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Le competizioni delle imbarcazioni offshore furono, in un certo senso, le principali responsabili di questo fenomeno. Questo tipo di gara in mare aperto dimostra chiaramente la superiorità di queste carene, sottolineando in particolare le loro prestazioni con mare formato. L’espressione “carena a V profonda” diffuse in fretta il loro caratteristico morbido avanzamento nelle onde e nel volgere di una decina di anni, si verificò così una completa “conversione”.Per quanto riguardava le imbarcazioni al di sopra dei 60 piedi, rimaneva però una certa “opposizione” al cambiamento.
motovedetta drago

Drago Guardia di Finanza “anni 70” – Maresciallo M. Santo Luigi – inseguimenti e foto di barche contrabbandiere

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Maurizio racconta che suo padre, il Maresciallo M. mare Santo Luigi, direttore di macchina, ha svolto servizio nella Guardia di Finanza fino al 1994 tra Ancona, Bari, Brindisi e Otranto ed ha avuto un ruolo importante nella lotta al contrabbando di sigarette poiché riusciva ad intercettare le comunicazioni tra i contrabbandieri che avvenivano via radio ed in codice

Modellismo: Drago V4000 G. di F. di Maurizio Santo

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Il finanziere Maurizio Santo appuntato di mare - motorista ci racconta che mentre frequentava il corso presso la Scuola della Guardia di Finanza di Gaeta, si appassionò al modellismo navale e realizzò il suo primo modello in scala la motovedetta V4000, fotografando e disegnando i particolari per poi realizzarli a mano...Selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.

Nautica: I furbetti del web e gli annunci ingannevoli su eBay

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Il mio articolo sull’usato apparso su “Barche” di dicembre ha scatenato un bel putiferio: improvvisamente il valore di certi scafi usati si è raddoppiato. Talvolta triplicato. Persino una testata specializzata che da anni “snobbava” nelle sue valutazioni certi modelli ha bruscamente corretto il tiro garantendo valutazioni impensabili all’inizio dello scorso autunno. Così: senza alcun apparente motivo. Purtroppo però è altresì inevitabile che sul piatto, oggi più ricco, arrivino velocissimi i soliti “furbetti” di cui la nostra madre patria è tenacemente prolifica...Selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.

Era una notte buia e tempestosa…

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Ci imbarcammo sul “Nauka” a Brindisi. Marian, da solo, aveva gironzolato per le isole della Grecia e della Croazia, sin dai primi di giugno. Poi, a Dubrovnik, aveva fatto il pieno di buon vino rosso e aveva traversato l’Adriatico facendo rotta diretta sulla città pugliese. Noi (Antonella e io) lo avevamo raggiunto con un volo da Milano.Il “Nauka” era una barchetta a vela da sette metri scarsi con un Volvo da pochi cavalli come ausiliario...Selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.
barca storica

La barca non è un’auto (XV puntata) – Come si recupera una barca storica

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Questo mese vi racconto cosa ha fatto una persona che ha avuto la “fortuna” di trovare una imbarcazione “storica” e quale impegno abbia applicato per realizzare il suo sogno: possedere un “Drago” cioè un esemplare della prima barca da diporto a montare eliche di superficie, quella che, allora, era “il diesel più veloce al mondo”...
diedro

L’importanza del diedro di Renato Sonny Levi

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Questo articolo non intende essere un riassunto storico delle varie tappe sulla strada degli sviluppi nel disegno delle imbarcazioni veloci.Personalmente considero una storia del genere molto noiosa e nemmeno particolarmente utile quando si vogliono discutere i meriti e i demeriti di un disegno di carena rispetto ad un altro. Dovrei inoltre aggiungere che la storia non è stata mai il mio forte e dubito che un mio articolo impostato su basi storiche cronologiche potrebbe essere molto accurato. Desidero, tuttavia, esprimere

Una “Slitta marina” in scala

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Gli ho dato un disegno, tre foto storiche (due della barca e una di un’elica d’aereo) e un faro. Lui ha lavorato per non so quante centinaia di ore e alla fine mi ha fatto sognare. Ed emozionare.... articolo di Antonio Soccol.Lui si chiama Leonardo (un nome, un destino) Petroli ed è uno dei più bravi modellisti del mondo...Selezionare il titolo per visualizzare l’articolo.
La velocità in mare? Enough!!! G50 - G. Cinquanta, di Antonio Soccol

G. Enough: ovvero… G.50

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Arrivai a Lavinio che era sera. Parcheggiai nel giardino della casa di “Sonny” e sbarcai dalla mia “124 coupè”, ben nota nell’ambiente per quei due disegni di un ironico gatto con in bocca una lisca di pesce che Franco Harrauer aveva disegnato e io applicato alle fiancate della mia auto...G.50 in un racconto di Antonio Soccol attraverso le emozioni dei primi test effettuati da Renato "Sonny" Levi