Nautica e storia dell’evoluzione delle carene nautiche e dei progettisti che hanno fatto la storia della nautica

La barca non e’… un’auto (IX puntata) di Antonio Soccol

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Beh, l’ho già scritto su queste pagine. Ai “miei tempi”, cioè quando correvo in offshore, ci si trovava un’oretta prima del via a bere un caffè al Club che ospitava e organizzava la gara e si piegava a fette “La Gazzetta dello sport” in modo che un lato del quotidiano coincidesse con la rotta che si doveva fare in gara e l’altro passasse al centro della rosa dei venti della carta nautica
Arcidiavolo ed Antonio Soccol

Antonio Soccol: nove anni da secondo pilota offshore

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Ho corso in offshore all’incirca nove anni: dal 1969 al 1977 ed ho esordito - come pilota - alla Viareggio - Bastia - Viareggio del ‘69, con la barca “Barolodelta”, un Sagitta Special (progetto Levi, monocarena, lamellare marino) da 27’dei cantieri Sapri (Nino Petrone) spinta da due motori diesel Perkins da (circa) 140 cv ciascuno. Primo pilota era Livio Macchia
Carena Levi Italcraft Drago

Drago by Renato “Sonny” Levi

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Questa spettacolare barca, disegnata dal Renato "Sonny" Levi, fu presentata alla stampa specializzata ed agli operatori del settore nel gennaio del 1973. Rimase in produzione per diversi anni e fu costruita in un discreto numero di esemplari. Purtoppo oggi sembra essere diventata una rarità, poichè pur avendo girato personalmente tanti porti della Campania ed il basso Lazio non ne ho vista alcuna.
Dimpi Sea Cantiere Zarcos, barca offshore, progetto Renato Sonny Levi

Dimpi Sea Barca Offshore, progetto Renato Sonny Levi

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Nel 1968 le regole UIM per le imbarcazioni offshore imposero di rispettare determinate dimensioni e per le barche di classe 1 era obbligatorio che avessero un cubo interno di 12' x 6' x 2'9". Ovviamente questi vincoli obbligavano i progettisti a rimanere contenuti entro certi valori sulle altezze e le larghezze dei bagli, senza permettere di disegnare profili aerodinamici validi per il raggiungimento della massima velocità .Quando il cantiere Zarcos chiese all'ing. Levi di disegnare una barca offshore di classe 1 egli non sapeva che di li a poco l'UIM avrebbe cambiato il regolamento facendo sparire questo cubo. In quegli anni capitava purtroppo che l'UIM con molta frequenza ed inaspettatamente cambiava i regolamenti.

Per un milione di colpi di remo di A. Soccol

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Vogando in due, alla veneziana si intende, su un "s'-ciopón", con un colpo di remi la barca avanza di un paio di metri. Se chi voga è forte ed allenato anche qualcosa di più. Per coprire cento metri ci vogliono circa trenta "vogate". Per fare trentadue chilometri ce ne vogliono quasi diecimila. Se poi i chilometri da percorrere sono complessivamente quaranta si arriva a dodicimila colpi di remo sull'acqua.
Blu Caribe

Blu Caribe – Antonio Soccol

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Forse sarebbe giusto che esistesse un colore, un punto di blu identificabile con il nome Blu Caribe. Ma, tranne che al giornalista in difficoltà, a chi servirebbe questo neologismo? Non certo ad una ditta di inchiostri da stampa o di pittura per appartamento, perché il Blu Caribe è irriproducibile artificialmente. E’ denso, ma non cupo. Anzi, ha una profondità di toni che ispira allegria. Soprattutto ti fa aver voglia di vivere, di essere curioso, pronto a dare e ad avere, disposto all'esperienza
Barca Delta Blu offshore

Barca Delta Blu offshore progetto Renato Sonny Levi

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L'ing. Renato "Sonny" Levi progettò per Vincenzo Balestrieri "Delta Blu" contemporaneamente ad Ultima Volta e fu costruita negli stessi giorni sempre nel cantiere Delta di Anzio. La carena era la stessa di Surfury, Merry Go Round ed Ultima Volta.Per visualizzare l'articolo e le immagini, selezionare il titolo dell'articolo.

Ultima Volta – barca offshore – progetto Renato Sonny Levi

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Ultima Volta fu realizzata in lamellare, ma per la prima volta l'ing Levi utilizzò con successo il pioppo che è un legno molto tenero, ma incollato con le resine resorciniche nei soliti quattro strati incrociati a 45° tra loro diede risultati sorprendenti. La baca pesava 4,8 tonnellate ed era lunga 36,6 piedi con un diedro allo specchio di poppa di 25°

Splash moulding: ovvero i furbetti della nautica

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Il nostro, si sa, è un paese di furbi: anzi, siamo certamente e in assoluto i “più furbi del mondo”. E Moggi è il nostro eroe nazionale... Il mio amico Alex V. mi manda una e-mail, molto laconica. Mi scrive testualmente: “http://www.xxxxx…(omissis).it/home.htm* Leggi le prime righe di questo sito; mi sembra strano che nessuno dica nulla in merito. Alex”. Ho aperto il sito, ho letto, ho visto alcune foto di Rib che navigano maluccio (nelle foto) e sono rimasto molto “stupito & perplesso”... Splash moulding: ovvero i furbetti della nautica! di Antonio Soccol

La barca non e’ un’auto (VII puntata)

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La barca non è un'auto (VII puntata) di Antonio Soccol pubblicato nella rivista nautica "Barche" nel Luglio 2007. Per visualizzare l'intero articolo e le immagini, seleziona il titolo e buona lettura.