Nautica e riviste specializzate

La barca non e’ un’auto (VII puntata)

/
La barca non è un'auto (VII puntata) di Antonio Soccol pubblicato nella rivista nautica "Barche" nel Luglio 2007. Per visualizzare l'intero articolo e le immagini, seleziona il titolo e buona lettura.

La barca non è un’auto (VI puntata) – Antonio Soccol

/
Per le barche: secondo dati riportati dall'UCINA (Unione Nazionale Cantieri e Industrie Nautiche e Affini), nel 2005, sarebbero state prodotte nel mondo 827mila imbarcazioni, il 90 per cento delle quali negli Stati Uniti d'America. In Italia (escludendo i gommoni e le barche per motori fuoribordo) la produzione complessiva è stata di 2.297 esemplari.Produzione realizzata da quanti operatori? All'incirca 700 (sono infatti 716 i "codici costruttori" esistenti in Italia). Il che dà una media di 3,2 barche all'anno per ciascuno di loro. In totale, immatricolate in Italia, ci sono oggi 73.311 imbarcazioni di cui il 67 per cento (pari a 58.294 esemplari) è di scafi con motori entrobordo o entrofuoribordo mentre il rimanente è dato da un 3% di natanti per motori fb e dal 30% di barche a vela.Per visualizzare l'articolo, selezionare il titolo.

La Barca non e’ un auto (V Puntata)

/
Ho battuto su Google "pneumatici per auto" e in 0,15 secondi il motore di ricerca mi ha fornito 1.660.000 (un milioneseicentosessantamila) indirizzi/citazioni web di cui 392.000 per i pneumatici Pirelli. Subito dopo ho digitato sullo stesso motore "eliche per barche" e, il motore di ricerca, in 0,18 secondi, mi ha proposto 190.000 (centonovantamila) potenziali citazioni/links...
Ramcraft 32

La barca non è un auto (IV puntata)

/
... Il tutto continuò finchè nel 1972 Carlo Riva non si stufò e iscrisse un suo Aquarama alla gara motonautica Londra-Montecarlo, una prova straordinaria in 15 tappe e lunga ben 2.544 miglia marine (4.715 chilometri). Affidato alla straordinaria guida di Gianfranco Rossi (Renato Mazzolini e Ettore Andenna era gli altri due membri dell'equipaggio)...
Yacht Digest rivista nautica, errori su informazioni per barche d'epoca Levi

Yacht Digest, Speranzella Navaltecnica – gli errori non finiscono mai…

/
Cantieri Navaltecnica Vs Cantieri Riva; sono un grande appassionato di nautica e barche d'epoca, che ritengo siano le vere signore del mare. Leggendo nella sezione Mercato di Yacht Digest le valutazioni delle imbarcazioni del cantiere Navaltecnica di Anzio, ho notato qualche imprecisione per quanto riguarda i modelli e gli anni di costruzione di alcune unità Navaltecnica
La barca non è un auto

La barca non è un auto (III)

/
Avete mai pensato di comprarvi una automobile senza cambio? No, non intendo dire con un cambio automatico o di quelli di ultimo grido ricavati dalle esperienze di F.1. No, no: non quelli. Proprio senza del tutto: solo con una marcia in avanti quella che volete voi: la prima, la seconda, la terza e la retromarcia e basta.No, vero. Non l'avete mai pensato perchè il cambio è indispensabile per la guida dell'auto: la prima per muoversi dal parcheggio, la seconda per incrementare la velocità, eccetera e poi tutto il resto: scalare le marce in curva, in salita, usarle come freno-motore in discesa eccetera eccetera.Eppure molti, moltissimi comprano la loro "auto che naviga" senza il cambio
fishtech V profonda Levi

Comprare una barca non e’ come comprare un’auto (II puntata)

/
Una barca si divide in due parti: sotto alla linea di galleggiamento si chiama "opera viva", sopra al pelo dell'acqua si chiama "opera morta". Chi oggi compra una barca, al solito, si occupa dell'opera morta e quindi compra una "casa al mare".Chi invece vuol navigare si deve occupare dell'opera viva, cioè di tutto quello che sta nell'acqua e serve ad affrontare il mare. Parliamo allora di opere vive e specificatamente di carene. Di quelle ormai oggi più comuni. Quando apparvero, le chiamarono "carene a dislocamento planante": una espressione che non vuol dire niente "per la contradizion che nol consente" (Dante Alighieri, "La divina commedia", Inferno, XXVII, 120). L'aveva inventata, la definizione, l'ufficio marketing di un cantiere: Italcraft di quegli anni (primi Sessanta), quando presentò il suo cabinato "X-1", ispirato (molto ispirato- "forse sin troppo", direi) alle prime carene di quel genere studiate negli Usa da Raymond Hunt.In Italia, opere vive di quel tipo, le produceva, allora, solo la Navaltecnica di Anzio, detta anche Canav, però queste erano ideate e progettate da Renato "Sonny" Levi...